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Topic: Il treno passa e noi chiacchieriamo - page 3. (Read 842 times)

newbie
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March 13, 2018, 08:30:13 AM
#14
Non so a chi vi siate rivolti per quanto riguarda il marketing, ma tolti i costi "vivi" di una campagna, il resto è "manodopera" da PR.
E con ciò mi riferisco all'accezione "anglosassone" del termine e della professione, non a quella bruttura nostrana cui siamo soliti riferirci nel weekend, fuori da un locale.

Faccio il PR, o meglio il comunicatore nella agenzia di comunicazione più importante del nostro paese, e ti posso garantire che queste cifre vengono richieste (almeno da noi) per progetti integrati di media relations/comunicazione social e visual a multinazionali con fatturati in $ billion. Quindi temo siate stati leggermente presi in braccio. Tristemente, aggiungo.

Comprendo, ma soprattutto condivido, tutti i punti di vista e le opionini espresse fino a questo momento. E se è vero che in Italia c'è fame, da insider del mercato dell'informazione aggiungo che c'è ancora più fame di questo tipo di iniziative, proprio per scardinare la mentalità che tanto ci affossa.

L'unico punto che non condivido, almeno nel piccolo delle mie esperienze collaterali: tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Pochi hanno un'idea, e non parlo nemmeno di una rivoluzionaria. Tutti hanno seriamente voglia di mettersi in gioco, ma come MVP e non per fare sistema.

Tolto ciò, personalmente sono totalmente d'accordo con mungodoro e sarei ben felice di poter partecipare ad un progetto high risk venendo ricompensato con quote della società.
newbie
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March 11, 2018, 08:05:57 AM
#13
@mungodoro risolto. Avevo lasciato le impostazioni di default. Quindi ora la messagistica tra newbie dovrebbe andare.

@Francesco83 il budget ha la sua importanza. Mi spiego: eventuali costi legati al personale dovrebbero essere assorbiti nella fase di early-stage dai co-founders. Investono tempo sul progetto, rinunciando in primis a tempo libero e/o altre entrate monetarie, vedi lavoro dipendente o se professionisiti a nuovi clienti.

Poi ci sono i costi per tutti quei servizi che devono per forza di cosa essere "comprati". Le cifre che hai dato (30k + 100k) non so come siano state pianificate e non mi pronuncio. Un conto sono i costi per il professionista, altri quelli per, ad esempio, una campagna SEM.

Le consulenze legali devono avere un timing preciso. Un legale, interrogato oggi su un tema ICO related, si pronuncerebbe in modo sbagliato semplicemente perchè la normativa ad oggetto è in continuo divenire in diversi Stati. Per limitare i rischi l'entità legale andrebbe sempre costituita in specifici Paesi in cui già oggi le diverse classi di tokens producono diritti reali ben definiti. L'Estonia in UE è uno di quelli (e in aggiunta le consulenze legali costano anche meno).

Sulla questione team, posso raccontarti al max la mia storia. Ricevo proposte, valuto progetto e persone. Se entrambe le cose mi convincono mi do un tempo, concordo gli obiettivi e scelgo di rischiare. Più o meno ripartisco il mio tempo in: 50% rischio d'impresa (che per me vuol dire tempi e soldi) e 50% in progetti start-up o comunque online related in cui vengo retribuito, quindi riesco ad unire l'utile al dilettevole.

Concludo con un dato di fatto: spesso i progetti  basati su tecnologia blockchain sono ottimi nella teoria (il mio confronto è con quelli di startup o pseudo-startup classica), ma i teams ancora fortemente sbilanciati e skillati solo in determinate aree. Tradotto: nel progetto vanno coinvolti fin dal giorno 0; un legale, un growth hacker, un business strategist, 1 (o meglio ancora 2) blockchain architect, almeno 2 community managers, 1 business developer (da vedere sempre i mercarti perchè l'ottimo sarebbe averne uno per area geograifca), spesso 1 solidity developer, un project manager e gli advisors giusti. Senza un team solido non ha nemmeno senso pensare a investire tempo e soldi su un progetto. Su come coinvolgere e convincere i vari professionisti poi ci sono varie strade.

@malandraj si chiama rischio d'impresa. Giustamente, se cerchi una retribuzione devi trovarti un lavoro retribuito. Nessuno ti potrà o ti vorrà mai convincere del contrario.









newbie
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March 11, 2018, 06:06:34 AM
#12
sono d'accordo con entrambe le risposte, ma secondo voi quale sarebbe la strada per tutte quelle persone che non possono garantire subito uno stipendio o un pagamento a 4 zeri? e che magari, come si legge in questo forum, hanno idee che vorrebbero realizzare e che spesso potrebbero essere vincenti?
Vanno avanti solo e sempre chi ha la possibilità di investire. Quindi questi forum, servono a poco, perché chi ha i soldi non viene qui a cercare persone.

In Italia non esiste ancora un punto di riferimento su queste cose, è un mercato relativamente nuovo. Quindi io penso che i team devono provare a crearsi, anche solo per hobby (c'è gente che ha anche un lavoro e non lo lascia per dedicarsi a qualcosa che non sa se andrà bene)

Secondo me, ma sbaglierò, la strada è quella di creare una sorta di società di 6-8 persone che coprano tutti i ruoli necessari, dove tutti i membri offrono i propri servizi e solo a quel punto uno alla volta si prendono tutte le idee e si sviluppano. E tutti i membri ne traggono profitto.
Invece qui ognuno lavora per la sua strada, cercando solo i pezzi mancanti che chiaramente pretendono pagamenti, ma che alla fine così facendo, solo 1 su 100 andrà a buon fine.

Non vedo nessuna voglia di collaborazione, perché non ci si fida di nessuno, questo intendo. Così non va da nessuna parte se non fai parte di una società che ha i soldi e può investire.
newbie
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March 10, 2018, 04:57:13 PM
#11

puoi capire che persone che non possono accedere a tali cifre, sono tagliate fuori.
adesso ci stiamo spostando fuori Italia per trovare persone che vogliano entrare nella squadra accettando % di società che si andrà a formare, personale che sappia sviluppare e che non chieda al 99% delle persone contattate "quanto mi date?".
Senza nemmeno indicare prima le proprie capacità.
quello che notiamo è che in giro c'è solo gente che si auto definisce "genio del settore" ma poi non ha ambizioni, se non ricevere soldi in cambio di una attività di pochi giorni.
Nessuno che metta da parte questa cosa, credendo nel progetto di cui andrà a far parte, e di cui sarà socio.... e pensando che se andrà bene non ci penserà nemmeno +, in quanto il guadagno lo si vedrà in base ai suoi sforzi.
Fino a che non si entrerà in questa mentalità, in italia c'è solo gente che non fa nulla per niente, nemmeno alzarsi dalla sedia per venire ad ascoltare il progetto e discutere di come migliorarlo insieme.

Spero comunque di sbagliarmi e trovare domani stesso un team di gente ambiziosa.


Giustamente i professionisti chiedono da subito e con chiarezza quanto verranno pagati, ma per un progetto high risk/high reward io accetterei volentieri di essere pagato in quote della società. in questo caso, però, darei la mia consulenza per un numero pattuito di ore/servizi, appunto perché certo fa gola un progetto high risk/high reward, ma il pane lo devi comprare col cash.
newbie
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March 10, 2018, 01:44:20 PM
#10
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.


Posso raccontarti la mia esperienza, solo per dirti che c'è gente che ci sta provando, ma il problema sono i contatti.
Per fare la pre-ico e ico ci hanno chiesto dai 30k euro in su
per fare marketing ci chiedono dai 100k euro in su
i legali non ne parliamo proprio

puoi capire che persone che non possono accedere a tali cifre, sono tagliate fuori.
adesso ci stiamo spostando fuori Italia per trovare persone che vogliano entrare nella squadra accettando % di società che si andrà a formare, personale che sappia sviluppare e che non chieda al 99% delle persone contattate "quanto mi date?".
Senza nemmeno indicare prima le proprie capacità.
quello che notiamo è che in giro c'è solo gente che si auto definisce "genio del settore" ma poi non ha ambizioni, se non ricevere soldi in cambio di una attività di pochi giorni.
Nessuno che metta da parte questa cosa, credendo nel progetto di cui andrà a far parte, e di cui sarà socio.... e pensando che se andrà bene non ci penserà nemmeno +, in quanto il guadagno lo si vedrà in base ai suoi sforzi.
Fino a che non si entrerà in questa mentalità, in italia c'è solo gente che non fa nulla per niente, nemmeno alzarsi dalla sedia per venire ad ascoltare il progetto e discutere di come migliorarlo insieme.

Spero comunque di sbagliarmi e trovare domani stesso un team di gente ambiziosa.


Francesco però non si può dare torto a queste persone, insomma se una persona non ha lavoro e ha bisogno di soldi non può campare di aria sperando che la startup per cui lavora per mesi abbia successo.

Ok la mentalità americana però bisogna capire anche il contesto che in questo caso è l'Italia (dove ci sta la fame) e sinceramente se una persona ha investito per laurearsi e specializzarsi ha diritto ad una retribuzione.
La formula della spartizione delle quote societarie io la ritengo il più delle volte una truffa.
newbie
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March 10, 2018, 11:44:43 AM
#9
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.


Posso raccontarti la mia esperienza, solo per dirti che c'è gente che ci sta provando, ma il problema sono i contatti.
Per fare la pre-ico e ico ci hanno chiesto dai 30k euro in su
per fare marketing ci chiedono dai 100k euro in su
i legali non ne parliamo proprio

puoi capire che persone che non possono accedere a tali cifre, sono tagliate fuori.
adesso ci stiamo spostando fuori Italia per trovare persone che vogliano entrare nella squadra accettando % di società che si andrà a formare, personale che sappia sviluppare e che non chieda al 99% delle persone contattate "quanto mi date?".
Senza nemmeno indicare prima le proprie capacità.
quello che notiamo è che in giro c'è solo gente che si auto definisce "genio del settore" ma poi non ha ambizioni, se non ricevere soldi in cambio di una attività di pochi giorni.
Nessuno che metta da parte questa cosa, credendo nel progetto di cui andrà a far parte, e di cui sarà socio.... e pensando che se andrà bene non ci penserà nemmeno +, in quanto il guadagno lo si vedrà in base ai suoi sforzi.
Fino a che non si entrerà in questa mentalità, in italia c'è solo gente che non fa nulla per niente, nemmeno alzarsi dalla sedia per venire ad ascoltare il progetto e discutere di come migliorarlo insieme.

Spero comunque di sbagliarmi e trovare domani stesso un team di gente ambiziosa.
newbie
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March 09, 2018, 04:51:15 PM
#8

@mungodoro - Nelle tue aree -machine learning, data science, biologia, medicina, biochimica- al momento non ho progetti attivi, ma in futuro potrebbe esserci bisogno di una mano, per cui se vuoi passami i tuoi contatti.


Ho provato a mandarti un messaggio in pvt ma mi dice che non ne accetti dai niubbi  Smiley
newbie
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March 09, 2018, 02:44:49 PM
#7
Sono d'accordo con quanto letto ed aggiungerei che quando il treno sarà passato probabilmente i più staranno ancora pensando di iniziare a chiacchierare.

Qualcuno ha una lista delle società italiane che hanno finora creduto nella blockchain? Sarei curioso di vederla...


Ciao, noi siamo una biotech company italiana che sta lavorando ad una ICO con un progetto basato sulla blockchain legato alla nostra ricerca scientifica sull'AIDS. Attualmente stiamo lavorando con il team di ICObox per preparare la nostra pre-ICO che sarà lanciata prossimamente. Trovi tutte le info sul nostro sito, che puoi vedere nella firma Wink Il nostro progetto ha partecipato alla selezione presente su ICObox venendo votato come uno dei progetti più promettenti.

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March 09, 2018, 02:31:12 PM
#6
Io sono un ricercatore esperto di machine learning applicato in ambito bioinformatico, lavoro negli Stati Uniti. Quando vedo con che leggerezza investono i soldi qui, mi incazzo per il talento tremendo che abbiamo Italia "bloccato" da logiche economiche assurde. Il mondo ci sta esplodendo sotto i piedi e, noi che ce ne accorgiamo, dovremmo cogliere le opportunità che arrivano.

Sarei davvero interessato ad offrire supervisione e consulenza, (sono anche scientific advisor per una startup italiana), se il progetto coinvolge le mie aree di esperienza: machine learning, data science, biologia, medicina, biochimica.

Di blockchain technology capisco le basi (non l'ho mai programmata). Ho investito un po' di soldi in crypto e (per ora) nell'unica ICO che non mi è sembrata campata per aria. Per chi volesse avere più informazioni, contattatemi pure in privato per aver ele mie credenziali. Sono anche ovviamente aperto a discussioni qui sul forum.

Quote

Un progetto serio con un team solido e skillato ha le stesse probabilità di successo indipendentemente che sia italiano, inglese, americano o cinese.

Ovvio che un'idea non basta, serve lavoro e il volere mettersi in gioco sapendo che quel lavoro non produrrà di sicuro i frutti sperati.

Oggi il Mondo, grazie a internet e a community come queste è globale. Peccato che si pensi ancora in modo troppo "provinciale".


Sono assolutamente d'accordo. La blockchain e le ICO offrono quella possibilità di sdoganarsi dalle catene delle burocrazia italiana, e dalle logiche di parentela/clientela/zero soldi che ammazzano le nostre startup. E in una competizione internazionale, noi partiamo avvantaggiati da una vita a doversi inventare modi di tirare avanti nonostante le regole. Ce li potremmo mangiare vivi. (Ovviamente sì a team internazionali, sarebbe assurdo pensare a una cosa esclusivamente italiana.)

Hai colto nel segno! Io vivo in Inghilterra e qui succede lo stesso. Seguo teams di studenti universitari, come business mentor, i cui progetti raccolgono fondi con una disinvultura disarmante, che a raccontarlo la gente non ti crede.

Potremmo mangiarceli vivi, ma per ora mangiamo solo la polvere. Per questo il mio invito; facciamo vedere quanto valiamo e cogliamo questa opportunità senza farci i soliti, troppi, inutili problemi.

@mungodoro - Nelle tue aree -machine learning, data science, biologia, medicina, biochimica- al momento non ho progetti attivi, ma in futuro potrebbe esserci bisogno di una mano, per cui se vuoi passami i tuoi contatti.


newbie
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March 09, 2018, 12:01:12 PM
#5
Io sono un ricercatore esperto di machine learning applicato in ambito bioinformatico, lavoro negli Stati Uniti. Quando vedo con che leggerezza investono i soldi qui, mi incazzo per il talento tremendo che abbiamo Italia "bloccato" da logiche economiche assurde. Il mondo ci sta esplodendo sotto i piedi e, noi che ce ne accorgiamo, dovremmo cogliere le opportunità che arrivano.

Sarei davvero interessato ad offrire supervisione e consulenza, (sono anche scientific advisor per una startup italiana), se il progetto coinvolge le mie aree di esperienza: machine learning, data science, biologia, medicina, biochimica.

Di blockchain technology capisco le basi (non l'ho mai programmata). Ho investito un po' di soldi in crypto e (per ora) nell'unica ICO che non mi è sembrata campata per aria. Per chi volesse avere più informazioni, contattatemi pure in privato per aver ele mie credenziali. Sono anche ovviamente aperto a discussioni qui sul forum.

Quote

Un progetto serio con un team solido e skillato ha le stesse probabilità di successo indipendentemente che sia italiano, inglese, americano o cinese.

Ovvio che un'idea non basta, serve lavoro e il volere mettersi in gioco sapendo che quel lavoro non produrrà di sicuro i frutti sperati.

Oggi il Mondo, grazie a internet e a community come queste è globale. Peccato che si pensi ancora in modo troppo "provinciale".


Sono assolutamente d'accordo. La blockchain e le ICO offrono quella possibilità di sdoganarsi dalle catene delle burocrazia italiana, e dalle logiche di parentela/clientela/zero soldi che ammazzano le nostre startup. E in una competizione internazionale, noi partiamo avvantaggiati da una vita a doversi inventare modi di tirare avanti nonostante le regole. Ce li potremmo mangiare vivi. (Ovviamente sì a team internazionali, sarebbe assurdo pensare a una cosa esclusivamente italiana.)
jr. member
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March 09, 2018, 11:43:23 AM
#4
Sono d'accordo con quanto letto ed aggiungerei che quando il treno sarà passato probabilmente i più staranno ancora pensando di iniziare a chiacchierare.

Qualcuno ha una lista delle società italiane che hanno finora creduto nella blockchain? Sarei curioso di vederla...
newbie
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March 09, 2018, 11:41:00 AM
#3
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.


Sono d'accordo ma credo che l'approccio da startup americana in Italia non funzioni.
Troppa burocrazia, finanziamenti pubblici pilotati, ci sono pochi mezzi per emergere per le persone che non possono permettersi di fare impresa con i soldi di famiglia.
Per quanto riguarda il crowdfunding è un bellissimo concetto ma in Italia c'è poca cultura di questo tipo (specie a livello locale come dici tu).

Per quanto riguarda le ICO sono un bellissimo strumento ma non facciamo passare l'idea che basta un'idea spicciola per vendere bene.
Una ICO per avere successo ha bisogno di un team preparato, ha bisogno di diverse figure che ne curino tutti gli aspetti in maniera dettagliata altrimenti le persone non le convinci.
Basti pensare che se solo si vuole lanciare una pre-sale si ha bisogno di un programmatore, un visual designer, un copywriter (deve conoscere il mondo blockchain), un social marketer e tanti advisor chi più ne ha più ne metta, ah dimenticavo ci vuole anche un legale (che in questo momento di confusione legislativa è fondamentale) e questa lista fa riferimento solo ad una pre-sale senza contare il reale sviluppo del progetto che si vuole creare.

Altra cosa importante, non facciamo passare l'idea che non ci sono leggi e regolamentazioni e che è tutto free! Se ci si vuole rivolgere a mercati importanti come USA e Russia le regole ci sono eccome, perfino la legge italiana ha iniziato a muovere i primi passi, quindi per me il treno è già partito.

Nonostante tutto anche io continuo a crederci, ho le mie idee e mi piacerebbe metterle in pratica ma da studente con pochi soldi da investire in un paese come l'Italia la vedo dura!



Io nemmeno ci vivo in Italia e quello che mi fa più rabbia e sentire parlare solo di Italia! Quando penso a un progetto, all'Italia nemmeno ci penso, partirebbe già moribondo.

Le difficoltà ci sono dovunque, ma in altri posti la propensione al rischio, la capacità di trovarsi e lavorare insieme, quella di portare soluzioni e non lamentarsi solo di problemi è maggiore.

Un progetto serio con un team solido e skillato ha le stesse probabilità di successo indipendentemente che sia italiano, inglese, americano o cinese.

Ovvio che un'idea non basta, serve lavoro e il volere mettersi in gioco sapendo che quel lavoro non produrrà di sicuro i frutti sperati.

Oggi il Mondo, grazie a internet e a community come queste è globale. Peccato che si pensi ancora in modo troppo "provinciale".
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Activity: 17
Merit: 0
March 09, 2018, 10:44:37 AM
#2
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.


Sono d'accordo ma credo che l'approccio da startup americana in Italia non funzioni.
Troppa burocrazia, finanziamenti pubblici pilotati, ci sono pochi mezzi per emergere per le persone che non possono permettersi di fare impresa con i soldi di famiglia.
Per quanto riguarda il crowdfunding è un bellissimo concetto ma in Italia c'è poca cultura di questo tipo (specie a livello locale come dici tu).

Per quanto riguarda le ICO sono un bellissimo strumento ma non facciamo passare l'idea che basta un'idea spicciola per vendere bene.
Una ICO per avere successo ha bisogno di un team preparato, ha bisogno di diverse figure che ne curino tutti gli aspetti in maniera dettagliata altrimenti le persone non le convinci.
Basti pensare che se solo si vuole lanciare una pre-sale si ha bisogno di un programmatore, un visual designer, un copywriter (deve conoscere il mondo blockchain), un social marketer e tanti advisor chi più ne ha più ne metta, ah dimenticavo ci vuole anche un legale (che in questo momento di confusione legislativa è fondamentale) e questa lista fa riferimento solo ad una pre-sale senza contare il reale sviluppo del progetto che si vuole creare.

Altra cosa importante, non facciamo passare l'idea che non ci sono leggi e regolamentazioni e che è tutto free! Se ci si vuole rivolgere a mercati importanti come USA e Russia le regole ci sono eccome, perfino la legge italiana ha iniziato a muovere i primi passi, quindi per me il treno è già partito.

Nonostante tutto anche io continuo a crederci, ho le mie idee e mi piacerebbe metterle in pratica ma da studente con pochi soldi da investire in un paese come l'Italia la vedo dura!

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Activity: 12
Merit: 1
March 09, 2018, 06:15:59 AM
#1
Tutti che cercano un socio, tutti che hanno qualche idea rivoluzionaria, pochi che vogliono seriamente mettersi in gioco.

Purtroppo, le nostre parole non sono fatti, altrimenti come Italiani saremmo probabilmente tra i primi per innovazione e tante altre cose.

Concedetemi una premessa.

Negli ultimi 5 anni mi sono dedicato, con parecchi periodi di sconforto a dire il vero, a fare e a collaborare in diversi progetti di startup.

La mia esperienza è tutta tra il business e il marketing. Ora ho 34 anni, faccio business online da quando ne avevo 20 e ho anche lavorato per aziende Fortune 500.

In italia il treno delle startup come ce l'hanno venduto è passato. Quello che scarseggiava era anche qui, più che l'ecosistema come continuano a dire, la meritocrazia. Troppi teams e progetti finanziati con soldi pubblici o pseudo-privati che dire incompetenti e includenti è un complimento.

Speravo nel crowdfunding, perchè, passatemi la parola, più "meritocratico". Un progetto arriva diritto al target che sceglie di premiarlo o meno. Progetti troppo "locali" hanno fallito anche qui.

Ora il treno è quello della blockchain e in generale progetti ICO related. Che vogliamo fare? Lo prendiamo questo treno o mentre gli altri fanno i fatti, noi come sempre chiacchieriamo?

Ci sono diversi settori che potrebbero essere innovati e in cui ancora la blockchain non è arrivata, ma non starò qui a parlarvi delle mie idee e degli ambiti di applicabilità.

Mi rivolgo a voi! Se avete qualche progetto serio, voi siete delle persone serie e volete lavorarci seriamente, facciamolo insieme. Io ci sono. Facciamo sistema.

Le ICO "vendono" bene, vendono perfino progetti che non stanno né in piedi e né in terra, per questo non sprechiamo l'ennesima occasione.
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