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Topic: Exit strategy o cash out di BTC o altra Coin senza pagare tasse - page 6. (Read 1356 times)

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Con bitcoin ci sono due problemi:

1)L' LTV è molto più basso. Es su Nexo se dai una stablecoin in garanzia puoi prendere a prestito fino al 90% del valore dato a garanzia, con BTC il 50%. Chi presta si deve tutelare dal rischio volatilità.
2)Il lending di Btc o eth dà remunerazioni molto più basse perchè soprattutto in un bull market la domanda di eth o btc (per shortare) è molto più bassa di quella di stablecoin per andare lunghi.

A parte questo, si può fare anche con btc, certo.

1)Lo scambio BTC-DAI non genera rilevanza fiscale lo puoi fare su qualsiasi exchange, anche Nexo stesso
2)Il ravvedimento operoso per mancata compilazione del quadro RW comporta delle sanzioni molto basse. Considera che se compili il quadro RW da quest'anno dovrai anche pagare il 2 per mille di imposta sul possesso.
Se non lo fai stai al rischio che qualcuno dica :"scusi lei come fa a dare a prestito delle criptovalute se non ha mai dichiarato di averne?"

Ecco immaginavo, con BTC direi che è poco praticabile come scelta e andare su stable effettivamente non saprei: l'idea è interessante ma va ponderata bene.

Ma lo scambio BTC -> DAI in DeFi, su quale DEX è meglio? e anche su layer 2? Optimism o Arbritrum? Altro migliore?

Per il ravvedimento operoso quindi quanto potrebbe essere una sanzione? E in più anche imposta di possesso? questa mi è nuova  Angry



Il trust è semplice, concettualmente è come fare una SPA di sé stessi e del.proprio patrimonio.

Nel trust una persona fa conferire i proprio beni, mobili ed immobili, scrive istruzioni dettagliate su come deve essere condotto come scrivere un software, viene nominato un "comitato" come si fosse un consiglio di amministrazione che regola nella pratica i rapporti.
La persona, le persone beneficiarie dei frutti del trust non sono più proprietarie del bene, ma ne hanno solo il possesso temporaneo.

Il trust va avanti nel tempo, come entità astratta, come dire Apple che va avanti secondo le direttive del consiglio di amministrazione anche se muore Steve Jobs.

Questo risolve vari problemi di natura fiscale ed anche di successione.
Il trust non muore e quindi per esempio non si pagano le tasse di successione.
Così come è facile distribuire la proprietà su più persone, senza fisicamente spezzare o vendere un complesso di immobili.


Era solo per dare un concetto di non pensare sempre di avere cose intestate come persona fisica.

Ovviamente non ci sono i negozi dei trust... e nemmeno delivery express;
ci vuole un paio di buoni team legali e un team tecnico.
Nulla di difficile per chi ci sa mettere le mani.


Idem con patatine per il discorso assicurativo.
Confezionare un contenitore assicurativo per detenere bitcoin attraverso una polizza vita non è previsto, in Italia, da nessun prodotto standard in commercio.
Ma si può realizzare.
Allo stato attuale occorre un controvalore superiore a 5 milioni di euro minimo.
Invece che avere un dossier titoli in banca, hai gli stessi titoli dentro una polizza.
Vendi,.compri, scambi, come avere un conto trading.

https://www.quellocheconta.gov.it/it/strumenti/assicurativi/polizze-linked


Sono soluzioni di cui non sentirai parlare quasi mai, perché riservate all' 1% della popolazione, anzi meno.

Alta finanza... attenzione a quello che dicono le norme, con l bassa finanza paghi il 26% e magari si più se e quando cambieranno le norme.

Stai sicuro che se bitcoin = $ 1.000.000 e/o con uso allargato; gli appetiti fiscali dei governi, sempre molto indebitati, saranno sempre molto più feroci.


Tutto direi molto, troppo complicato. Un team di legali e tecnici e ho praticamente fatto beneficenza a loro e io sono rimasto pezzente come prima  Grin
Interessante avere anche questa nozione in più ma direi per il momento poco pochissimo percorribile, direi. A me che non ci sia davvero un prodotto fatto apposta, magari in futuro.
legendary
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Il problema nasce dal momento che si detengono cose personalmente, persona fisica.

Penso che quasi nessuno all'inizio dell'avventura avesse pensato di creare una società-veicolo per detenere btc.

C'è la soluzione del prestito come già accennato.
Posso accennare al passaggio successivo.

Esiste la possibilità della rendita a vita, al limite reversibile ad un'altra persona.

Si tratta di andare da una compagnia assicurativa che trasforma un capitale in una rendita formando una polizza vita.
La rendita derivante da polizza vita è esente IRPEF.

Nella forma più semplice, viene.calcolata l'aspettativa di vita e viene erogato annualmente una rendita in base al capitale conferito.
Se uno muore prima del previsto vince la compagnia, se uno muore dopo il previsto vince la persona e può prendere in rendita anche di più del capitale conferito.

La rendita è in genere rivalutabile, perché collegata alla polizza a sua volta collegata ad un fondo, in genere fondo "a capitale garantito".

Se uno prendeva € 100 in rendita a questa si è rivalutata prende adesso € 120 la tassazione del 26% è applicata solo si € 20 in eccedenza all'importo iniziale.

Però conviene sempre.

Altro modo sarebbe quello di "convertire" btc in un'opera d'arte o più opere d'arte.
Ci sono vantaggi e svantaggi.

Da valutare la costituzione di un trust e utilizzare anche i due casi sopracitati.
https://www.ipsoa.it/wkpedia/trust

Per la residenza... il Principato di Monaco fa concorrenza fiscale alla stessa Unione Europea...
Il requisito è avere casa e costano molto care, altro requisito è avere un reddito dimostrabile e/o un conto corrente con una certa somma.
Non importano povertà.


La situazione del prestito/pegno in tutte le suo forme è la situazione intermedia per avere della liquidità da spendere senza rinunciare alle rivalutazioni future.

Quasta altra soluzione data dalla rendita a vita come si può attuare? quale compagnia accetta BTC? che poi in questo caso come funziona nello specifico? devo banalmente dargli i BTC per avere la rendita? quindi perdo i BTC che possono si scendere ma anche salire molto?
Scusate se faccio tutte domande magari banali ma sinceramente, nella vita, mi occupo di altro e non sono per niente informato su tutte queste possibilità. Come quella del trust? Non ho idea del funzionamento, mi sembra quasi alta finanza e magari sto anche dicendo una ca**ata ma abbiate pietà  Cheesy



Il trust è semplice, concettualmente è come fare una SPA di sé stessi e del.proprio patrimonio.

Nel trust una persona fa conferire i proprio beni, mobili ed immobili, scrive istruzioni dettagliate su come deve essere condotto come scrivere un software, viene nominato un "comitato" come si fosse un consiglio di amministrazione che regola nella pratica i rapporti.
La persona, le persone beneficiarie dei frutti del trust non sono più proprietarie del bene, ma ne hanno solo il possesso temporaneo.

Il trust va avanti nel tempo, come entità astratta, come dire Apple che va avanti secondo le direttive del consiglio di amministrazione anche se muore Steve Jobs.

Questo risolve vari problemi di natura fiscale ed anche di successione.
Il trust non muore e quindi per esempio non si pagano le tasse di successione.
Così come è facile distribuire la proprietà su più persone, senza fisicamente spezzare o vendere un complesso di immobili.


Era solo per dare un concetto di non pensare sempre di avere cose intestate come persona fisica.

Ovviamente non ci sono i negozi dei trust... e nemmeno delivery express;
ci vuole un paio di buoni team legali e un team tecnico.
Nulla di difficile per chi ci sa mettere le mani.


Idem con patatine per il discorso assicurativo.
Confezionare un contenitore assicurativo per detenere bitcoin attraverso una polizza vita non è previsto, in Italia, da nessun prodotto standard in commercio.
Ma si può realizzare.
Allo stato attuale occorre un controvalore superiore a 5 milioni di euro minimo.
Invece che avere un dossier titoli in banca, hai gli stessi titoli dentro una polizza.
Vendi,.compri, scambi, come avere un conto trading.

https://www.quellocheconta.gov.it/it/strumenti/assicurativi/polizze-linked


Sono soluzioni di cui non sentirai parlare quasi mai, perché riservate all' 1% della popolazione, anzi meno.

Alta finanza... attenzione a quello che dicono le norme, con l bassa finanza paghi il 26% e magari si più se e quando cambieranno le norme.

Stai sicuro che se bitcoin = $ 1.000.000 e/o con uso allargato; gli appetiti fiscali dei governi, sempre molto indebitati, saranno sempre molto più feroci.
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Tutto quello che dici ha senso farlo con Bitcoin più che dai per i soliti motivi che parliamo di una stable inutile e comunque uno sta immischiato così perché non vuole vendere btc e non vuole perdere le potenziali rivalutazioni ma magari ha bisogno di liquidità anche per vivere oltre che la questione tasse.
Con dai cioè che rivaluti.
Rimani investito appunto in una stable algoritmica a caso che non ha molto senso.  

Con bitcoin ci sono due problemi:

1)L' LTV è molto più basso. Es su Nexo se dai una stablecoin in garanzia puoi prendere a prestito fino al 90% del valore dato a garanzia, con BTC il 50%. Chi presta si deve tutelare dal rischio volatilità.
2)Il lending di Btc o eth dà remunerazioni molto più basse perchè soprattutto in un bull market la domanda di eth o btc (per shortare) è molto più bassa di quella di stablecoin per andare lunghi.

A parte questo, si può fare anche con btc, certo.

Ottimo, così ho capito per bene cosa intendi e infatti stavo già cercando di informarmi per bene su nexo. Magari ci sono altre alternative?
Concordo in parte con la nota finale, ovviamente è rischioso e la soluzione preferibile è sempre quella di stare alle regole così nessuno ti rompe le balle però, almeno, avere il quadro generale di tutte le opzioni, i loro vantaggi e svantaggi, ti può aiutare a fare la scelta migliore.
Come già detto, ovviamente non voglio uscire completamente da bitcoin, anche io penso che sia una grande invenzione e tutto ciò che ne è scaturito nel tempo, però avere i btc li nel wallet, guardarli quanto sono belli, veder crescere il loro valore e non potersi togliere delle soddisfazioni, con questa chiamiamola botta di culo, mi sembra inutile. Poi posso essere anche superficiale e ingenuo o altro ma credo sia condivisibile come visione. E per questo la discussione in questo topic può essere molto rilevante un po per tutti.

Ripetendo una richiesta tecnica (al solito, magari banale per molti ma non per me): dove scambio in maniera sicura, efficiente e rapida i BTC per DAI? Defi? Chain ETH o Layer 2? DEX? Esempio: exch.cx?

Inoltre.... se uno non ha mai dichiarato niente come possesso di BTC? si può dichiarare dicendo che ho trovato tipo un ledger o che mi sono stati donati e quindi li ho acquisiti adesso? altrimenti dovrei pagare anche per la mancata dichiarazione o no?


1)Lo scambio BTC-DAI non genera rilevanza fiscale lo puoi fare su qualsiasi exchange, anche Nexo stesso
2)Il ravvedimento operoso per mancata compilazione del quadro RW comporta delle sanzioni molto basse. Considera che se compili il quadro RW da quest'anno dovrai anche pagare il 2 per mille di imposta sul possesso.
Se non lo fai stai al rischio che qualcuno dica :"scusi lei come fa a dare a prestito delle criptovalute se non ha mai dichiarato di averne?"
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La defi esiste da ormai 5 anni.

Piattaforme come aave makerdao e simili appunto ormai da anni.

Ovviamente devi dichiarare la cosa se ti arrivano xxxx K in banca dichiari ma quando dichiari non sono plusvalenze o cashout ma sono solo un prestito.

Se chiedi un mutuo in banca mica ti “tassano il prestito”.

Poi dipende da come vuoi ripagare quel debito. E chiaro che se ci vendi del collaterale o vendi dei Bitcoin, li trasformi in usdt e ci ripaghi il debito vale come cashout ovvio e si calcolano le plusvalenze.

Se invece “pagherai” e magari anche in teoria il giorno del mai (lasci la linea di credito aperta a infinito finché non ne hai voglia) te sei sempre indebitato e basta e il collaterale e sempre non venduto e non c’è plusvalenza in niente.
Come ripagare sta a te, non ci sono scadenze fai come ti pare. Bonifichi Fiat cambi in usdt e ripaghi dai come ti pare.. se no il debito sta aperto ad eterno (ovvio ci saranno degli interessi)

Sono le stesse cose che fa qualsiasi impresa o anche qualsiasi persona che ipoteca la casa per avere liquidità, sei indebitato e hai un ipoteca sulla casa.

TRALALTRO

Se devi pagare una plusvalenza son 26% e qui dipende che plusvalenza hai.

A oggi un protocollo defi come aave con eth arriva anche a farti un collaterale fino al 90%, per assurdo fai prima a pigliare come cashout quei 90% e rischiare di rimanere liquidato e “perdere il collaterale” e quindi incorrere anche in una perdita che può essere una minusvalenza, piuttosto che fare cashout e pagare una plusvalenza del 26% 🧐
Chiaro dipende anche dalla plusvalenza perché se hai comprato e fatto pochi spicci di gain il 26% di pochi spicci non è che ne valga la pena.


Per aave ok lo conosco ma essendo in defi come faccio a farmi il bonifico? e nel caso come faccio anche a dichiararlo?

Lasciare aperta la linea di credito all'infinito non mi è chiaro (apparte come hai detto che ci sono anche degli interessi) ma se metto a collaterale btc poi ho anche il rischio di liquidazione no? su tutta questa parte prestito e ripagamento del prestito ecc ecc sono molto ignorante, lo ammetto. Dove posso informarmi e imparare questo ambito?

Considerando che non ho nessuno storico sull'acquisto di BTC (fu uno "sbaglio", tra tante virgolette, quando li presi per gioco) dovrei anche dichiararli come donazione o tipo che li ho comprati a 0€ giusto?

Inoltre se volessi considerare aave come soluzione parziale, magari per non prendersi il bear market in faccia, quindi anche per la semplice vendita su DEX di BTC, consigliate di andare su rete ETH? non è meglio un Layer 2 per le minime fee? e con quale bridge o metodo per portare BTC su altra rete (cosa che ovviamente non mi gusta ne far star tranquillo per niente ma obbligatoria suppongo)?



Il problema nasce dal momento che si detengono cose personalmente, persona fisica.

Penso che quasi nessuno all'inizio dell'avventura avesse pensato di creare una società-veicolo per detenere btc.

C'è la soluzione del prestito come già accennato.
Posso accennare al passaggio successivo.

Esiste la possibilità della rendita a vita, al limite reversibile ad un'altra persona.

Si tratta di andare da una compagnia assicurativa che trasforma un capitale in una rendita formando una polizza vita.
La rendita derivante da polizza vita è esente IRPEF.

Nella forma più semplice, viene.calcolata l'aspettativa di vita e viene erogato annualmente una rendita in base al capitale conferito.
Se uno muore prima del previsto vince la compagnia, se uno muore dopo il previsto vince la persona e può prendere in rendita anche di più del capitale conferito.

La rendita è in genere rivalutabile, perché collegata alla polizza a sua volta collegata ad un fondo, in genere fondo "a capitale garantito".

Se uno prendeva € 100 in rendita a questa si è rivalutata prende adesso € 120 la tassazione del 26% è applicata solo si € 20 in eccedenza all'importo iniziale.

Però conviene sempre.

Altro modo sarebbe quello di "convertire" btc in un'opera d'arte o più opere d'arte.
Ci sono vantaggi e svantaggi.

Da valutare la costituzione di un trust e utilizzare anche i due casi sopracitati.
https://www.ipsoa.it/wkpedia/trust

Per la residenza... il Principato di Monaco fa concorrenza fiscale alla stessa Unione Europea...
Il requisito è avere casa e costano molto care, altro requisito è avere un reddito dimostrabile e/o un conto corrente con una certa somma.
Non importano povertà.


La situazione del prestito/pegno in tutte le suo forme è la situazione intermedia per avere della liquidità da spendere senza rinunciare alle rivalutazioni future.

Quasta altra soluzione data dalla rendita a vita come si può attuare? quale compagnia accetta BTC? che poi in questo caso come funziona nello specifico? devo banalmente dargli i BTC per avere la rendita? quindi perdo i BTC che possono si scendere ma anche salire molto?
Scusate se faccio tutte domande magari banali ma sinceramente, nella vita, mi occupo di altro e non sono per niente informato su tutte queste possibilità. Come quella del trust? Non ho idea del funzionamento, mi sembra quasi alta finanza e magari sto anche dicendo una ca**ata ma abbiate pietà  Cheesy



Per mie esperienze pregresse, vorrei spiegare come funziona i rapporto
con  un ente statale (ADE in questo caso, ma anche inps, inail... agistcono tutti piu' o meno allo stesso modo)

Per questi motivi, consiglio sempre di rivolgersi a professionisti per questo genere di cose,
non tanto per avere "ragione o torto" che non esiste in questo genere di questioni, ma piuttosto
per poter attivare le loro assicurazioni/risorse nel caso le cose si mettano male.

Certamente e vorrei anche provare a sentire qualcuno ma ovviamente non ho contatti in zona. Dovrei informarmi ma avere anche la fortuna di trovare persone qualificate forse non è nemmeno semplice. Magari online qualche contatto di professionisti certi che qualcuno ne ha già provato l'efficacia?



Faccio solo un esempio, ognuno ne tragga le conseguenze che preferisce

supponiamo tu abbia 1 btc (=60.000 euro) e che tu abbia fatto il bravo cittadino dichiarandoli nel quadro RW. Quindi lo Stato sa che hai quella cifra e non può romperti le balle.

1)Vendi 1 btc in cambio di DAI (stablecoin algoritmica, quindi vendita fiscalmente irrilevante)
2)Adesso hai 60.000 DAI
3)Vai su Nexo, ti iscrivi (facendo KYC) e depositi la metà, 30.000 DAI
4)A questo punto puoi aprire una linea di credito dando a garanzia i tuoi 30k DAI, ricevendo un prestito fino a circa 25.000 euro. Questo prestito ti viene direttamente accreditato sul conto corrente con un bonifico oppure dato in stablecoin. Oppure lo puoi spendere con la NEXO card
5)Questi 25k euro sono un debito, quindi li puoi spendere ma non deve pagarci nessuna tassa
6)La linea di credito non ha rate nel senso che la puoi rimborsare quando vuoi, ha durata 1 anno ma se non rimborsi il capitale viene automaticamente rinnovata. Finchè resta aperta paghi un interesse che dipende dal tuo score su Nexo ma nel peggiore dei casi è il 15.9%
7)Gli altri 30k DAI li depositi su Aave, piattaforma decentralizzata dove non serve KYC, e li metti in lending. Attualmente rendono cifre variabili dal 10 al 20% annuo.

con i proventi di 7) ripagate gli interessi di 6) e se vi va bene, nel tempo, anche il capitale.

CONCLUSIONE: Avete ottenuto 25.000 euro senza pagarci le tasse e alla fine avete sempre i vostri 60.000 DAI

OBIEZIONE VOSTRO ONORE! Sui proventi di 7) essendo rendimenti dovreste pagare tasse. Vero, verissimo...ma Aave è coff...coff....decent...coff....coff....non ser...coff...coff...K....

NOTA FINALE: QUANTO DESCRITTO SOPRA E' UN OPERAZIONE ALTAMENTE RISCHIOSA ED INFINITAMENTE IDIOTA PER UN NUMERO INFINITO DI MOTIVI CHE NON STO QUI AD ELENCARE MA CHE DOVRESTE AVERE GIA' CAPITO DA SOLI.
SE PROPRIO BRAMATE DISFARVI DELLA MIGLIORE MONETA CHE LA MENTE UMANA ABBIA MAI IDEATO IN CAMBIO DI FOGLIETTI COLORATI CON I MONUMENTI SOPRA E' ALTAMENTE PREFERIBILE, IMHO, VENDERE BITCOIN E PAGARE IL 26% DI TASSE.
MA NON PREFERIBILE DI POCO, PREFERIBILE DI TANTO.

Fate vobis.

Ottimo, così ho capito per bene cosa intendi e infatti stavo già cercando di informarmi per bene su nexo. Magari ci sono altre alternative?
Concordo in parte con la nota finale, ovviamente è rischioso e la soluzione preferibile è sempre quella di stare alle regole così nessuno ti rompe le balle però, almeno, avere il quadro generale di tutte le opzioni, i loro vantaggi e svantaggi, ti può aiutare a fare la scelta migliore.
Come già detto, ovviamente non voglio uscire completamente da bitcoin, anche io penso che sia una grande invenzione e tutto ciò che ne è scaturito nel tempo, però avere i btc li nel wallet, guardarli quanto sono belli, veder crescere il loro valore e non potersi togliere delle soddisfazioni, con questa chiamiamola botta di culo, mi sembra inutile. Poi posso essere anche superficiale e ingenuo o altro ma credo sia condivisibile come visione. E per questo la discussione in questo topic può essere molto rilevante un po per tutti.

Ripetendo una richiesta tecnica (al solito, magari banale per molti ma non per me): dove scambio in maniera sicura, efficiente e rapida i BTC per DAI? Defi? Chain ETH o Layer 2? DEX? Esempio: exch.cx?

Inoltre.... se uno non ha mai dichiarato niente come possesso di BTC? si può dichiarare dicendo che ho trovato tipo un ledger o che mi sono stati donati e quindi li ho acquisiti adesso? altrimenti dovrei pagare anche per la mancata dichiarazione o no?



Se l'intento è quello di fare cash out parziali per ridurre la volatilità e se le cifre in ballo non sono grandi si può comprare oro per bitcoin e si può vendere oro per bitcoin senza fare mai passare un bonifico per il proprio conto in banca. L'operazione sarebbe fiscalmente rilevante ma a seconda della propria situazione potrebbe essere praticamente invisibile perché non fa scattare segnalazioni. Ci sono vari livelli di opacità, vari limiti giurisdizionali e anche approcci differenti con costi e rischi differenti.

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Non li sto consigliando non sono gli unici sto solo offrendo uno spunto di riflessione... dopotutto l'oro è ai massimi contro il dollaro e ai minimi contro bitcoin.

ok è un altro punto di vista e un altra possibile idea e ti ringrazio perchè è bene sapere le varie alternative, ragionarci sopra e scegliere la migliore, anche appunto confrontandosi.



Oppure basta non possedere beni confiscabili 😇

Manco organizzi niente passano 20 anni e ancora ti arrivano le cartelle e nel frattempo btc e arrivato a un milione 🤷‍♂️
E intanto ti facevi i cazzo tuoi, se ti gira quando hai una pila di grano grande come una casa ti organizzi e paghi, se no resto così, “nullatenente”…

Non possedere niente però non è sempre fattibile. Se qualcuno ha la ricetta giusta che la condivida  Grin



Tutto quello che dici ha senso farlo con Bitcoin più che dai per i soliti motivi che parliamo di una stable inutile e comunque uno sta immischiato così perché non vuole vendere btc e non vuole perdere le potenziali rivalutazioni ma magari ha bisogno di liquidità anche per vivere oltre che la questione tasse.
Con dai cioè che rivaluti.
Rimani investito appunto in una stable algoritmica a caso che non ha molto senso. 

Ottima osservazione.
Però con BTC rischi anche la liquidazione o no? con DAI non dovresti giusto? sempre supponendo che DAI rimanga stabile e non faccia come UST e considerando anche che, anche io, non sarei super tranquillo ad espormi a DAI.
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Sinceramente non ho capito molto di quello che stai proponendo (apparte che abbiamo capito tu non venderesti mai e sotto nessuna condizione).
- Come faccio a collateralizzare btc e comprarmi una casa?
- Con quale piattaforma faccio ciò?
- Come dichiaro il tutto?
- Come faccio a ripagare il prestito con comode e semplici rate mensili?
- Se mi faccio fare un bonifico di 20000€ da quella piattaforma non alzo nessun sospetto?
Possiamo sviluppare questo filone interpretativo? spiegandoci il tutto come faresti ad un analfabeta (quale sono in questo campo  Grin)
Grazie  Wink


Faccio solo un esempio, ognuno ne tragga le conseguenze che preferisce

supponiamo tu abbia 1 btc (=60.000 euro) e che tu abbia fatto il bravo cittadino dichiarandoli nel quadro RW. Quindi lo Stato sa che hai quella cifra e non può romperti le balle.

1)Vendi 1 btc in cambio di DAI (stablecoin algoritmica, quindi vendita fiscalmente irrilevante)
2)Adesso hai 60.000 DAI
3)Vai su Nexo, ti iscrivi (facendo KYC) e depositi la metà, 30.000 DAI
4)A questo punto puoi aprire una linea di credito dando a garanzia i tuoi 30k DAI, ricevendo un prestito fino a circa 25.000 euro. Questo prestito ti viene direttamente accreditato sul conto corrente con un bonifico oppure dato in stablecoin. Oppure lo puoi spendere con la NEXO card
5)Questi 25k euro sono un debito, quindi li puoi spendere ma non deve pagarci nessuna tassa
6)La linea di credito non ha rate nel senso che la puoi rimborsare quando vuoi, ha durata 1 anno ma se non rimborsi il capitale viene automaticamente rinnovata. Finchè resta aperta paghi un interesse che dipende dal tuo score su Nexo ma nel peggiore dei casi è il 15.9%



7)Gli altri 30k DAI li depositi su Aave, piattaforma decentralizzata dove non serve KYC, e li metti in lending. Attualmente rendono cifre variabili dal 10 al 20% annuo.

con i proventi di 7) ripagate gli interessi di 6) e se vi va bene, nel tempo, anche il capitale.

CONCLUSIONE: Avete ottenuto 25.000 euro senza pagarci le tasse e alla fine avete sempre i vostri 60.000 DAI

OBIEZIONE VOSTRO ONORE! Sui proventi di 7) essendo rendimenti dovreste pagare tasse. Vero, verissimo...ma Aave è coff...coff....decent...coff....coff....non ser...coff...coff...K....

NOTA FINALE: QUANTO DESCRITTO SOPRA E' UN OPERAZIONE ALTAMENTE RISCHIOSA ED INFINITAMENTE IDIOTA PER UN NUMERO INFINITO DI MOTIVI CHE NON STO QUI AD ELENCARE MA CHE DOVRESTE AVERE GIA' CAPITO DA SOLI.
SE PROPRIO BRAMATE DISFARVI DELLA MIGLIORE MONETA CHE LA MENTE UMANA ABBIA MAI IDEATO IN CAMBIO DI FOGLIETTI COLORATI CON I MONUMENTI SOPRA E' ALTAMENTE PREFERIBILE, IMHO, VENDERE BITCOIN E PAGARE IL 26% DI TASSE.
MA NON PREFERIBILE DI POCO, PREFERIBILE DI TANTO.

Fate vobis.



Tutto quello che dici ha senso farlo con Bitcoin più che dai per i soliti motivi che parliamo di una stable inutile e comunque uno sta immischiato così perché non vuole vendere btc e non vuole perdere le potenziali rivalutazioni ma magari ha bisogno di liquidità anche per vivere oltre che la questione tasse.
Con dai cioè che rivaluti.
Rimani investito appunto in una stable algoritmica a caso che non ha molto senso. 
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Quell'interpretazione è irrilevante secondo me perchè va contro la legge di bilancio 2023, una norma di rango superiore.
Così la pensa anche lo studio a cui mi sono affidato per la dichiarazione, uno dei meno ignoranti in Italia sulla materia (esperti non esistono).

La legge dice che "Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni"
Cryptoattività con stesse caratteristiche e funzioni significa che se vendi btc per un NFT quello è rilevante fiscalmente.

Ma il concetto di e-money l'ha stabilito il MiCa non la legge italiana ed è solo un esempio.

Se poi vogliamo stare più tranquilli per aggirare questa interpretazione ridicola basta usare stablecoin algoritmiche e ce ne sono di buone (io uso ad es DAI, DLLR e MOC).
i tempi di Terra e Luna sono lontani, fermo restando che è sempre bene tenere in stablecoin importi molto bassi del capitale qualsiasi esse siano.

Per certi versi sono più sicure queste di quelle centralizzate come USDC che aveva le riserve in banche regionali USA investite dalla crisi di liquidità.


Per mie esperienze pregresse, vorrei spiegare come funziona i rapporto
con  un ente statale (ADE in questo caso, ma anche inps, inail... agistcono tutti piu' o meno allo stesso modo)

riprendo un mio  post di diversi anni fa:

Quote

l'ADE ti fa un accertamento (di solito senza dirti un cazzo)

poi puo' chiamarti la finanza per spiegazioni, o chiamarti la stessa ADE,
o molto piu' comunemente arrivarti la multa direttamente.

Tieni conto che per farti la multa possono andare avanti per presunzione,
senza prove o fatti accertati.

Da quando ti arriva la multa, tu teoricamente puoi iniziare a difenderti, ma tutte
le prove di innocenza sono a tuo carico.

Nel frattempo passa del tempo, e puo' darsi che la tua multa venga passata direttamente a equitalia
PRIMA che tu abbia fatto tempo a fare nulla dal punto di vista giudiziario, gli avvocati e i tribunali si muovono lentissimamente.

Se il caso e' questo, devi anche trovare un avvocato bravo che sia in grado di fare tutte le procedure d'urgenza
per bloccare equitalia, altrimenti ti trovi a dover pagare (oppure ad avere i beni confiscati) prima
che tu abbia avuto tempo di organizzare una difesa.

Tutte questi passaggi te li descrivo perche' li ho vissuti personalmente.

Se non ti sai muovere tra avvocati e tribunali, sei finito.


Per questi motivi, consiglio sempre di rivolgersi a professionisti per questo genere di cose,
non tanto per avere "ragione o torto" che non esiste in questo genere di questioni, ma piuttosto
per poter attivare le loro assicurazioni/risorse nel caso le cose si mettano male.



Oppure basta non possedere beni confiscabili 😇

Manco organizzi niente passano 20 anni e ancora ti arrivano le cartelle e nel frattempo btc e arrivato a un milione 🤷‍♂️
E intanto ti facevi i cazzo tuoi, se ti gira quando hai una pila di grano grande come una casa ti organizzi e paghi, se no resto così, “nullatenente”…
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Se l'intento è quello di fare cash out parziali per ridurre la volatilità e se le cifre in ballo non sono grandi si può comprare oro per bitcoin e si può vendere oro per bitcoin senza fare mai passare un bonifico per il proprio conto in banca. L'operazione sarebbe fiscalmente rilevante ma a seconda della propria situazione potrebbe essere praticamente invisibile perché non fa scattare segnalazioni. Ci sono vari livelli di opacità, vari limiti giurisdizionali e anche approcci differenti con costi e rischi differenti.

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Non li sto consigliando non sono gli unici sto solo offrendo uno spunto di riflessione... dopotutto l'oro è ai massimi contro il dollaro e ai minimi contro bitcoin.

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Sinceramente non ho capito molto di quello che stai proponendo (apparte che abbiamo capito tu non venderesti mai e sotto nessuna condizione).
- Come faccio a collateralizzare btc e comprarmi una casa?
- Con quale piattaforma faccio ciò?
- Come dichiaro il tutto?
- Come faccio a ripagare il prestito con comode e semplici rate mensili?
- Se mi faccio fare un bonifico di 20000€ da quella piattaforma non alzo nessun sospetto?
Possiamo sviluppare questo filone interpretativo? spiegandoci il tutto come faresti ad un analfabeta (quale sono in questo campo  Grin)
Grazie  Wink


Faccio solo un esempio, ognuno ne tragga le conseguenze che preferisce

supponiamo tu abbia 1 btc (=60.000 euro) e che tu abbia fatto il bravo cittadino dichiarandoli nel quadro RW. Quindi lo Stato sa che hai quella cifra e non può romperti le balle.

1)Vendi 1 btc in cambio di DAI (stablecoin algoritmica, quindi vendita fiscalmente irrilevante)
2)Adesso hai 60.000 DAI
3)Vai su Nexo, ti iscrivi (facendo KYC) e depositi la metà, 30.000 DAI
4)A questo punto puoi aprire una linea di credito dando a garanzia i tuoi 30k DAI, ricevendo un prestito fino a circa 25.000 euro. Questo prestito ti viene direttamente accreditato sul conto corrente con un bonifico oppure dato in stablecoin. Oppure lo puoi spendere con la NEXO card
5)Questi 25k euro sono un debito, quindi li puoi spendere ma non deve pagarci nessuna tassa
6)La linea di credito non ha rate nel senso che la puoi rimborsare quando vuoi, ha durata 1 anno ma se non rimborsi il capitale viene automaticamente rinnovata. Finchè resta aperta paghi un interesse che dipende dal tuo score su Nexo ma nel peggiore dei casi è il 15.9%



7)Gli altri 30k DAI li depositi su Aave, piattaforma decentralizzata dove non serve KYC, e li metti in lending. Attualmente rendono cifre variabili dal 10 al 20% annuo.

con i proventi di 7) ripagate gli interessi di 6) e se vi va bene, nel tempo, anche il capitale.

CONCLUSIONE: Avete ottenuto 25.000 euro senza pagarci le tasse e alla fine avete sempre i vostri 60.000 DAI

OBIEZIONE VOSTRO ONORE! Sui proventi di 7) essendo rendimenti dovreste pagare tasse. Vero, verissimo...ma Aave è coff...coff....decent...coff....coff....non ser...coff...coff...K....

NOTA FINALE: QUANTO DESCRITTO SOPRA E' UN OPERAZIONE ALTAMENTE RISCHIOSA ED INFINITAMENTE IDIOTA PER UN NUMERO INFINITO DI MOTIVI CHE NON STO QUI AD ELENCARE MA CHE DOVRESTE AVERE GIA' CAPITO DA SOLI.
SE PROPRIO BRAMATE DISFARVI DELLA MIGLIORE MONETA CHE LA MENTE UMANA ABBIA MAI IDEATO IN CAMBIO DI FOGLIETTI COLORATI CON I MONUMENTI SOPRA E' ALTAMENTE PREFERIBILE, IMHO, VENDERE BITCOIN E PAGARE IL 26% DI TASSE.
MA NON PREFERIBILE DI POCO, PREFERIBILE DI TANTO.

Fate vobis.

legendary
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Quell'interpretazione è irrilevante secondo me perchè va contro la legge di bilancio 2023, una norma di rango superiore.
Così la pensa anche lo studio a cui mi sono affidato per la dichiarazione, uno dei meno ignoranti in Italia sulla materia (esperti non esistono).

La legge dice che "Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni"
Cryptoattività con stesse caratteristiche e funzioni significa che se vendi btc per un NFT quello è rilevante fiscalmente.

Ma il concetto di e-money l'ha stabilito il MiCa non la legge italiana ed è solo un esempio.

Se poi vogliamo stare più tranquilli per aggirare questa interpretazione ridicola basta usare stablecoin algoritmiche e ce ne sono di buone (io uso ad es DAI, DLLR e MOC).
i tempi di Terra e Luna sono lontani, fermo restando che è sempre bene tenere in stablecoin importi molto bassi del capitale qualsiasi esse siano.

Per certi versi sono più sicure queste di quelle centralizzate come USDC che aveva le riserve in banche regionali USA investite dalla crisi di liquidità.


Per mie esperienze pregresse, vorrei spiegare come funziona i rapporto
con  un ente statale (ADE in questo caso, ma anche inps, inail... agistcono tutti piu' o meno allo stesso modo)

riprendo un mio  post di diversi anni fa:

Quote

l'ADE ti fa un accertamento (di solito senza dirti un cazzo)

poi puo' chiamarti la finanza per spiegazioni, o chiamarti la stessa ADE,
o molto piu' comunemente arrivarti la multa direttamente.

Tieni conto che per farti la multa possono andare avanti per presunzione,
senza prove o fatti accertati.

Da quando ti arriva la multa, tu teoricamente puoi iniziare a difenderti, ma tutte
le prove di innocenza sono a tuo carico.

Nel frattempo passa del tempo, e puo' darsi che la tua multa venga passata direttamente a equitalia
PRIMA che tu abbia fatto tempo a fare nulla dal punto di vista giudiziario, gli avvocati e i tribunali si muovono lentissimamente.

Se il caso e' questo, devi anche trovare un avvocato bravo che sia in grado di fare tutte le procedure d'urgenza
per bloccare equitalia, altrimenti ti trovi a dover pagare (oppure ad avere i beni confiscati) prima
che tu abbia avuto tempo di organizzare una difesa.

Tutte questi passaggi te li descrivo perche' li ho vissuti personalmente.

Se non ti sai muovere tra avvocati e tribunali, sei finito.


Per questi motivi, consiglio sempre di rivolgersi a professionisti per questo genere di cose,
non tanto per avere "ragione o torto" che non esiste in questo genere di questioni, ma piuttosto
per poter attivare le loro assicurazioni/risorse nel caso le cose si mettano male.

legendary
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Il problema nasce dal momento che si detengono cose personalmente, persona fisica.

Penso che quasi nessuno all'inizio dell'avventura avesse pensato di creare una società-veicolo per detenere btc.

C'è la soluzione del prestito come già accennato.
Posso accennare al passaggio successivo.

Esiste la possibilità della rendita a vita, al limite reversibile ad un'altra persona.

Si tratta di andare da una compagnia assicurativa che trasforma un capitale in una rendita formando una polizza vita.
La rendita derivante da polizza vita è esente IRPEF.

Nella forma più semplice, viene.calcolata l'aspettativa di vita e viene erogato annualmente una rendita in base al capitale conferito.
Se uno muore prima del previsto vince la compagnia, se uno muore dopo il previsto vince la persona e può prendere in rendita anche di più del capitale conferito.

La rendita è in genere rivalutabile, perché collegata alla polizza a sua volta collegata ad un fondo, in genere fondo "a capitale garantito".

Se uno prendeva € 100 in rendita a questa si è rivalutata prende adesso € 120 la tassazione del 26% è applicata solo si € 20 in eccedenza all'importo iniziale.

Però conviene sempre.

Altro modo sarebbe quello di "convertire" btc in un'opera d'arte o più opere d'arte.
Ci sono vantaggi e svantaggi.

Da valutare la costituzione di un trust e utilizzare anche i due casi sopracitati.
https://www.ipsoa.it/wkpedia/trust

Per la residenza... il Principato di Monaco fa concorrenza fiscale alla stessa Unione Europea...
Il requisito è avere casa e costano molto care, altro requisito è avere un reddito dimostrabile e/o un conto corrente con una certa somma.
Non importano povertà.


La situazione del prestito/pegno in tutte le suo forme è la situazione intermedia per avere della liquidità da spendere senza rinunciare alle rivalutazioni future.
hero member
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Non è detto si debba vendere il 100%, considerato pure che esistono anche altri prodotti finanziari (ma qui mi fermo perché dipende dalle personali ragioni di voler diversificare dalle crypto).

Secondo me va vista molto ogni singola situazione.

Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.

Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.

Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.

Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.

Si l'esempio che hai fatto calza. Holdare a vita non ha senso e con questo non sto dicendo che fai cash out e chi si è visto si è visto. Ovviamente fai una riequilibrazione del tuo investimento. La cosa più sensata, ma ovviamente non facile da attuare, vendere al top e ricomprare al bottom, magari la stessa quantità di crypto di partenza e fare il solo cash out della rimanenza, quindi hai sempre la stessa quantità investita ma il guadagnato te lo godi e magari si con quello ci paghi la tangente legalizzata (non ideale ma almeno ti togli dai guai).
Poi magari sono troppo ingenuo o ottimista ma in teoria non sarebbe niente male.
Ma il topic era proprio per capire se ci sono altre vie percorribili ma fattibili.

Vuoi comprarti una casa Collateralizzi btc e chiedi un prestito in coriandoli e la compri, vuoi comprarti una macchina collateralizzi btc e chiedi un prestito e la compri, vuoi fare la spesa Collateralizzo btc chiedi un prestito o e lo butti su una carta e fai la spesa.

Non serve uscire per avere le cose.
Tutte queste operazioni non sono cashout ma debiti se dichiarate.

In soldoni il punto è questo.

SE poi ripaghi il debito VENDENDO COLLATERALE comunque nei fatti stai di nuovo facendo una sorta di cashout, Se invece ripaghi un altro modo piano piano (hai un lavoro o altri redditi e ripaghi) e come pagare la rata del mutuo e non paghi nulla ma hai la liquidità in mano per comprare le cose che ti vuoi comprare comunque.

Prendo uno spunto interpretativo:

“ La seconda strada, invece, prevede l’utilizzo di altri redditi per far fronte alla restituzione del prestito. In questo caso, per estinguere il debito l’utente usa ad esempio il proprio reddito da lavoro, effettuando dei semplici bonifici in valuta fiat alla piattaforma che ha erogato il prestito. Al termine del piano di ammortamento, le criptovalute bloccate come collaterale saranno svincolate e torneranno nella disponibilità dell’utente, il quale, non avendo mai eseguito alcun prelievo, non sarà tenuto a pagare alcuna imposta. Facciamo un esempio concreto: un utente prende in prestito 20.000€ da una piattaforma, utilizzando 1 bitcoin come collaterale. Nel primo caso restituisce il prestito utilizzando 0,8 bitcoin “prelevandoli” dal suo wallet e in quel momento, qualora si sia verificata una plusvalenza, sorge l’onere fiscale pari al 26% della plusvalenza. Nel secondo caso, la restituzione avviene con il pagamento di 20 rate mensili da 1.000€ che l’utente paga con un bonifico alla piattaforma. 20 mesi dopo, il bitcoin vincolato viene sbloccato, senza che l’utente abbia mai eseguito alcun prelievo e quindi non sorge alcun onere fiscale.”

Sinceramente non ho capito molto di quello che stai proponendo (apparte che abbiamo capito tu non venderesti mai e sotto nessuna condizione).
- Come faccio a collateralizzare btc e comprarmi una casa?
- Con quale piattaforma faccio ciò?
- Come dichiaro il tutto?
- Come faccio a ripagare il prestito con comode e semplici rate mensili?
- Se mi faccio fare un bonifico di 20000€ da quella piattaforma non alzo nessun sospetto?
Possiamo sviluppare questo filone interpretativo? spiegandoci il tutto come faresti ad un analfabeta (quale sono in questo campo  Grin)
Grazie  Wink


La defi esiste da ormai 5 anni.

Piattaforme come aave makerdao e simili appunto ormai da anni.

Ovviamente devi dichiarare la cosa se ti arrivano xxxx K in banca dichiari ma quando dichiari non sono plusvalenze o cashout ma sono solo un prestito.

Se chiedi un mutuo in banca mica ti “tassano il prestito”.

Poi dipende da come vuoi ripagare quel debito. E chiaro che se ci vendi del collaterale o vendi dei Bitcoin, li trasformi in usdt e ci ripaghi il debito vale come cashout ovvio e si calcolano le plusvalenze.

Se invece “pagherai” e magari anche in teoria il giorno del mai (lasci la linea di credito aperta a infinito finché non ne hai voglia) te sei sempre indebitato e basta e il collaterale e sempre non venduto e non c’è plusvalenza in niente.
Come ripagare sta a te, non ci sono scadenze fai come ti pare. Bonifichi Fiat cambi in usdt e ripaghi dai come ti pare.. se no il debito sta aperto ad eterno (ovvio ci saranno degli interessi)

Sono le stesse cose che fa qualsiasi impresa o anche qualsiasi persona che ipoteca la casa per avere liquidità, sei indebitato e hai un ipoteca sulla casa.

TRALALTRO

Se devi pagare una plusvalenza son 26% e qui dipende che plusvalenza hai.

A oggi un protocollo defi come aave con eth arriva anche a farti un collaterale fino al 90%, per assurdo fai prima a pigliare come cashout quei 90% e rischiare di rimanere liquidato e “perdere il collaterale” e quindi incorrere anche in una perdita che può essere una minusvalenza, piuttosto che fare cashout e pagare una plusvalenza del 26% 🧐
Chiaro dipende anche dalla plusvalenza perché se hai comprato e fatto pochi spicci di gain il 26% di pochi spicci non è che ne valga la pena.
newbie
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Non è detto si debba vendere il 100%, considerato pure che esistono anche altri prodotti finanziari (ma qui mi fermo perché dipende dalle personali ragioni di voler diversificare dalle crypto).

Secondo me va vista molto ogni singola situazione.

Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.

Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.

Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.

Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.

Si l'esempio che hai fatto calza. Holdare a vita non ha senso e con questo non sto dicendo che fai cash out e chi si è visto si è visto. Ovviamente fai una riequilibrazione del tuo investimento. La cosa più sensata, ma ovviamente non facile da attuare, vendere al top e ricomprare al bottom, magari la stessa quantità di crypto di partenza e fare il solo cash out della rimanenza, quindi hai sempre la stessa quantità investita ma il guadagnato te lo godi e magari si con quello ci paghi la tangente legalizzata (non ideale ma almeno ti togli dai guai).
Poi magari sono troppo ingenuo o ottimista ma in teoria non sarebbe niente male.
Ma il topic era proprio per capire se ci sono altre vie percorribili ma fattibili.

Vuoi comprarti una casa Collateralizzi btc e chiedi un prestito in coriandoli e la compri, vuoi comprarti una macchina collateralizzi btc e chiedi un prestito e la compri, vuoi fare la spesa Collateralizzo btc chiedi un prestito o e lo butti su una carta e fai la spesa.

Non serve uscire per avere le cose.
Tutte queste operazioni non sono cashout ma debiti se dichiarate.

In soldoni il punto è questo.

SE poi ripaghi il debito VENDENDO COLLATERALE comunque nei fatti stai di nuovo facendo una sorta di cashout, Se invece ripaghi un altro modo piano piano (hai un lavoro o altri redditi e ripaghi) e come pagare la rata del mutuo e non paghi nulla ma hai la liquidità in mano per comprare le cose che ti vuoi comprare comunque.

Prendo uno spunto interpretativo:

“ La seconda strada, invece, prevede l’utilizzo di altri redditi per far fronte alla restituzione del prestito. In questo caso, per estinguere il debito l’utente usa ad esempio il proprio reddito da lavoro, effettuando dei semplici bonifici in valuta fiat alla piattaforma che ha erogato il prestito. Al termine del piano di ammortamento, le criptovalute bloccate come collaterale saranno svincolate e torneranno nella disponibilità dell’utente, il quale, non avendo mai eseguito alcun prelievo, non sarà tenuto a pagare alcuna imposta. Facciamo un esempio concreto: un utente prende in prestito 20.000€ da una piattaforma, utilizzando 1 bitcoin come collaterale. Nel primo caso restituisce il prestito utilizzando 0,8 bitcoin “prelevandoli” dal suo wallet e in quel momento, qualora si sia verificata una plusvalenza, sorge l’onere fiscale pari al 26% della plusvalenza. Nel secondo caso, la restituzione avviene con il pagamento di 20 rate mensili da 1.000€ che l’utente paga con un bonifico alla piattaforma. 20 mesi dopo, il bitcoin vincolato viene sbloccato, senza che l’utente abbia mai eseguito alcun prelievo e quindi non sorge alcun onere fiscale.”

Sinceramente non ho capito molto di quello che stai proponendo (apparte che abbiamo capito tu non venderesti mai e sotto nessuna condizione).
- Come faccio a collateralizzare btc e comprarmi una casa?
- Con quale piattaforma faccio ciò?
- Come dichiaro il tutto?
- Come faccio a ripagare il prestito con comode e semplici rate mensili?
- Se mi faccio fare un bonifico di 20000€ da quella piattaforma non alzo nessun sospetto?
Possiamo sviluppare questo filone interpretativo? spiegandoci il tutto come faresti ad un analfabeta (quale sono in questo campo  Grin)
Grazie  Wink
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Senza prendere Bitcoin stretto o veri ricchi “holdano infinito” nel senso che il valore del loro patrimonio e dato dal valore ad esempio del pacchetto azionario di aziende sempre profittevoli che aumentano di valore nel tempo.

Stesso dicasi con bitcoin.

Se uno vuole uscire in liquidità (per fare cosa? Per voler diventare poveri piano piano?) è giusto che paghi il pizzo e allora qui non si parla di piano a lungo termine ma di speculazione.

Qui mi sembra che non ci sia ancora l’ottica giusta per affrontare un percorso serio con bitcoin, e come dice Plutosky se volete uscire in coriandoli per il 100% del capitale cercate la giusta punizione.

Aggiungo che un Elon Musk che chiede liquidità per azioni finanziarie o simili NON VENDE IL PACCHETTO AZIONARIO praticamente MAI.
Semplicemente chiede linee di credito o mette a collaterale il suo vero valore azionario per liquidità.

Cosa che si può fare anche da retail agevolmente nel mondo cripto andando su uno dei tanti protocolli di defi, collateralizzando btc/eth o quel che si vuole (rischioso ovviamente altcoins random) e chiedendo un prestito.
Ovviamente quel prestito risulta un debito non in “cashout”

Se invece avete solo smania di uscire dal mercato perché pensate di fare solo speculazione per tornare ripeto A FARE CHE COSA? In valuta FIAT.
VI MERITATE la tassa del popolino e le supposte.

Anche le soluzioni di andare a Dubai o in paesi del cazzo a fare che? Vivere anni in un posto di merda per risparmiare in tasse? Alla fine cosa si è “tentato” di diventare ricchi/benestanti a fare?
Per uscire di nuovo in coriandoli FIAT che non valgono niente e, in più, per andare a vivere come dei fuggitivi in un paese del cazzissimo?

A quel punto non valeva la pena piuttosto

A_ rimanere investiti pseudo a vita come fa chi è vero ricco (un imprenditore cosa fa? L’azienda improvvisamente vale 1/2/10 milioni e liquida tutto a caso per avere cosa?)
B_ pagare il pizzo e rimanere nel bel posto dove piace tanto vivere dopo aver pagato il pizzo allo stato.


A parte “spese ordinarie” con carte cripto buono Amazon etc che volete, se volete CONVERSIONI STRAORDINARIE cioè di vari zero da cripto/btc quel che sia a valuta Fiat in un conto corrente ALLORA ne pagate le conseguenze.
NON SI SCAPPA.

Perché la base prima di tutte le teorie fiscali è che vi arrivano tot soldi random “dal nulla” e scattano i controlli anti riciclaggio prima ancora delle questioni fiscali.
I controlli riciclaggio poi sono roba penale che devi giustificare che non hai spacciato droghe carie fuori dalle scuole, non hai fatto il trafficante di armi, di organi etc…

Far “spuntare” fuori pile di soldi in Fiat dal nulla e “ciliegina sulla torta” usare le banche con i bonifici è proprio il modo in cui ci si infila il suppostone da soli.
Se si vuole fare così, si paga il pizzo, non c’è scampo.


P. S. UNA QUESTIONE SULLE STABLE

Gia della valuta Fiat si ha POCHISSIMA FIDUCIA.
Figuriamoci rimanere “investiti” anni in stable coin del cazzo.
Le stable coin sono “token” come le fishes di un casino, finché il casino esiste ed e vivo le fishes hanno il valore in dollari.
Ma nessuno è così coglione da investire per anni in fishes del casino! Quando ha fatto i suoi giochi va alla cassa e le cambia in dollari/euro veri.

Questo per dire che vanno bene come appoggio temporaneo limitato nel tempo (deposito aspetto un livello per entrare, faccio un take profit e tengo un po’ di liquidità per un buy the dip etc..)

ASSOLUTAMENTE NON È UNA SOLUZIONE A LUNGO TERMINE

Se succede un casino Bitcoin al massimo dumpa ma rimane.

Le stable chi lo sa.. nonostante sia il primo a non aver più la FUD su tether e simili da anni, io non capisco però come ci si possa fidare a lasciare patrimoni non solo in FIAT in se, ma nella taroccata della Fiat.

E follia! E forse significa proprio non aver capito perché si è in questo mondo e perché esiste Bitcoin.

A quel punto non fate prima a comprarvi l’ETF e tradarvelo sul vostro home banking assieme all’azionario?

Che ci fate qua, qual è il vostro scopo?
Non è detto si debba vendere il 100%, considerato pure che esistono anche altri prodotti finanziari (ma qui mi fermo perché dipende dalle personali ragioni di voler diversificare dalle crypto).

Secondo me va vista molto ogni singola situazione.

Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.

Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.

Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.

Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.

Vuoi comprarti una casa Collateralizzi btc e chiedi un prestito in coriandoli e la compri, vuoi comprarti una macchina collateralizzi btc e chiedi un prestito e la compri, vuoi fare la spesa Collateralizzo btc chiedi un prestito o e lo butti su una carta e fai la spesa.

Non serve uscire per avere le cose.
Tutte queste operazioni non sono cashout ma debiti se dichiarate.

In soldoni il punto è questo.

SE poi ripaghi il debito VENDENDO COLLATERALE comunque nei fatti stai di nuovo facendo una sorta di cashout, Se invece ripaghi un altro modo piano piano (hai un lavoro o altri redditi e ripaghi) e come pagare la rata del mutuo e non paghi nulla ma hai la liquidità in mano per comprare le cose che ti vuoi comprare comunque.

Prendo uno spunto interpretativo:

“ La seconda strada, invece, prevede l’utilizzo di altri redditi per far fronte alla restituzione del prestito. In questo caso, per estinguere il debito l’utente usa ad esempio il proprio reddito da lavoro, effettuando dei semplici bonifici in valuta fiat alla piattaforma che ha erogato il prestito. Al termine del piano di ammortamento, le criptovalute bloccate come collaterale saranno svincolate e torneranno nella disponibilità dell’utente, il quale, non avendo mai eseguito alcun prelievo, non sarà tenuto a pagare alcuna imposta. Facciamo un esempio concreto: un utente prende in prestito 20.000€ da una piattaforma, utilizzando 1 bitcoin come collaterale. Nel primo caso restituisce il prestito utilizzando 0,8 bitcoin “prelevandoli” dal suo wallet e in quel momento, qualora si sia verificata una plusvalenza, sorge l’onere fiscale pari al 26% della plusvalenza. Nel secondo caso, la restituzione avviene con il pagamento di 20 rate mensili da 1.000€ che l’utente paga con un bonifico alla piattaforma. 20 mesi dopo, il bitcoin vincolato viene sbloccato, senza che l’utente abbia mai eseguito alcun prelievo e quindi non sorge alcun onere fiscale.”
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Senza prendere Bitcoin stretto o veri ricchi “holdano infinito” nel senso che il valore del loro patrimonio e dato dal valore ad esempio del pacchetto azionario di aziende sempre profittevoli che aumentano di valore nel tempo.

Stesso dicasi con bitcoin.

Se uno vuole uscire in liquidità (per fare cosa? Per voler diventare poveri piano piano?) è giusto che paghi il pizzo e allora qui non si parla di piano a lungo termine ma di speculazione.

Qui mi sembra che non ci sia ancora l’ottica giusta per affrontare un percorso serio con bitcoin, e come dice Plutosky se volete uscire in coriandoli per il 100% del capitale cercate la giusta punizione.

Aggiungo che un Elon Musk che chiede liquidità per azioni finanziarie o simili NON VENDE IL PACCHETTO AZIONARIO praticamente MAI.
Semplicemente chiede linee di credito o mette a collaterale il suo vero valore azionario per liquidità.

Cosa che si può fare anche da retail agevolmente nel mondo cripto andando su uno dei tanti protocolli di defi, collateralizzando btc/eth o quel che si vuole (rischioso ovviamente altcoins random) e chiedendo un prestito.
Ovviamente quel prestito risulta un debito non in “cashout”

Se invece avete solo smania di uscire dal mercato perché pensate di fare solo speculazione per tornare ripeto A FARE CHE COSA? In valuta FIAT.
VI MERITATE la tassa del popolino e le supposte.

Anche le soluzioni di andare a Dubai o in paesi del cazzo a fare che? Vivere anni in un posto di merda per risparmiare in tasse? Alla fine cosa si è “tentato” di diventare ricchi/benestanti a fare?
Per uscire di nuovo in coriandoli FIAT che non valgono niente e, in più, per andare a vivere come dei fuggitivi in un paese del cazzissimo?

A quel punto non valeva la pena piuttosto

A_ rimanere investiti pseudo a vita come fa chi è vero ricco (un imprenditore cosa fa? L’azienda improvvisamente vale 1/2/10 milioni e liquida tutto a caso per avere cosa?)
B_ pagare il pizzo e rimanere nel bel posto dove piace tanto vivere dopo aver pagato il pizzo allo stato.


A parte “spese ordinarie” con carte cripto buono Amazon etc che volete, se volete CONVERSIONI STRAORDINARIE cioè di vari zero da cripto/btc quel che sia a valuta Fiat in un conto corrente ALLORA ne pagate le conseguenze.
NON SI SCAPPA.

Perché la base prima di tutte le teorie fiscali è che vi arrivano tot soldi random “dal nulla” e scattano i controlli anti riciclaggio prima ancora delle questioni fiscali.
I controlli riciclaggio poi sono roba penale che devi giustificare che non hai spacciato droghe carie fuori dalle scuole, non hai fatto il trafficante di armi, di organi etc…

Far “spuntare” fuori pile di soldi in Fiat dal nulla e “ciliegina sulla torta” usare le banche con i bonifici è proprio il modo in cui ci si infila il suppostone da soli.
Se si vuole fare così, si paga il pizzo, non c’è scampo.


P. S. UNA QUESTIONE SULLE STABLE

Gia della valuta Fiat si ha POCHISSIMA FIDUCIA.
Figuriamoci rimanere “investiti” anni in stable coin del cazzo.
Le stable coin sono “token” come le fishes di un casino, finché il casino esiste ed e vivo le fishes hanno il valore in dollari.
Ma nessuno è così coglione da investire per anni in fishes del casino! Quando ha fatto i suoi giochi va alla cassa e le cambia in dollari/euro veri.

Questo per dire che vanno bene come appoggio temporaneo limitato nel tempo (deposito aspetto un livello per entrare, faccio un take profit e tengo un po’ di liquidità per un buy the dip etc..)

ASSOLUTAMENTE NON È UNA SOLUZIONE A LUNGO TERMINE

Se succede un casino Bitcoin al massimo dumpa ma rimane.

Le stable chi lo sa.. nonostante sia il primo a non aver più la FUD su tether e simili da anni, io non capisco però come ci si possa fidare a lasciare patrimoni non solo in FIAT in se, ma nella taroccata della Fiat.

E follia! E forse significa proprio non aver capito perché si è in questo mondo e perché esiste Bitcoin.

A quel punto non fate prima a comprarvi l’ETF e tradarvelo sul vostro home banking assieme all’azionario?

Che ci fate qua, qual è il vostro scopo?
Non è detto si debba vendere il 100%, considerato pure che esistono anche altri prodotti finanziari (ma qui mi fermo perché dipende dalle personali ragioni di voler diversificare dalle crypto).

Secondo me va vista molto ogni singola situazione.

Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.

Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.

Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.

Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.
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Merit: 998
Tanto se prima o poi esci in valuta Fiat e ti compri la macchina, la casa o l’orologio d’oro prima o poi il modo di metterti nei guai lo trovi.
Perche l’evento principale è la comparsa di soldi “dal nulla” e parte la questione antiriciclaggio che vai sul penale ancora prima della questione delle verifiche fiscali.
Poi appena ti pizzicano finisci in un caos senza fine e peggiori la situazione.

Se tanto il tuo scopo e di uscire in valuta Fiat e prima i poi usi un bonifico bancario ti scavi comunque la fossa da solo.


Bitcoin esiste per non uscire mai da bitcoin in valuta Fiat, un conto è se fai trading e allora sei su un exchange e sei costretto a fare transazioni, detto questo esistono ancora parecchi exchange senza KYC come bingX o mexc o c’è anche la defi, e quindi io direi chi si è visto si è visto 🧐

La soluzione migliore è NON fare cashout delL’holding in BTC MAI E POI MAI !

Questo non significa che stai lì a beccarti un potenziale bear market a caso come uno scemo (che poi bisognerà vedere in futuro, magari abbiamo 10 anni di bullmarket e non avrà mai senso uscire stile il Nasdaq dal 2009 al 2020/2022)

La via migliore e fare cashout con short dì copertura, se sei così convinto di aver raggiunto top di mercato o simili, prendi una parte di questi btc che hai come collaterale e Ti fai un lungo short dì copertura.

Non Venderai mai niente per sempre e amen.

Se parliamo di capitale che vuoi gestirti anche come cash out per rientro etc etc..

Se invece vuoi far il fighetta che si compra la macchina nuova per strombazzare il clacson al bar del paese durante l’aperitivo, e allora non hanno soluzioni che passare in moneta Fiat e le banche e li se non dichiari plusvalenze etc ti aprono il culo in un secondo.

Se invece mantieni un profilo basso e usi qualche carta cripto per farti la spesa, a quei livelli di spesa nessuno ti caghera il cazzo.

Se poi non hai casa tua intestata o macchina tua intestata e risulti un semi nulla tenente che sta in affitto e ha 4 spiccioli medi in banca, nessuno ti verrà mai a dire niente se ogni tanto ti fai i 100/200 euro di spesa al supermercato con una wirex o una carta crypto qualsiasi come cro o bybit o vivid
alcune interessanti mie considerazioni
1) perche uscire in fiat? e' cosi seducente la moneta fiat? che investimenti devi fare che sono migliori di bitcoin?

Vero quasi tutto ma che senso ha holdare all'infinito, purtroppo al momento viviamo in un mondo dove per vivere c'è bisogno di valuta fiat e non credo nemmeno che cambierà mai questa cosa (poi spero di sbagliarmi). E non sto dicendo che uno deve per forza fare il fighetta e comprarsi la macchina ma avere dei benefici su un investimento che ti ha fruttato penso sia normale o no? se mantieni un profilo basso e aumenti sempre il tuo portafoglio è sempre molto bello e ti mette euforia, siamo daccordo. Ma se non puoi spenderlo, ovvero non fai un minimo di cashout, e poi disgrazia non ci sei più....bella vita di m. Allora meglio godersi qualcosa, per quello chiedevo quale consiglio e cercavo una discussione su questo topic  Wink


Secondo me con le normative europee attuali, se proprio devi fare cashout, la soluzione meno dolorosa rimane quella di dichiarare il possesso e pagare le tasse sulle plusvalenze. Capisco che dover dare allo stato una percentuale così sproporzionata è alquanto irritante ma sempre meglio di dover lottare contro banche ADE e via discorrendo.
Oppure se non hai vincoli familiari, non detieni nulla di proprietà, valuta di andare all'estero per una decina di anni in uno stato con poche tasse, chesso magari tipo la Thailandia?? (Si mangia bene e la vita non è cara) Fai cashout e poi torni.
Oppure come ti hanno già detto, mantieni un profilo basso, usa carte crypto o meglio ancora usa le crypto per acquistare carte regalo tipo per Amazon, Conad, Despar, Esselunga ecc ecc buoni benzina! Dove non è strettamente richiesta la tua identità e nessuno ti verrà a rompere i maroni

Tutte cose condivisibili ma, come detto, non tutto è considerato tassabile con la nuova direttiva che abbiamo da noi, almeno come viene capita da praticamente tutti i commercialisti del settore. Per questo motivo chiedevo se c'è qualche modo per sfruttare a nostro vantaggio questa cosa: BTC -> DAI e poi....?
Andare all'estero è l'opzione drastica ma non è necessario così lontano. Anche banalmente in Germania, se non è cambiato e non sono informato, se fai cashout di crypto acquistate e quindi holdate per più di un anno non devi pagarci nessuna tassa, o sbaglio?
Usare carte e buoni regalo è un ottima scelta per la vita quotidiana ma per avere più liquidità? questo era il mio dubbio e quello che chiedevo se è fattibile o no.


L'utente stava chiedendo strategie di uscita non proprio convenzionali ed è ritornata la storia dei buoni Amazon e dei supermercati (guarda caso delle catene più economiche in circolazione).

Se uno investe in cripto e fa la spesa da Esselunga c'è qualcosa che non va, questo imho!

Gli acquisti su Amazon bene o male li fanno un pò tutti ma non è che uno investe in crypto per poi andare su Amazon e comprarsi il libro, le scarpe o chissà cos'altro.

Così come se BTC arrivasse a 100k hai voglia a spendere 100-200 euri con la prepagata stando attenti a centellinare gli acquisti. Che poi finché uno ritira 100-200 euro al mese da un ATM non sarebbe poi così un dramma ma tutte le transazioni online e soprattutto via POS alla fine rimangono tracciate.

Anche la storia che le FIAT fanno così schifo è un assoluto privo di senso, perché con certe cifre ci si può fare un sacco di cose, con le crypto non direi proprio. Tra l'altro con le FIAT ci si può reinvestire in altro per quanto non esiste un prodotto che le moltiplica così come lo sono le crypto ad oggi.

In Europa bisogna andare a vedere la tassazione specifica di ogni paese, anche paesi che dicevano che il Portogallo era 0% bisogna poi andarsi a vedere le varie clausole e il discorso della residenza fiscale. Gira che ti rigira delle tasse te le chiedono, a meno che non siano paesi particolari.

Esatto!
Come già detto, ovviamente tutti dobbiamo fare la spesa e comprare anche piccole cose e questo direi che siamo daccordo su come farlo.
Ma se abbiamo bisogno di qualcosa di più? questo è il punto e capisco che forse non c'è nemmeno soluzione ma se qualcuno ha qualche nuova e rivoluzionaria idea ben venga  Grin

Ad esempio:
Mettetevi l'animo in pace: per importi rilevanti e per spese rilevanti non c'è modo di fare cash out senza pagare la tangente allo Stato.

Anche l'estero funziona e funzionerà sempre meno, a parte di accontentarsi di posti dove si rischia la pelle e si vive con la scorta

Le tasse sono la vostra giusta punizione divina per non aver saputo aspettare l'hyperbitcoinization. Vi meritereste il 60% non il 26%  Grin

Oltretutto con la defiscalizzazione del crypto-crypto potete holdare facendo cashout parziale in stable per proteggervi dai bear market

Comunque vi assicuro che continuando ad accumulare [Suspicious link removed]iverete ad una sorta di Nirvana spirituale dove di pagare il pizzo statale non ve ne fregherà più niente.
Avete mai sentito Bill Gates o Warren Buffett lamentarsi perchè pagano troppo tasse?  Grin
Accontentatevi al massimo che dovrete dare a mamma Ade la metà di un povero cristo che si spacca la schiena tutti i giorni lavorando. Non mi sembra poco.

Per l'estero e i paesi che ho scritto sono così impossibili? e sono vicini e non si rischia di certo la pelle.
Per l'hyperbitcoinization ok magari e pensi che succederà mai?

Poi hai scritto che la conversione BTC-USDT o USDC è tassabile: no, non lo è.

Secondo tutti i vari "esperti" con la nuova regolamentazione, USDT e USDC sono legate al valore del dollaro quindi sono considerate emoney o qualcosa del genere (non so di preciso il termine tecnico usato) e quindi sono eventi tassabili. Non lo dico io ma informandomi questo sarebbe emerso. Poi sapere chi ha ragione è un altro discorso e secondo me non lo sa nemmeno lo stato.


Riguardo la terza idea non è da sottovalutare sicuramente considerando il fatto che effettivamente in molti paesi non è neanche necessario rimanere li per la cittadinanza vedi arabia quindi è una soluzione drastica e sicuramente adatta a chi ha fatto moltissimi soldi.

E, praticamente, come si potrebbe sfruttare questa cosa?
Qualcuno con esperienza personale?


Senza prendere Bitcoin stretto o veri ricchi “holdano infinito” nel senso che il valore del loro patrimonio e dato dal valore ad esempio del pacchetto azionario di aziende sempre profittevoli che aumentano di valore nel tempo.

Stesso dicasi con bitcoin.

Se uno vuole uscire in liquidità (per fare cosa? Per voler diventare poveri piano piano?) è giusto che paghi il pizzo e allora qui non si parla di piano a lungo termine ma di speculazione.

Qui mi sembra che non ci sia ancora l’ottica giusta per affrontare un percorso serio con bitcoin, e come dice Plutosky se volete uscire in coriandoli per il 100% del capitale cercate la giusta punizione.

Aggiungo che un Elon Musk che chiede liquidità per azioni finanziarie o simili NON VENDE IL PACCHETTO AZIONARIO praticamente MAI.
Semplicemente chiede linee di credito o mette a collaterale il suo vero valore azionario per liquidità.

Cosa che si può fare anche da retail agevolmente nel mondo cripto andando su uno dei tanti protocolli di defi, collateralizzando btc/eth o quel che si vuole (rischioso ovviamente altcoins random) e chiedendo un prestito.
Ovviamente quel prestito risulta un debito non in “cashout”

Se invece avete solo smania di uscire dal mercato perché pensate di fare solo speculazione per tornare ripeto A FARE CHE COSA? In valuta FIAT.
VI MERITATE la tassa del popolino e le supposte.

Anche le soluzioni di andare a Dubai o in paesi del cazzo a fare che? Vivere anni in un posto di merda per risparmiare in tasse? Alla fine cosa si è “tentato” di diventare ricchi/benestanti a fare?
Per uscire di nuovo in coriandoli FIAT che non valgono niente e, in più, per andare a vivere come dei fuggitivi in un paese del cazzissimo?

A quel punto non valeva la pena piuttosto

A_ rimanere investiti pseudo a vita come fa chi è vero ricco (un imprenditore cosa fa? L’azienda improvvisamente vale 1/2/10 milioni e liquida tutto a caso per avere cosa?)
B_ pagare il pizzo e rimanere nel bel posto dove piace tanto vivere dopo aver pagato il pizzo allo stato.


A parte “spese ordinarie” con carte cripto buono Amazon etc che volete, se volete CONVERSIONI STRAORDINARIE cioè di vari zero da cripto/btc quel che sia a valuta Fiat in un conto corrente ALLORA ne pagate le conseguenze.
NON SI SCAPPA.

Perché la base prima di tutte le teorie fiscali è che vi arrivano tot soldi random “dal nulla” e scattano i controlli anti riciclaggio prima ancora delle questioni fiscali.
I controlli riciclaggio poi sono roba penale che devi giustificare che non hai spacciato droghe carie fuori dalle scuole, non hai fatto il trafficante di armi, di organi etc…

Far “spuntare” fuori pile di soldi in Fiat dal nulla e “ciliegina sulla torta” usare le banche con i bonifici è proprio il modo in cui ci si infila il suppostone da soli.
Se si vuole fare così, si paga il pizzo, non c’è scampo.


P. S. UNA QUESTIONE SULLE STABLE

Gia della valuta Fiat si ha POCHISSIMA FIDUCIA.
Figuriamoci rimanere “investiti” anni in stable coin del cazzo.
Le stable coin sono “token” come le fishes di un casino, finché il casino esiste ed e vivo le fishes hanno il valore in dollari.
Ma nessuno è così coglione da investire per anni in fishes del casino! Quando ha fatto i suoi giochi va alla cassa e le cambia in dollari/euro veri.

Questo per dire che vanno bene come appoggio temporaneo limitato nel tempo (deposito aspetto un livello per entrare, faccio un take profit e tengo un po’ di liquidità per un buy the dip etc..)

ASSOLUTAMENTE NON È UNA SOLUZIONE A LUNGO TERMINE

Se succede un casino Bitcoin al massimo dumpa ma rimane.

Le stable chi lo sa.. nonostante sia il primo a non aver più la FUD su tether e simili da anni, io non capisco però come ci si possa fidare a lasciare patrimoni non solo in FIAT in se, ma nella taroccata della Fiat.

E follia! E forse significa proprio non aver capito perché si è in questo mondo e perché esiste Bitcoin.

A quel punto non fate prima a comprarvi l’ETF e tradarvelo sul vostro home banking assieme all’azionario?

Che ci fate qua, qual è il vostro scopo?
newbie
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In quei Paesi la tassazione non è zero, è solo un pò più favorevole che in Italia.
E dovete sbrigarvi perchè sta cambiando e cambierà anche li. Il Portogallo ad esempio non è più un paradiso fiscale crypto dal 2023
Anche in Germania, l'esenzione per detenzione >1 anno finirà presto secondo me.

Di sicuro potrebbero cambiare o forse no, non lo sa nessuno per certo. Ma se teniamo per buono lo stato attuale, in quei paesi come si può sfruttare questa cosa? se ovviamente un modo esiste.
Ovvero, suppongo che dobbiamo prendere la residenza in quel paese e dovrà passare del tempo, e si qualcuno sa quanto e quali possono essere i passi da fare per realizzare ciò?

Non dico che sia semplice, certo lo so che è proprio come ultima spiaggia ma se qualcuno sa qualche modo alternativo non dispiacerebbe portarlo alla luce  Cool


Quell'interpretazione è irrilevante secondo me perchè va contro la legge di bilancio 2023, una norma di rango superiore.
Così la pensa anche lo studio a cui mi sono affidato per la dichiarazione, uno dei meno ignoranti in Italia sulla materia (esperti non esistono).

La legge dice che "Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni"
Cryptoattività con stesse caratteristiche e funzioni significa che se vendi btc per un NFT quello è rilevante fiscalmente.

Ma il concetto di e-money l'ha stabilito il MiCa non la legge italiana ed è solo un esempio.

Se poi vogliamo stare più tranquilli per aggirare questa interpretazione ridicola basta usare stablecoin algoritmiche e ce ne sono di buone (io uso ad es DAI, DLLR e MOC).
i tempi di Terra e Luna sono lontani, fermo restando che è sempre bene tenere in stablecoin importi molto bassi del capitale qualsiasi esse siano.

Per certi versi sono più sicure queste di quelle centralizzate come USDC che aveva le riserve in banche regionali USA investite dalla crisi di liquidità.

Secondo me, come hai detto tu, sono tutte interpretazioni e forse nemmeno l'AdE lo sa per certo e dovremmo considerare il caso peggiore ovvero quello che sia tutto fiscalmente rilevante. Però non sono un esperto in questo campo e ci sono studi che magari pensano questo e altri che pensano altro, ma la verità quale sarà?

Eventualmente come alternativa..... carta nexo?

Quote
Spendere senza vendere le criptovalute
Con Nexo, le criptovalute depositate diventano immediatamente un backup per la vostra linea di credito. Più si deposita, più si può prendere in prestito.

Tieni la tua criptovaluta
Anche quando si effettuano acquisti con la carta, la criptovaluta non viene venduta, conservando così il suo potenziale di rialzo.

Ottimizza le tue passività fiscali
La modalità di credito consente di spendere senza vendere le criptovalute, il che non provoca un evento imponibile.

Ma come funziona? limiti? svantaggi? pericoli se crolla il controvalore? funziona con DAI come collaterale (magari usare btc in bull market e DAI in bear  Wink )
legendary
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Per l'estero e i paesi che ho scritto sono così impossibili? e sono vicini e non si rischia di certo la pelle.
Per l'hyperbitcoinization ok magari e pensi che succederà mai?


In quei Paesi la tassazione non è zero, è solo un pò più favorevole che in Italia.
E dovete sbrigarvi perchè sta cambiando e cambierà anche li. Il Portogallo ad esempio non è più un paradiso fiscale crypto dal 2023
Anche in Germania, l'esenzione per detenzione >1 anno finirà presto secondo me.


Quell'interpretazione è irrilevante secondo me perchè va contro la legge di bilancio 2023, una norma di rango superiore.
Così la pensa anche lo studio a cui mi sono affidato per la dichiarazione, uno dei meno ignoranti in Italia sulla materia (esperti non esistono).

La legge dice che "Non costituisce una fattispecie fiscalmente rilevante la permuta tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni"
Cryptoattività con stesse caratteristiche e funzioni significa che se vendi btc per un NFT quello è rilevante fiscalmente.

Ma il concetto di e-money l'ha stabilito il MiCa non la legge italiana ed è solo un esempio.

Se poi vogliamo stare più tranquilli per aggirare questa interpretazione ridicola basta usare stablecoin algoritmiche e ce ne sono di buone (io uso ad es DAI, DLLR e MOC).
i tempi di Terra e Luna sono lontani, fermo restando che è sempre bene tenere in stablecoin importi molto bassi del capitale qualsiasi esse siano.

Per certi versi sono più sicure queste di quelle centralizzate come USDC che aveva le riserve in banche regionali USA investite dalla crisi di liquidità.

hero member
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L'utente stava chiedendo strategie di uscita non proprio convenzionali ed è ritornata la storia dei buoni Amazon e dei supermercati (guarda caso delle catene più economiche in circolazione).

Se uno investe in cripto e fa la spesa da Esselunga c'è qualcosa che non va, questo imho!

Gli acquisti su Amazon bene o male li fanno un pò tutti ma non è che uno investe in crypto per poi andare su Amazon e comprarsi il libro, le scarpe o chissà cos'altro.


Il thread parla (almeno che non ho inteso male io) di strategie per fare cash out di btc o altre crypto senza pagare tasse.

Ormai non è più possibile fare questo movimento senza dover rinunciare a qualcosa, quindi o rinunci a pagare le tasse e ti accontenti dei buoni pasto della caritas, o paghi le tasse e bona che finita!
In Italia non puoi farlo purtroppo, vuoi usare i P2P?? La banca poi vorrà sapere l'origine o la motivazione di ingenti somme se sospette, ci si mette la zappata sui piedi da soli.
Vuoi usare i DEX? Non puoi fare cash out diretto sui DEX, quindi poi ti devi appoggiare per forza di cose hai CEX.

Io non ci trovo niente di male a dover usare le crypto per lo scopo di cui sono state concepite, usarle per acquistare beni o servizi, e sono uno che le utilizza per tale motivo, ti può sembrare stupido? Per me non lo è! Questione di punti di vista, sarei anche libero di utilizzare i fondi come meglio mi pare...
newbie
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Poi hai scritto che la conversione BTC-USDT o USDC è tassabile: no, non lo è.


Plutosky sei sicuro?

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/5589638/Circolare+criptoattivita+del+27+ottobre+2023.pdf/1154a95a-80ea-a6ec-bcc0-731b844db9e6

c'e' un punto apposito nella circolare del'ade pagina 49:



Quote

Con riferimento alla permuta tra cripto-valute e stablecoin è necessaria una
distinzione, seguendo l’approccio definito dal regolamento MiCA, in base al quale
le stablecoin possono essere distinte in:
- e-money token: un tipo di cripto-attività che mira a mantenere un valore
stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale.
- asset-referenced token: un tipo di cripto-attività che non è un token di
moneta elettronica e che mira a mantenere un valore stabile facendo
riferimento a un altro valore o diritto o a una combinazione dei due,
comprese una o più valute ufficiali.
È rilevante evidenziare che gli e-money token «sono considerati moneta
elettronica» come definita all’articolo 2, punto 2, della direttiva 2009/110/CE del
16 settembre 2009, che i possessori di moneta elettronica sono sempre titolari di
un credito nei confronti dell’emittente della moneta elettronica e hanno il diritto
contrattuale di ottenere, in qualsiasi momento e al valore nominale, il rimborso del
valore monetario della moneta elettronica detenuta. A tal proposito l’articolo 49
punto 4 del regolamento MiCA dispone che «Su richiesta di un possessore di un
token di moneta elettronica, l’emittente di tale token di moneta elettronica lo
rimborsa, in qualsiasi momento e al valore nominale, pagando in fondi diversi
dalla moneta elettronica il valore monetario del token di moneta elettronica
detenuto al possessore del token di moneta elettronica».
Invece, secondo l’articolo 39, punto 2, per gli asset-referenced token il
rimborso avviene per «un importo in fondi, diversi dalla moneta elettronica,
equivalente al valore di mercato delle attività collegate cui si riferisce il token
collegato ad attività detenuto o consegnando le attività cui è collegato il token».
49
Pertanto, in linea con il descritto quadro normativo, si ritiene che la permuta
tra una cripto-valuta e un e-money token, che garantisce il diritto di credito del
possessore al valore nominale rispetto ad una valuta fiat, è fiscalmente rilevante.



Esatto anche io l'avevo capita così. E per questo chiedevo se da questo fatto si possono trovare dei modi da sfruttare per fare un simil cashout
legendary
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Poi hai scritto che la conversione BTC-USDT o USDC è tassabile: no, non lo è.


Plutosky sei sicuro?

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/5589638/Circolare+criptoattivita+del+27+ottobre+2023.pdf/1154a95a-80ea-a6ec-bcc0-731b844db9e6

c'e' un punto apposito nella circolare del'ade pagina 49:



Quote

Con riferimento alla permuta tra cripto-valute e stablecoin è necessaria una
distinzione, seguendo l’approccio definito dal regolamento MiCA, in base al quale
le stablecoin possono essere distinte in:
- e-money token: un tipo di cripto-attività che mira a mantenere un valore
stabile facendo riferimento al valore di una valuta ufficiale.
- asset-referenced token: un tipo di cripto-attività che non è un token di
moneta elettronica e che mira a mantenere un valore stabile facendo
riferimento a un altro valore o diritto o a una combinazione dei due,
comprese una o più valute ufficiali.
È rilevante evidenziare che gli e-money token «sono considerati moneta
elettronica» come definita all’articolo 2, punto 2, della direttiva 2009/110/CE del
16 settembre 2009, che i possessori di moneta elettronica sono sempre titolari di
un credito nei confronti dell’emittente della moneta elettronica e hanno il diritto
contrattuale di ottenere, in qualsiasi momento e al valore nominale, il rimborso del
valore monetario della moneta elettronica detenuta. A tal proposito l’articolo 49
punto 4 del regolamento MiCA dispone che «Su richiesta di un possessore di un
token di moneta elettronica, l’emittente di tale token di moneta elettronica lo
rimborsa, in qualsiasi momento e al valore nominale, pagando in fondi diversi
dalla moneta elettronica il valore monetario del token di moneta elettronica
detenuto al possessore del token di moneta elettronica».
Invece, secondo l’articolo 39, punto 2, per gli asset-referenced token il
rimborso avviene per «un importo in fondi, diversi dalla moneta elettronica,
equivalente al valore di mercato delle attività collegate cui si riferisce il token
collegato ad attività detenuto o consegnando le attività cui è collegato il token».
49
Pertanto, in linea con il descritto quadro normativo, si ritiene che la permuta
tra una cripto-valuta e un e-money token, che garantisce il diritto di credito del
possessore al valore nominale rispetto ad una valuta fiat, è fiscalmente rilevante.


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