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Topic: Il treno passa e noi chiacchieriamo (Read 845 times)

newbie
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August 30, 2018, 04:54:27 PM
#54
sono d'accordo con entrambe le risposte, ma secondo voi quale sarebbe la strada per tutte quelle persone che non possono garantire subito uno stipendio o un pagamento a 4 zeri? e che magari, come si legge in questo forum, hanno idee che vorrebbero realizzare e che spesso potrebbero essere vincenti?
Vanno avanti solo e sempre chi ha la possibilità di investire. Quindi questi forum, servono a poco, perché chi ha i soldi non viene qui a cercare persone.

In Italia non esiste ancora un punto di riferimento su queste cose, è un mercato relativamente nuovo. Quindi io penso che i team devono provare a crearsi, anche solo per hobby (c'è gente che ha anche un lavoro e non lo lascia per dedicarsi a qualcosa che non sa se andrà bene)

Secondo me, ma sbaglierò, la strada è quella di creare una sorta di società di 6-8 persone che coprano tutti i ruoli necessari, dove tutti i membri offrono i propri servizi e solo a quel punto uno alla volta si prendono tutte le idee e si sviluppano. E tutti i membri ne traggono profitto.
Invece qui ognuno lavora per la sua strada, cercando solo i pezzi mancanti che chiaramente pretendono pagamenti, ma che alla fine così facendo, solo 1 su 100 andrà a buon fine.

Non vedo nessuna voglia di collaborazione, perché non ci si fida di nessuno, questo intendo. Così non va da nessuna parte se non fai parte di una società che ha i soldi e può investire.


Ciao Francesco83

Stiamo lanciando una ICO per raccogliere fondi e partire col progetto, mentre siamo già in un TalentLab regionale in Calabria per un finanziamento alle startup.

Siamo in cerca di collaborazioni e advisors che vogliano appassionarsi al ns progetto.

Il mio mail è [email protected] , attendo una tua mail asap se interessato a collaborare.

Ciao
Edmondo
jr. member
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June 18, 2018, 05:47:45 PM
#53
sul punto 1 penso sia l'errore più grande, quello di "fidarsi" solo se a proporlo è la grande personalità. Questa secondo me è proprio la mentalità Italiana che poi resta fregata perchè le "sole" arrivano a livello globale da grandi personalità. Secondo me anche Pippo, se propone una idea innovativa, ha il diritto di provarci ed essere seguito da investitori che credono nell'idea. Le grandi idee sono sempre nate da persone sconosciute che hanno trovato attrenzioni tra la gente.

No, non è la mentalità all'italiana, ma è semplicemente uno dei criteri sui quali investe un fondo di Venture Capital oggi, al di là che si tratti o meno di blockchain.

Guarda la struttura dei pitch delle startup come si è evoluta.
Prima era:
HO IL PROGETTO X CHE È UNA BOMBA -> È L'AIRBNB DEI PRODUTTORI DI NOCCIOLE -> FAREMO MILLE MILIARDI NEI PROSSIMI 5 ANNI -> SIAMO IO, MIO CUGINO E LA MOROSA -> INVESTI?

Oggi, invece, riceviamo sempre più spesso pitch strutturati in questo modo:
SLIDE 1 - Nome + payoff del progetto
SLIDE 2 - Siamo tizio, caio e sempronio. Tizio ha cofondato un'azienda che produceva stampanti 3D, caio è un phd in biologia e chimica con delle pubblicazioni sulla riproducibilità delle nocciole... E sempronio ha lavorato in Nutella, dove era VP dell'area acquisto di noccioline.
SLIDE 3 - Discrizione del progetto molto semplice: stampare nocciole in 3D utilizzando rifiuti organici con un costo per nocciola del 10% rispetto alla normale produzione.
SLIDE 4 - Financials (credibili, mostrando anche le iniziali perdite fisiologiche)
SLIDE 5 - Fornitori di Nutella tramite canale preferenziale (network di Sempronio)
SLIDE 6 - EXIT (Nutella si compra tutto).

Vedi qualche differenza? I fondi di investimento professionali non scommettono più, ma cercano quanto più di investire sul sicuro. E una grande componente di affidabilità può dartela un team con un track record forte.

newbie
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June 18, 2018, 05:17:37 AM
#52
ciao,
mentre nel frattempo continuiamo a cercare collaboratori, il progetto va avanti e siamo in fase di sviluppo.
Per restare in tema delle cose dette in precedenza e per portare ulteriori testimonianze in merito al problema sollevato dello "stipendietto", vi dico questa riscontrato:

Tra le varie figure, stiamo cercando persone (nel mondo chiaramentente), che conoscano "investitori a cui presentare il WP". Nulla di più , nulla di meno.
In questo modo se ritenessero il progetto valido, investono, altrimenti no.

Nulla di strano direte, peccato che...
la proposta fatta è stata questa:
l'azienda naturalmente premia esclusivamente la meritrocrazia (e viene firmato un contratto privato), forse in Italia ancora sconosciuta. Considerando il fatto che in questa collaborazione bisogna solo girare a conoscenti investitori un documento, e saranno loro a decidere se investire o meno.
- si darà il 2-4% di ETH o BTC che questa persona porta come fondi
- si darà il 5% dei token come ref, che questa persona fa comprare
- come collaboratori si daranno 20k token e si sarà indicati nel WP anche come curriculum personale per le altre ICO
al lancio, 1 token varrà 0,2 euro, quindi i conti sono facili da fare e la "faccia" per andare dal pool investitori è ampiamente coperta.
Considerate che noi siamo anche disposti ad incontrare ogni singolo investiore per far capire che non stiamo scherzando con il progetto (naturalmente dal vivo se in zona o ci si organizza diversamente :-) ).

Risultato:
Su 10 persone contattate Italiane, 1 ha accettato con entusiasmo e voglia di fare.
Le altre 9 chiedono dai 3000 agli 8000 euro di anticipo, naturalmente pagati in eth o btc, senza garanzia di portare anche solo 1 euro...

Su 5 persone straniere contattate, 5 hanno accettato con entusiasmo e voglia di fare

Io non voglio fare nessuna polemica, ci mancherebbe. Partiremo ugualmente con o senza italiani.
Ma più andiamo avanti con il progetto e più mi rendo conto che le cose dette da alcuni su questo Forum sono sempre più vere.

Capisci che il 5% di ref lo paga qualsiasi progetto e che l'essere pagati in token, fintanto che il progetto non è su una piattaforma (E LIQUIDO) equivale ad avere il niente giusto?

Più che altro considerate che forse state dando in outsourcing la funzione sbagliata. Sono i fondatori del progetto che, grazie anche alla loro faccia, devono andare in giro a cercare i primi investimenti privati prima di lanciare l'ICO. Tenete anche in considerazione che, nonostante sia diventato comune, pensare di spendere la prima parte di fondi raccolti per potenziare la raccolta fondi denota qualche pecca al progetto.

Il network di investitori si costruisce stando sul mercato, facendo gli eventi e muovendosi. Già il fatto di dire che siete disposti a incontrare dal vivo potenziali interessati solo in zona è limitante.

Per la fase in cui è attualmente il mercato, i consigli che vi posso dare, essendomi trovato su entrambi i versanti (quello di chi cerca di fare fundraising e quello di chi cerca progetti da investire) possono essere riassunti così:
1) Il founder/I cofounder devono essere figure di rilievo, con degli achievement seri alle spalle. Scordatevi l'ICO di successo lanciata da Pippo titolare presso Vigevano Informatica Snc;
2) Il team deve essere tecnico, con esperienza, possibilmente con già alle spalle esperienze da altre ICO (direi del 2017, che sono più riconoscibili);
3) L'Advisory board è FONDAMENTALE. Vi permette di ottenere un po' più di peso. Non datelo a cani e porci il titolo di advisor solo perchè il fratello del cugino investirebbe 0.3ETH nella vostra ICO se gli date il posto. Utilizzate l'advisory board per ampliare il network, soprattutto nel mondo degli Angel Investors, Venture Capital;
4) La grafica del sito e dei documenti relativi alla vostra ICO deve seguire delle regole che aumentano il feeling di affidabilità generale;
5) Il marketing è fatto in modo abbastanza standard. Studiate e molto potete farlo internamente, senza spendere miliardi per un'agenzia di marketing. Al massimo investite qualcosa in paid mkt, kol/influencer. Non sottovalutate il potere della bounty campaign.

Questi sono i requisiti minimi indispensabili, in aggiunta ovviamente ad avere un progetto cazzuto. Il tempo delle ICO campate per aria o copia/incolla da altre è finito, quindi aspettatevi una selezione spietata.

Un saluto,

Ciao,
i primi investitori sono stati già trovati, si cerca di allargare il mercato dove non si ha la possibilità di arrivare (non è possibile essere presenti ovunque ed in qualsiasi momento in tutto il mondo), ma delegando la ricerca ad altre persone si allargano le vedute, arrivando ad investitori che non raggiungeresti nemmeno se facessi ogni giorno meeting.
dai punti 2 al 5 sono d'accordo, tutte cose già fatte e strutturate in quel modo...
sul punto 1 penso sia l'errore più grande, quello di "fidarsi" solo se a proporlo è la grande personalità. Questa secondo me è proprio la mentalità Italiana che poi resta fregata perchè le "sole" arrivano a livello globale da grandi personalità. Secondo me anche Pippo, se propone una idea innovativa, ha il diritto di provarci ed essere seguito da investitori che credono nell'idea. Le grandi idee sono sempre nate da persone sconosciute che hanno trovato attrenzioni tra la gente.
Se fino ad ora chi era nel mondo Crypto è stato fesso ad investire a destra e sinistra a caso, prendendo fregature, non deve essere colpa delle nuove ICO. O definire tutte queste ultime come scam senza nemmeno giudicare un WP.
Ma bensi queste ultime devo fare in modo di non commettere errori fatti dalle vecchie ICO, proponendo qualcosa di reale (utilizzabile nel mondo reale) e non "fuffa" o cose virtuali come il 90% delle ICO in circolazione...

Come dici tu, ci sono state troppo ICO campate in aria, per prendere soldi e scappare. Ma non bisogna nemmeno partire prevenuti secondo me.
jr. member
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June 18, 2018, 04:43:29 AM
#51
ciao,
mentre nel frattempo continuiamo a cercare collaboratori, il progetto va avanti e siamo in fase di sviluppo.
Per restare in tema delle cose dette in precedenza e per portare ulteriori testimonianze in merito al problema sollevato dello "stipendietto", vi dico questa riscontrato:

Tra le varie figure, stiamo cercando persone (nel mondo chiaramentente), che conoscano "investitori a cui presentare il WP". Nulla di più , nulla di meno.
In questo modo se ritenessero il progetto valido, investono, altrimenti no.

Nulla di strano direte, peccato che...
la proposta fatta è stata questa:
l'azienda naturalmente premia esclusivamente la meritrocrazia (e viene firmato un contratto privato), forse in Italia ancora sconosciuta. Considerando il fatto che in questa collaborazione bisogna solo girare a conoscenti investitori un documento, e saranno loro a decidere se investire o meno.
- si darà il 2-4% di ETH o BTC che questa persona porta come fondi
- si darà il 5% dei token come ref, che questa persona fa comprare
- come collaboratori si daranno 20k token e si sarà indicati nel WP anche come curriculum personale per le altre ICO
al lancio, 1 token varrà 0,2 euro, quindi i conti sono facili da fare e la "faccia" per andare dal pool investitori è ampiamente coperta.
Considerate che noi siamo anche disposti ad incontrare ogni singolo investiore per far capire che non stiamo scherzando con il progetto (naturalmente dal vivo se in zona o ci si organizza diversamente :-) ).

Risultato:
Su 10 persone contattate Italiane, 1 ha accettato con entusiasmo e voglia di fare.
Le altre 9 chiedono dai 3000 agli 8000 euro di anticipo, naturalmente pagati in eth o btc, senza garanzia di portare anche solo 1 euro...

Su 5 persone straniere contattate, 5 hanno accettato con entusiasmo e voglia di fare

Io non voglio fare nessuna polemica, ci mancherebbe. Partiremo ugualmente con o senza italiani.
Ma più andiamo avanti con il progetto e più mi rendo conto che le cose dette da alcuni su questo Forum sono sempre più vere.

Capisci che il 5% di ref lo paga qualsiasi progetto e che l'essere pagati in token, fintanto che il progetto non è su una piattaforma (E LIQUIDO) equivale ad avere il niente giusto?

Più che altro considerate che forse state dando in outsourcing la funzione sbagliata. Sono i fondatori del progetto che, grazie anche alla loro faccia, devono andare in giro a cercare i primi investimenti privati prima di lanciare l'ICO. Tenete anche in considerazione che, nonostante sia diventato comune, pensare di spendere la prima parte di fondi raccolti per potenziare la raccolta fondi denota qualche pecca al progetto.

Il network di investitori si costruisce stando sul mercato, facendo gli eventi e muovendosi. Già il fatto di dire che siete disposti a incontrare dal vivo potenziali interessati solo in zona è limitante.

Per la fase in cui è attualmente il mercato, i consigli che vi posso dare, essendomi trovato su entrambi i versanti (quello di chi cerca di fare fundraising e quello di chi cerca progetti da investire) possono essere riassunti così:
1) Il founder/I cofounder devono essere figure di rilievo, con degli achievement seri alle spalle. Scordatevi l'ICO di successo lanciata da Pippo titolare presso Vigevano Informatica Snc;
2) Il team deve essere tecnico, con esperienza, possibilmente con già alle spalle esperienze da altre ICO (direi del 2017, che sono più riconoscibili);
3) L'Advisory board è FONDAMENTALE. Vi permette di ottenere un po' più di peso. Non datelo a cani e porci il titolo di advisor solo perchè il fratello del cugino investirebbe 0.3ETH nella vostra ICO se gli date il posto. Utilizzate l'advisory board per ampliare il network, soprattutto nel mondo degli Angel Investors, Venture Capital;
4) La grafica del sito e dei documenti relativi alla vostra ICO deve seguire delle regole che aumentano il feeling di affidabilità generale;
5) Il marketing è fatto in modo abbastanza standard. Studiate e molto potete farlo internamente, senza spendere miliardi per un'agenzia di marketing. Al massimo investite qualcosa in paid mkt, kol/influencer. Non sottovalutate il potere della bounty campaign.

Questi sono i requisiti minimi indispensabili, in aggiunta ovviamente ad avere un progetto cazzuto. Il tempo delle ICO campate per aria o copia/incolla da altre è finito, quindi aspettatevi una selezione spietata.

Un saluto,
newbie
Activity: 14
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June 18, 2018, 03:39:32 AM
#50
ciao,
mentre nel frattempo continuiamo a cercare collaboratori, il progetto va avanti e siamo in fase di sviluppo.
Per restare in tema delle cose dette in precedenza e per portare ulteriori testimonianze in merito al problema sollevato dello "stipendietto", vi dico questa riscontrato:

Tra le varie figure, stiamo cercando persone (nel mondo chiaramentente), che conoscano "investitori a cui presentare il WP". Nulla di più , nulla di meno.
In questo modo se ritenessero il progetto valido, investono, altrimenti no.

Nulla di strano direte, peccato che...
la proposta fatta è stata questa:
l'azienda naturalmente premia esclusivamente la meritrocrazia (e viene firmato un contratto privato), forse in Italia ancora sconosciuta. Considerando il fatto che in questa collaborazione bisogna solo girare a conoscenti investitori un documento, e saranno loro a decidere se investire o meno.
- si darà il 2-4% di ETH o BTC che questa persona porta come fondi
- si darà il 5% dei token come ref, che questa persona fa comprare
- come collaboratori si daranno 20k token e si sarà indicati nel WP anche come curriculum personale per le altre ICO
al lancio, 1 token varrà 0,2 euro, quindi i conti sono facili da fare e la "faccia" per andare dal pool investitori è ampiamente coperta.
Considerate che noi siamo anche disposti ad incontrare ogni singolo investiore per far capire che non stiamo scherzando con il progetto (naturalmente dal vivo se in zona o ci si organizza diversamente :-) ).

Risultato:
Su 10 persone contattate Italiane, 1 ha accettato con entusiasmo e voglia di fare.
Le altre 9 chiedono dai 3000 agli 8000 euro di anticipo, naturalmente pagati in eth o btc, senza garanzia di portare anche solo 1 euro...

Su 5 persone straniere contattate, 5 hanno accettato con entusiasmo e voglia di fare

Io non voglio fare nessuna polemica, ci mancherebbe. Partiremo ugualmente con o senza italiani.
Ma più andiamo avanti con il progetto e più mi rendo conto che le cose dette da alcuni su questo Forum sono sempre più vere.
newbie
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June 14, 2018, 11:03:47 AM
#49
Fa piacere che questo mio post abbia fatto venir fuori diverse “posizioni” sul tema ICO.

Attualmente sto lavorando sulla pianificazione di due ICO, guarda un po’ su progetti non italiani e non di italiani.

Ho letto i vari interventi e un po’ in tutti si ritrovano argomenti che riconducono a 4 problematiche generali: incapacità di fare sistema, competenze per strutturare (non solo pensare) un business sostenibile e relativa raccolta fondi – che, attenzione non è necessariamente solo attraverso un ICO- soldi da investire e mentalità da posto fisso. Il tutto è dannatamente vero.

Mi piacerebbe fare insieme a voi ragionamento a ritroso ricercando le possibili soluzioni, ora che i problemi (che peraltro tutti conosciamo) sono -per l’ennesima volta- noti.

1. Incapacità di fare sistema per mancanza, soprattutto, di fiducia: la fiducia non la diamo, ma la potremmo prestare l’un l’altro per un tempo limitato intanto che ci conosciamo meglio. Cavolo, parliamo tanto di blockchain e poi qui ci casca l’asino!

2. Competenze: un buon 70%, a spanne, di chi scrive su questo post lo fa con cognizione di causa per quello che è il suo “mestiere”. Per intenderci, “gli scappati di casa" qui, a confronto con gruppettini su Facebook per startupper, sono in numero ben minore. Amen! Lavoriamo nel mettere insieme queste competenze e a discutere di un solo progetto sul quale, secondo criteri oggettivi di mercato, valga la pena investire.

3. Soldi da investire: sono il primo a investire sul capitale umano e sono sicuro che tanti altri, compresi soggetti terzi, quando sussistono i punti 1 e 2 sopra lo farebbero volentieri.

Mentalità da posto fisso: l’impiegato si auto-escluderebbe da solo.

E ricordate sempre: “Vis unita fortior” ovvero”La forza unita è più forte”. Questo vale per tutto e sempre.
jr. member
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June 01, 2018, 04:42:09 AM
#48

Le persone adatte al momento non le ho ancora trovate, in particolare lato tech. Per persone adatte intendo non solo professionalmente skillate, ma anche disponibili a muoversi là dove il business chiama.



Sinceramente non capisco l'ultima parte, nello sviluppo delle blockchain … spostarsi non serve proprio a nulla soprattutto in ambito "tech" nel nostro team al momento ho persone dall'australia, giappone, canada e stati uniti e stanno bene dove sono. In più se organizzi bene il gruppo ti trovi il lavoro che va come una scheggia senza tempi morti …. quando in USA dormono in Australia sono svegli ….

Credo poi che non necessariamente si debba avere uno stipendio, noi crediamo invece nella ricompensa data in token propretari .... se hai successo, se ti impegni avrai in mano un valore .... eppoi non dimentichiamo anche il piacere di condividere un esperienza con altre persone, un viaggio che pensi ti porterà in una direzione e invece magari arriverai da tutt'altra parte.

Poi lavoro volontario non vuol dire lavoro sicuramente "scarso" io collaboro con professionisti con notevole esperienza e ti garantisco sono risorse stupende anche per i "newbie".


member
Activity: 434
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May 27, 2018, 03:45:11 PM
#47
Come sempre questo tipo di discorsi suona bene, ma vi ricordo che mettere insieme N persone che lavorino "a gratis" per un progetto nella maggior parte dei casi condurrà quest'ultimo al fallimento.

Quando nei locali di San Francisco la sera trovate lo splendido che se ne esce con la famosa frase "it's not about the idea. It's about the execution", anche se non si ricorda dove l'ha sentito dire, normalmente ha ragione.

Ci sono aspetti nel lancio di un progetto (che sia o meno relativo al blockchain) che necessariamente richiedono un investimento in cash. Fondi privati professionali che investono in progetti in Italia ci sono e ce ne sono anche che guardano a progetti in fase di pre-seed o seed o di pura idea. Ma quando si arriva a parlare con i responsabili del progetto (o co-founders che fa più figo), pretendono di avere soldi a palate in cambio di:
  • % del capitale irrisoria - la nostra idea è la più figa del mondo e diventerà miliardaria per cui non siamo disposti a dare più del 5%;
  • impossibilità di ottimizzare la governance - la suddivisione dei ruoli è questa e non si cambia, anche se il CFO è suo cugino ed è CFO perchè ha il diploma di ragioneria;
  • rigidità del business model - nella nostra mente  questo business funziona così e ogni variazione rovinerà tutto, quando invece l'idea può prestarsi a utilizzi e business model poco convenzionali per loro, ma che invece avrebbero un impatto totalmente diverso.

Insomma, io consiglio a chiunque si voglia avventurare in questo mondo per business (e non per pura passione o investimento personale) di ricordarsi che alla fine, sempre di business si tratta.

Un saluto,

Quoto. Mettere su una società che raccolga soldi per una ICO non è affatto semplice; dalla tassazione alle partnership, dalla grafica alla gestione della community. Gli sforzi sono davvero notevoli.

Bisogna decidere di abbandonare tutte le attività in corso e dedicarsi al 100%. Solo così c'è un minimo di probabilità di riuscita.


Condivido in pieno. In italia c'è stato un scarso successo nelle ICO finora (e quelle poche che hanno raggiunto un risultato, il team è sempre andato in Svizzera tra l'altro), probabilmente perchè non ci si rende conto che non può essere fatto a tempo perso, magari mentre si ha il proprio lavoro sicuro da dipendente in azienda.

Gli sforzi sono notevolissimi, oltre che bisogna anche avere a disposizione un certo capitale e le diverse professionalità che servono, per le varie competenze che sono necessarie, sono molte. Solo focalizzandosi al 100% con un team che possiede varie skills è possibile riuscire: avere solo un'idea buona è una base di partenza, ma non porta da nessuna parte se ci si ferma lì.
sr. member
Activity: 1148
Merit: 307
May 26, 2018, 12:47:00 AM
#46
sono d'accordo con entrambe le risposte, ma secondo voi quale sarebbe la strada per tutte quelle persone che non possono garantire subito uno stipendio o un pagamento a 4 zeri? e che magari, come si legge in questo forum, hanno idee che vorrebbero realizzare e che spesso potrebbero essere vincenti?
Vanno avanti solo e sempre chi ha la possibilità di investire. Quindi questi forum, servono a poco, perché chi ha i soldi non viene qui a cercare persone.

In Italia non esiste ancora un punto di riferimento su queste cose, è un mercato relativamente nuovo. Quindi io penso che i team devono provare a crearsi, anche solo per hobby (c'è gente che ha anche un lavoro e non lo lascia per dedicarsi a qualcosa che non sa se andrà bene)

Secondo me, ma sbaglierò, la strada è quella di creare una sorta di società di 6-8 persone che coprano tutti i ruoli necessari, dove tutti i membri offrono i propri servizi e solo a quel punto uno alla volta si prendono tutte le idee e si sviluppano. E tutti i membri ne traggono profitto.
Invece qui ognuno lavora per la sua strada, cercando solo i pezzi mancanti che chiaramente pretendono pagamenti, ma che alla fine così facendo, solo 1 su 100 andrà a buon fine.

Non vedo nessuna voglia di collaborazione, perché non ci si fida di nessuno, questo intendo. Così non va da nessuna parte se non fai parte di una società che ha i soldi e può investire.

Mentalità sbagliata alla base di tutto, questo è il problema. A parte il problema della fiducia personale, è l'assenza della fiducia nel fatto che si possa creare un grande valore collaborativamente il nocciolo del problema. Non è un problema solo italiano, è un problema di tutta la "provincia". Il provinciale sente di non poter competere con chi si muove al centro delle cose e allora tutto ciò a cui ambisce è il suo stipendietto sicuro. Nel mondo delle criptovalute la "provincia" è un luogo più mentale che topografico, ma il meccanismo è lo stesso. Inutile dire che con questa mentalità non si va da nessuna parte. Solo dei team molto motivati e convinti delle proprie capacità possono creare qualcosa di successo, ma questi sono i team di persone che puntano tutto sulla riuscita del progetto, subordinando il loro guadagno al successo. Un team che affronta un nuovo progetto di criptovalute "a stipendio" è con tutta probabilità votato al fallimento, dato che esso guadagna sia che le cose vadano bene sia che vadano male. Ed in uno spazio così competitivo come questo, un approccio così poco motivato generalmente non è abbastanza.

Come sempre questo tipo di discorsi suona bene, ma vi ricordo che mettere insieme N persone che lavorino "a gratis" per un progetto nella maggior parte dei casi condurrà quest'ultimo al fallimento.

Mi permetto di fare notare che "nella maggior parte dei casi" questo è valido nel criptomondo anche per i progetti dove le N persone lavorino a stipendio.
Uno dei più notevoli successi del 2017 è stato ETHLend, che ha raggiunto il successo creando una gigantesca comunità globale di persone che lavoravano in cui mi risulta che nessuno veniva pagato se non in token proprietari - con i quali infine si sono tutti arricchiti.
newbie
Activity: 2
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May 25, 2018, 08:49:58 AM
#45
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.



Io ci sono, attualmente lavoro tra Milano e Torino nello specifico mi occupo di Business strategy, inoltre avrei anche un progetto in mente per il quale ho aperto un post.
Aggiungo che sarei entusiasta di dar vita a un VERO team, ascoltare altre idee e valutare insieme la strada migliore da percorrere.
Nessun problema per il luogo, basta una data e l'ora.

member
Activity: 616
Merit: 23
May 24, 2018, 12:52:52 AM
#44

Si verissimo però bisogna pur dire che tutto dipende dal contesto storico di mercato in cui ci si inserisce.
L'anno scorso, infatti, anche progetti senza nulla in mano e talvolta anche senza un whitepaper ben scritto, hanno raggiunto l'hard cap.
...

Quoto. Mettere su una società che raccolga soldi per una ICO non è affatto semplice; dalla tassazione alle partnership, dalla grafica alla gestione della community. Gli sforzi sono davvero notevoli.

Bisogna decidere di abbandonare tutte le attività in corso e dedicarsi al 100%. Solo così c'è un minimo di probabilità di riuscita.

Non solo, serve un mix di competenze specifiche, serve un network forte, serve una credibilità delle persone coinvolte costruita negli anni e non fabbricata ad hoc su linkedin.

E rimane comunque la variabile del mercato. Ho visto ICO molto promettenti, con dei team della madonna, con progetti fighi e un MVP eppure siccome il mercato era in una fase molto decrescente non hanno neanche raggiunto il softcap..
jr. member
Activity: 86
Merit: 4
May 23, 2018, 11:14:50 PM
#43
...

Quoto. Mettere su una società che raccolga soldi per una ICO non è affatto semplice; dalla tassazione alle partnership, dalla grafica alla gestione della community. Gli sforzi sono davvero notevoli.

Bisogna decidere di abbandonare tutte le attività in corso e dedicarsi al 100%. Solo così c'è un minimo di probabilità di riuscita.

Non solo, serve un mix di competenze specifiche, serve un network forte, serve una credibilità delle persone coinvolte costruita negli anni e non fabbricata ad hoc su linkedin.

E rimane comunque la variabile del mercato. Ho visto ICO molto promettenti, con dei team della madonna, con progetti fighi e un MVP eppure siccome il mercato era in una fase molto decrescente non hanno neanche raggiunto il softcap..
member
Activity: 616
Merit: 23
May 22, 2018, 08:00:55 AM
#42
Come sempre questo tipo di discorsi suona bene, ma vi ricordo che mettere insieme N persone che lavorino "a gratis" per un progetto nella maggior parte dei casi condurrà quest'ultimo al fallimento.

Quando nei locali di San Francisco la sera trovate lo splendido che se ne esce con la famosa frase "it's not about the idea. It's about the execution", anche se non si ricorda dove l'ha sentito dire, normalmente ha ragione.

Ci sono aspetti nel lancio di un progetto (che sia o meno relativo al blockchain) che necessariamente richiedono un investimento in cash. Fondi privati professionali che investono in progetti in Italia ci sono e ce ne sono anche che guardano a progetti in fase di pre-seed o seed o di pura idea. Ma quando si arriva a parlare con i responsabili del progetto (o co-founders che fa più figo), pretendono di avere soldi a palate in cambio di:
  • % del capitale irrisoria - la nostra idea è la più figa del mondo e diventerà miliardaria per cui non siamo disposti a dare più del 5%;
  • impossibilità di ottimizzare la governance - la suddivisione dei ruoli è questa e non si cambia, anche se il CFO è suo cugino ed è CFO perchè ha il diploma di ragioneria;
  • rigidità del business model - nella nostra mente  questo business funziona così e ogni variazione rovinerà tutto, quando invece l'idea può prestarsi a utilizzi e business model poco convenzionali per loro, ma che invece avrebbero un impatto totalmente diverso.

Insomma, io consiglio a chiunque si voglia avventurare in questo mondo per business (e non per pura passione o investimento personale) di ricordarsi che alla fine, sempre di business si tratta.

Un saluto,

Quoto. Mettere su una società che raccolga soldi per una ICO non è affatto semplice; dalla tassazione alle partnership, dalla grafica alla gestione della community. Gli sforzi sono davvero notevoli.

Bisogna decidere di abbandonare tutte le attività in corso e dedicarsi al 100%. Solo così c'è un minimo di probabilità di riuscita.
jr. member
Activity: 58
Merit: 1
May 14, 2018, 11:32:19 AM
#41
Salve a tutti,

io sono un programmatore esperto, da diversi mesi mi occupo solo di blockchain.
Sono interessato a fare sistema con chiunque come me si sia appassionato alle cryptovalute, smartcontract, ICO e blockchain.
Ho sviluppato per una ICO il token su ethereum ed ora sto sviluppando una blockchain su Hyperledger Fabric.
Sono disponibile a partecipare in team su progetti ICO ma in generale su qualsiasi idea che ruoti attorno alle blockchain che a mio modo di vedere creeranno i protocolli internet del futuro.
Ho lavorato all'estero, parlo inglese e mi piacerebbe fare squadra con persone intraprendenti e visionarie.
Conosciamoci, facciamo network e cerchiamo di dare vita a progetti innovativi, il treno sta passando concordo.

email: [email protected]

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La blockchain è basata su fonti di energia rinnovabile?
jr. member
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May 13, 2018, 01:29:46 AM
#40
Come sempre questo tipo di discorsi suona bene, ma vi ricordo che mettere insieme N persone che lavorino "a gratis" per un progetto nella maggior parte dei casi condurrà quest'ultimo al fallimento.

Quando nei locali di San Francisco la sera trovate lo splendido che se ne esce con la famosa frase "it's not about the idea. It's about the execution", anche se non si ricorda dove l'ha sentito dire, normalmente ha ragione.

Ci sono aspetti nel lancio di un progetto (che sia o meno relativo al blockchain) che necessariamente richiedono un investimento in cash. Fondi privati professionali che investono in progetti in Italia ci sono e ce ne sono anche che guardano a progetti in fase di pre-seed o seed o di pura idea. Ma quando si arriva a parlare con i responsabili del progetto (o co-founders che fa più figo), pretendono di avere soldi a palate in cambio di:
  • % del capitale irrisoria - la nostra idea è la più figa del mondo e diventerà miliardaria per cui non siamo disposti a dare più del 5%;
  • impossibilità di ottimizzare la governance - la suddivisione dei ruoli è questa e non si cambia, anche se il CFO è suo cugino ed è CFO perchè ha il diploma di ragioneria;
  • rigidità del business model - nella nostra mente  questo business funziona così e ogni variazione rovinerà tutto, quando invece l'idea può prestarsi a utilizzi e business model poco convenzionali per loro, ma che invece avrebbero un impatto totalmente diverso.

Insomma, io consiglio a chiunque si voglia avventurare in questo mondo per business (e non per pura passione o investimento personale) di ricordarsi che alla fine, sempre di business si tratta.

Un saluto,
newbie
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May 10, 2018, 10:14:06 PM
#39
Salve a tutti,

io sono un programmatore esperto, da diversi mesi mi occupo solo di blockchain.
Sono interessato a fare sistema con chiunque come me si sia appassionato alle cryptovalute, smartcontract, ICO e blockchain.
Ho sviluppato per una ICO il token su ethereum ed ora sto sviluppando una blockchain su Hyperledger Fabric.
Sono disponibile a partecipare in team su progetti ICO ma in generale su qualsiasi idea che ruoti attorno alle blockchain che a mio modo di vedere creeranno i protocolli internet del futuro.
Ho lavorato all'estero, parlo inglese e mi piacerebbe fare squadra con persone intraprendenti e visionarie.
Conosciamoci, facciamo network e cerchiamo di dare vita a progetti innovativi, il treno sta passando concordo.

email: [email protected]

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oppure [Suspicious link removed]/2KPEk6e
jr. member
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May 03, 2018, 04:12:59 AM
#38
Il progetto mi sembra interessante e meritevole, per le sue finalità sanitarie. Avete sentito parlare di Talent Garden, l'incubatore italiano di start up? Aiutano le nuove imprese innovative ad avviarsi e svilupparsi.
E' uno dei maggiori incubatori del settore in Italia insieme a Impact Hub e ad altri che man mano sto conoscendo.
sr. member
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INDEPENDENT WEALTH MANAGEMENT
May 01, 2018, 10:34:51 AM
#37
Il progetto mi sembra interessante e meritevole, per le sue finalità sanitarie. Avete sentito parlare di Talent Garden, l'incubatore italiano di start up? Aiutano le nuove imprese innovative ad avviarsi e svilupparsi.
newbie
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April 25, 2018, 03:28:37 AM
#36
L'idea della Biotech mi piace. L'idea del database anche, ma considerando che userete la blockchain ethereum, salvare giga di dati non mi pare una spesa da poco. E comunque i database centralizzati funzionano benissimo, basta usare i cloud storage, se vuoi condividere i dati a livello globale. I software girano comunque in locale, mica sulla blockchain, ci puoi elaborare di tutto gia` adesso.

Ciao, grazie per le tue osservazioni. Questi sono i vantaggi di avere i dati clinici sulla blockchain, direttamente dalla nostra FAQ.

Why exactly do you need blockchain technology for the purpose of storing clinical data?  Couldn't you just build a well secured database that is fast to search in using a traditional centralized platform?

​There are several good reasons actually.

 •Immutability. Scientific data need to be immutable. Once a study is peer reviewed and published, its data must be permanently stored and never altered. In the blockchain, all data is stored in every single node, never ceasing to exist, and always staying on the blockchain. It is immutability that gives the blockchain its openness and BFT (Byzantine Fault Tolerance).

​•Decentralization. The blockchain is designed to be distributed and synchronized across networks, making data freely available to anyone. We believe that scientific data should be shared and not being hidden behind a firewall.

​•Security. The kind of transactions that can be performed are strictly defined in advance and stored in the blockchain as “smart contracts”; this prevents fraudulent data from being added to the blockchain thus ensuring integrity of the database. By contrast, it would be much easier to compromise a centralized database.

​In conclusion, although it is true that such an application could be implemented with a centralized system, decentralization is the only way to ensure the data is not manipulated, and all information is pubblicly available in a platform that can't be influenced by the will of any particular entity or government. Decentralization is essential to hand over administrative authority from central institutions managing the data, such as governments and private entities, to the collectivity. In fact, if the database is controlled by one single entity, being it a private entity or government, it means that such entity has total control over the database, and such control can be influenced by personal conflicts of interests. Therefore, decentralization is the only way to ensure that scientific data become public property. In addition, in terms of costs, creating an infrastructure ensuring the same level of data integrity protection of a smart contract deployed on the Etherum blockchain, which is basically impossible to compromise, and most importantly, maintaining such a platform up and running, would simply not be feasible.

I costi di immagazzinare i dati sulla blockchain di Etherum sono trascurabili rispetto a quelli che dovremmo sostenere per creare un database centralizzato altrettanto sicuro, e per mantenerlo sopratutto. Dovremmo avere un numero di server pari al numero di nodi della blockchain di Etherum. A livello di costi sarebbe semplicemente improponibile. Le pubblicazioni scientifiche inoltre, specialmente quelle sui clinical trials, sono semplici insiemi di testi, numeri, e più raramente foto. Quindi, non si parla di chissà quale mole di dati. Basterebbe semplicemente far pagare un piccolo fee a chi vuole aggiungere i propi studi al database, rendendo il tutto automatico tramite l'esecuzione di uno smart contract. Ma sopratutto, un database centralizzato, che è quindi proprietà di una singola entità che di conseguenza ne detiene il controllo, non sarà mai un database che rende i dati scientifici proprietà pubblica.

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L'idea delle auto, da imprenditore, la posso anche capire, da investitore, e' una forzatura esagerata. Sul serio.

Queste non sono auto qualsiasi che puoi trovare da un concessionario. Sono esemplari da collezione che con il tempo diventano sempre più rari, e per riuscire a trovarli devi andarli a scovare alle varie aste direttamente in giappone. Sono quindi macchine che con il tempo hanno visto un notevole apprezzamento. Ad esempio, se fino a 3 anni fa era possibile trovare una Skyline R34 GTR immacolata sui 40K pounds, adesso una nelle stesse condizioni la trovi a non meno 60-70K pounds. Si tratta quindi di un ottimo investimento a nostro avviso, sopratutto per gli investitori che sanno che il loro Token ha così un valore agganciato ad un bene reale, che a sua volta subisce un apprezzamento.

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Lascia perdere la storia della cryptovaluta, e` un token, e per come lo presentate voi, un utility token (ci compri merci).
Il token non e` sostenuto da alcun valore fisico, almeno che non ci stai dicendo che con i fondi raccolti ci compri le auto.

In realtà è propio quello che è scritto nel whitepaper. Il 10% dei fondi sono destinati allo stock delle JDM. Inutile dire poi che dagli utili della vendita si genera ulteriore capitale che verrà investito per ampliare uteriormente lo stock. Questi sono i fondamentali dell'economia. Noi non siamo uno stato che può garantire una moneta stampata dal nulla, quindi bisogna tornare ai tempi del buon vecchio gold standard in cui la moneta era garantita da un bene fisico come l'oro. Un pò quello che ha fatto il Venezuela con la loro cripto nazionale Petro.


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L'unica cosa che ha senso come prodotto e' l'app, ma e' svincolata dal token. Non contesto i tuoi dati, ma la revenue in ads, mi sembra un tantino ottimistica.

La App non è svincolata dal nostro Token. Il nostro Token sarà spendibile nell'ecosistema della app per accedere alla posizione di moderatore e quindi poter ricevere una percentuale delle entrate pubblicitarie, come ricompensa per l'attività di moderatore.

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Sono volutamente critico (io in ICO ci investo), e magari le mie osservazioni ti possono tornare utile a preparti per domande simili o ad apportare migliorie in corsa al progetto.
Noi non siamo assolutamente in competizione come business, quindi ti faccio un grosso in bocca al lupo.

Ti ringrazio davvero molto per le tue critiche e osservazioni, che sono sicuramente molto utili perchè è solo così che possiamo rispondere a tutte le domande, assolutamente legittime, e chiarire tutti i dubbi che ci possono essere sul progetto. Se leggerai la nostra FAQ ed il nostro whitepaper, vedrai che troverai risposta a molte di queste domande  Smiley
newbie
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April 24, 2018, 08:10:06 AM
#35
L'idea della Biotech mi piace. L'idea del database anche, ma considerando che userete la blockchain ethereum, salvare giga di dati non mi pare una spesa da poco. E comunque i database centralizzati funzionano benissimo, basta usare i cloud storage, se vuoi condividere i dati a livello globale. I software girano comunque in locale, mica sulla blockchain, ci puoi elaborare di tutto gia` adesso.

L'idea delle auto, da imprenditore, la posso anche capire, da investitore, e' una forzatura esagerata. Sul serio.
Lascia perdere la storia della cryptovaluta, e` un token, e per come lo presentate voi, un utility token (ci compri merci).
Il token non e` sostenuto da alcun valore fisico, almeno che non ci stai dicendo che con i fondi raccolti ci compri le auto.

L'unica cosa che ha senso come prodotto e' l'app, ma e' svincolata dal token. Non contesto i tuoi dati, ma la revenue in ads, mi sembra un tantino ottimistica.

Sono volutamente critico (io in ICO ci investo), e magari le mie osservazioni ti possono tornare utile a preparti per domande simili o ad apportare migliorie in corsa al progetto.
Noi non siamo assolutamente in competizione come business, quindi ti faccio un grosso in bocca al lupo.



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