Riguardo allo scrivere uno smart contract per mandare in crash la rete Ethereum, non è possibile, quando scrivi uno smart paghi gas in base alla memoria che questo utilizza. Quando chiami un metodo questo viene prima fatto girare nella Evm dai minatori ed in base al numero di operazioni necessarie per completare la transazione viene assegnato richiesto un costo da coprire.
E se per esempio hai un metodo nel tuo smart contract che non termina, pensa ad un loop dove la condizione necessaria per uscirne non avviene mai. La transazione viene rifiutata, in quanto prima di essere eseguita sula chain viene simulata, sempre per determinarne il costo.
Aggiungo che se fosse stato possibile mandare in crash la rete Ethereum con uno smart contract qualcuno lo avrebbe già fatto, ma visto che paghi le risorse che utilizzi non è conveniente o fattibile.
Quello che viene descritto nell'articolo, non e' forse un metodo indiretto per fare questa cosa?
cie' creare con uno smart-contract una sub-coin che "drena" gas fino a portare il valore di ethereum a zero?
e ribadisco, non dovete controbattere a me, ma a Buterin, che ammette la possibilita' di fare questa cosa!
Non conosco nessuna BuzzworldCoin sinceramente.
Ti riferisci a questa immagine:
https://twitter.com/lopp/status/1036593175996055552/photo/1A meno che mi si stiano incrociando gli occhi, non parla di nessun modo indiretto/nessun modo di programmare lo smart contract per bruciare gas "a gratis".
Infatti parte con "suppose" - "poniamo caso" che per comprare gas devi vendere Buzzworldcoin.
Parla di un circolo vizioso in cui per muovere queste fantomatiche Buzz devi vendere Buzz, tirando verso lo zero il valore in dollari di Ethereum di conseguenza.
Sta prendendo alla larga il problema che Ethereum è una utility a tutti gli effetti e non un deposito di valore qual è, al contrario, il bitcoin da cui non dipende nessun token su smart contract.
Ossia il problema che già avevo visto l'anno scorso quando mi sono fiondato su alcuni token, è che per poter disporre di alcune monete devi per forza comprare ethereum.
Diciamo per analogia che devi comprare ogni volta una pinzetta monouso per pagare in euro, ma per farlo devi usare una pinzetta per dare gli euro al commerciante che ti dà la pinzetta monouso, qui sta il cortocircuito logico.
Che poi non è nemmeno un problema da poco. Con Bitcoin sai che passi da dollari a Bitcoin e viceversa, giusto con tasse di transazione (che sia della banca di appoggio o la tassa di operazione del BTC). La stessa cosa non è immediata sui token. Se tu passi da avere 0 crypto in generale a comprare token, oltre al giro cervellotico di comprare btc e poi comprare token su exchange, al massimo riesci a farti mandare le monete sul tuo indirizzo ETH, poi basta, hai chiuso lì, se non compri ethereum per spostarle.
Il che ha molto poco senso, come nell'esempio della pinzetta.
Diciamo che per ora il problema non si pone perché chi movimenta token su Ethereum, soldi virtuali ne ha, se già chi non conosce le crypto è dubbioso sul BTC, figuriamoci se gli spieghi questo cortocircuito se vuole investire in token.