Un piccolo (e atipico) data center per mettere una ventina di miner immagino si possa fare in una stanzetta di 10mq, in un garage.
I discorsi sono:
- la sicurezza delle apparecchiature (sistemi di antiintrusione, tvcc, parliamo di, quanto, 20.000 euro di hardware?)
- le normative in materia di impianti elettrici (per impianti superiori ai 6kw o 10kw, ora non ricordo, alla dichiarazione di conformità dell'impianto va allegato un progetto dettagliato)
- l'impianto elettrico vero e proprio, poiché laddove si debba generare un assorbimento di parecchi kWh i costi della quadristica non sono esattamente ininfluenti, poi c'è il sistema di sgancio, il cablaggio, eeeh, tanta roba.
EDIT: I gruppi di continuità! Non ci avevo pensato, sai che batosta?
- l'IT, ma non è un problema, ci sono molte distro già pronte con cui creare gateway OpenVPN, firewall. Inoltre com'è noto il mining non ha bisogno di banda, un paio di ADSL consumer dovrebbero essere sufficienti.
- la compartimentazione REI dei locali
- un sistema antincendio compatibile con le apparecchiature, a polveri
- la refrigerazione, con condizionatori sull'ordine dei 45-50.000 BTU
- i permessi con sopralluoghi dei vigili del fuoco
- il remote management con PLC (in soldoni, un quadro a relays che a sua volta comandi i contattori, per effettuare lo spegnimento a caldo dei computer, qualora si inchiodino)
Tutto fattibile anche se, in verità, se si ingrana la terza per un progetto del genere, perché limitare la pertinenza ai soli cinque soci? Si potrebbe creare un data center "atipico", un servizio di housing per quei computer che non richiedono banda, ma energia. Stiamo parlando di un vero e proprio progetto imprenditoriale.
La cosa bella è che mentre, di norma, un data center dev'essere realizzato a Roma, o a Milano, insomma in quei punti dove hai la banda, un housing computazionale può essere realizzato potenzialmente ovunque, anche in posti dove il nolo dei locali sia davvero ininfluente. Affittare un open space da 50mq a Milano in zona "servita" ti costa N, affittarlo ad esempio nell'aquilano (fra le zone più fredde d'Italia) comporta invece dei costi assai diversi.
Lo slogan? "Il tuo computer che beve 1kWh ti costa 1600 euro l'anno, con noi risparmi fino al 40%".
I guadagni? Sarebbe una società difficilmente in largo attivo, così a naso vedo anzi all'orizzonte un bel passivo, è un servizio molto di nicchia.
La domanda ora è, conviene? Così su due piedi la risposta è.. boh!
Un'altra domanda da porsi è: a chi potrebbe interessare, oltre ai miner, un servizio che ti offre più energia che banda? Chi sarebbero i clienti?