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Topic: News in Italiano - 2011/2013 - Raccolta di link dei media in lingua italiana - page 50. (Read 123886 times)

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Ho chiesto.
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Ciao. Sì, esatto, per la precisione è un articolo che spiega un po' come funziona il sistema e l'uso del client Satoshi. In futuro (ma non ti so dire quando ora) entreremo più nel dettaglio del "mining" dei BitCoin (anche se ne avevamo già parlato qualche numero fa - l'articolo di questo mese è una sorta di complemento all'articolo di qualche numero fa)
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Questa mattina ero in edicola e ho visto sulla copertina di Linux Pro che all'interno c'è un articolo sui bitcoin (la rivista è cellofanata quindi non ho potuto sbirciare per vedere cosa dicevano). 
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SELL bitcoinmarket.net | bitcoinitalia.com SELL
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Update on Personal Payment Service
Dear *** ***,
In accordance with regulatory instructions, we would like to inform you that Personal Payments will not be available in Singapore with effect from 20 February 2013. Please note that you will still be able to make commercial payments for purchases of goods or services with your PayPal account. For example, you can still shop and pay at online merchants and receive payments from sales and trading.
The success of PayPal depends on the success of the community. Thank you for your ongoing support and business. We sincerely apologise in advance for any inconvenience caused. If you have any questions, please contact PayPal customer support by logging into your PayPal account and clicking on ‘contact us’ at the bottom of the page.
We look forward to continuing to be your faster, safer payment method to buy and sell online and via mobile devices.
Best Regards,
The PayPal Team
Edit: Do note that this is only for some countries. I wonder is there a full list. Seems like also India is blocked. Does somebody have additional info?
Sembra che Paypal abbia bloccato il trasferimenti fra privati a Singapore e in India.

https://i.imgur.com/YHGMhIi.jpg
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Postatela su facebook.
Tempo fa, per prova, ho linkato alcuni articoli sul bitcoin (gli ottimi articoli de "Il portico dipinto") sulla mia bacheca di facebook e, con mia grande meraviglia, amici insospettabili hanno letto gli articoli, premuto il bottone mi piace, e mi hanno anche chiesto informazioni. Non ci avrei mai creduto!!
Questi sono tempi difficili, e la gente ha cominciato ad aprire gli occhi. Non perdete tempo !!!
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pool.sexy
Non so se è già stata postata...in caso hostfat cancella  Wink

Mega sarà anche mail, chat e video. Si paga con Bitcoin

http://www.tomshw.it/cont/news/mega-sara-anche-mail-chat-e-video-si-paga-con-bitcoin/43213/1.html

questa credo sia una gran cosa..vedremo..
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nec sine labore
Anche perche' il BTC e' una moneta e come tale andrebbe usata; se lo usiamo solo come proxy per paypal o altra forma di pagamento... tanto vale usare paypal direttamente e amen.
Non sono d'accordo, è una moneta e un sistema di pagamento.
E' il mercato che decide quale dei 2 usare e se entrambi.

Avete ragione entrambi in un certo senso: se viene usato principalmente come proxy l'utilità diminuisce molto in quanto aumenta esclusivamente gli intermediari e i costi di gestione. Però ha ragione anche HostFat più possibilità di spendere bitcoin ci sono più è probabile che la gente sia invogliata a usarli e soprattutto più è facile che qualcuno voglia adottarli come forma di pagamento. Quindi secondo me ben venga un servizio come questo.

Sono d'accordo... con me e con voi Smiley

Ovvero, piu' ci sono modi di spenderli e piu' e' facile che si diffondano, non ci piove!

Quello che io non credo funzioni e' fare l'intermediario in transazioni tra btc e beni reali passando per una qualche trasformazione btc->altra valuta.

Esempio: bitmit.net e' perfetta, e' un sostituto/concorrente di ebay (pur se molto in piccolo), dove non c'e' intermediario tra chi vende e chi compera.
Invece servizi di proxy per ebay non mi pare ci siano proprio per lo stesso motivo: transazioni a basso valore + commissioni all'intermediario + maggiori casini in caso di problemi.

spiccioli
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Anche perche' il BTC e' una moneta e come tale andrebbe usata; se lo usiamo solo come proxy per paypal o altra forma di pagamento... tanto vale usare paypal direttamente e amen.
Non sono d'accordo, è una moneta e un sistema di pagamento.
E' il mercato che decide quale dei 2 usare e se entrambi.

Avete ragione entrambi in un certo senso: se viene usato principalmente come proxy l'utilità diminuisce molto in quanto aumenta esclusivamente gli intermediari e i costi di gestione. Però ha ragione anche HostFat più possibilità di spendere bitcoin ci sono più è probabile che la gente sia invogliata a usarli e soprattutto più è facile che qualcuno voglia adottarli come forma di pagamento. Quindi secondo me ben venga un servizio come questo.
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Il fatto che ci siano più possibilità di poter spendere Bitcoin è un fondamentale "aiuto" a far si che altre persone valutino la possibilità di poter avviare un giro d'affari con i Bitcoin, perchè saranno poi sicuri di poter procurarsi le fonti primarie di sopravvivenza.
pizzaforcoins.com si basa proprio su questo principio (visto che è appunto un proxy)
Inoltre, l' aumentare le modalità di spendita del bitcoin è un' incentivo per tutti quelli che, pur interessati al bitcoin, stanno ancora alla finestra perchè non saprebbero cosa farci.

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Lo stesso ragionamento vale per le carte di debito legate al Bitcoin (per cui qualcuno a prima vista potrebbe storcere il naso), più ce ne saranno più sarà facile incentivare altri commercianti ad accettarlo come forma di pagamento, perchè grazie alla carta saranno "sicuri" di poter soddisfare i loro bisogni pur facendosi pagari in qualche strambo-moneta.
Sono passaggi intermedi fondamentali.
Se il bitcoin cominciasse a girare, anche solo come proxy per paypal, in un secondo tempo sarà ovvio che la gente comincerà a scambiarselo bypassando gli altri intermediari (e arrivederci paypal).

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Anche perche' il BTC e' una moneta e come tale andrebbe usata; se lo usiamo solo come proxy per paypal o altra forma di pagamento... tanto vale usare paypal direttamente e amen.
Non sono d'accordo, è una moneta e un sistema di pagamento.
E' il mercato che decide quale dei 2 usare e se entrambi.
Il senso invece c'è perchè se io per il mio giro d'affari guadagno Bitcoin, il fatto che possa ordinare cibo/bevante sempre con i Bitcoin è quanto mi basta per sopravvivere, senza dover perdere altro tempo per la conversione.
Come accettino e/o ricevano Bitcoin gli altri è per me irrilevante e non mi deve interessare, non sono fatti miei.
Proprio per questo è nato http://pizzaforcoins.com.
Il fatto che ci siano più possibilità di poter spendere Bitcoin è un fondamentale "aiuto" a far si che altre persone valutino la possibilità di poter avviare un giro d'affari con i Bitcoin, perchè saranno poi sicuri di poter procurarsi le fonti primarie di sopravvivenza.
pizzaforcoins.com si basa proprio su questo principio (visto che è appunto un proxy)
Lo stesso ragionamento vale per le carte di debito legate al Bitcoin (per cui qualcuno a prima vista potrebbe storcere il naso), più ce ne saranno più sarà facile incentivare altri commercianti ad accettarlo come forma di pagamento, perchè grazie alla carta saranno "sicuri" di poter soddisfare i loro bisogni pur facendosi pagari in qualche strambo-moneta.
Sono passaggi intermedi fondamentali.
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Interessante anche l' idea di Hostfat di utilizzare Paypal per l' acquisto finale. Ma secondo voi, Paypal, nel momento in cui un venditore fosse nel torto, sapendo la natura del business, a chi darà ragione ?

Mi spiego meglio.
Immaginiamo che il cliente ordini tramite noi la sua pizza al formaggio, effettua il pagamento in BTC e quindi noi procediamo con l' ordine verso la pizzeria pagando con paypal. Sfortunatamente la pizzeria consegna la pizza solo due ore dopo, e come se non bastasse consegna una pizza al tonno. Il cliente rifiuta e richiede i soldi indietro. Noi che siamo dei gentiluomini restituiamo i btc al cliente, e con calma richiediamo un chargeback a paypal. Paypal effettua le sue verifiche e ..... trova noi che siamo un intermediario in bitcoin. E qui nascono i miei dubbi in quanto probabilmente paypal darà comunque ragione alla pizzeria, anche se è in torto, pur di provocarci un danno.
E' solo una mia idea !!!
Per evitare questi problemi basterebbe fare come il servizio che ho trovato che ha delle clausole di esclusione di responsabilità per casi come questo: non sono responsabili per errori o ritardi, cibo scadente ed eventuali rimborsi sono subordinati al fatto che questi vengano accettati dai gestori del ristorante o della carta.


Secondo me questi servizi di intermediazione, con passaggio btc->qualche altra forma di pagamento->oggetto reale non sono realizzabili perche', per oggetti di poco valore il margine non c'e', per oggetti di alto valore... l'acquirente compra direttamente e ha piu' garanzie in tutti i sensi.

Cosa diversa e' se un gestore di pizzeria, che gia' prende ordini per consegne a domicilio, decide di accettare BTC per le sue pizze.

Allora, per lui, tutto diventa semplice, accetta i btc e quando vuole/ne ha abbastanza li cambia in euro.

Non c'e' intermediario, non c'e' problema di passaggi di responsabilita' e cosi' via.

Anche perche' il BTC e' una moneta e come tale andrebbe usata; se lo usiamo solo come proxy per paypal o altra forma di pagamento... tanto vale usare paypal direttamente e amen.

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Interessante anche l' idea di Hostfat di utilizzare Paypal per l' acquisto finale. Ma secondo voi, Paypal, nel momento in cui un venditore fosse nel torto, sapendo la natura del business, a chi darà ragione ?

Mi spiego meglio.
Immaginiamo che il cliente ordini tramite noi la sua pizza al formaggio, effettua il pagamento in BTC e quindi noi procediamo con l' ordine verso la pizzeria pagando con paypal. Sfortunatamente la pizzeria consegna la pizza solo due ore dopo, e come se non bastasse consegna una pizza al tonno. Il cliente rifiuta e richiede i soldi indietro. Noi che siamo dei gentiluomini restituiamo i btc al cliente, e con calma richiediamo un chargeback a paypal. Paypal effettua le sue verifiche e ..... trova noi che siamo un intermediario in bitcoin. E qui nascono i miei dubbi in quanto probabilmente paypal darà comunque ragione alla pizzeria, anche se è in torto, pur di provocarci un danno.
E' solo una mia idea !!!

E' una cosa possibile, visto come si comportano con le aste su ebay o le vendite dirette relative ai bitcoin. Io ho fatto 2 chargeback con paypal in tanti anni, la prima per un oggetto comprato su ebay e mai spedito (c'era un tracking number fasullo) la seconda per un acquisto di bitcoin mai inviati: nel primo caso sono passati circa 60 giorni da quando mi hanno accettato la pratica e il rimborso è stato solo parziale (hanno tolto spese di spedizione e una quota per gestione pratiche mi pare di 10-15$ su un importo di un centinaio di euro), nel secondo caso passati 12 giorni dall'apertura della pratica al rimborso totale.

Per evitare questi problemi basterebbe fare come il servizio che ho trovato che ha delle clausole di esclusione di responsabilità per casi come questo: non sono responsabili per errori o ritardi, cibo scadente ed eventuali rimborsi sono subordinati al fatto che questi vengano accettati dai gestori del ristorante o della carta.
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Interessante anche l' idea di Hostfat di utilizzare Paypal per l' acquisto finale. Ma secondo voi, Paypal, nel momento in cui un venditore fosse nel torto, sapendo la natura del business, a chi darà ragione ?

Mi spiego meglio.
Immaginiamo che il cliente ordini tramite noi la sua pizza al formaggio, effettua il pagamento in BTC e quindi noi procediamo con l' ordine verso la pizzeria pagando con paypal. Sfortunatamente la pizzeria consegna la pizza solo due ore dopo, e come se non bastasse consegna una pizza al tonno. Il cliente rifiuta e richiede i soldi indietro. Noi che siamo dei gentiluomini restituiamo i btc al cliente, e con calma richiediamo un chargeback a paypal. Paypal effettua le sue verifiche e ..... trova noi che siamo un intermediario in bitcoin. E qui nascono i miei dubbi in quanto probabilmente paypal darà comunque ragione alla pizzeria, anche se è in torto, pur di provocarci un danno.
E' solo una mia idea !!!
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Si ma usando paypal si perdono tutti i vantaggi: sommi il ricarico per la transazione bitcoin->euro  a quello di paypal e arrivi comodo ad un 3-4% di differenza anche facendo grandi numeri.
Questo costo però c'è solo per chi riceve il pagamento e non per chi lo fa.
In genere questi servizi hanno tutti lo stesso prezzo quando accettano online, che siano via CC o Paypal.

Non stiamo infatti parlando di aprire una pizzeria o di convincere un servizio ad accettare Bitcoin, ma di fare proprio ciò che hanno fatto su pizzaforcoins.com.

In effetti è vero, non avevo pensato che fare quello che fa pizzaforcoins.com basta che la pizzeria accetti paypal e il gioco è fatto.
Tra l'altro ho scoperto che esiste già almeno un servizio simile con le carte di credito (justeat) che serve 15 nazioni tra cui l'Italia: tra l'altro applica gli stessi identici prezzi dei ristoranti (almeno del paio che ho controllato) e addirittura fa uno sconto del 20% sul primo ordine (ovviamente ricarica i costi sul ristorante visto che questo deve essere a conoscenza e d'accordo ).
Ci si potrebbe anche provare in effetti... Roll Eyes
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Si ma usando paypal si perdono tutti i vantaggi: sommi il ricarico per la transazione bitcoin->euro  a quello di paypal e arrivi comodo ad un 3-4% di differenza anche facendo grandi numeri.
Questo costo però c'è solo per chi riceve il pagamento e non per chi lo fa.
In genere questi servizi hanno tutti lo stesso prezzo quando accettano online, che siano via CC o Paypal.

Non stiamo infatti parlando di aprire una pizzeria o di convincere un servizio ad accettare Bitcoin, ma di fare proprio ciò che hanno fatto su pizzaforcoins.com.
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La fregatura è che in Italia non si potrebbe fare legalmente: licenze, permessi e costi associati oltre alle tasse sui guadagni ti rovinerebbero. Calcolando anche solo un 35% di imposte e 500€ l'anno tra commercialista e spese varie, per pagarti un server e guadagnare ancora qualcosa dovresti caricare 2-3€ per pizza e venderne decine alla settimana. Senza contare che dovresti farti fatturare le pizze da chi le vende, altrimenti ti figura tutto come guadagno e allora si che sarebbero dolori.

Posso capire le difficoltà economiche, ma perchè non sarebbe legale ? Ovviamente in Italia non ci si potrebbe appoggiare ad un unico servizio, tipo la pizza, ma converrebbe offrirne diversi.


Per non farlo legalmente intendevo farlo legalmente e guadagnarci. Occorre almeno un contratto di mediazione fra te e il cliente che ti permetta di acquistare a suo nome e assumendo tutti gli oneri legali del contratto.
Servizi di drop shipping non sono molto facili da proporre: pagando con paypal-carta di credito quasi molti richiedono l'indirizzo di spedizione sia corrispondente a quello della carta usata per evitare problemi di carte clonate/rubate.

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Interessante anche l' idea di Hostfat di utilizzare Paypal per l' acquisto finale. Ma secondo voi, Paypal, nel momento in cui un venditore fosse nel torto, sapendo la natura del business, a chi darà ragione ?

Si ma usando paypal si perdono tutti i vantaggi: sommi il ricarico per la transazione bitcoin->euro  a quello di paypal e arrivi comodo ad un 3-4% di differenza anche facendo grandi numeri. Inoltre ti attiri addosso le attenzioni di paypal che vedrebbe un gran numero di transazioni verso suoi clienti da un unica origine.
L'idea è bella ma temo difficile da realizzare qui da noi
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Si ma qui la situazione è diversa, non è uno scambio Bitcoin <-> Paypal.
E' invece:
Tizio A -> Bitcoin -> Servizio intermedio -> Paypal -> PizzaExpress -> Tizio A
Chi può fregare qui è "Servizio intermedio", che poi saremo noi, chiedendo a PizzaExpress di inviare la pizza e poi facendo un chargeback.
Paypal comunque in questo caso ultimo non sentirebbe mai parlare di Bitcoin.
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