Ciao a tutti,
In questo thread volevo parlarvi di una strategia conosciuta come
Tax gain harvesting, in italiano si potrebbe tradurre più o meno come un "raccolto del guadagno fiscale", anche se dubito che la traduzione aiuti in alcun modo a capire di cosa si tratti
Se vi piace Reddit potete leggere thread tipo
questo oppure
questo.
Premetto che questa strategia è pensata per il modello americano dato che negli USA le plusvalenze derivate dalla vendita di azioni, oro, criptovalute, etc, detenute per il lungo periodo vengono tassate solamente se la persona in questione guadagna oltre una certa soglia, metto un esempio per spiegarmi meglio, copio-incollo direttamente dal sito dell'IRS:
A capital gains rate of 0% applies if your taxable income is less than or equal to:
- $44,625 for single and married filing separately;
- $89,250 for married filing jointly and qualifying surviving spouse;
- $59,750 for head of household.
Link:
https://www.irs.gov/taxtopics/tc409Il che vuol dire che se una persona guadagna meno delle cifre indicate e vende degli asset rimanendo all'interno di quegli scaglioni allora non pagherà nulla di tasse sulle plusvalenze realizzate nel caso in cui abbia detenuto gli asset per oltre un anno (long term).
Ma qual è il punto di questa operazione? Serve per fare un reset del prezzo di acquisto. Mi spiego meglio: immaginiamo di aver acquistato bitcoin a $1k, nel frattempo è andato a $10k, se rientrassimo nello scaglione di tasse 0% vuol dire che potremmo vendere quel bitcoin e portare a casa $9k di plusvalenza pulita pulita, senza pagare un solo centesimo in tasse, e potremmo ricomprarlo immediatamente a $10k e quindi a quel punto, per il fisco, il nostro prezzo di acquisto sarebbe $10k, non più $1k. Se poi in futuro dovessimo avere entrate maggiori che ci costringeranno a pagare le tasse sulle plusvalenze ne pagheremo comunque molte di meno perché avremo un prezzo di acquisto più alto.
E dove voglio arrivare con questo se ho appena detto che è un sistema che si applica solamente negli USA? Come può un cittadino italiano o europeo beneficiarne? Beh, diciamo che questa discussione potrebbe essere una costola del thread FIRE perché se qualcuno decidesse trasferirsi all'estero per fare cash out ed evitare di pagare le tasse, o comunque pagarne solamente una minima parte rispetto a quelle che pagherebbe nel suo paese di origine, potrebbe adottare una strategia simile: una persona che possiede bitcoin probabilmente non li venderebbe tutti in una volta anche se volesse andare in pensione anticipata, in teoria ne venderebbe solamente una parte e terrebbe gli altri in ottica futura però, a meno che non si continui a vivere all'estero, quando si venderà anche una minima parte dei bitcoin da parte ci sarà da pagare il 26% sul prezzo di acquisto che magari è 10, 20, 50 o 100 volte inferiore rispetto al valore attuale ma se invece mentre siamo all'estero vendiamo tutto quanto e poi ricompriamo quello che vogliamo tenere da parte per il futuro allora potremo resettare in forma perfettamente legale il nostro prezzo di acquisto. In futuro decidiamo rientrare in Italia e avremo bisogno di vendere 1 bitcoin? Perfetto, quel bitcoin che avevamo comprato anni fa a 1k euro ora invece ha un prezzo di acquisto di 50k euro, e se al momento della vendita bitcoin varrà 100k euro allora noi pagheremo il 26% sulla plusvalenza che a quel punto sarà di 50k euro, non 99k euro come sarebbe avvenuto nel caso in cui non avessimo fatto questo genere di operazione.
Diciamo che non ci sarebbe la comodità che hanno gli americani dato che possono fare questo giochino ogni anno però è sicuramente una possibilità da tenere in mente per chi ha davvero intenzione di fare un cash out all'estero e poi rientrare in Italia o in qualsiasi altro paese con una tassazione poco favorevole.