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Topic: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana - page 69. (Read 121228 times)

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Il 2019 è l'anno d'oro per la tecnologia blockchain in Italia https://it.coinidol.com/anno-oro-blockchain/
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Crypto in Italia: l'OCSE adotta misure contro il riciclaggio di denaro https://it.coinidol.com/misure-contro-riciclaggio/
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L'Italia ha in programma di educare e informare i cittadini sugli usi della blockchain  https://it.coinidol.com/programma-educare-blockchain/
Si legge:
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Grandi nazioni come il Giappone, la Francia, gli Stati Uniti, sono state molto attive da decenni nel campo della blockchain, della criptovaluta, dei contratti intelligenti, dell'intelligenza artificiale e dell'internet delle cose.
Parlare di "decenni" mi sembra esagerato ...

ma perché, stai anche a perder tempo a leggere gli articoli di quel blog di serie Z? Io per curiosità ne ho guardati un paio: a parte l'italiano a volte improbabile, come grado di attendibilità e approfondimento penso che uno scolaro delle medie, che svolge una ricerca per un compitino a casa, saprebbe fare di meglio Roll Eyes
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L'Italia ha in programma di educare e informare i cittadini sugli usi della blockchain  https://it.coinidol.com/programma-educare-blockchain/
Si legge:
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Grandi nazioni come il Giappone, la Francia, gli Stati Uniti, sono state molto attive da decenni nel campo della blockchain, della criptovaluta, dei contratti intelligenti, dell'intelligenza artificiale e dell'internet delle cose.
Parlare di "decenni" mi sembra esagerato ...
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L'Italia ha in programma di educare e informare i cittadini sugli usi della blockchain  https://it.coinidol.com/programma-educare-blockchain/
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Blockchain per semplificare l'elaborazione dei dati notarili in Italia https://it.coinidol.com/blockchain-semplificare-notarili/
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Consob: Paolo Savona intende concentrarsi sulla Blockchain in Italia https://it.coinidol.com/consob-intende-concentrarsi/
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L'Italia usa Blockchain in Agrifood, Finanza e Assicurazioni https://it.coinidol.com/blockchain-agrifood-finanza/
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Bitcoin è completamente legale in oltre 111 paesi in tutto il mondo https://it.coinidol.com/bitcoin-completamente-legale/
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Specialisti blockchain lavorano su nuovi studi IBM a Milano https://it.coinidol.com/nuovi-studi-ibm/
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Altro Exchange chiude i battenti - è la volta del sudcoreano Coinbin
https://www.cryptominando.it/2019/02/25/coinbin-fallimento-perdite-26milioni/
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Italia: la tecnologia Blockchain nel settore dei trasporti e della logistica

...
Grazie, spero che tu non apra piu' 3d ma continui ad utilizzare questo ...
sr. member
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Dai è la prima stablecoin ad essere integrata in un sistema di carte di credito/debito; Wirex infatti ha integrato Dai tra le sue crypto per i pagamenti ( circuito Visa), oltre ai già presenti Btc, Eth, Xrp, Ltc, Wawes e Wollo.

https://cryptonomist.ch/it/2019/02/07/wirex-integra-stablecoin-dai/

si potrebbe a questo punto sfruttare anche l'opportunità che offrono le stablecoin di "parcheggio temporaneo" dei propri fondi, il tutto all'interno del wallet della carta stessa....non male.
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Si può partire anche dal Wyoming. A marzo le crypto saranno riconosciute (x legge) tanto quanto le valute tradizionali.
https://it.cointelegraph.com/news/wyoming-passes-bill-to-recognize-cryptocurrencies-as-money

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Bell'articolo. Nella criptosfera tutti sembrano impazienti di guadagnare tanto e velocemente, dimenticando che tutti i grandi cambiamenti richiedono tempo per poter essere realizzati...
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non so, se uno non è proprio uno sprovveduto cerca di utilizzare più sistemi in contemporanea per aumentare il grado di anonimato: non solo Tor, ma VPN e il tutto magari connettendosi da una rete pubblica aperta, non dall'ISP su cui è registrato con nome e cognome.
Come exchange tendenzialmente ne sceglierebbe uno dei (sempre meno) che ancora non richiedono KYC, magari registrando più account. Fra l'altro l'articolo parla addirittura di prelievo su conti esteri: insomma, non mi pare così banale da tracciare, qualche errore dovrà averlo commesso.


Secondo me quando nell'articolo si parla di prelievo su conti esteri si fa riferimento agli Exchange, non a conti bancari all'estero. E' la solita ambiguità che nasce dal fatto che chi scrive questi articoli spesso non conosce il mondo delle cripto (l'articolo infatti era pubblicato su testate "normali", non su siti che conoscono le cripto), perciò inciampa in errori di questo tipo.

Invece sulla prima parte: è vero che se sei bravo puoi sfuggire, ma c'è sempre il fattore umano da considerare. Se una cosa del genere la fai una volta, stai molto attento quando la fai perciò è probabile che tu possa farla franca. Ma questo tizio lo faceva da tempo e con una certa sistematicità, ovvero in un modo che ti porta a dar confidenza.... e basta che salti un passaggio una volta per farti beccare. In questo genere di cose l'errore umano (parlo sempre dell'estorsore) non è da escludere  visti tutti i passaggi che doveva fare per restare anonimo.

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ecco, questo è un punto interessante. Sarebbe utile capire se si è fatto beccare perché ha commesso lui qualche errore magari banale, o se gli inquirenti hanno a disposizione strumenti più o meno sofisticati per la deanonimizzazione

Mah, stai pensando che l'abbiano beccato risalendo da bitcoin -> exchange -> Kyc ?
Secondo me è molto più facile che l'abbiano tracciato quando cercava di adescare, magari analizzando il traffico su tor insieme all'interpol per poter controllare più nodi di uscita in simultanea (noto tallone d'achille della rete). Da lì bastava poi tenerlo un po' d'occhio.
Una volta rintracciata la connessione in termini di IP sorgente (e quindi noto il nome/cognome dall'Isp) diventa un gioco da ragazzi chiedere ai vari exchange se  tizio risulti registrato presso loro e - i caso affermativo - chiederne i movimenti recenti.
Da lì fai 2 + 2.

E' vero che l'articolo parla di :
Quote
Non è bastato l’utilizzo di connessioni telematiche anonimizzate, la movimentazione dei profili illeciti in conti accesi in diversi Paesi e l’utilizzo di wallet Bitcoin, vicende tutte puntualmente ricostruite e risolte dagli investigatori milanesi

ma quel grassettato mi puzza davvero troppo, mi suona molto come la classica dichiarazione rilasciata alla stampa per enfatizzare il risultato ottenuto ma poco veritiera nei dettagli descritti (e se vuoi è anche giusto che sia così visto che spiegare nel dettaglio vorrebbe dire bruciarsi la tecnica di indagine per il futuro).

Mia opinione....


non so, se uno non è proprio uno sprovveduto cerca di utilizzare più sistemi in contemporanea per aumentare il grado di anonimato: non solo Tor, ma VPN e il tutto magari connettendosi da una rete pubblica aperta, non dall'ISP su cui è registrato con nome e cognome.
Come exchange tendenzialmente ne sceglierebbe uno dei (sempre meno) che ancora non richiedono KYC, magari registrando più account. Fra l'altro l'articolo parla addirittura di prelievo su conti esteri: insomma, non mi pare così banale da tracciare, qualche errore dovrà averlo commesso.
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ecco, questo è un punto interessante. Sarebbe utile capire se si è fatto beccare perché ha commesso lui qualche errore magari banale, o se gli inquirenti hanno a disposizione strumenti più o meno sofisticati per la deanonimizzazione

Mah, stai pensando che l'abbiano beccato risalendo da bitcoin -> exchange -> Kyc ?
Secondo me è molto più facile che l'abbiano tracciato quando cercava di adescare, magari analizzando il traffico su tor insieme all'interpol per poter controllare più nodi di uscita in simultanea (noto tallone d'achille della rete). Da lì bastava poi tenerlo un po' d'occhio.
Una volta rintracciata la connessione in termini di IP sorgente (e quindi noto il nome/cognome dall'Isp) diventa un gioco da ragazzi chiedere ai vari exchange se  tizio risulti registrato presso loro e - i caso affermativo - chiederne i movimenti recenti.
Da lì fai 2 + 2.

E' vero che l'articolo parla di :
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Non è bastato l’utilizzo di connessioni telematiche anonimizzate, la movimentazione dei profili illeciti in conti accesi in diversi Paesi e l’utilizzo di wallet Bitcoin, vicende tutte puntualmente ricostruite e risolte dagli investigatori milanesi

ma quel grassettato mi puzza davvero troppo, mi suona molto come la classica dichiarazione rilasciata alla stampa per enfatizzare il risultato ottenuto ma poco veritiera nei dettagli descritti (e se vuoi è anche giusto che sia così visto che spiegare nel dettaglio vorrebbe dire bruciarsi la tecnica di indagine per il futuro).

Mia opinione....

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Altri ricatti per i quali si chiede di pagare in ..... bitcoin !  Grin 

https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/01/28/news/estorsione_online_milano_criptovaluta_ricatto_sessuale-217647810/

la notizia è riportata anche nel Corriere di oggi ma l'ho letta sul cartaceo e da una veloce ricerca non sono riuscito a trovarla sul sito online per linkarla qui.
Riporto comunque come fonte il corsera per confermare che è attendibile.

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Non è bastato l’utilizzo di connessioni telematiche rese anonime, la movimentazione dei profitti illeciti in conti accesi in diversi Paesi e l’utilizzo di wallet Bitcoin, vicende tutte puntualmente ricostruite e risolte dagli investigatori

ecco, questo è un punto interessante. Sarebbe utile capire se si è fatto beccare perché ha commesso lui qualche errore magari banale, o se gli inquirenti hanno a disposizione strumenti più o meno sofisticati per la deanonimizzazione
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Altri ricatti per i quali si chiede di pagare in ..... bitcoin !  Grin 

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la notizia è riportata anche nel Corriere di oggi ma l'ho letta sul cartaceo e da una veloce ricerca non sono riuscito a trovarla sul sito online per linkarla qui.
Riporto comunque come fonte il corsera per confermare che è attendibile.
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