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Topic: E se il Dollaro fosse solo un’altra criptovaluta? (Read 323 times)

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No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

in realtà pensavo fossero molti di più i dollari falsi in circolazione. E' sicuramente vero che stampare moneta falsa è molto più difficile, perchè la fed per stampare dei dollari deve solo accendere i macchinari, chi li falsifica deve lavorare davvero  Grin

No, la FED per "stampare" dollari deve veramente schiacciare solo un bottone, è molto più efficace che stampare banconote.

Basta una reverse auction sui tassi a breve o qualche acquisto di bond a lungo (QE) per aumentare la quantità di dollari in circolazione nel sistema, senza sprecare una goccia di inchiostro.
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No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

in realtà pensavo fossero molti di più i dollari falsi in circolazione. E' sicuramente vero che stampare moneta falsa è molto più difficile, perchè la fed per stampare dei dollari deve solo accendere i macchinari, chi li falsifica deve lavorare davvero  Grin
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Sull’ argomento:

Quote

Bitcoiners know exactly how many Bitcoins will exist 10 years from now. The Federal Reserve, with all the backing and power of government, has no idea how many dollars will exist at that time 😂


https://twitter.com/erikvoorhees/status/1185598703651807232?s=21



Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere

No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

Paradossalmente le banconote contraffatte hanno più valore dei numeretti creati dalle banche centrali con un click, almeno c'è del lavoro reale dietro.
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Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).


Considera che molti credono ancora a catene di Sant'antonio et simila ahah Smiley
Mi pareva fosse corretto puntualizzare la differenza con il mio commento precedente, tutto qua.

Hai fatto bene, spesso tendo a sopravvalutare l'intelligenza umana Wink
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Bitcoiners know exactly how many Bitcoins will exist 10 years from now. The Federal Reserve, with all the backing and power of government, has no idea how many dollars will exist at that time 😂


https://twitter.com/erikvoorhees/status/1185598703651807232?s=21



Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere

No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.
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Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere
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Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).


Considera che molti credono ancora a catene di Sant'antonio et simila ahah Smiley
Mi pareva fosse corretto puntualizzare la differenza con il mio commento precedente, tutto qua.
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Mi permetto di dissentire. Una criptovaluta (o crittovaluta dirsivoglia) ha diverse proprietà intrinseche, tra cui la possibilità di eseguire un audit interno senza contare su terze parti. Detto in poche parole, il dollaro non è minimamente paragonabile ad una criptovaluta (quindi ad una valuta basata un database distribuito condiviso su una rete peer to peer e le cui transazioni sono soggette a un controllo di verifica): puoi controllare quanto è stato emesso? No. Puoi essere certo che nessuno nel dollaro bari, creando, modificando, od eliminando transazioni? No. E queste domande valgono per tutte le valute FIAT.

Sono in disaccordo riguardo a ciò che si dice nell'articolo. Seppur sia stato scritto solo per l'immaginazione, ho paura che alcuni utenti – meno esperti – potrebbero confondersi e potrebbero pensare che, in fondo, anche il dollaro, sia una "criptovaluta" (quando in realtà non lo è).

Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).
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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

davvero, parlo da chi ha dato certe cose per scontato, ma leggendovi chiedo per approfondire.
Diverse banche sono fallite in europa (e anche in italia): in quali casi i correntisti ci hanno perso i soldi?

Perchè di casi in cui si è potuto verificare, ve ne sono!

P.S: non posso leggere l'articolo perchè non mi va di registrarmi, ma mi sembra di intuire che il problema sia più esteso di una singola banca
P.P.S: in quali casi il fondo interbancario è stato usato per salvataggio di banche?




Ripesco un articolo del 2015
http://www.ansa.it/marche/notizie/2015/10/27/fitd-2-mld-per-salvataggi-banche_99f298b0-699e-4459-b6d8-fced3b014f73.html

"Il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha deliberato interventi "imponenti, pari a circa 2 miliardi di euro" per il salvataggio di Banca Marche, CariFerrara, Banca Etruria e CariChieti. Lo ha indicato il presidente del Fondo, Salvatore Maccarone "se dovessero essere rimborsati i depositi garantiti delle 4 banche la somma ammonterebbe a 12,5 miliardi di euro". Una cifra che, ha detto Maccarone "il Fondo non ha e non avrà mai". Serve comunque l'ok dalla Ue per l'operazione."
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CAPACITÀ DI CONTROLLO SUI PROPRI FONDI: QUASI INESISTENTE

Puoi avere il controllo solo dei soldi di carta che sono nel tuo portafoglio fisico o sotto il materasso. I fondi nel tuo conto bancario sono sotto il controllo delle banche. Tutto quello che hai è un "Ti Devo" dalla banca a te. Devi fidarti che la banca ti restituirà i tuoi soldi quando ne avrai bisogno. Se la banca fallisce, perdi i tuoi soldi. Il governo degli Stati Uniti garantisce fino a $ 250.000 di depositi per persona per banca, ma questo meccanismo non è finanziato, quindi nessuno sa se funzionerebbe davvero in caso di collasso di una grande banca commerciale.

Giusto per curiosità...sai come è andata a finire con Lehman Brothers? è vero che il private banking non era certo la sua occupazione principale, ma per essere grande, era grande.

E comunque "quasi inesistenti" non mi sembra corretto.
Insomma, con le crypto se tieni tu le chiavi private hai il controllo, se stanno su exchange no.
Con le monete fiat è uguale: se tieni i soldi cartacei hai il controllo, in banca no (anche se ora, sono al 100% più sicure le banche degli exchange!!).

Certo, si può discutere sul fatto che è molto più scomodo tenere soldi in casa in cassaforte, ma "quasi inesistenti" è fuorviante.

P.S: si le banche fanno schifo.

A meno di non tenere i contanti in casa, non hai alcun controllo sui tuoi soldi, anche per legge vedasi articolo 1834 del codice civile https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-xvii/sezione-i/art1834.html. Sapendo che la banca acquisisce la proprietà dei depositi non mi sento affatto tranquillo, al pari di lasciare btc su un exchange.
Voglio vederti a tenere 10.000 euro in contanti a casa, o 100.000, o 1 milione. Ansia perenne  Grin
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Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.





sicuramente chi parla male dei bitcoin, è chi più li teme (vedi le banche,ecc). Per le carte nel mondo, penso sia più un problema di costi, credimi, ho avuto più difficoltà ad usare le carte al sud (molti esercizi piccoli, accettavano pagamenti pos con un minimo di 10-15 euro), mentre invece qualsiasi angolino sperduto dell'europa del nord ti faceva pagare anche il caffè con carta.

Su invio elettronico del dollaro, purtroppo devo darti ragione, western union, moneygram, hanno dei costi proibitivi, oltre la loro percentuale, applicano un tasso di cambio altissimo, mentre invece bitcoin è molto migliorato con le fee, stamattina ho spedito 0.3 bitcoin pagando 4000 satoshi di fee

È un fatto di costi sicuramente, e i costi sono assurdi per gestire pos e compagnia bella. Nel nord europa ti fan pagare qualsiasi cosa con le carte, però le cose costano 5 volte tanto! E magari hanno costi minori, ma anche se avessero gli stessi costi nostri comunque essendo i prezzi ridicolmente alti ammortizzano.
Con bitcoin io invio sempre con 1-2 sat/byte, 200 satoshi a transazione..e bene o male ho la conferma quasi sempre nei primi blocchi.
Se poi parliano di lightning invece, beh li si che c'è da divertirsi.
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Mi permetto di dissentire. Una criptovaluta (o crittovaluta dirsivoglia) ha diverse proprietà intrinseche, tra cui la possibilità di eseguire un audit interno senza contare su terze parti. Detto in poche parole, il dollaro non è minimamente paragonabile ad una criptovaluta (quindi ad una valuta basata un database distribuito condiviso su una rete peer to peer e le cui transazioni sono soggette a un controllo di verifica): puoi controllare quanto è stato emesso? No. Puoi essere certo che nessuno nel dollaro bari, creando, modificando, od eliminando transazioni? No. E queste domande valgono per tutte le valute FIAT.

Sono in disaccordo riguardo a ciò che si dice nell'articolo. Seppur sia stato scritto solo per l'immaginazione, ho paura che alcuni utenti – meno esperti – potrebbero confondersi e potrebbero pensare che, in fondo, anche il dollaro, sia una "criptovaluta" (quando in realtà non lo è).
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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

davvero, parlo da chi ha dato certe cose per scontato, ma leggendovi chiedo per approfondire.
Diverse banche sono fallite in europa (e anche in italia): in quali casi i correntisti ci hanno perso i soldi?

Perchè di casi in cui si è potuto verificare, ve ne sono!

P.S: non posso leggere l'articolo perchè non mi va di registrarmi, ma mi sembra di intuire che il problema sia più esteso di una singola banca
P.P.S: in quali casi il fondo interbancario è stato usato per salvataggio di banche?

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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

Alla questione sicurezza delle banche, aggiungerei anche le recenti novità. Unicredit 3 giorni fa ha dichiarato che dal 2020 inizierà a mettere tassi negativi sui conti deposito oltre 100.000 euro (ora sembra che dopo il polverone abbia alzato la cifra). Se questa cosa dovesse prendere piede, davvero si ritornerebbe ai soldi sotto al materasso
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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.
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Puoi avere il controllo solo dei soldi di carta che sono nel tuo portafoglio fisico o sotto il materasso. I fondi nel tuo conto bancario sono sotto il controllo delle banche. Tutto quello che hai è un "Ti Devo" dalla banca a te. Devi fidarti che la banca ti restituirà i tuoi soldi quando ne avrai bisogno. Se la banca fallisce, perdi i tuoi soldi. Il governo degli Stati Uniti garantisce fino a $ 250.000 di depositi per persona per banca, ma questo meccanismo non è finanziato, quindi nessuno sa se funzionerebbe davvero in caso di collasso di una grande banca commerciale.

Giusto per curiosità...sai come è andata a finire con Lehman Brothers? è vero che il private banking non era certo la sua occupazione principale, ma per essere grande, era grande.

E comunque "quasi inesistenti" non mi sembra corretto.
Insomma, con le crypto se tieni tu le chiavi private hai il controllo, se stanno su exchange no.
Con le monete fiat è uguale: se tieni i soldi cartacei hai il controllo, in banca no (anche se ora, sono al 100% più sicure le banche degli exchange!!).

Certo, si può discutere sul fatto che è molto più scomodo tenere soldi in casa in cassaforte, ma "quasi inesistenti" è fuorviante.

P.S: si le banche fanno schifo.
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Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.





sicuramente chi parla male dei bitcoin, è chi più li teme (vedi le banche,ecc). Per le carte nel mondo, penso sia più un problema di costi, credimi, ho avuto più difficoltà ad usare le carte al sud (molti esercizi piccoli, accettavano pagamenti pos con un minimo di 10-15 euro), mentre invece qualsiasi angolino sperduto dell'europa del nord ti faceva pagare anche il caffè con carta.

Su invio elettronico del dollaro, purtroppo devo darti ragione, western union, moneygram, hanno dei costi proibitivi, oltre la loro percentuale, applicano un tasso di cambio altissimo, mentre invece bitcoin è molto migliorato con le fee, stamattina ho spedito 0.3 bitcoin pagando 4000 satoshi di fee
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Il contacts non é trasferibile in via elettronica mantenendone la principale caratteristica: l’anonimato.
Per questo il Bitcoin é “peer to peer digital cash” e non “payment system”.

Non voglio con questo legittimare Roger Ver eh....
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Come sono contrario a quelli che parlano male di bitcoin (come appunto il CEO di JP Morgan), sono abbastanza scettico anche di chi parla male delle valute FIAT (dollaro o euro, cambia poco). Bisogna essere onesti, il mondo ad oggi non può fare totalmente a meno delle valute FIAT, ho girato mezzo mondo e ci sono posti dove nemmeno prendono le carte (e parlo anche dell'italia).

nell'articolo poi, non capisco perchè parla dei costi di transazione, se si limita alla valutazione del dollaro, non ha tanto senso mettere in mezzo le carte di credito

Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.



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