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Topic: ALPS BLOCKCHAIN: mining in Italia da energia 100% rinnovabile - page 4. (Read 1279 times)

legendary
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Mi lascia perplesso solo questo punto:
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7.Che genere di accordo avete con i clienti? Le revenues da mining sono incerte per natura. Chi si assume il “rischio”?
Quote
Il rischio è di chi ha acquistato i miner. Noi compriamo la potenza di calcolo prodotta a prezzo di mercato e a nostra volta la rivendiamo.


Praticamente il cliente si assume tutti i costi per l'acquisto delle attrezzature, e anche i costo diretti e indiretti
(costo del progetto che non sara' fatto gratis, manutenzione, raffreddamento, rotture, gestione, amministrativi, controllo, ecc..)

Anche supponendo un costo zero della corrente, resta tuttavia un bel rischio, sopratutto se uno
non e' ben addentro al mondo delle crypto.

Inoltre non capisco perche' una volta che uno ha fatto tutto questo impianto, debba passare da un intermediario
che "compra la potenza di calcolo ai prezzi di mercato" (ma ci fara' un pochino di cresta, come e' normale per qualsiasi attivita',
e non possa collegarsi direttamente alla mining pool che da' i ritorni migliori... o magari si?


Se non si capisce bene dall'articolo provo a spiegarlo meglio.

Il produttore di elettricità è proprietario della mining farm (apparecchiature fisiche). Ovvio che non sappia nulla di come gestire una mining fam. Quindi fa gestire la mining farm ad alps blockchain che quindi fa da "broker" tra il cliente e le varie ming pool che "comprano" la potenza di calcolo. Quindi la revenues di Alps è sia dalla "fees" che applica ai BTC ricevuti dalla mining farm, che dal contratto di gestione della mining farm.

Tutto questo perchè il lavoro del produttore di nergia è quello di "produrre energia" e gestire la centrale idroelettrica. Quello di ALPS è quello di gestire la mining farm. Sono operations in simbiosi, ma ben differenziate.
Questo ha si il vantaggio di "costi supplementari" , ma ovviamente permette al cliente di non interessarsi della parte di mining.
Ovviamente è un rischio quello di investire in questa apparecchiatura, ma è remunerato da un business plan di rientro dell'investimento basato su una miriade di variabili quali prezzo di bitcoin, difficioltà futura, prezzo dell'energia elettrica presso la rete (PUN, in pratica il costo opportunità dell'autoconsumo) etc.

Spero ora sia più chiaro.


legendary
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Interessante iniziativa.

Mi lascia perplesso solo questo punto:


7.Che genere di accordo avete con i clienti? Le revenues da mining sono incerte per natura. Chi si assume il “rischio”?
Quote
Il rischio è di chi ha acquistato i miner. Noi compriamo la potenza di calcolo prodotta a prezzo di mercato e a nostra volta la rivendiamo.



Praticamente il cliente si assume tutti i costi per l'acquisto delle attrezzature, e anche i costo diretti e indiretti
(costo del progetto che non sara' fatto gratis, manutenzione, raffreddamento, rotture, gestione, amministrativi, controllo, ecc..)

Anche supponendo un costo zero della corrente, resta tuttavia un bel rischio, sopratutto se uno
non e' ben addentro al mondo delle crypto.

Inoltre non capisco perche' una volta che uno ha fatto tutto questo impianto, debba passare da un intermediario
che "compra la potenza di calcolo ai prezzi di mercato" (ma ci fara' un pochino di cresta, come e' normale per qualsiasi attivita',
e non possa collegarsi direttamente alla mining pool che da' i ritorni migliori... o magari si?






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PREMESSA
Non sono in alcun modo affiliato ne ho mai avuto rapporti di lavoro/contrattuali/conoscenza con Alps BlockChain, ma sono venuto a conoscenza dell'azienda tramite il canale Telegram Bitcoin Italia. Ho deciso quindi di approfondire il tema in autonomia, ricercando del materiale su internet e sottoponendo le mie domande al CFO Francesca Failoni, che ringrazio per la disponibilità concessami. Ringrazio anche il CEO Francesco Buffa per la "supervisone" del lavoro.



Chi è Alps Blockchain?

Alps Blockchain Srl è una start-up nata a Trento nel 2018 da un gruppo composto da giovani imprenditori, sviluppatori hardware e software e professionisti esperti accomunati dall’interesse per la tecnologia blockchain. Grazie alle caratteristiche che la contraddistinguono, Alps blockchain ha ricevuto un contributo anche da Trentino Sviluppo Spa. In particolare, grazie alle ricerche e analisi effettuate, si è giunti alla conclusione che nei prossimi anni la tecnologia blockchain entrerà sempre di più a far parte della quotidianità, perché assicurerà un interconnettività globale dei valori, non intesi solo come denaro ma anche come beni e servizi, esattamente come in passato fu con internet per quanto riguarda la diffusione globale della conoscenza e delle informazioni.
 
Di cosa si occupa Alps Blockchain?
L’idea di business è quindi quella di rendere il mining sostenibile in Italia. La vision  è valorizzare le energie rinnovabili usando la tecnologia blockchain e la value proposition di Alps Blockchain è quella di valorizzare l’energia idroelettrica italiana dando accesso a terzi al mondo del mining, sfruttando le energie rinnovabili.
ALPS Blockchain quindi progetta, installa e gestisce per conto dei produttori di energia idroelettrica delle mining farm installate nelle centrali di questi ultimi, che quindi auto-consumano l’energia elettrica prodotta per produrre hashing power che viene a sua volta venduto sul mercato da Alps Blockchain consentendo a terzi di fare mining in maniera sostenibile in Italia. L’impianto di mining è studiato, progettato ed installato su misura, considerando le produzioni storiche dell’impianto e tarando l’assorbimento sulla quantità di energia di cui c’è continuità di produzione e cedendo la sovrapproduzione alla rete. Si tratta quindi di un servizio personalizzato per ogni installazione, tenendo conto di tutti parametri attuali e prospettici che influenzano il business plan.
 
 
Fig.1 Costo medio di diverse fonti rinnovabili. I business plan i ALPS Blockchain sono fatti coin un costo al Kw di 5 cents. Ovviamente moltissimo dipende dal costo opportunità di vendita dell'energia alla rete determinato dal PUN
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