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Topic: [Help] Incassare e Non Rischiare - page 7. (Read 5487 times)

legendary
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May 17, 2014, 05:32:18 AM
#3
Vengo subito al punto.
Ogni mese voglio prendere il 50% dei BTC che ho fatto caricarli su Bitstamp e incassarli in Euro.

Per fare questo :

- Vorrei aprirmi un conto dedicato. Consigli? Il conto servirebbe solo per i Bonifici Sepa, e ogni tanto farei dei prelievi Cash (che non si sa mai).

- Vorrei sapere da chi già esegue questa pratica, quali sono le adempienze burocratiche/dichiarative che potrei/dovrei sbrigare per evitare che qualcuno venga a bussarmi a casa e abbia anche ragione a farlo.
Mi spiego ancora meglio su questo ultimo punto : posso anche accettare di essere contattato da enti vari, che mi si chiedano spiegazioni, che mi si chieda di pagare una percentuale. Non vorrei sentirmi dire "Lei doveva fare questo e non lo ha fatto quindi vada in galera senza passare dal via".

Grazie a chi mi aiuta.  Kiss

I BTC in Italia al momento non sono normati, quindi non ci sono regole certe. Ci sono solo interpretazioni varie, di persone più o meno esperte.

Se uno vuole proprio andare sul sicuro, si deve aprire una partita IVA e ogni volta che si vende dei BTC e incassa tramite bonifico SEPA, li fattura al proprio exchanger, in modo tale che li inserirà nei ricavi della propria attività. Così si eviterà certamente dei possibili problemi col fisco in futuro.

Per un privato, che fa vendite "occasionali" di BTC e incassa con bonifico SEPA, per stare abbastanza tranquillo, se li può inserire nella dichiarazione dei redditi come "redditi diversi", quadro RL http://telematici.agenziaentrate.gov.it/pdf/uni08/help/Quadro_RL.pdf
Altri parlano invece di quadro RW
http://www.fisco7.it/2012/06/quadro-rw-il-monitoraggio-delle-attivita-finanziare-detenute-allestero/
in ogni caso, quadro RW o quadro RL che sia, l'importante è dichiararli.
legendary
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May 17, 2014, 03:53:50 AM
#2
Così a naso, per non farti andare da un commercialista/avvocato che potrebbe darti una costosa consulenza piena di condizionali, aprirei un conto in una legislazione dove le plusvalenze derivate dal bitcoin non sono tassate, per poi gestire eventuali cash-out da ATM tramite il bancomat associato.

Non so quanto sia affidabile, ma tempo fa lessi questa notizia: http://www.tomshw.it/cont/news/tasse-su-bitcoin-perche-sono-un-bene-come-case-e-azioni/54664/1.html

Quote
Resta da vedere se la scelta dell'amministrazione statunitense sarà imitata anche in Europa e altrove nel mondo. In Danimarca i guadagni derivati da Bitcoin e simili sono esentasse, una decisione che è stata presa proprio negli ultimi giorni. Gli esperti danesi ne hanno discusso a lungo, e alla fine hanno stabilito che queste valute non sono denaro reale perché non ne esiste una versione fisica e tangibile, e le transazioni sono da considerare atti privati. Fanno eccezione le società che lavorano esclusivamente con le criptovalute, che dovranno dichiarare regolarmente i propri profitti.

Ci trasferiamo in Danimarca?  Grin
legendary
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May 17, 2014, 02:04:05 AM
#1
Vengo subito al punto.
Ogni mese voglio prendere il 50% dei BTC che ho fatto caricarli su Bitstamp e incassarli in Euro.

Per fare questo :

- Vorrei aprirmi un conto dedicato. Consigli? Il conto servirebbe solo per i Bonifici Sepa, e ogni tanto farei dei prelievi Cash (che non si sa mai).

- Vorrei sapere da chi già esegue questa pratica, quali sono le adempienze burocratiche/dichiarative che potrei/dovrei sbrigare per evitare che qualcuno venga a bussarmi a casa e abbia anche ragione a farlo.
Mi spiego ancora meglio su questo ultimo punto : posso anche accettare di essere contattato da enti vari, che mi si chiedano spiegazioni, che mi si chieda di pagare una percentuale. Non vorrei sentirmi dire "Lei doveva fare questo e non lo ha fatto quindi vada in galera senza passare dal via".

Grazie a chi mi aiuta.  Kiss
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