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Topic: [LISTA] Conti correnti gratuiti e apribili completamente online - page 3. (Read 86859 times)

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Per soli $ 300 dollari al mese, dovresti essere tranquillo. Se ti propongono la soluzione epayments, allora puoi procedere con l'apertura.

Detto fatto Smiley. Stavo vedendo tra i vari conti presenti in questa discussione e transferwise mi sembra molto economico o mi sbaglio? Sto cercando una carta prepagata contactless per sostituire la mia dbcontocarta che è di vecchio tipo e vorrei sapere se conviene aprire un conto con loro ed avere la carta. Da quello che vedo prelievi sono gratuiti fino a 200£ e non ha altri costi tranne quelli di conversione valuta.
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Attualmente che conti possiedi?
Posseggo soltanto conti italiani(Fineco e Deutsche Bank) e un wallet coinbase.

Guarda che per quelle cifre puoi stare tranquillo anche con i tuoi conti italiani. Se proprio vuoi un conto estero, potresti valutare Revolut. L'unico problema è che non ammette transazioni da e per exchange, quindi saresti obbligato a cedere i tuoi BTC ad un privato e ricevere il corrispettivo su Revolut.

Quindi dici che posso stare tranquillo? Non vorrei avere qualche controllo dal fisco. Sennò facendo come ho detto sarei ancora piu al sicuro o non cambierebbe molto? Vorrei utilizzare epayments.com che mi permette di ricevere il denaro su un conto corrente con solo 0.60$ e non dovrei pagare 3$ di commissioni con bitcoin.

Per soli $ 300 dollari al mese, dovresti essere tranquillo. Se ti propongono la soluzione epayments, allora puoi procedere con l'apertura.
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Attualmente che conti possiedi?
Posseggo soltanto conti italiani(Fineco e Deutsche Bank) e un wallet coinbase.

Guarda che per quelle cifre puoi stare tranquillo anche con i tuoi conti italiani. Se proprio vuoi un conto estero, potresti valutare Revolut. L'unico problema è che non ammette transazioni da e per exchange, quindi saresti obbligato a cedere i tuoi BTC ad un privato e ricevere il corrispettivo su Revolut.

Quindi dici che posso stare tranquillo? Non vorrei avere qualche controllo dal fisco. Sennò facendo come ho detto sarei ancora piu al sicuro o non cambierebbe molto? Vorrei utilizzare epayments.com che mi permette di ricevere il denaro su un conto corrente con solo 0.60$ e non dovrei pagare 3$ di commissioni con bitcoin.
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Attualmente che conti possiedi?
Posseggo soltanto conti italiani(Fineco e Deutsche Bank) e un wallet coinbase.

Guarda che per quelle cifre puoi stare tranquillo anche con i tuoi conti italiani. Se proprio vuoi un conto estero, potresti valutare Revolut. L'unico problema è che non ammette transazioni da e per exchange, quindi saresti obbligato a cedere i tuoi BTC ad un privato e ricevere il corrispettivo su Revolut.
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Attualmente che conti possiedi?
Posseggo soltanto conti italiani(Fineco e Deutsche Bank) e un wallet coinbase.
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Dal 2014 in Europa vi è una direttiva con cui le banche  scambiano automaticamente i dati dei conti in data 31 dicembre di ogni anno, mentre a livello globale vi è lo scambio automatico delle informazioni.
Faresti prima a dire che tipologia di compensi hai in previsione di ricevere.

Mi sto informando poiché dovrei ricevere dei piccoli compensi (si parla di 100-300€ al mese) da una azienda americana e siccome attualmente sono studente e non ho altri redditi vorrei sapere se ci sono alternative alla partita iva e alla dichiarazione dei redditi. Anche perché visto i pochi euro mi arriveranno saranno più le spese che il guadagno.

Per soli € 300 al mese non dovresti avere problemi. Verifica però se l'azienda americana richiede l'apertura di un conto Payoneer, dato che moltissime aziende USA lo utilizzano.

No, posso scegliere se essere pagato tramite assegno (ma no so quanto impiegherebbe ad arrivare), conto epayments, conto paxum , bitcoin (3$ di commissione). Come mi consigli di muovermi per evitare di dichiararli? Io avevo pensato di ricevere il pagamento su epayments e poi trasferirli su un conto corrente estero e spenderli con una carta associata. Oppure ricevere il pagamento in bitcoin ma poi come li spendo?

Attualmente che conti possiedi?
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Dal 2014 in Europa vi è una direttiva con cui le banche  scambiano automaticamente i dati dei conti in data 31 dicembre di ogni anno, mentre a livello globale vi è lo scambio automatico delle informazioni.
Faresti prima a dire che tipologia di compensi hai in previsione di ricevere.

Mi sto informando poiché dovrei ricevere dei piccoli compensi (si parla di 100-300€ al mese) da una azienda americana e siccome attualmente sono studente e non ho altri redditi vorrei sapere se ci sono alternative alla partita iva e alla dichiarazione dei redditi. Anche perché visto i pochi euro mi arriveranno saranno più le spese che il guadagno.

Per soli € 300 al mese non dovresti avere problemi. Verifica però se l'azienda americana richiede l'apertura di un conto Payoneer, dato che moltissime aziende USA lo utilizzano.

No, posso scegliere se essere pagato tramite assegno (ma no so quanto impiegherebbe ad arrivare), conto epayments, conto paxum , bitcoin (3$ di commissione). Come mi consigli di muovermi per evitare di dichiararli? Io avevo pensato di ricevere il pagamento su epayments e poi trasferirli su un conto corrente estero e spenderli con una carta associata. Oppure ricevere il pagamento in bitcoin ma poi come li spendo?
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Dal 2014 in Europa vi è una direttiva con cui le banche  scambiano automaticamente i dati dei conti in data 31 dicembre di ogni anno, mentre a livello globale vi è lo scambio automatico delle informazioni.
Faresti prima a dire che tipologia di compensi hai in previsione di ricevere.

Mi sto informando poiché dovrei ricevere dei piccoli compensi (si parla di 100-300€ al mese) da una azienda americana e siccome attualmente sono studente e non ho altri redditi vorrei sapere se ci sono alternative alla partita iva e alla dichiarazione dei redditi. Anche perché visto i pochi euro mi arriveranno saranno più le spese che il guadagno.

Per soli € 300 al mese non dovresti avere problemi. Verifica però se l'azienda americana richiede l'apertura di un conto Payoneer, dato che moltissime aziende USA lo utilizzano.
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Dal 2014 in Europa vi è una direttiva con cui le banche  scambiano automaticamente i dati dei conti in data 31 dicembre di ogni anno, mentre a livello globale vi è lo scambio automatico delle informazioni.
Faresti prima a dire che tipologia di compensi hai in previsione di ricevere.

Mi sto informando poiché dovrei ricevere dei piccoli compensi (si parla di 100-300€ al mese) da una azienda americana e siccome attualmente sono studente e non ho altri redditi vorrei sapere se ci sono alternative alla partita iva e alla dichiarazione dei redditi. Anche perché visto i pochi euro mi arriveranno saranno più le spese che il guadagno.

Edit: potrei anche farmi pagare in bitcoin ma non saprei come spenderli.
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Salve, vorrei sapere se i soldi versati in questi conti esteri (ad esempio bunq) devono essere dichiarati al fisco italiano e se il fisco italiano in qualche modo può chiedere rendicontazione riguardo al contenuto di un conto di un cittadino italiano.

Chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di indicare i propri conti esteri nel riquadro RW secondo quanto stabilito dall'Art. 2 L. 186/2014:

(Obblighi di indicazione per depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero)

L'articolo 2 eleva da 10.000 a 15.000 euro il valore massimo complessivo (raggiunto nel corso del periodo d'imposta) al di sotto del quale non sussistono gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

A tal fine è modificato l’articolo 4, comma 3 del D.L. n.167 del 1990, norma che individua i casi di esclusione dagli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi di attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione e di depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

Si tratta di:
1 attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi
2 depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero, il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 15.000 euro (limite così innalzato così dalle norme in esame).

Per giacenze medie superiori ad € 5000, il conto va indicato ai soli fini IVAFE

Grazie per la risposta. Ma in questo modo se una persona viene pagata per dei lavori tramite bonifico sul conto estero e il conto rimane sempre sotto i 5K potrebbe non dichiarare niente in italia e quindi non pagare le tasse sui compensi percepiti?

Per quanto riguarda i compensi esteri bisogna ricordare che chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di dichiarare qualsiasi reddito estero.
Si questo lo so, ma se come hai detto per conti con giacenza sotto i 5K non vanno dichiarati, chi può controllare se una persona ha avuto redditi o no? Non prendetemi per un evasore, sto solo riflettendo sul fatto che si può evadere così facilmente.

Dal 2014 in Europa vi è una direttiva con cui le banche  scambiano automaticamente i dati dei conti in data 31 dicembre di ogni anno, mentre a livello globale vi è lo scambio automatico delle informazioni.
Faresti prima a dire che tipologia di compensi hai in previsione di ricevere.
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Salve, vorrei sapere se i soldi versati in questi conti esteri (ad esempio bunq) devono essere dichiarati al fisco italiano e se il fisco italiano in qualche modo può chiedere rendicontazione riguardo al contenuto di un conto di un cittadino italiano.

Chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di indicare i propri conti esteri nel riquadro RW secondo quanto stabilito dall'Art. 2 L. 186/2014:

(Obblighi di indicazione per depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero)

L'articolo 2 eleva da 10.000 a 15.000 euro il valore massimo complessivo (raggiunto nel corso del periodo d'imposta) al di sotto del quale non sussistono gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

A tal fine è modificato l’articolo 4, comma 3 del D.L. n.167 del 1990, norma che individua i casi di esclusione dagli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi di attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione e di depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

Si tratta di:
1 attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi
2 depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero, il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 15.000 euro (limite così innalzato così dalle norme in esame).

Per giacenze medie superiori ad € 5000, il conto va indicato ai soli fini IVAFE

Grazie per la risposta. Ma in questo modo se una persona viene pagata per dei lavori tramite bonifico sul conto estero e il conto rimane sempre sotto i 5K potrebbe non dichiarare niente in italia e quindi non pagare le tasse sui compensi percepiti?

Per quanto riguarda i compensi esteri bisogna ricordare che chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di dichiarare qualsiasi reddito estero.
Si questo lo so, ma se come hai detto per conti con giacenza sotto i 5K non vanno dichiarati, chi può controllare se una persona ha avuto redditi o no? Non prendetemi per un evasore, sto solo riflettendo sul fatto che si può evadere così facilmente.
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Salve, vorrei sapere se i soldi versati in questi conti esteri (ad esempio bunq) devono essere dichiarati al fisco italiano e se il fisco italiano in qualche modo può chiedere rendicontazione riguardo al contenuto di un conto di un cittadino italiano.

Chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di indicare i propri conti esteri nel riquadro RW secondo quanto stabilito dall'Art. 2 L. 186/2014:

(Obblighi di indicazione per depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero)

L'articolo 2 eleva da 10.000 a 15.000 euro il valore massimo complessivo (raggiunto nel corso del periodo d'imposta) al di sotto del quale non sussistono gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

A tal fine è modificato l’articolo 4, comma 3 del D.L. n.167 del 1990, norma che individua i casi di esclusione dagli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi di attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione e di depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

Si tratta di:
1 attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi
2 depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero, il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 15.000 euro (limite così innalzato così dalle norme in esame).

Per giacenze medie superiori ad € 5000, il conto va indicato ai soli fini IVAFE

Grazie per la risposta. Ma in questo modo se una persona viene pagata per dei lavori tramite bonifico sul conto estero e il conto rimane sempre sotto i 5K potrebbe non dichiarare niente in italia e quindi non pagare le tasse sui compensi percepiti?

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Salve, vorrei sapere se i soldi versati in questi conti esteri (ad esempio bunq) devono essere dichiarati al fisco italiano e se il fisco italiano in qualche modo può chiedere rendicontazione riguardo al contenuto di un conto di un cittadino italiano.

Chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di indicare i propri conti esteri nel riquadro RW secondo quanto stabilito dall'Art. 2 L. 186/2014:

(Obblighi di indicazione per depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero)

L'articolo 2 eleva da 10.000 a 15.000 euro il valore massimo complessivo (raggiunto nel corso del periodo d'imposta) al di sotto del quale non sussistono gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

A tal fine è modificato l’articolo 4, comma 3 del D.L. n.167 del 1990, norma che individua i casi di esclusione dagli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi di attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione e di depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

Si tratta di:
1 attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi
2 depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero, il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 15.000 euro (limite così innalzato così dalle norme in esame).

Per giacenze medie superiori ad € 5000, il conto va indicato ai soli fini IVAFE

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Chi è residente fiscalmente in Italia ha l'obbligo di indicare i propri conti esteri nel riquadro RW secondo quanto stabilito dall'Art. 2 L. 186/2014:

(Obblighi di indicazione per depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero)

L'articolo 2 eleva da 10.000 a 15.000 euro il valore massimo complessivo (raggiunto nel corso del periodo d'imposta) al di sotto del quale non sussistono gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi per i depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

A tal fine è modificato l’articolo 4, comma 3 del D.L. n.167 del 1990, norma che individua i casi di esclusione dagli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi di attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione e di depositi e conti correnti bancari costituiti all'estero.

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buongiorno a tutti, chi ha già provato n26?

Di che tipo di informazioni hai bisogno?
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Segnalo che buddybank (https://www.buddybank.com/it) ora prevede anche una versione free. Continua ad essere solo per iPhone.
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I support freedom of choice
paradisfiscaux20.com/liste-banques-offshore.htm
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