la democrazia rappresentativa è certamente l unica forma di governo accettabile in uno stato democratico di diritto, a meno che tu non preferisca l aristocrazia o la tirannide.
Il tuo ragionamento mi ricorda questo:
http://www.youtube.com/watch?v=7R2UyNLdxJQ Per Polibio però Roma aveva una forma di governo perfetto perché combinava questi tre modelli con il sistema del senato dei Consoli e delle assemblee. Il che accade anche nella nostra democrazia con il capo dello Stato, il parlamento ed il senato. Chiaramente la forma rappresentativa si è imposta perché in passato non esisteva la possibilità di chiamare milioni di cittadini a decidere sulle singole questioni come avveniva nella democrazia diretta Ateniese ad esempio. Ma io penso che con le moderne tecnologie di internet questo sarebbe già più che possibile, direi praticabile fin da subito, basterebbe che ogni cittadino avesse un suo account personale e che venisse chiamato senza tanti referendum cartacei a decidere singole scelte di indirizzo politico, più che tecniche. Il parlamento potrebbe avere il ruolo di discutere e formulare proposte di legge, che il cittadino sarebbe chiamato a votare approvando o respingendo, un pò come accadeva negli antichi comizi centuriati o curati romani. Ma qui si entra nel diritto costituzionale, esistono già strumenti del genere mi pare.
Parli del referendum o delle raccolte firme o che?
Quando si trattava di andare in guerra in afghanistan, ho visto bandiere della pace a tutte le finestre e manifestazioni bipartisan di milioni di persone e raccolte firme etc. Indovina a quanto sono servite?
Comunque è sicuro che internet offra delle possibilità immense di partecipazione diretta. Ma anche qui, davvero vogliamo che, con tutto il rispetto, un muratore con la terza media che sa a malapena leggere e scrivere, decida di politica al pari di un professore di storia universitario? la verità è che dovremmo selezionare il valore di un voto non il base al censo come una volta, ma a degli indici che possano dare una idea sulle capacità valutative di una persona, ed in assenza di indici migliori per una Pra approssimazione ci si potrebbe rifare al percorso di studi. Sarebbe una decisione impopolare al massimo ma efficace. Personaggi come Berlusconi non otterrebbe più la maggioranza.
Il problema della democrazia è che è un sistema giustissimo, ma la giustizia non è garanzia di equità. Perché se non si parte dal dato di fatto, molto sgradevole da dire nei salotti televisivi, che il popolo è fatto di persone ignoranti ed incapaci di scelte razionali e consapevoli, non si va da nessuna parte e si continueranno a vedere avvicendarsi al potere personaggi squallidi, demagoghi di bassa lega ed agitatori di popolo. Non è un caso che siamo passati da Berlusconi a Grillo, da Grillo a Renzi. Tutta gente con un fatto in comune, sa come parlare alle masse, mente magari un D Alema o un Fassino è odiato, non si sa neanche il motivo, quando se entri nello specifico hanno fatto o provato a fare molto di più, anche se ci vuole informazione per saperlo.
Difatti questo è il lato negativo della democrazia: se è in apparenza un sistema giusto dando a tutti la stessa capacità decisionale, diventa nei fatti il predominio degli arruffapopolo.
conosco persone molto intelligenti dal punto di vista logico ma carenti di intelligenza sociale, persone acculturate ma stupide, persone intelligenti ma matte, persone furbe ma stronze, stimate ma incompetenti etc. Davvero credi che il "valore umano" sia così facile da misurare?
Apprezzo comunque la tua tensione a pensare a un modello alternativo, perchè come dici tu stesso sul finale questo è "il predominio degli arruffapopolo". E non credo che d'alema sia la soluzione. Bisogna cambiare sistema.