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Topic: WARNING Binance - page 3. (Read 1119 times)

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May 11, 2019, 03:38:07 PM
#31
alla fine e una questione di interessi,gli utenti seguono il guadagno,la decentralizzazione e gli exchange seguono per convenienza il volere degli utenti...
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May 10, 2019, 04:41:57 PM
#30

Mmmmm, sicuro?
La maggior parte delle tx oggi sono ancora da/verso exchange, visto che l'utilizzo del btc nel mondo reale è per ora molto limitato (e sono buono!  Cheesy ). E un exchange è difficile che possa decidere di spostarsi per "ragioni di principio" sulla catena con minor HP per tutta una serie di fattori:
1) gli fa comodo avere una buona HP per non pagare fee più alte e non far aspettare i clienti
2) la community può "ragionare col cuore" (si parlava di sentimento contrario no?), un exchange ragiona solo con la propria convenienza
3) di solito gli exchange cercano di seguire il flusso dove vedono più movimento, e in quei giorni iniziali il movimento continuerebbe ad essere nella catena originaria (quella con i 3 miner grossi)


Non sono d'accordo.
Gli exchange seguono l'economic majority, è stato così anche nella retromarcia che molti di loro hanno fatto ai tempi dell'appoggio a Segwit2x.
Loro danno agli utenti quello che gli utenti chiedono, gli conviene.
E la maggioranza economica tra una rete che ha dimostrato di poter essere riscritta a piacimento da pochi "potenti" e una rete che mantiene il principio dell'immutabilità e della decentralizzazione non avrebbe dubbi da quale parte stare (vedi ancora Bcash). I miners seguirebbero, più o meno controvoglia. Non è una questione di cuore, è una questione di interessi.
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May 10, 2019, 03:49:04 PM
#29
in caso di un reorg ci vorrebbe proprio una maggioranza di nodi a rigettare quella che poi sarebbe la blockchain più lunga che dal punto di vista del consensus sarebbe quella "vera", sopratutto se i principali exchange non battessero ciglio.

Quindi, dati anche i numeri che hai riportato sopra, mi verrebbe da dire:  "campa cavallo che l'erba cresce"....  Wink


......
All'inizio, siccome l'HR si suppone maggioritario dall'altra parte, il bitcoin originale sarebbe lentissimo nel processare le transazioni.

Poi lentamente, la predominanza d'uso del bitcoin originale farebbe ritornare il mining dall'altra parte, perchè più conveniente (come accaduto nella separazione BTC-BCH)

Sarebbe 1 (o molto pochi) contro tutti quindi l'adozione dei nodi al software compatibile con la legacy chain sarebbe secondo me veloce, mentre sarebbe più lento lo switch dell'HR.

Mmmmm, sicuro?
La maggior parte delle tx oggi sono ancora da/verso exchange, visto che l'utilizzo del btc nel mondo reale è per ora molto limitato (e sono buono!  Cheesy ). E un exchange è difficile che possa decidere di spostarsi per "ragioni di principio" sulla catena con minor HP per tutta una serie di fattori:
1) gli fa comodo avere una buona HP per non pagare fee più alte e non far aspettare i clienti
2) la community può "ragionare col cuore" (si parlava di sentimento contrario no?), un exchange ragiona solo con la propria convenienza
3) di solito gli exchange cercano di seguire il flusso dove vedono più movimento, e in quei giorni iniziali il movimento continuerebbe ad essere nella catena originaria (quella con i 3 miner grossi)

insomma sto benedetto uasf secondo me farebbe fatica a partire all'inizio.....


Tutto questo appunto nel mondo della fantasia, perchè la sola minaccia di che questo avvenga contribuirà sempre più a rafforzare un consenso economico sul volere della maggioranza di utenti, il quale consenso vorrà sempre (perchè ne ha a sua volta la convenienza) che le regole di emissione monetaria non vengano mai modificate e la blockchain mai riscritta.

Su questo sono d'accordo, e poi è il motivo che in questa circostanza ha fatto dire a CZ che "scherzava"....


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May 10, 2019, 02:54:49 PM
#28
io credo piu al ipotesi di un hack che ad uno sbaglio umano del indirizzo btc nel cambio verso lighting,il congelamento dei conti per le indagini mi sembra una brutta mossa visto che il valore delle coin varia da un momento al altro...
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May 10, 2019, 01:13:14 PM
#27
[ .... cut .....]
Tra l'altro è molto interessante quello che è successo ieri per capire come funziona, nella sua essenza, il sistema incentivante di btc e chi comanda nella rete.
[ .... cut .....]

Post molto interessante e anche piuttosto convincente.
C'è però un punto che non mi sembra filare liscio come il resto:

La prima avrebbe almeno il 50%+1 del mining, la seconda avrebbe con sè i nodi, gli utenti,  gli hodlers, gli sviluppatori, le aziende....tutti coloro cioè che hanno convenienza a che bitcoin resti immutabile.

in sostanza tu dici: arriva un momento X in cui accade un certo evento (come il furto su Binance)  che i miner decidono di attaccare per fare una reorg.
Gli utenti però non condividono, iniziano a rumoreggiare (questi sono pensieri miei ovviamente), i lamenti "montano", e pian piano si diffonde nella comunità un sentimento di disapprovazione che porta dopo qualche tempo ad attivare uno UASF.
Fin qui ti seguo.
Ma..... quanto sarebbe questo "tempo" necessario per far si che il malcontento si materializzi in uno UASF ? non sarebbe certo una questione di un giorno - vedi ad esempio con il fatto di Binance tanti il primo giorno non sapevano nemmeno cosa fosse accaduto. Poi un conto è rendersi conto di una cosa che non condividi, e altra cosa è capire che come te non la condividono in tanti altri (che devono per forza essere parecchie migliaia di persone se no l'ipotesi non reggerebbe).
Tutto questo richiederà un po' di tempo perché si "formi" e si manifesti, no ? diciamo che passerebbero ben che vada almeno 4 o 5 giorni ?
Bene: quanta HP dovresti assicurarti per poter a quel punto forkare e ricostruire una catena ormai così lunga ?


Nel mondo della fantasia il fork verrebbe attivato dai nodi (almeno il 50%) che scarterebbero come non validi tutti i blocchi e le relative tx accodati alla blockchain modificata dal punto in cui è stata modificata in poi.

E' chiaro che affinchè funzioni serve qualcuno che mini la blockchain "fedele all'originale".

All'inizio, siccome l'HR si suppone maggioritario dall'altra parte, il bitcoin originale sarebbe lentissimo nel processare le transazioni.

Poi lentamente, la predominanza d'uso del bitcoin originale farebbe ritornare il mining dall'altra parte, perchè più conveniente (come accaduto nella separazione BTC-BCH)

Sarebbe 1 (o molto pochi) contro tutti quindi l'adozione dei nodi al software compatibile con la legacy chain sarebbe secondo me veloce, mentre sarebbe più lento lo switch dell'HR.

Tutto questo appunto nel mondo della fantasia, perchè la sola minaccia di che questo avvenga contribuirà sempre più a rafforzare un consenso economico sul volere della maggioranza di utenti, il quale consenso vorrà sempre (perchè ne ha a sua volta la convenienza) che le regole di emissione monetaria non vengano mai modificate e la blockchain mai riscritta.

Un pò come durante la guerra fredda quando la terza guerra mondiale sembrava dietro l'angolo e nessuno ha mai premuto quel pulsante perchè sapeva che dal lancio del primo missile in poi avrebbe avuto più da rimettere che da guadagnare.

Nella storia ETH-ETC è andata a finire diversamente (cioè la maggioranza di utenti ha seguito la chain riorganizzata) perchè ETH è molto più centralizzato di BTC, ha una fondazione alle spalle e un fondatore vivo, vegeto e molto attivo. In più è una community e una criptovaluta che attribuisce molta meno importanza alla rigidità delle regole di emissione monetaria (sbagliando secondo me)
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May 10, 2019, 09:39:39 AM
#26
La cosa che più mi fa infuriare di questa storia è che binance tiene chiusi i wallet (quindi tenendo in ostaggio le nostre cripto) perchè deve capire cosa sia successo , però si può continuare a fare trading e quindi a fargli guadagnare fee. Se davvero voleva capire, poteva bloccare tutto e una volta risolto riaprire, perchè così, come al solito, ci guadagnano solo loro
Non è semplice capire cosa sia melgio, ad esempio:

essendo il rapporto BTC/USD molto volatile cosa succederebbe se apriranno tra una settimana e il valore dei BTC è raddoppiato? quanto si incavolerebbero i detentori di USD che li hanno bloccati?
Un conto è non poterli prelevare, un conto è averli congelati.
Secondo me si incavolano meno se possono scambiarli ...
EDIT: come minimo mi aspetterei un azzeramento/riduzione delle fee

Hai pienamente ragione, ma al momento mi sembra che non sia così, nel senso che continua a prendersi le fee normali.
Vedremo cosa accadrà una volta passati i 7 giorni che dicevano per il blocco dei prelievi, se riapriranno e pagheranno il furto di tasca loro o se rimanderanno ancora i prelievi.
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May 10, 2019, 07:42:41 AM
#25
La cosa che più mi fa infuriare di questa storia è che binance tiene chiusi i wallet (quindi tenendo in ostaggio le nostre cripto) perchè deve capire cosa sia successo , però si può continuare a fare trading e quindi a fargli guadagnare fee. Se davvero voleva capire, poteva bloccare tutto e una volta risolto riaprire, perchè così, come al solito, ci guadagnano solo loro

Una semplice presa per il culo ad essere buoni. Altrimenti si potrebbe considerare una ennesima truffa. Ma con gli Exchange (intermediari) si è consapevoli ed è una scelta, con annessa accettazione del rischio.
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May 10, 2019, 03:05:10 AM
#24
in sostanza tu dici: arriva un momento X in cui accade un certo evento (come il furto su Binance)  che i miner decidono di attaccare per fare una reorg.
Gli utenti però non condividono, iniziano a rumoreggiare (questi sono pensieri miei ovviamente), i lamenti "montano", e pian piano si diffonde nella comunità un sentimento di disapprovazione che porta dopo qualche tempo ad attivare uno UASF.
Fin qui ti seguo.
Ma..... quanto sarebbe questo "tempo" necessario per far si che il malcontento si materializzi in uno UASF ? non sarebbe certo una questione di un giorno - vedi ad esempio con il fatto di Binance tanti il primo giorno non sapevano nemmeno cosa fosse accaduto. Poi un conto è rendersi conto di una cosa che non condividi, e altra cosa è capire che come te non la condividono in tanti altri (che devono per forza essere parecchie migliaia di persone se no l'ipotesi non reggerebbe).
Tutto questo richiederà un po' di tempo perché si "formi" e si manifesti, no ? diciamo che passerebbero ben che vada almeno 4 o 5 giorni ?
Bene: quanta HP dovresti assicurarti per poter a quel punto forkare e ricostruire una catena ormai così lunga ?


la volta scorsa con lo UASF ci vollero più di 3 mesi per arrivare ad appena 1200 nodi




poi ad agosto 2017 si arrivò a 1350 su 10000

https://bitcoinist.com/bitcoin-full-nodes-10000/


a titolo di paragone la 0.18.0 è a 847 nodi ed è stata rilasciata il 2 maggio 2019

https://bitnodes.earn.com/nodes/?q=Satoshi


in caso di un reorg ci vorrebbe proprio una maggioranza di nodi a rigettare quella che poi sarebbe la blockchain più lunga che dal punto di vista del consensus sarebbe quella "vera", sopratutto se i principali exchange non battessero ciglio.
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xUSD - The PRIVATE stable coin - Haven Protocol
May 09, 2019, 05:26:21 PM
#23
Come possiamo vedere, il pericolo é dietro l'angolo
La Binance è una delle exchange più popolari e quindi, è un bersaglio sicuro di un hacker. Spero che tutti voi sappiate cos'è il phishing e quindi non lo vado a spiegare, ma forse non lo sapete che la Binance ha un meccanismo che vi aiuta a vedere se la posta elettronica ricevuta é quella legittima, mandata appunto dalla Binance.

Si chiama codice anti-phishing, l'utente definisce una stringa di 20 caratteri e il codice viene accantonato ad ogni e-mail mandata dalla Binance

L'esempio di una mail ricevuta nell'immagine ->

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May 09, 2019, 04:13:17 PM
#22
[ .... cut .....]
Qui prodest?
[ .... cut .....]

Aaaarrghhh... tu quoque! Shocked
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May 09, 2019, 03:41:47 PM
#21
[ .... cut .....]
Tra l'altro è molto interessante quello che è successo ieri per capire come funziona, nella sua essenza, il sistema incentivante di btc e chi comanda nella rete.
[ .... cut .....]

Post molto interessante e anche piuttosto convincente.
C'è però un punto che non mi sembra filare liscio come il resto:

La prima avrebbe almeno il 50%+1 del mining, la seconda avrebbe con sè i nodi, gli utenti,  gli hodlers, gli sviluppatori, le aziende....tutti coloro cioè che hanno convenienza a che bitcoin resti immutabile.

in sostanza tu dici: arriva un momento X in cui accade un certo evento (come il furto su Binance)  che i miner decidono di attaccare per fare una reorg.
Gli utenti però non condividono, iniziano a rumoreggiare (questi sono pensieri miei ovviamente), i lamenti "montano", e pian piano si diffonde nella comunità un sentimento di disapprovazione che porta dopo qualche tempo ad attivare uno UASF.
Fin qui ti seguo.
Ma..... quanto sarebbe questo "tempo" necessario per far si che il malcontento si materializzi in uno UASF ? non sarebbe certo una questione di un giorno - vedi ad esempio con il fatto di Binance tanti il primo giorno non sapevano nemmeno cosa fosse accaduto. Poi un conto è rendersi conto di una cosa che non condividi, e altra cosa è capire che come te non la condividono in tanti altri (che devono per forza essere parecchie migliaia di persone se no l'ipotesi non reggerebbe).
Tutto questo richiederà un po' di tempo perché si "formi" e si manifesti, no ? diciamo che passerebbero ben che vada almeno 4 o 5 giorni ?
Bene: quanta HP dovresti assicurarti per poter a quel punto forkare e ricostruire una catena ormai così lunga ?


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May 09, 2019, 02:53:16 PM
#20
Non capisco troppo il senso di quello che dice il CEO di Binance, ormai i bitcoin sono andati e chi li ha rubati non li tiene certo fermi su qualche indirizzo, li avrà sicuramente già convertiti in qualche moneta più anonima, quindi facendo come dice lui chi verrebbe danneggiato ? L'exchange che ha convertito i bitcoin rubati ?
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May 09, 2019, 02:35:30 PM
#19


di 'sta cosa non ne sono tanto più sicuro, a zero ci dovrebbe andare sugli exchange che guardacaso fanno anche un enorme quantitativo di fake volumes, che spesso sono i market maker della propria fonte di profitto, che si inventano robe come gli USDT che nonostante i dubbi continua ad essere utilizzato ovunque.


Cosa succederebbe al prezzo dell'oro se qualcuno trovasse il modo di  assegnarsi dal nulla l'oro di altri ?

Bitcoin ha valore solo perchè è moneta non modificabile e quello che è scritto nella blockchain è sacro.

Se venisse meno questo principio diventerebbe l'equivalente di una qualsiasi shitcoin.

Gli exchange potrebbero al limite fare pump&dump e gonfiare per un pò il valore speculativo, ma poi il valore reale  verrebbe fuori.

Personalmente venderei tutti i btc che possiedo se avvenisse una riscrittura della blockchain, nonostante il fine (es.riparare ad un furto).

****************************************************************

Tra l'altro è molto interessante quello che è successo ieri per capire come funziona, nella sua essenza, il sistema incentivante di btc e chi comanda nella rete.

Il CEO di Binance ha inizialmente fatto un video dove, più o meno velatamente, proponeva ai miners una riscrittura della blockchain per riportare indietro i 7k btc, promettendo una parte dei compensi a loro.

E' bene precisare che in teoria questa è una forma di attacco che può funzionare: un grosso proprietario di btc potrebbe promettere ad almeno il 50%+1 dei miners una parte delle sue spese in cambio della possibilità di spenderle due volte.

Su twitter è nata anche un'altra proposta: far partire dagli address svuotati di Binance una transazione (non valida oggi) con 7k btc di fees, che sarebbe però valida prima del furto. La maggioranza dei miners potrebbe avere convenienza ad annullare la storia della blockchain dopo il furto (limitatamente a quelle transazioni), così da fare diventare quella transazione valida ed accappararsi i 7k btc di commissioni. In questo caso Binance avrebbe comunque perso il suo denaro, ma se lo sarebbero presi i miners anzichè i ladri.

Da un punto  di vista etico la cosa creerebbe anche un importante precedente: sarebbe un messaggio che ogni furto di btc arricchisce chi mina e non chi ruba.

Da un punto di vista della credibilità di bitcoin invece avrebbe un effetto devastante per i motivi detti all'inizio.

Ma quanto è probabile un attacco di questo tipo nella pratica? Quasi zero.

Principalmente per questo motivo:



L'aspetto più importante dell'ecosistema bitcoin (e che non tutti afferrano) è che non sono i minatori a decidere che cosa sia bitcoin , sono i nodi e quindi gli utenti.

Un attacco di questo tipo, che richiederebbe molta coordinazione  tra le grandi mining farm e, in caso di fallimento comporta rischi e perdite enormi,  potrebbe essere aggirato in un amen dai full-nodes mediante un UASF (user activated soft fork) che ripristini la struttura originaria della blockchain.

Succederebbe qualcosa di simile a quello che successe ad Ethereum al tempo del fork DAO e la conseguente nascita di una blockchain modificata (ETH) e di una fedele all'originale (ETC).

La prima avrebbe almeno il 50%+1 del mining, la seconda avrebbe con sè i nodi, gli utenti,  gli hodlers, gli sviluppatori, le aziende....tutti coloro cioè che hanno convenienza a che bitcoin resti immutabile.

Quale sarebbe valutata di più dal mercato? Ovviamente la seconda perchè quello che fa grande una criptovaluta è solo la diffusione, decentralizzazione e ampiezza della sua base di utenti.

L'iniziale difficoltà a processare le transazioni della blockchain originale (per il crollo del'HR) sarebbe presto riassorbito dal maggior valore del token associato ( e delle fees) che spingerebbe molti miners a minare la versione non-modificata

Gli attori del reorg avrebbero guadagnato 7k di un "bitcoin modificato" che perde valore a vista d'occhio e si troverebbero a minare una blockchain simile a Bcash attuale, che ha il 5% dell'HR di bitcoin.

Qui prodest?

A nessuno.

I minatori posseggono bitcoin, hanno investito in bitcoin (per il lungo periodo) in ASIC, strutture, aziende, personale . Ricavano da bitcoin  quasi 12 milioni di dollari al giorno.

Quanto deve essere grande la ricompensa di un possibile furto per spingerli a rischiare tutto questo?

Quando sanno benissimo che mantenere protetta, decentralizzata e immutabile un' hard-money ad offerta limitata può renderli ricchi sfondati semplicemente seguendo le regole.

La più grande invenzione di Satoshi è stata quella di aver creato un ecosistema di incentivi dove tutti i gruppi di soggetti coinvolti hanno la convenienza economica (diretta o indiretta) a comportarsi onestamente.




legendary
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May 09, 2019, 11:45:53 AM
#18
La cosa che più mi fa infuriare di questa storia è che binance tiene chiusi i wallet (quindi tenendo in ostaggio le nostre cripto) perchè deve capire cosa sia successo , però si può continuare a fare trading e quindi a fargli guadagnare fee. Se davvero voleva capire, poteva bloccare tutto e una volta risolto riaprire, perchè così, come al solito, ci guadagnano solo loro
Non è semplice capire cosa sia melgio, ad esempio:

essendo il rapporto BTC/USD molto volatile cosa succederebbe se apriranno tra una settimana e il valore dei BTC è raddoppiato? quanto si incavolerebbero i detentori di USD che li hanno bloccati?
Un conto è non poterli prelevare, un conto è averli congelati.
Secondo me si incavolano meno se possono scambiarli ...
EDIT: come minimo mi aspetterei un azzeramento/riduzione delle fee
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May 09, 2019, 10:13:46 AM
#17
La cosa che più mi fa infuriare di questa storia è che binance tiene chiusi i wallet (quindi tenendo in ostaggio le nostre cripto) perchè deve capire cosa sia successo , però si può continuare a fare trading e quindi a fargli guadagnare fee. Se davvero voleva capire, poteva bloccare tutto e una volta risolto riaprire, perchè così, come al solito, ci guadagnano solo loro
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May 09, 2019, 07:20:31 AM
#16
si parlava di dare i 7000BTC ai miners che avrebbe partecipato al reorg la cosa inqueitante è che ne abbiano pure discusso, in futuro quando i reward scenderanno non è detto che a qualcuno dei grossi pool non possa venire di fare qualcosa del genere.

il valore di btc andrebbe a zero in un istante, sarebbe l'immediato (e giustificato ) segnale di vendere tutti i bitcoin che ogni hodler possiede.
I miners che possiedono anche una minima parte dei loro averi in btc (cioè tutti) non saranno mai disponibili a fare una cosa del genere, vorrebbe dire trasformare quegli averi in carta straccia in tempo zero.
Un reorg poi tecnicamente è la stessa cosa di un attacco quindi i miners sono condizione necessaria ma non sufficiente per portarlo a termine.

Infatti, sono perfettamente d'accordo con te. Una delle garanzie che da valore a bitcoin è proprio l'immutabilità della sua blockchain. Se cambia quella l'esperimento fallisce e diventa meno di carta straccia (dato che non c'è carta).

Su questo aspetto qualcuno ieri su una chat TG faceva notare una cosa non molto bella.
Si è sempre detto che una reorg sarebbe difficilissima perché bisognerebbe mettere insieme troppa HP. Però attualmente non solo il 60%dell'HP è in mano a 4 miner, ma 2 di questi sono probabilmente in capo alla stessa proprietà.
Quindi basterebbe concordare la cosa con tre "soggetti"..... detta così non sarebbe più così impossibile da fare.
Non discuto qui della perdita di immagine e affidabilità (che ovviamente ci sarebbe e con effetti pesantissimi) ma del fatto che se la si vede come la decisione di tre "soggetti" in effetti non sembra più essere una cosa così infattibile.
Un conto è dire un "no"  per recuperare 7000 Btc, ma i tre direbbero ugualmente no se - che ne so - qualcuno minacciasse di far esplodere una bomba in una città se non si facesse tale reorg?
In un mondo decentralizzato sarebbe difficile mettere d'accordo tante teste (con interessi diversi), ma se a decidere fossero solo in 3 sarebbe così improbabile su questioni di coscienza ?

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May 09, 2019, 04:26:44 AM
#15
si parlava di dare i 7000BTC ai miners che avrebbe partecipato al reorg la cosa inqueitante è che ne abbiano pure discusso, in futuro quando i reward scenderanno non è detto che a qualcuno dei grossi pool non possa venire di fare qualcosa del genere.

il valore di btc andrebbe a zero in un istante, sarebbe l'immediato (e giustificato ) segnale di vendere tutti i bitcoin che ogni hodler possiede.
I miners che possiedono anche una minima parte dei loro averi in btc (cioè tutti) non saranno mai disponibili a fare una cosa del genere, vorrebbe dire trasformare quegli averi in carta straccia in tempo zero.
Un reorg poi tecnicamente è la stessa cosa di un attacco quindi i miners sono condizione necessaria ma non sufficiente per portarlo a termine.

di 'sta cosa non ne sono tanto più sicuro, a zero ci dovrebbe andare sugli exchange che guardacaso fanno anche un enorme quantitativo di fake volumes, che spesso sono i market maker della propria fonte di profitto, che si inventano robe come gli USDT che nonostante i dubbi continua ad essere utilizzato ovunque.

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May 09, 2019, 03:12:18 AM
#14
si parlava di dare i 7000BTC ai miners che avrebbe partecipato al reorg la cosa inqueitante è che ne abbiano pure discusso, in futuro quando i reward scenderanno non è detto che a qualcuno dei grossi pool non possa venire di fare qualcosa del genere.

il valore di btc andrebbe a zero in un istante, sarebbe l'immediato (e giustificato ) segnale di vendere tutti i bitcoin che ogni hodler possiede.
I miners che possiedono anche una minima parte dei loro averi in btc (cioè tutti) non saranno mai disponibili a fare una cosa del genere, vorrebbe dire trasformare quegli averi in carta straccia in tempo zero.
Un reorg poi tecnicamente è la stessa cosa di un attacco quindi i miners sono condizione necessaria ma non sufficiente per portarlo a termine.

Infatti, sono perfettamente d'accordo con te. Una delle garanzie che da valore a bitcoin è proprio l'immutabilità della sua blockchain. Se cambia quella l'esperimento fallisce e diventa meno di carta straccia (dato che non c'è carta).
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May 09, 2019, 02:02:17 AM
#13
Credo anche che l'ipotesi naufragata di reorg e questo pump abbiano una correlazione.
Un'altra prova di resilienza di bitcoin superata.
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May 09, 2019, 02:00:04 AM
#12
I btc li stanno sparpagliando su altri indirizzi, quindi non è possibile che siano andati perduti per la migrazione su segwit.

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