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Topic: [THREAD UFFICIALE] Politica italiana - page 2. (Read 4814 times)

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May 18, 2015, 10:20:42 AM
#45
Brunetta, Forza Italia:

Quote
Non ci sta Renato Brunetta che critica duramente il dl. «Renzi in conferenza stampa cerca di cambiare carte in tavola. Ma i numeri hanno la testa dura: ruba 16 miliardi ai pensionati italiani», ribadisce via Twitter. Il capogruppo di Fi alla Camera, in messaggi successivi, aggiunge: «Renzi smetta di chiamarlo bonus: è semplicemente una restituzione parziale e imbrogliona. Altro che bonus!». Non ci sta Renato Brunetta che critica duramente il dl. «Renzi in conferenza stampa cerca di cambiare carte in tavola. Ma i numeri hanno la testa dura: ruba 16 miliardi ai pensionati italiani», ribadisce via Twitter. Il capogruppo di Fi alla Camera, in messaggi successivi, aggiunge: «Renzi smetta di chiamarlo bonus: è semplicemente una restituzione parziale e imbrogliona. Altro che bonus!».

http://www.corriere.it/economia/15_maggio_18/pensioni-via-libera-decreto-legge-renzi-5449793a-fd57-11e4-b490-15c8b7164398.shtml

Ma:

Quote
E Renato Brunetta? Oggi lui dice cose del genere:

“Caos governo sulle pensioni. La Consulta ha preso una decisione, ha emesso una sentenza, adesso il governo esegua, esegua subito”.
Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.
“Come Renzi ha deciso con un decreto gli 80 euro per vincere le elezioni europee di un anno fa, per comprarsi le elezioni europee di un anno fa, perché adesso non fa un altro decreto per decidere come attuare la sentenza della Consulta? Magari per perdere le elezioni amministrative? Renzi non lo farà, e quindi rinvierà”.
“Noi chiediamo ai cinque milioni e mezzo di pensionati che devono ricevere indietro i loro soldi di pensarci bene, di pensarci due volte prima di votare Renzi o il Partito democratico alle prossime elezioni regionali”, ha aggiunto Brunetta.

All’epoca votò favorevole

Con lui Meloni, Santanché, Gasparri, e molti altri.

http://www.nextquotidiano.it/come-hanno-votato-sulle-pensioni-quelli-che-oggi-protestano-per-le-pensioni/

Simpatico articolo di neXt, quotidiano filopd della coop HAL9000.
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May 18, 2015, 08:56:43 AM
#44
Come da copione, oggi arrivano gli scaglioni:

Quote
“Se prendi 1.700 euro di pensione lorda – ha dettagliato Renzi – il primo agosto avrai il bonus di 750 euro. Se ne prendi 2.200 avrai il bonus di 440 euro. Questa è una restituzione una tantum, poi chi guadagna 700 euro al mese avrà 180 euro all’anno (15 al mese) di rivalutazione rispetto all’inflazione, chi prende 2.200 euro, avrà 99 euro in più all’anno. E per chi prende 2.700 euro di pensione la rivalutazione sarà di 60 euro all’anno, 5 al mese”.

Il "bonus Poletti" (nota di comunicazione: con questa nomenclatura Renzi si attribuisce il rilascio del bonus, ma è imposto dalla Consulta, non dimentichiamolo, e andrebbe spiegato agli anziani meno informati) è una misura che arriva in risposta alla sentenza della Consulta sulle Pensioni, e investirà 3.7 milioni di persone (e non 4 milioni come annunciato).

Senza entrare nel merito della sentenza, guardiamo il provvedimento: A fronte di circa 18 miliardi che la Corte ha imposto al Governo di rilasciare, rivalutando le Pensioni e annullando una norma della riforma Monti-Fornero, ne saranno rilasciati 2,180. Il Governo, quindi, ignora la sentenza della Consulta e procede, fuori legge, a pagare circa il 15% del dovuto.

Quindi, perché pagarlo e non ignorarla completamente, permanendo in ogni caso lo stato d'infrazione, dal momento che non mi pare che la legge preveda che "puoi rispettare le sentenze un pochetto"?
Per prendere voti prima delle regionali con gli annunci dei bonus d'Agosto. La campagna elettorale dei prossimi 10 giorni sarà incentrata su "stiamo risolvendo i problemi creati da altri, ce la faremo comunque, i 500 euro che daremo ad agosto a quasi 4 milioni di pensionati dimostrano la nostra volontà" in modalità mantra.

Già messi in conto i ricorsi degli esclusi che, trattandosi di una sentenza definitiva, potrebbero avere un'alta percentuale di successo:

Quote
Quanto agli esclusi, Padoan ha ribadito che fronteggiare tutte le pensioni, “avrebbe comportato per l’Italia una procedura per deficit eccessivo Ue, la rimozione della clausola per le riforme e il mancato rispetto della regola del debito e questo avrebbe comportato un ulteriore aggiustamento della finanza pubblica e invertito la tendenza economica nel Paese: credo che nel dibattito non siano state colte le conseguenze complete di un’adozione delle misure implicite della sentenza”. Quindi la precisazione: “Nessuno perde niente. Il problema è chi ci guadagna e quanto”, ha detto sottolineando che se si fossero rimborsati tutti i 6 milioni di pensionati il deficit 2015 sarebbe salito al “3,6%” del pil. Quanto agli eventuali ricorsi degli esclusi dal bonus Poletti, “se ci saranno vedremo ma i ricorsi dovranno tenere conto che con questo decreto le cose sono cambiate”.

FQ
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May 17, 2015, 02:48:37 PM
#43
Ha imparato bene da Berlusconi.
E cio' che mi scandalizza di piu' e' che Renzi, purtroppo, fa presa piu' che sui giovani sulle persone anziane.

Che tristezza.
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May 17, 2015, 01:17:09 PM
#42
Il PD ha appena vinto le elezioni regionali

https://www.agi.it/politica/notizie/pensioni-ecco-il-piano-di-renzi-risarcimenti-dal-primo-agostobr-

cavallo vincente non si cambia.

Voto di scambio: a volte ritornano. Come per il bonus di (una somma inferiore o eguale a) "80 euro", basta promettere soldi ed ecco che i voti arrivano.

Scommettiamo che anche i 500 euro sono "una somma inferiore o uguale a 500 euro", in realtà ?  Wink  Cheesy  Wink Ovviamente Renzi non dice quanto miliardi metteranno in campo, non dice:

"2 miliardi"

ma

"500 euro per 4 milioni di persone"

E tanto per non farci mancare nulla:

- Renzi ha inoltre annunciato che la Salerno-Reggio Calabria la finiamo. Domani ci sara' il nuovo Cda di Anas, ed entro il 2015 tutti i cantieri avranno un'accelerazione definitiva".
-  "Sulla 'Buona scuola' ci sono stati errori di comunicazione. Da parte mia", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Sul preside discutiamo. Sono pronto alla condivisione e al confronto".

Se le sta giocando tutte, ma mancano ancora 2 settimane, ne vedremo delle balle belle.

Replica mia:

- SA-RC è molto avanti nei lavori, bella figata "la completeremo", i soldi sono stati già stanziati, basta vedere i piani ANAS (soon i links, devo ritrovarli)
- Sui dirigenti scolastici non farà dietro front, dopo le elezioni, ma prenderà tempo. Il testo finale della riforma verrà approvato quest'estate, probabilmente, e i presidi avranno ancora facoltà di scegliere il personale.
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May 17, 2015, 09:14:41 AM
#41
Ma infatti vedi bene che l'Italicum (che nome di merda se permetti) nel 2013 non sarebbe mai stato adottato proprio per i motivi di cui parli tu.

A mio avviso la legge elettorale attualmente in vigore, seppure incostituzionale, ha servito fedelmente ai suoi scopi originari. Azzerare le opposizioni dallo 0 al 5% che ancora tenevano banco in Italia (vedi RC, Italia dei valori, Lega, UDC ecc.) e rendere gli italiani istruiti a una sorta di bipolarismo, ovviamente all'italiana, a cui non erano abituati.

Poi c'è stata la grande porcata del 2013 con vittoria dei 5stelle in termini di voti ma non in termini di maggioranza parlamentare, accoppiamento selvaggio PD/PDL per esigenze di governabilità a scapito del Movimento 5 Stell ecc.
Insomma, cose dell'altro mondo che quando cerco di spiegare all'estero non vengono nemmeno lontanamente colte.

Non lo so, se l'Italicum è passato un motivo ci sarà ma non credere che sia per quei motivi che spieghi tu. Lo avranno certamente considerato, altrimenti con il M5S tra le palle e in odore di ballottaggio una cosa del genere è inaccettabile dall'establishment.

Poi, per carità, mai mettere fine alla provvidenza.

Onore al M5S che per una volta ha permesso di votare agli italiani un po' più coscienziosi qualcosa di più del solito meno peggio a cui siamo, purtroppo, abituati da decenni.

Io proprio non riesco a turarmi il naso e andare a votare sulla fiducia qualche partito che poi magari mi presenta gli "impresentabili" di cui hai scritto prima.

Proprio non ce la faccio.
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May 17, 2015, 07:01:10 AM
#40

E con l'Italicum non andremo certo meglio...

Francamente mi sfuggono molti aspetti di cosa ci sia dietro l'Italicum. E' una legge che permette al M5S di andare al ballottaggio, questo è innegabile, mentre prima, con il Porcelllum o comunque leggi orientate "alla coalizione", M5S sarebbe stato pesantemente svantaggiato, ferma restando la coerenza del movimento nel non volersi alleare con nessuno.

A guardare i numeri così a naso, se avessimo avuto l'Italicum nel 2013, oggi ci sarebbe stata una possibilità in più di vedere M5S al Governo, fatto da sempre NON auspicato da Napolitano (mezzo padre dell'Itallcum).

Non mi aspettavo dal PD(R) un "autogol" del genere, e mi ricorda tanto il PDL che vota la Severino...

E' strano. Se ad esempio arrivasse la riforma del Senato, davvero (ma non era urgentissima, un anno fa? Non era UN MUST? Che fine ha fatto?), e quindi questo finisse ampiamente depotenziato, la Camera avrebbe più poteri di ora, e di conseguenza a fronte di un ballottaggio positivo per il M5S, a questo sarebbe garantita una fortissima governabilità.

Io ti dirò, alcuni aspetti dell'Italicum (il ballottaggio) li condivido.

Se poi ci troviamo ad avere un premio di maggioranza dato ad un partito che prende il 40% dei voti, che pero' poi corrispondono nella realtà al 16-17% degli "aventi diritto" qui non c'è legge elettorale che tenga, la colpa è degli italiani che non vanno alle urne.

Sulle liste bloccate, sono d'accordo con te che sia scandaloso, ma sono altrettanto consapevole che, in realtà, gli italiani di preferenze, anche quando possono, ne esprimono davvero poche.
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May 17, 2015, 06:53:18 AM
#39
Questa andrebbe nella sezione "SCAM":

LETTERA ALLA LADYLIKE: CARA MORETTI, SPIEGHI I MISTERI DELLA SUA FONDAZIONE (di Luisella Costamagna)

http://giacomosalerno.com/2015/05/17/lettera-alla-ladylike-cara-moretti-spieghi-i-misteri-della-sua-fondazione-di-luisella-costamagna/

Sulle elezioni in Emilia Romagna, e su come Alessandra Moretti stia raccogliendo i fondi:

Quote
Dico subito che il primo punto del suo programma è proprio “Costi della politica e trasparenza”, e sono pubblicati i nomi dei donatori privati e di 6 aziende, tra cui 2 imprese edili (una le ha versato ben 80mila euro). Ri-ottimo e nulla di strano. Almeno al primo sguardo. E al secondo? Al fondo della pagina dei donatori si legge: “La raccolta fondi e le spese per la campagna elettorale di Alessandra Moretti fino al 27 marzo 2015 sono state sostenute dalla Fondazione Kairos”. Una fondazione? Perchè una fondazione?

L’affare si complica: non solo perché, se uno prova a farle una donazione, risulta ancora che il versamento è alla Kairos (e siamo ben oltre il 27 marzo); ma soprattutto per le caratteristiche della fondazione. Perché il curioso di cui sopra potrebbe spulciare anche quel sito: nella home della Kairos, oltre a una frase di Gandhi, campeggiano 3 link: “Chi siamo”, “Trasparenza” (ancora) e “Donazioni”, e gli intenti, che va da sé parlano di “un progetto di rinascita per il Paese”. Nessun riferimento a lei.

E né l’atto costitutivo (del 27 gennaio 2015, a due mesi dalle primarie), né lo statuto (che parla, tra molte altre cose, di “promuovere, supportare e conoscere la realtà economica italiana attraverso elaborazioni di ricerche, analisi, studi e proposte”, “promuovere, nella cultura politica e nell’attività politica italiana, un ricambio generazionale e novità di idee”… ed è paro paro a quello della Fondazione Open di Renzi; tutti i renziani hanno una fondazione con lo stesso statuto?), né la causale per le donazioni (un neutro “erogazione liberale”), né una banale fotina, permettono di capire che la fondazione è riconducibile a lei, che quel “progetto di rinascita” è incarnato dalla Moretti del Pd. L’unico riferimento diretto si trova nelle fatture delle spese – ma solo in alcune, e chi le va a leggere? – che per “trasparenza” sono pubblicate, e in cui si legge, ad esempio, “ufficio comitato elettorale Alessandra Moretti” o “affissione poster per candidato on. Moretti”. Per il resto nulla.

O meglio, il solito curioso può verificare che l’elenco dei donatori della fondazione ricalca esattamente il suo, oppure che il Presidente della Kairos è Roberto Ditri (uno dei Paperoni del Veneto, ex presidente della Fiera di Vicenza prima di Marzotto – rieccoci –, ex ad della Marelli, componente del consiglio direttivo di Federmeccanica e pure cacciatore, chissà che ne pensano i suoi sostenitori animalisti), consigliere è suo fratello (e spin doctor) Carlo, e a dar vita alla fondazione è anche Franco Frigo (ex DC, ex Presidente del Veneto, ora europarlamentare PD). Insomma, per trovare qualche riferimento a lei e al suo partito, bisogna davvero essere ostinati.

Sia chiaro: tutto questo è legale. Ma qualche dubbio sulla tanto sbandierata “trasparenza” lo fa venire.

Ora fermatevi un attimo a riflettere a tutti gli scam che si verificano in questo forum, e con cui è possibile stabilire dei parallelismi: prestanome, "società occulte" di difficile identificazione, "a volte ritornano", società di comodo che nascono-muoiono, e chi più ne ha più ne metta.
In cosa, è diversa, la situazione di Alessandra Moretti (e di molti altri politici) ?


Quote
Cara Moretti, non voglio pensare male, e che ad esempio questa fondazione sia nata per ragioni fiscali e solo per la sua campagna elettorale ed evaporerà subito dopo. Le chiedo però di essere trasparente prima del voto: la Kairos fa capo a lei? Se è così – come sembra – perché non lo esplicita nel sito, in modo che chi ci incappa e vuole fare una donazione sappia chiaramente che finanzierà lei e non una generica fondazione politica? Infine, se non è nata apposta per le regionali, e vuole essere davvero un think-tank di elaborazione politica, ricerche, convegni… come mai finora sembra essersi occupata solo di raccolta fondi e di spese per lei? Magari può chiederlo a suo fratello.
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May 17, 2015, 05:49:21 AM
#38
http://www.beppegrillo.it/documenti/parlamento_pulito.pdf

questa iniziativa la seguii con grande interesse nel 2008.
Poi capii come andavano le cose e non ci ho più pensato.

Anche se, a onor di cronaca, qualcuno in quella lista un po' di gabbio se lo sta facendo... tipo Dell'Utri.

ehehe sì, ma è una lista vecchia! nel frattempo c'è stato turn over di malfattori Cheesy

Era per dire che questa storia degli impresentabili va avanti da decenni.
E un sistema elettorale con le liste bloccate di certo non aiuta.
Che razza di scelta abbiamo se l'unica scelta è partito o coalizione?
Non si hanno preferenze.

Mattarella è stato nominato da un parlamento di nominati: questo non è tanto pour parler. Renzi non ha nessuna legittimità popolare.

E con l'Italicum non andremo certo meglio...
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May 17, 2015, 04:41:33 AM
#37
http://www.beppegrillo.it/documenti/parlamento_pulito.pdf

questa iniziativa la seguii con grande interesse nel 2008.
Poi capii come andavano le cose e non ci ho più pensato.

Anche se, a onor di cronaca, qualcuno in quella lista un po' di gabbio se lo sta facendo... tipo Dell'Utri.

ehehe sì, ma è una lista vecchia! nel frattempo c'è stato turn over di malfattori Cheesy
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May 17, 2015, 01:51:39 AM
#36
http://www.beppegrillo.it/documenti/parlamento_pulito.pdf

questa iniziativa la seguii con grande interesse nel 2008.
Poi capii come andavano le cose e non ci ho più pensato.

Anche se, a onor di cronaca, qualcuno in quella lista un po' di gabbio se lo sta facendo... tipo Dell'Utri.
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May 16, 2015, 01:56:18 PM
#35
Ho fatto un paio di ricerche, per chiarezza (in effetti non mi ero mai posto il problema):

Legge Severino: quali sono i criteri di incandidabilità?
http://www.investireoggi.it/attualita/cose-la-legge-severino-e-perche-potrebbe-essere-applicabile/

Quote
I criteri di incandidabilità, tema principale della legge Severino, sono i seguenti:

Peculato: "Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita". La principale novità, sotto questo aspetto, è l'innalzamento della pena minima da 3 a 4 anni.

Corruzione: la "Corruzione per un atto d'ufficio" viene sostituita da "Corruzione per l'esercizio della funzione" e viene punita con la reclusione da 1 a 5 anni. Inoltre sono state inasprite le pene per il delitto di Corruzione in atti giudiziari (che passa a 4-10 anni), per corruzione propria (che passa a 4-8 anni), per peculato (4 anni) e per abuso di ufficio (1-4 anni).

Concussione: il testo recita che "Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni".

Quindi, confermo che Grillo non è toccato dalla Severino, se non si candida è per scelta personale (dubito che uno come lui abbia voglia di andare in Parlamento a sgobbare come fanno i cinquestelle, ne dubito SERIAMENTE, Grillo è un "animale da palcoscenico" e tutto ha voglia, tranne che di andare in Parlamento. Lui si crogiola a fare casino, roba come lo "Tsunami Tour" sono pane per i suoi denti, non le sedute parlamentari).

Va ricordato infatti che, nel 2013, quando alle Politiche il M5S prese il +30%, con i "listini bloccati" Grillo avrebbe potuto guadagnarsi un posto in Parlamento (come fece Berlusconi, che poi dovette però rinunciare).
Ciò, sono fatti, non avvenne.

Saluti
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May 16, 2015, 01:30:56 PM
#34
ANSA sugli impresentabili: http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/elezioni/2015/05/16/regionali-via-dalle-liste-la-sorella-di-un-killer-del-foggiano.-il-nodo-impresentabili_2deca0bc-72d9-433d-952e-dd4a6ce6ed67.html

"in liste De Luca condannato per violenza su minori."

"Sono garantista e non cambio idea, ma nelle liste di Vincenzo De Luca c'è un condannato in primo grado per violenza sessuale su minori". "Il processo deve fare il suo corso - aggiunge - ma pur non rinunciando al garantismo, non si può far finta di nulla. Conosco Vincenzo De Luca, ha mille difetti, ma non può di certo accettare per pura convenienza politica di essere sostenuto da una persona su cui pende un'accusa di questo tipo. Sono però certa che sia lui che il premier Renzi troveranno il modo di prendere le distanze da questa scelta. Mi auguro con tutto il cuore che la presa di distanza non sia un banale 'non sapevamo nulla' e che arrivino parole nette e scuse a tutte le donne italiane e campane".

A riportarlo Mara Carfagna che, pur non brillando per trasparenza e serietà, storicamente, questa volta espone una denuncia molto chiara, di cui avremo certamente conferma o smentita nei prossimi giorni.

Non solo la Carfagna, però, si scaglia contro il PD (in una chiara mossa di campagna elettorale, non potrebbe fare altrimenti del resto), ma c'è una lotta intestina al PD stesso:

>> La Campania è anche la Regione in cui il candidato del Pd Vincenzo De Luca, oltre a rischiare di essere sospeso, se eletto, in conseguenza della legge Severino, è sostenuto "da un potpourri di impresentabili, trasformisti, opportunisti", come hanno detto alcuni esponenti del Pd.

Inoltre:

>> Proprio per tentare di porre un freno a tutte queste imbarazzanti condotte la Commissione parlamentare Antimafia, nell'ultimo ufficio di presidenza, ha deciso di vagliare le candidature per le regionali, specialmente quelle nelle Regioni sotto la lente d'osservazione, per "fare, per la prima volta, una fotografia preventiva dei candidati alle elezioni e metterla a disposizione degli elettori", come ha spiegato il vicepresidente della Commissione, Claudio Fava, che ha proposto l'iniziativa.

Quindi avremo una lettura che potremmo definire "super partes" del quadro delle candidature, ASAP (pur tenendo da conto che l'antimafia è in mano alla Bindi, oggi, e comunque sempre in mano a nominati dai partiti, domani).

>> Dal Pd arriva il plauso all'iniziativa, dai senatori Vaccari e Albano e al deputato Mattiello "la qualità dello Stato non viene minata soltanto dalle condotte che costituiscono reati, ma anche da quelle condotte che alimentano la diffidenza dei cittadini". Ma anche all'interno del partito, c'è chi storce il naso: la senatrice Rosaria Capacchione fa notare che "bisognava farlo un pò prima".
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May 16, 2015, 01:23:25 PM
#33
Quote
Fa più paura un "non eleggibile" che è a capo del 2° partito d'Italia per numero di voti, che la candidatura di De Luca in Campania. Mi auguro che salga e che faccia diventare Napoli come Salerno, che è spettacolare e governata alla grande. (84% di preferenze alle ultime elezioni non mi sembrano poche).

Da una parte il PD fa bene, se salva De Luca cambiando la legge Severino, allo stesso tempo può salvare il leader del 2° partito d'Italia in modo da farlo candidare  Grin Grin

Se la tua non era una battuta: Beppe Grillo, per dovere di informazione, non si candiderebbe comunque. Non lo fa certo per la Severino. Nello statuto di M5S la "incandidabilità dei condannati" (operazione Parlamento Pulito, lanciata da Grillo nel 2005, assai prima della Severino: http://it.wikipedia.org/wiki/V-Day#La_campagna_.22Parlamento_pulito.22) c'è  da sempre.

Inoltre, la Severino pone l'incandidabilità per i reati "non colposi", mentre quello di Beppe Grillo è un "omicidio colposo" (incidente stradale), ergo potrebbe candidarsi, anche con la Severino. Non so sulla diffamazione (per cui Grillo è pluricondannato), ma credo che non cada nella rosa di reati influenti (pero' NON ne sono sicuro, mi informerò).

Non commento invece il fatto che ignori completamente che per salvare De Luca (fatto che auspichi), si ridarebbe la possibilità a gente come, che so, Dell'Utri (per dirne uno noto, o Cosentino, se preferisci), di essere inserito in un listino bloccato e tornare in Parlamento, o comunque nella P.A.. Credo si commenti da solo.

Se era una battuta: simpatico!

Saluti.
legendary
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May 16, 2015, 01:06:54 PM
#32
Qualcuno di voi saprà che, in Campania, De Luca (PD) è candidato, ma non eleggibile.

Che vuol dire? Che chiunque, in Campania, voti per De Luca, voterà per un candidato che NON PUO' INSEDIARSI, salvo colpi di mano.

Questo per effetto della legge Severino, una delle poche eredità decenti del governo Monti, che impedisce ai condannati di assumere cariche pubbliche (la stessa che taglia fuori Berlusconi, per capirci).

Bene, tutto chiaro? Ora il Partito Democratico valuta di cambiare questa norma per salvare De Luca, rimettendo così centinaia di delinquenti in condizioni di essere candidati insediati, fatto davvero grave.
Un comportamento che ricorda molto le leggi "ad personam" che abbiamo visto negli ultimi due decenni: fare danni enormi per avvantaggiare una singola persona (e comunque, in generale, tutta la classe politica).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/15/legge-severino-il-partito-democratico-pensa-a-cambiarla-per-salvare-de-luca/1687207/

Saluti


Fa più paura un "non eleggibile" che è a capo del 2° partito d'Italia per numero di voti, che la candidatura di De Luca in Campania. Mi auguro che salga e che faccia diventare Napoli come Salerno, che è spettacolare e governata alla grande. (84% di preferenze alle ultime elezioni non mi sembrano poche).

Da una parte il PD fa bene, se salva De Luca cambiando la legge Severino, allo stesso tempo può salvare il leader del 2° partito d'Italia in modo da farlo candidare  Grin Grin
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May 16, 2015, 07:34:09 AM
#31
Italicum, parla l'avvocato che ha affossato il Porcellum: faremo lo stesso anche con l'Italicum, che è incostituzionale.

VIDEO di Piero Ricca per Fatto Quotidiano
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May 16, 2015, 07:06:15 AM
#30
Impresentabili, non solo Campania

Avete seguito la vicenda degli impresentabili in Campania? Bene!

La Puglia non se la cava meglio

Quote
>> Quello più eclatante riguarda proprio uno dei sette candidati alla presidenza della Regione: Adriana Poli Bortone (Fi). Due le date da segnare sull’agenda per l’ex ministro dell’Agricoltura di berlusconiana investitura: 31 maggio (elezioni regionali) e 10 luglio, ovvero l’ inizio del processo nel quale è accusata di abuso di ufficio e peculato perché “consapevole” degli illeciti alla base dell’acquisto dei palazzi di Via Brenta da parte del Comune di Lecce che, all’epoca dei fatti, guidava.

>> Tra i consiglieri che la sostengono emergono nelle liste di Forza Italia due nomi noti ai magistrati: quelli del petroliere Fabrizio Camilli e del consigliere regionale uscente Giovanni Copertino. Il primo coinvolto anni fa nell’inchiesta sul furto di gasolio in aziende pubbliche: arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ad evadere le tasse sulle accise, ha patteggiato la pena. Il secondo, già presidente dell’assise pugliese e assessore della giunta Fitto, è stato accusato di corruzione, truffa e falso nell’ambito del maxi processo La Fiorita. Trenta in tutto gli imputati del procedimento che nasce dall’inchiesta sulle gare di appalto affidate in ambito sanitario alla cooperativa barese che ha dato il nome all’indagine e dalla quale sono nati altri filoni.

>> Una vicenda giudiziaria in cui è inciampato anche l’allora governatore Raffaele Fitto. L’ex ministro berlusconiano è stato ritenuto colpevole in primo grado di corruzione, illecito finanziamento ai partiti, abuso d’ufficio ed è stato assolto dai reati di peculato e da un altro abuso d’ufficio

>> Non ha rinunciato, invece, Giovanni Copertino accusato di corruzione per aver chiesto e ottenuto la proroga del contratto per due persone dipendenti della cooperativa La Fiorita in cambio della proroga di un appalto. Ma quello di Copertino non è l’unico nome che si legge sia nell’elenco degli indagati nella maxi inchiesta che nelle liste elettorali degli aspiranti consiglieri. Paolo Pellegrino, candidato nelle liste di Michele Emiliano, era capo della Asl di Bari quando è scoppiato il caso La Fiorita: era uno dei trenta imputati, finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione, turbativa d’asta e falso. Anche per lui è intervenuta la prescrizione. La singolarità è che il pm che indagava su entrambi era Lorenzo Nicastro attuale assessore della giunta Vendola, in buona sostanza la compagine politica che Pellegrino sta sostenendo.

>> Nelle altre liste la situazione non è molto differente. Michele Emiliano – che aveva lanciato l’operazione “liste pulite” – si è adattato al codice etico del Pd, con maglie più larghe di quanto non volesse. Il Partito Democratico, infatti, schiera Paolo Campo (indagato per una delibera sul Pirp approvata dal Comune di Manfredonia), Michele Mazzarano (rinviato a giudizio per finanziamento illecito ai partiti) e Donato Pentassuglia (assessore regionale alla Sanità uscente, per il quale la Procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito del processo Ilva perché accusato di favoreggiamento nei confronti di Girolamo Archinà, il potente scacchiere del siderurgico).

>> Fabiano Amati, invece, è stato condannato in Appello a sei mesi per tentato abuso d’ufficio: sospeso dal Consiglio regionale per effetto della legge Severino, è stato reintegrato dopo qualche mese per aver vinto il ricorso. Eppure, nonostante i buoni propositi di Emiliano, anche nelle civiche qualche candidatura da sottolineare c’è. Come quella di Alfredo Spalluto, indagato dalla Procura di Taranto per i lavori di ristrutturazione di alcuni edifici pubblici nella Città Vecchia. Francesco Schittulli, candidato di Raffaele Fitto, si è sempre detto garantista, perciò non stupisce che a suo sostegno corra Antonio Buccarello, sindaco di Gagliano del Capo, indagato con l’accusa di deturpamento delle bellezze naturali per aver aperto “senza controlli adeguati” un cantiere su un tratto particolarmente bello e fragile della costiera; o Silvano Macculi, già presidente dell’Ato ed assessore al Bilancio della Provincia di Lecce, indagato con l’accusa di abuso d’ufficio per aver affidato servizi a società senza passare dalla gara d’appalto.

>> Enrico Tatò, ingegnere, risulta coinvolto nelle indagini perché responsabile del cantiere allestito nella discarica di Conversano, sequestrata perché pericolosa per la salute pubblica e con i lavori eseguiti non a norma. Reato prescritto, invece, per Angelo Tondo, accusato di voto di scambio. Chiude il cerchio Fabrizio Cangelli, candidato con i Verdi a sostegno di Gregorio Mariggiò, rinviato a giudizio per il fallimento dell’Agenzia municipalizzata “Amica” (faceva parte del CdA). Ernesto Abaterusso, invece, è un candidato last minute, inserito nelle liste per sopperire al depennamento del figlio Gabriele, condannato a due anni in Appello per bancarotta ma dato per super favorito sin dalle prime istanze di questa campagna elettorale. Contro di lui una levata di scudi dai democratici locali. Più che per questioni morali per questioni elettorali.


Quindi, impresentabili fra le fila di Forza Italia, Partito Democratico e SEL.
La Puglia, già ampiamente martoriata da numerose vicende (Ilva di Taranto, sopra tutte, ma anche scandali su abusivismi e rinnovabili), rischia seriamente di avere persone con la fedina penale sporca, al comando della regione.
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May 16, 2015, 06:59:25 AM
#29
Qualcuno di voi saprà che, in Campania, De Luca (PD) è candidato, ma non eleggibile.

Che vuol dire? Che chiunque, in Campania, voti per De Luca, voterà per un candidato che NON PUO' INSEDIARSI, salvo colpi di mano.

Questo per effetto della legge Severino, una delle poche eredità decenti del governo Monti, che impedisce ai condannati di assumere cariche pubbliche (la stessa che taglia fuori Berlusconi, per capirci).

Bene, tutto chiaro? Ora il Partito Democratico valuta di cambiare questa norma per salvare De Luca, rimettendo così centinaia di delinquenti in condizioni di essere candidati insediati, fatto davvero grave.
Un comportamento che ricorda molto le leggi "ad personam" che abbiamo visto negli ultimi due decenni: fare danni enormi per avvantaggiare una singola persona (e comunque, in generale, tutta la classe politica).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/15/legge-severino-il-partito-democratico-pensa-a-cambiarla-per-salvare-de-luca/1687207/

Saluti
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May 15, 2015, 07:27:53 AM
#27
Meanwhile, in Campania...

Regionali Campania, l’alfabeto dei candidati impresentabili. Dalla A alla Z

Sono circa cinquanta, gli "impresentabili":

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Ecco l'elenco rigorosamente bipartisan di trasformisti, riciclati, indagati, condannati o sotto processo che si presenteranno per un posto in Regione alle prossime elezioni del 31 maggio
Indagati, imputati, condannati. Trasformisti incalliti. Trasformisti dell’ultima ora. Ex cosentiniani, ex fascisti. Familiari di inquisiti per camorra. Gente indagata per voto di scambio. Personaggi arrestati e sotto processo. Leader dell’ultradestra schierati nel centrosinistra. Ex sindaci di Forza Italia alleati del Pd. Ex sindaci del Pd in lista con Forza Italia. Ex sindaci furbetti che si sono fatti decadere per aggirare l’incompatibilità. E’ la carica degli impresentabili in Campania. I casi più discussi imbottiscono le liste del candidato Pd Vincenzo De Luca. Ma anche il governatore uscente, l’esponente di Forza Italia Stefano Caldoro, ha imbarcato di tutto, turandosi il naso. De Luca dice: “Non abbiamo controllato”. Caldoro invece replica: “Sono garantista”. Poi fanno a gara ad accusarsi reciprocamente a chi ha messo in campo le liste peggiori. Senza dimenticare che il primo degli impresentabili è De Luca, condannato in primo grado per abuso d’ufficio per aver inventato la figura del project manager del termovalorizzatore di Salerno in modo da favorire uno dei suoi più stretti collaboratori: retribuito con ‘appena’ 8.000 euro netti, ma sarebbero stati molti di più (circa 450.000 euro lordi) se l’impianto fosse stato realizzato. Ecco il dizionario degli impresentabili al consiglio regionale campano. Non ha la pretesa di essere completo. Qualcuno, sicuramente, ci è sfuggito.
[...continua con l'elenco...]


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/15/regionali-campania-lalfabeto-dei-candidati-impresentabili-dalla-a-alla-z/1683994/
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May 15, 2015, 06:13:45 AM
#26
M5S Liguria, candidato si dimette dopo polemiche su amicizia con figlio presunto boss

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Daniele Comandini, candidato M5S al consiglio regionale in Liguria, si ritira dalle elezioni dopo le polemiche dei giorni scorsi per la sua amicizia con il figlio di un presunto boss mafioso. Lo annuncia lo stesso Comandini, respingendo le accuse anche di parte del M5S: “Delle mie amicizie strumentalizzate per screditarci, ne vado fiero e ne vado a testa alta, perché è l’amicizia di chi ha morale, dignità, coraggio da vendere. Un saluto ed un abbraccio immenso, ma sopratutto un arrivederci. Mi raccomando in alto i cuori, votate per l’onestà, votate M5S”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/15/m5s-liguria-candidato-si-dimette-dopo-polemiche-su-amicizia-con-figlio-presunto-boss/1686465/
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