ciò che segue non rappresenta propriamente il mio pensiero, ma una possibile spiegazione sul perché la vedo comunque difficile che il BitCoin possa essere realmente riconosciuto appieno da un chicchessia stato mondiale ed equiparato, ad esempio ad una valuta tipo l'euro o il dollaro o lo yen.
DA WIKIPEDIA
MONETA http://it.wikipedia.org/wiki/Moneta#Valore_della_monetaPer moneta intendiamo tutto quello che viene utilizzato come mezzo di pagamento e intermediario degli scambi e che svolga le funzioni di:
misura del valore (moneta come unità di conto);
mezzo di scambio nella compravendita di beni e servizi (moneta come strumento di pagamento);
fondo di valore (moneta come riserva di valore);
La funzione "centrale" della moneta è comunque quella di strumento di pagamento, visto che tutte le altre funzioni sono o conseguenza di tale funzione o condizione favorevole per lo svolgimento di questa stessa funzione.[...]
dunque mi pare evidente che il Bitcoin sia una moneta. nessuno può negarlo. questo non mi pare il problema.
il problema semmai è che non è una Valuta.
VALUTA http://it.wikipedia.org/wiki/ValutaLa valuta è un'unità di scambio che ha lo scopo di facilitare il trasferimento di beni e servizi. Per lo più assume la forma di moneta.
Viene di norma emessa da stati o gruppi di stati (si pensi all'euro) per lo più attraverso la propria banca centrale in regime di monopolio. In alcuni stati esistono più istituti di emissione.
Più nazioni possono usare lo stesso nome per le loro monete (es. dollaro, canadese e statunitense), possono utilizzare la stessa valuta (es. l'euro), oppure uno stato può dichiarare a corso legale la valuta di un altro paese (ad esempio, il dollaro statunitense è la moneta legale di Panamá), processo che viene indicato con dollarizzazione. Ciascuna valuta ha tipicamente multipli e sottomultipli, di solito si usano i centesimi.
Il termine valuta viene usato più specificamente per indicare le monete straniere detenute da cittadini e istituzioni di uno stato, sotto forma di denaro circolante e di titoli di credito. Un tipico esempio di questo possesso è rappresentato dalle riserve di valuta detenute dalle banche centrali. Ogni banca centrale detiene una data quantità di moneta straniera ovvero di valuta allo scopo di far fronte alle richieste degli operatori economici e per difendere il valore della propria moneta.
Il possesso di valuta da parte dei cittadini e delle imprese di uno stato è solitamente soggetto a norme amministrative che stabiliscono quanta moneta può essere detenuta e a quali condizioni. il problema è quindi, secondo me, se gli stati possono riconoscere come valuta una moneta senza che questa sia emessa da una banca centrale di uno stato riconosciuto e quindi senza le garanzie che questa può dare (o non dare".
per intenderci: se domani la Federal Reserve o chi per essa (la Casa Bianca) non dovesse più garantire un valore alla propria moneta, gli altri paese saprebbero con chi prendersela e teoricamente potrebbero sempre attaccare militarmente gli Stati Uniti e conquistarli come rappresaglia e al fine di prendersi indietro il maltolto.
e se un Hacker riuscisse a fare crollare il sistema Bitcoin?
le persone, o gli stati che magari nel frattempo si sono creati delle riserve in Bitcoin, con chi se la potrebbero prendere ?
Chiudo con questa riflessione,che esprime in estrema sintesi il mio pensiero.
il mondo è governato dalle banche (in Italia è più evidente che altrove oggi), e non ho ancora trovato una motivazione per le banche di appoggiare i bitcoin o di realizzare business con i bitcoin. quindi qualunque regolamentazione non sarà cero tale da migliorare lo status-quo, semmai sarà protezionistico nei confronti del sistema bancario e lobbystico.
se invece ragioniamo nel long term allora possiamo avere qualche speranza, anche se la mia impressione è quella che sto parlando con una marea di miner che del bitcoin non gliene frega assolutamente nulla, se non per la possibilità di capitalizzare l'investimento passato.