Vabbè ma cosa c'entra avere o meno un lavoro? C'è anche chi da disoccupato si è fatto i soldi con le crypto.
Ed è già un concetto presente nel sistema di tassazione: redditi e fonti di reddito vanno tassati.
Fonti di reddito vanno tassate se mi offri un servizio in cambio (è il principio che regge il concetto di tassazione no ?). Ma nel mondo delle cripto quale servizio offre lo stato?
E' un po' come la tobin tax: doveva servire per tassare operazioni finanziarie contro la speculazione e poi - dicevano - è una cosa che ci chiede la UE e che tutti faranno. Risultato: siamo stati gli unici a introdurla per legge.
Mi dirai: che c'entra la tobin tax? risposta: cosa mi da lo stato in più in cambio rispetto a quando non c'era? e che senso ha avuto metterla visto che affinché potesse essere efficace avrebbe dovuto essere adottata da tutti mentre alla fine siamo stati noi gli unici ? (e quindi non ha avuto efficacia se non consentire allo stato di raccogliere una nuova tassa?)
Pagare, sempre pagare.....
Sull'anonimità: prima di tutto mi domando la fattibilità di tutto il sistema.
E' estremamente invasivo per come viene spiegato dall'OP.
Per ogni operazione finanziaria che per noi è una cazzatina (tipo comprare LTC, vendo, faccio qualche BTC di guadagno, poi compro BCH etc) bisogna calcolare la plusvalenza.
Per semplicità usiamo l'intero.
Da BTC a LTC, da 1 passo a 1,20. Quindi loro vogliono il 26% di quello 0,20. Come glieli mando?
Devo vendere BTC, passare in FIAT e bonificarglielo?
Oppure per ogni operazione si aggiunge semplicemente sul conto "irpef" americano e a fine anno mi arriva una botta mostruosa da pagare, con i soldi FIAT che ho (senza aver venduto BTC per bonificarmeli)?
Oppure ancora questa gente pretende di mettere mano direttamente negli exchange e gli exchange detraggono direttamente come fa la banca per operazioni finanziarie in plusvalenza?
Le modalità precise non le conosco, ma è una tassa che è già in vigore dall'1/1 per cittadini usa che operino con exchange su territorio usa (ai quali sono state tempo prima chieste le liste dei cittadini usa).
Dati questi due requisiti immagino che chiederanno agli exchange di applicare la tassazione in automatico, un po' come fanno le ns. banche per i depositi titoli in regime amministrato.
Sicuramente per loro (i cittadini usa) sarà una bella incu@@ta !
Speriamo non copino la normativa pari pari anche nell'UE
L'anonimità in questo caso, sott'intende che se davvero gli exchange con documenti e cazzi vari cominceranno a rompere i coglioni in tal senso, si finirà in exchange ancora più decentralizzati e anonimi. E' una guerra che il legislatore non può vincere.
Mah, io sul fatto che il legislatore non possa vincere questo tipo di guerra non sarei così convinto (l'ho già detto altre volte qui sul forum e mi sono sentito le mie
)
I p2p non possono bloccarli facilmente perché dovrebbero restringere "un po' troppo" le libertà individuali su internet per cui sarebbe una mossa che per paesi occidentali/democratici sarebbe politicamente difficile da portare avanti. Ma in posti dove la democrazia è un concetto meno noto (es. Cina) sono blocchi che si possono fare sicuramente.
Da noi - lo riconosco - sarebbe molto difficile.
Ecco perché dico che forse è meglio se si limitano a rompere le palle quando si usano servizi che passano per denaro FIAT o quando si passa in FIAT sul conto corrente.
Sarei d'accordo ma per % di tassazione basse però, non mettiamo loro in testa strane idee....
Sulla tassazione, il discorso è molto semplice: non funziona l'anarco-capitalismo come non funziona la pianificazione statale di stampo comunista (ormai sono rimasti solo i probi viri cinesi a farlo, ma tant'è).
Anche il capitalismo sfrenato è la rovina e l'esempio ce l'abbiamo sotto agli occhi ogni giorno.
In teoria la politica dovrebbe essere lo spostamento della tassazione per servire ad uno scopo: l'equa distribuzione della ricchezza e il consumo oculato di risorse non rinnovabili.
Insomma, servirebbe lungimiranza, che oggi non c'è.
Ma poi si entra in un campo ostico, l'economia, che non fa per me.
Comunque si può tranquillamente affermare che il denaro deve essere dinamico, e anche qui si potrebbe versare fiumi di inchiostro. La crisi di oggi è data da una quantità di denaro non investita che blocca la crescita e il dinamismo.
Mi viene in mente il problema tedesco dell'invecchiamento della popolazione: chi si ritira dal mondo del lavoro non ci pensa due volte a mettere via soldi per la pensione, altro che investirlo.
Ciò detto, non bisogna neppure partire dal presupposto che lo Stato sia il male assoluto, e piace fin troppo pensarlo.
Come ho già detto, a mio modestissimo parere, non è una guerra che si può vincere, sperare che le crypto annullino lo stato di fatto, uccidano le banche eccetera. Specie per il fatto che le crypto non saranno usate dal 100% della popolazione in tempi brevi. E comunque bisogna sempre passare (almeno per ora) attraverso una banca.
D'altra parte, la guerra totale alle crypto non si può fare per ovvi motivi inerenti internet.
In mezzo a tutto questo però ci sarà battaglia, secondo me (già c'è).