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Topic: Dichiarazione crypto all'agenzia delle entrate con studio legale Falsitta - page 2. (Read 399 times)

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infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

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Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale.
Penso che il 99% delle persone abbiano semplicemente fatto questo percorso: lavoro -> stipendio in banca -> bonifico su exchange -> compro BTC. Partendo sempre dal presupposto che stiamo parlando di persone con la fedina penale pulita non vedo come lo stato potrebbe inventarsi qualcosa in una circostanza del genere, o sbaglio?

Io conservo ancora gli estratti conto in cui figurano i bonifici verso exchange, poi non saprei se corrisponda al 99% delle casistiche. All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.

Poi ci sarebbero varie altre considerazioni da fare, per esempio nel mio caso ho usato degli exchange nel 2013-14 che non esistono più da anni, perché nel frattempo sono falliti, hackerati, o semplicemente spariti con la cassa... È sufficiente mostrare un bonifico su un IBAN estero, se quel conto non esiste più da anni, e non è più immediatamente riconducibile a un exchange in attività?

Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
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infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

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Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale.
Penso che il 99% delle persone abbiano semplicemente fatto questo percorso: lavoro -> stipendio in banca -> bonifico su exchange -> compro BTC. Partendo sempre dal presupposto che stiamo parlando di persone con la fedina penale pulita non vedo come lo stato potrebbe inventarsi qualcosa in una circostanza del genere, o sbaglio?
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

per sanare un quadro RW non compilato basta il ravvedimento operoso, costa sicuramente molto meno.

infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

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Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale. Un conto è se dietro ho uno studio legale che mi rappresenta, e a quel punto un 3% di spese legali potrebbero essere un prezzo ragionevole per la sicurezza di non essere perseguitato dal fisco.
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

per sanare un quadro RW non compilato basta il ravvedimento operoso, costa sicuramente molto meno.
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Bella e interessante iniziativa, potrebbe interessare i miei figli e nipoti se saranno così stupidi da voler coriandolizzare i bitcoin che lascerò loro.
Beh c'è anche gente che ogni tot vende a X, ricompra a Y, e mette da parte la differenza. Campare solamente con BTC al momento è abbastanza complicato.
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Se si è fatto trading, si. Altrimenti "zero".
Resta comunque anche il compenso per gli avvocati.
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

cioè per sanare l'omessa dichiarazione? E si pagherebbe sempre il 6.5%, indipendentemente dal numero di anni in cui non si sono dichiarate ne quadro RW?
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.
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Bella e interessante iniziativa, potrebbe interessare i miei figli e nipoti se saranno così stupidi da voler coriandolizzare i bitcoin che lascerò loro.

Se però ne capisco il senso in caso di cash out, mi sfugge quale sarebbe in questo caso:


Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
Quindi solo il compenso per gli avvocati.


Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
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E' stato il primo caso.
Ma ce ne sono già vari in corso, non so ora quanti ne abbiano conclusi.

I dati che vi ho scritto sui costi, che mancano nell'articolo su ilgiornale, sono corretti.
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Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?
Già sperimentato, si può leggere nell'articolo linkato.
Mi pare di capire che al momento abbiano gestito un solo caso, giusto? Noto che nell'articolo però non menzionano lo 0%/6,5% che insomma, mi pare un dato estremamente invitante per catturare l'attenzione di eventuali persone interessate, no?
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Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?
Già sperimentato, si può leggere nell'articolo linkato.

Questa % è calcolata sul valore totale dei bitcoin oppure solamente sulle tasse che andrebbero pagate in una situazione normale, quindi il 26% dato che in teoria farebbero risparmiare sul 26%?
Valore totale dei bitcoin e/o altre crypto.

I passaggi tra vari wallet ed exchange ma senza averli venduti come verrebbero visti? L'importante è che non risultino transazioni di compravendita immagino?
Esatto.

Ma il costo degli avvocati ci sarebbe in ogni caso oppure solo in caso di accettazione della dichiarazione?
Gli avvocati, se quanto fornito dall'utente è corretto, senza situazioni "sporche", come soldi provenienti da attività fumose/illecite, sono "molto" sicuri del risultato.
In caso di fallimento, e cioè, che l'agenzia dell'entrate non accetti, se ricordo bene o non si farebbero pagare o giusto una somma abbastanza irrisoria.
Comunque, durante il percorso, prima di portare la documentazione all'agenzia delle entrate, si accerterebbero bene di essere in grado di creare una documentazione adeguata.
Se non fossero in grado, non proseguirebbero nemmeno. Hanno anche un immagine molto forte da mantenere.
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E' stato elaborato un piano per la dichiarazione dei propri ricavi Bitcoin e altre crypto all'agenzia delle entrate, ad un prezzo considerato più vantaggioso rispetto al 26%.
Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?

Il compenso per gli avvocati andrebbe dal 3% al 4%.
Questa % è calcolata sul valore totale dei bitcoin oppure solamente sulle tasse che andrebbero pagate in una situazione normale, quindi il 26% dato che in teoria farebbero risparmiare sul 26%?

Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
I passaggi tra vari wallet ed exchange ma senza averli venduti come verrebbero visti? L'importante è che non risultino transazioni di compravendita immagino?

Nel caso l'agenzia delle entrate accettasse la dichiarazione, solo allora verrebbe indicato il vostro nome.
Ma il costo degli avvocati ci sarebbe in ogni caso oppure solo in caso di accettazione della dichiarazione?
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Nei mesi passati l'associazione Decentra e l'azienda Ailanto, di cui faccio parte, si sono interfacciati con lo studio legale Falsitta, che si è occupato anche della voluntary disclosure del 2012.
E' stato elaborato un piano per la dichiarazione dei propri ricavi Bitcoin e altre crypto all'agenzia delle entrate, ad un prezzo considerato più vantaggioso rispetto al 26%.

Il compenso per gli avvocati andrebbe dal 3% al 4%.
Le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero del 6.5% circa, questo nel caso si fossero fatte attività di trading.
Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
Quindi solo il compenso per gli avvocati.

Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

La dichiarazione all'agenzia delle entrate, attraverso lo studio legale, sarebbe prima fatta in modo anonimo, quindi, solo gli avvocati saprebbero il vostro nominativo.
Nel caso l'agenzia delle entrate accettasse la dichiarazione, solo allora verrebbe indicato il vostro nome.

Inizialmente si era pensato di accettare solo dichiarazioni dell'ammontare oltre i 500k, ma si pensa di poter riuscire anche con 100k ora.
Tutto dipende dalla complessità della situazione del portafoglio, e comunque avranno ovviamente priorità i lavori di maggior calibro.

Per la dichiarazione all'agenzia delle entrate non c'è bisogno che vendiate le vostre crypto.

Per maggiori informazioni potete usare queste due email:
- [email protected]
- [email protected]

Potete anche usare eventuali strumenti di cifratura nel caso vogliate.
Resta che comunque servirà che incontriate dal vivo gli avvocati.

Articolo a riguardo: https://www.ilgiornale.it/news/politica/c-ricco-tesoretto-criptovalute-ecco-tirarlo-fuori-2080492.html

Vorrei comunque specificare che non sto suggerendo che questa sia la via migliore in assoluto, ma può essere una.
A voi quindi un'altra scelta.
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