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Topic: Dichiarazione crypto all'agenzia delle entrate con studio legale Falsitta (Read 368 times)

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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.

prima comunque non discutevi con il fisco, pagavi un prezzo alto (26% su cap. gain) se volevi o se eri intimato a farlo. Poi come dice filippone, per riscuotere l'ade si inventa gli sconti più raffazzonati
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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.


In termini fiscali non ci sono mai “leggi ben definite”. Anche in casi plateali di evasione, con leggi “ben definite” alla fine il responsabile in questione ha pagato il 50% del dovuto.

Quindi, secondo me, permane sempre una alea notevole.
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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.
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Sono inciampato in questa news.


Falsitta nella prima “voluntary disclosure” di criptovalute al fisco
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Falsitta nella prima “voluntary disclosure” di criptovalute al fisco
TAX
  7 novembre 2022
In data 13 ottobre 2022 a Milano, presso l’Agenzia delle Entrate di Milano e con i rappresentati della Direzione centrale – Settore contrasto illeciti (Ucifi) si è concluso il contraddittorio del primo accertamento volontario per la regolarizzazione di un capitale costituito integralmente da criptovalute.
L’operazione, senza precedenti in Italia, è stata concepita e seguita da Vittorio Emanuele Falsitta (nella foto), alla guida della squadra di professionisti dello studio legale VEF&Partners, congiuntamente a funzionari e dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, è stata provocata da Decentra – Accademia dei Registri Distribuiti di Bologna, nella persona del presidente Fabrizio Tonelli, che ha fornito un caso pilota.
L’opportunità della voluntary disclosure
Il procedimento in questione prevede che un soggetto possessore di criptovalute, mai dichiarate al fisco, chieda all’Agenzia delle Entrate, in maniera volontaria e spontanea, di essere sottoposto ad accertamento fiscale per poter entrare a pieno titolo nella legalità e così disporre liberamente delle proprie risorse economiche.
Questo procedimento ‘sperimentale’ ha consentito di collaudare un percorso pensato da una revisione della ben nota voluntary disclosure, dalle norme che regolano l’accertamento tributario e stabili principi di diritto presenti nell’ordinamento.
Un simile sistema premiale permetterebbe in teoria non solo l’emersione delle criptovalute accumulate negli anni e il riconoscimento di un loro valore fiscale certo, ma offrirebbe la possibilità di dare avvio a un immediato e vasto prelievo di finanza pubblica e alla creazione di nuove basi imponibili (le cripto, assolte le imposte, verrebbero investite). Solo in Italia, infatti, il mercato delle valute digitali avrebbe raggiunto nel 2022 un valore di oltre 22 miliardi.
Falsitta: “Non risanare il passato inibisce l’ingresso nel futuro”
Queste le parole di Vittorio Emanuele Falsitta di VEF&Partners: “Una efficace disciplina giuridica per le criptovalute implica, necessariamente, l’emersione legale dei patrimoni accumulati in passato. Non risanare il passato inibisce l’ingresso nel futuro, impedisce alla ricchezza accumulata di frequentare i circuiti dell’economia reale, innovarla, farla crescere”. Il suo auspicio, si legge nella nota stampa diffusa dallo studio, è che il legislatore possa cogliere quest’occasione per raccogliere dal campo elementi di conoscenze e spunti per costruire un’efficace disciplina fiscale che, data la consistenza del fenomeno criptovalute, non sarebbe più procrastinabile.


Direi quindi una campagna di marketing non male negli ultimi giorni.
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Io sapevo fosse per i btc dal 2018 in poi, quelli avuti prima aggratis o minati, non andrebbero dichiarati, non sussisterebbe l'obbligo, xché dovrei dichiarare qualcosa che ai tempi non doveva essere dichiarato, in quanto non vi era nessuna normativa che lo imponeva? e se poi dal 2018 in avanti non si sono più ottenuti altri btc si è coperti in definitiva
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.
"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.
Un caso sicuramente potrebbe essere se ad esempio una persona dichiarasse qualcosa per X anni e poi, senza vendere nulla, smettesse di dichiarare. Se uno non ha mai dichiarato nulla non saprei, potrebbe valere il vecchio "la legge non ammette ignoranza" anche se la legge stessa è fatta apposta per confondere le idee. In ogni caso per lo stato sicuramente si fa prima ad accusare, poi si vedrà...
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.

"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.

controllano al VAR? Huh
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.

"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.

Ottimo punto.
Quindi  metto la domanda in termini più generali: il ravvedimento operoso deve essere fatto “ab initio”, ovvero fino a quando avrei dovuto dichiarare il possesso in linea teorica, oppure solo per gli ultimi 5 anni di  imposta, perché è quello l’orizzonte temporale massimo per l’AdE?
In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.

Ottimo punto.
Quindi  metto la domanda in termini più generali: il ravvedimento operoso deve essere fatto “ab initio”, ovvero fino a quando avrei dovuto dichiarare il possesso in linea teorica, oppure solo per gli ultimi 5 anni di  imposta, perché è quello l’orizzonte temporale massimo per l’AdE?
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?
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In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.

Occhio a non confondere cose diverse: le sanzioni sopra si applicano per mancata compilazione del quadro RW, nel caso in cui sia AdE a scoprirvi.
Esempio: vendo X btc mai inseriti nel quadro RW, faccio il bravo ragazzo e ci pago le tasse sulla plusvalenza...eh ma questi da dove spuntano?
Oppure tengo X btc su un exchange, quest'ultimo segnala per qualche ragione ad Ade l'ammontare e....il quadro RW?

Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.

In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.

Il problema è che tra DAL e AL c'è di mezzo il mare... 3%, 15%, in base a cosa?? C'è una bella differenza, mi pare. E anche in base a quello cambia la convenienza di passare per uno studio legale, se permette di ottenere uno sconto.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.

In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.


In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.
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Quote
All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.
eh, magari... Dipende da quanti te ne sono rimasti. Purtroppo non tutti 10 anni fa avevano la lungimiranza di holdare duro Sad
Quello lo capisco, dipende sempre dalla cifra rimasta alla fine: probabilmente per alcuni avere un equivalente in BTC di $50k sarebbe come aver vinto alla lotteria; altri con mezzo mln manco fanno lo sforzo di fare cash out perché non gli cambierebbe la vita. Io sono più propenso a muovermi se e quando dovessi veramente raggiungere una cifra che mi potrebbe cambiare più che discretamente il mio stile di vita, non farei mai cash out per ritrovarmi in tasca l'equivalente di una BMW Serie 1 ad esempio Grin
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Quote
All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.

eh, magari... Dipende da quanti te ne sono rimasti. Purtroppo non tutti 10 anni fa avevano la lungimiranza di holdare duro Sad

Quote
Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
Se uno è in una situazione particolare allora ci sono solo due soluzioni: trasferimento o avvocato. Fare da soli sarebbe un suicidio secondo me.

che sono appunto le due opzioni che valuterei, in caso di eventuale prossimo pump fino a livelli tali da raggiungere cifre attenzionabili Cool
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Io conservo ancora gli estratti conto in cui figurano i bonifici verso exchange, poi non saprei se corrisponda al 99% delle casistiche.
Anch'io li ho, li avevo richiesti perfino dopo aver chiuso il conto: le banche per legge devono salvaguardare tutto lo storico dei clienti per un certo numero di anni (che non ricordo, forse 5 o 10).

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All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.

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Poi ci sarebbero varie altre considerazioni da fare, per esempio nel mio caso ho usato degli exchange nel 2013-14 che non esistono più da anni, perché nel frattempo sono falliti, hackerati, o semplicemente spariti con la cassa... È sufficiente mostrare un bonifico su un IBAN estero, se quel conto non esiste più da anni, e non è più immediatamente riconducibile a un exchange in attività?
Presumo che in qualche modo sia possibile associare un IBAN ad un exchange anche se non esiste più, alla fine un IBAN non è un dato segreto.

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Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
Se uno è in una situazione particolare allora ci sono solo due soluzioni: trasferimento o avvocato. Fare da soli sarebbe un suicidio secondo me.
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