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Topic: Bitcoin e Pensioni: È Possibile Integrare o Sostituire il Sistema Tradizionale (Read 1090 times)

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Come ti scrivevo , io la uso come prepagata, per non usare la mia carta principale , su siti e pos di esercenti.
La carico di volta in volta con bonifico ordinario 24h(io non pago i bonifici) . La carta è la ruby steel in metallo, quindi anche bella da vedere.
Sto valutando revolut per ciò che offre, ma è da 2 anni che uso questa carta e mi trovo bene .
Quindi praticamente usi la carta di debito Crypto.com semplicemente per non usare la carta di credito principale? La ragione sarebbe quella? Vado a memoria ma mi pare di ricordare che la Ruby sia la carta base, ti da qualche vantaggio pagare con quella? Non ho idea di come sia la situazione delle carte di credito in Italia, non c'è nulla che dia cash back del 2-3% piuttosto che miglia aeree o cose simili?
Domanda da un milione e mezzo di dollari, forse anche due milioni di dollari.
Usando crypto come carta di debito non fai altro che convertire crypto in fiat da spendere subito, in questo caso non dovrebbe esserci proprio a monte un pagamento delle tasse sulla plusvalenza?
Come diavolo funziona dal punto di vista delle tasse in questo caso?
Da quello che ho capito l'utente @fionda08 ricarica la sua carta di CDC dal suo conto bancario, quindi sta spostando euro, non criptovalute, e non ha questo genere di problema. Per chi invece volesse caricare la carta usando criptovalute che poi verranno convertite in valuta fiat al momento dell'acquisto allora bisogna vedere a quanto ammontano le spese: sopra o sotto la soglia di 2k euro? Se vai oltre allora devi calcolare la plusvalenza, alla fine è come se fosse un cash out normale con la differenza che non ricevi mai i soldi ma li converti direttamente in beni/servizi.

SI esatto la uso soltanto come prepagata. Da euro in euro
newbie
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Ragioni in questo modo perchè tu vuoi vendere e ragioni ancora usando come base gli Euro.
Guarda che devi ragionare in un altro modo, come avrai visto lo stato cerca sempre di fregarti, ora vogliono il 42% della pluscomesichiama. Solo  tasse e niente servizi.
Cerca di pensare in modo diverso, io accumulo satoshi perchè nessuno me li può togliere.
Sì ho notato anch'io che ultimamente lo Stato sembra cercare tutti i modi per farti pagare da qualsiasi cosa. Con un altro pochino ti fa pagare anche l'aria che respiri. Eh questa cosa ovviamente mi fa molto molto riflettere e forse c'hai proprio ragione tu a riguardo
legendary
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Come ti scrivevo , io la uso come prepagata, per non usare la mia carta principale , su siti e pos di esercenti.
La carico di volta in volta con bonifico ordinario 24h(io non pago i bonifici) . La carta è la ruby steel in metallo, quindi anche bella da vedere.
Sto valutando revolut per ciò che offre, ma è da 2 anni che uso questa carta e mi trovo bene .
Quindi praticamente usi la carta di debito Crypto.com semplicemente per non usare la carta di credito principale? La ragione sarebbe quella? Vado a memoria ma mi pare di ricordare che la Ruby sia la carta base, ti da qualche vantaggio pagare con quella? Non ho idea di come sia la situazione delle carte di credito in Italia, non c'è nulla che dia cash back del 2-3% piuttosto che miglia aeree o cose simili?
Domanda da un milione e mezzo di dollari, forse anche due milioni di dollari.
Usando crypto come carta di debito non fai altro che convertire crypto in fiat da spendere subito, in questo caso non dovrebbe esserci proprio a monte un pagamento delle tasse sulla plusvalenza?
Come diavolo funziona dal punto di vista delle tasse in questo caso?
Da quello che ho capito l'utente @fionda08 ricarica la sua carta di CDC dal suo conto bancario, quindi sta spostando euro, non criptovalute, e non ha questo genere di problema. Per chi invece volesse caricare la carta usando criptovalute che poi verranno convertite in valuta fiat al momento dell'acquisto allora bisogna vedere a quanto ammontano le spese: sopra o sotto la soglia di 2k euro? Se vai oltre allora devi calcolare la plusvalenza, alla fine è come se fosse un cash out normale con la differenza che non ricevi mai i soldi ma li converti direttamente in beni/servizi.
jr. member
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Se è come dice @fionda08 non dovrebbe esserci nessuna tassazione, perchè entrano FIAT ed escono FIAT, tutto tracciabile dal bonifico SEPA.
Il cashback di crypto.com è dell'1%, e anche se lo fai da 2 anni, sarai sempre in perdita, perchè il CRO 2-3 anni fa si aggirava tra i 40 e 60 centesimi di euro, mentre dopo il crollo è arrivato a 5 centesimi di euro, anche perchè per detenere quella carta li, si doveva investire e tenere fermi 350euro in CRO.
Ma al di là di tutto questo, non scambiando in nessun asset digitale non è dovuto a tassa.

Datemi conferma se erro
hero member
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not your keys not your coins
Come ti scrivevo , io la uso come prepagata, per non usare la mia carta principale , su siti e pos di esercenti.
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Sto valutando revolut per ciò che offre, ma è da 2 anni che uso questa carta e mi trovo bene .
Quindi praticamente usi la carta di debito Crypto.com semplicemente per non usare la carta di credito principale? La ragione sarebbe quella? Vado a memoria ma mi pare di ricordare che la Ruby sia la carta base, ti da qualche vantaggio pagare con quella? Non ho idea di come sia la situazione delle carte di credito in Italia, non c'è nulla che dia cash back del 2-3% piuttosto che miglia aeree o cose simili?

Domanda da un milione e mezzo di dollari, forse anche due milioni di dollari.
Usando crypto come carta di debito non fai altro che convertire crypto in fiat da spendere subito, in questo caso non dovrebbe esserci proprio a monte un pagamento delle tasse sulla plusvalenza?
Come diavolo funziona dal punto di vista delle tasse in questo caso?
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Come ti scrivevo , io la uso come prepagata, per non usare la mia carta principale , su siti e pos di esercenti.
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Quindi praticamente usi la carta di debito Crypto.com semplicemente per non usare la carta di credito principale? La ragione sarebbe quella? Vado a memoria ma mi pare di ricordare che la Ruby sia la carta base, ti da qualche vantaggio pagare con quella? Non ho idea di come sia la situazione delle carte di credito in Italia, non c'è nulla che dia cash back del 2-3% piuttosto che miglia aeree o cose simili?

Ha l’1% di cashback in CRO, ma non è quello il punto.
È avere una prepagata caricabile da bonifico SEPA.
Revolut è migliore in tante cose , infatti era mia idea a breve passare ad esso, visto anche tutte stile restrizioni sulle crypto
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La carico di volta in volta con bonifico ordinario 24h(io non pago i bonifici) . La carta è la ruby steel in metallo, quindi anche bella da vedere.
Sto valutando revolut per ciò che offre, ma è da 2 anni che uso questa carta e mi trovo bene .
Quindi praticamente usi la carta di debito Crypto.com semplicemente per non usare la carta di credito principale? La ragione sarebbe quella? Vado a memoria ma mi pare di ricordare che la Ruby sia la carta base, ti da qualche vantaggio pagare con quella? Non ho idea di come sia la situazione delle carte di credito in Italia, non c'è nulla che dia cash back del 2-3% piuttosto che miglia aeree o cose simili?
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Se associ una carta di un exchange es: crypto.com , io la uso come prepagata , ovvero da euro in euro, non converto nulla, però i miei soldi passano dall’ exchange è non possono essere tassati.
Ma quale sarebbe il senso di tenere euro fermi su un exchange per poi usarli per una carta prepagata? Oppure quella carta in qualche modo ti prende gli euro dal conto corrente?

Non so se li converti in btc come potrebbe funzionare la cosa , perché in teoria se metti 1000€ il 1 del mese e spendi tutto a fine mese , anche se il valore di btc dovesse  essere +5% non penso paghi imposte , anche perché la plusvalenza deve superare in2000€ rispetto a quello che hai messo
Paghi le tasse se la plusvalenza supera i 2.000 euro durante il corso dell'anno, quindi bisogna stare dietro anche a questo genere di calcolo se uno converte i bitcoin svariate volte al mese dato che una persona ha decine di spese durante un mese.

Come ti scrivevo , io la uso come prepagata, per non usare la mia carta principale , su siti e pos di esercenti.
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Se associ una carta di un exchange es: crypto.com , io la uso come prepagata , ovvero da euro in euro, non converto nulla, però i miei soldi passano dall’ exchange è non possono essere tassati.
Ma quale sarebbe il senso di tenere euro fermi su un exchange per poi usarli per una carta prepagata? Oppure quella carta in qualche modo ti prende gli euro dal conto corrente?

Non so se li converti in btc come potrebbe funzionare la cosa , perché in teoria se metti 1000€ il 1 del mese e spendi tutto a fine mese , anche se il valore di btc dovesse  essere +5% non penso paghi imposte , anche perché la plusvalenza deve superare in2000€ rispetto a quello che hai messo
Paghi le tasse se la plusvalenza supera i 2.000 euro durante il corso dell'anno, quindi bisogna stare dietro anche a questo genere di calcolo se uno converte i bitcoin svariate volte al mese dato che una persona ha decine di spese durante un mese.
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Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
Ragazzi, la cosa importante è iniziare: provare all'atto pratico la modalità migliore per ciascuno di noi.
Chi con un piccolo PAC costante.
Chi comprando quando può sfruttando entrate improvvise o altrettanto improvvise mancanze di uscite.
CHi converte tutto per vivere già nel bitcoin standard.

CI sono mille modalità, ognuno troverà nel tempo la propria.
NEl frattempo è importante già ragionare con bitcoin a cifre improtnati e "tonde" (100K, 1 milione) per farsi passare la voglia d spenderlo!
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Sì intendo questo:

- è il giorno X del mese, è arrivato un bonifico da € 1.500
- € 500 li tengo in soldi
- € 1.000 istantaneamente convertiti in bitcoin

Ogni volta che mi servono soldi e non li ho, o comunque facendo dovute previsioni di spese, vendo i bitcoin. Vendere e farsi un bonifico sul proprio conto, appoggiarsi a una piattaforma sulla quale lascio dei bitcoin e che mi dà una carta di debito agganciata direttamente, qualsiasi soluzione esista e possa far comodo.

Farò quell'esercizio per pura curiosità, ma sono convinto che statisticamente ci siano al mondo persone che convertono sistematicamente le proprie entrate in bitcoin e si muovono così. Forse molto poche, ma qualcuno per statistica c'è per forza. Che risultati porta? Difficile dirlo, tutto sta in quanto tempo è che si procede in quel modo e con che cifre. Però, e non voglio considerare la componente della tassazione, è sicuramente un enorme azzardo.

Non vorrei aver capito male, ma così facendo se hai dei soldi "puliti" derivanti da lavoro regolare e compri bitcoin per poi uscire in chiaro tramite sistema bancario ti ritrovi comunque a dover pagare nuovamente tasse di possesso, tasse di rendita, ecc. quindi a conti fatti conviene fino ad un certo punto.
A meno che non vivi in svizzera e ci sia qualche servizio bancario/finanziario di cui non sono a conoscenza.

Se associ una carta di un exchange es: crypto.com , io la uso come prepagata , ovvero da euro in euro, non converto nulla, però i miei soldi passano dall’ exchange è non possono essere tassati.
Non so se li converti in btc come potrebbe funzionare la cosa , perché in teoria se metti 1000€ il 1 del mese e spendi tutto a fine mese , anche se il valore di btc dovesse  essere +5% non penso paghi imposte , anche perché la plusvalenza deve superare in2000€ rispetto a quello che hai messo
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Questa situazione mi sembra estremamente ipotetica e di difficile realizzazione a parte casi particolari: nessuna persona adulta potrebbe mettere da parte il 66% del proprio stipendio a meno che quando tu dici che potrebbe "riconvertire da bitcoin a euro ogni volta che è necessario" ti riferisca a cambi su base settimanale, ma a quel punto penso ci siano più problemi che vantaggi.

A meno che non si viva con i genitori che ti danno vitto e alloggio nessuno può mettere da parte 1.000 euro guadagnandone 1.500, se uno riuscisse già a mettere da parte il 15-20% secondo me sarebbe tanto. Spese fisse come affitto, bollette, cibo, benzina, assicurazione, non esiste pagare meno di 1.000 euro al mese per tutto quello.

Se poi il tuo è un puro esercizio teorico ok, ci sta, ma non è un caso d'uso reale.
Sì intendo questo:

- è il giorno X del mese, è arrivato un bonifico da € 1.500
- € 500 li tengo in soldi
- € 1.000 istantaneamente convertiti in bitcoin

Ogni volta che mi servono soldi e non li ho, o comunque facendo dovute previsioni di spese, vendo i bitcoin. Vendere e farsi un bonifico sul proprio conto, appoggiarsi a una piattaforma sulla quale lascio dei bitcoin e che mi dà una carta di debito agganciata direttamente, qualsiasi soluzione esista e possa far comodo.

Farò quell'esercizio per pura curiosità, ma sono convinto che statisticamente ci siano al mondo persone che convertono sistematicamente le proprie entrate in bitcoin e si muovono così. Forse molto poche, ma qualcuno per statistica c'è per forza. Che risultati porta? Difficile dirlo, tutto sta in quanto tempo è che si procede in quel modo e con che cifre. Però, e non voglio considerare la componente della tassazione, è sicuramente un enorme azzardo.
Continua a sfuggirmi un punto però: chi è che può permettersi di risparmiare/cambiare il 66% del proprio stipendio? Se fai una cosa del genere durante un periodo di bear market sei rovinato, mi viene in mente tutto il 2018 ad esempio quando BTC ha continuato a perdere valore, convertivi 1.000 euro e la settimana dopo valevano il 3-4% in meno se ti andava bene, e così per mesi.

Io piuttosto farei un calcolo basato su un risparmio ipotetico reale, e già mettere da parte il 20% sarebbe moltissimo. Con 500 euro al mese non ci fai nulla, tu dici di convertire ogni qual volta ce ne sia bisogno, stiamo potenzialmente parlando di decine di conversioni al mese con commissioni, tempi di attesa e tasse da calcolare, varrebbe davvero la pena? Hai modo di includere tutti questi dati nel tuo calcolo?
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Ragazzi/e, secondo me convertire una grande somma in BTC è una mossa piuttosto azzardata, a meno che non si abbia uno stipendio molto elevato, tipo 6000? al mese. In caso contrario, è davvero difficile sopravvivere con solo 500?.
Attualmente, spendere BTC direttamente è complicato. Devi passare attraverso piattaforme che vendono buoni da usare nei negozi, e questo non è un sistema ideale.
Credo però che abbia senso accumulare Bitcoin nel tempo, indipendentemente dal prezzo. Quello che conta per noi è puntare ad accumulare piccole quantità, ad esempio 0.001 BTC, da custodire per il futuro, quando potremmo farne qualcosa di utile. Il progresso tecnologico darà sicuramente una mano in questo.
È anche utile tenere traccia degli acquisti, come ad esempio: "[Giorno X: acquistato 100?, ricevuto 0.0016 BTC]". Questo ti permetterà di vedere in futuro come si è evoluto il tuo piano di accumulo e valutare il suo andamento.

Ragioni in questo modo perchè tu vuoi vendere e ragioni ancora usando come base gli Euro.
Guarda che devi ragionare in un altro modo, come avrai visto lo stato cerca sempre di fregarti, ora vogliono il 42% della pluscomesichiama. Solo  tasse e niente servizi.
Cerca di pensare in modo diverso, io accumulo satoshi perchè nessuno me li può togliere.
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Sì intendo questo:

- è il giorno X del mese, è arrivato un bonifico da € 1.500
- € 500 li tengo in soldi
- € 1.000 istantaneamente convertiti in bitcoin

Ogni volta che mi servono soldi e non li ho, o comunque facendo dovute previsioni di spese, vendo i bitcoin. Vendere e farsi un bonifico sul proprio conto, appoggiarsi a una piattaforma sulla quale lascio dei bitcoin e che mi dà una carta di debito agganciata direttamente, qualsiasi soluzione esista e possa far comodo.

Farò quell'esercizio per pura curiosità, ma sono convinto che statisticamente ci siano al mondo persone che convertono sistematicamente le proprie entrate in bitcoin e si muovono così. Forse molto poche, ma qualcuno per statistica c'è per forza. Che risultati porta? Difficile dirlo, tutto sta in quanto tempo è che si procede in quel modo e con che cifre. Però, e non voglio considerare la componente della tassazione, è sicuramente un enorme azzardo.

Non vorrei aver capito male, ma così facendo se hai dei soldi "puliti" derivanti da lavoro regolare e compri bitcoin per poi uscire in chiaro tramite sistema bancario ti ritrovi comunque a dover pagare nuovamente tasse di possesso, tasse di rendita, ecc. quindi a conti fatti conviene fino ad un certo punto.
A meno che non vivi in svizzera e ci sia qualche servizio bancario/finanziario di cui non sono a conoscenza.
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Questa situazione mi sembra estremamente ipotetica e di difficile realizzazione a parte casi particolari: nessuna persona adulta potrebbe mettere da parte il 66% del proprio stipendio a meno che quando tu dici che potrebbe "riconvertire da bitcoin a euro ogni volta che è necessario" ti riferisca a cambi su base settimanale, ma a quel punto penso ci siano più problemi che vantaggi.

A meno che non si viva con i genitori che ti danno vitto e alloggio nessuno può mettere da parte 1.000 euro guadagnandone 1.500, se uno riuscisse già a mettere da parte il 15-20% secondo me sarebbe tanto. Spese fisse come affitto, bollette, cibo, benzina, assicurazione, non esiste pagare meno di 1.000 euro al mese per tutto quello.

Se poi il tuo è un puro esercizio teorico ok, ci sta, ma non è un caso d'uso reale.


Sì intendo questo:

- è il giorno X del mese, è arrivato un bonifico da € 1.500
- € 500 li tengo in soldi
- € 1.000 istantaneamente convertiti in bitcoin

Ogni volta che mi servono soldi e non li ho, o comunque facendo dovute previsioni di spese, vendo i bitcoin. Vendere e farsi un bonifico sul proprio conto, appoggiarsi a una piattaforma sulla quale lascio dei bitcoin e che mi dà una carta di debito agganciata direttamente, qualsiasi soluzione esista e possa far comodo.

Farò quell'esercizio per pura curiosità, ma sono convinto che statisticamente ci siano al mondo persone che convertono sistematicamente le proprie entrate in bitcoin e si muovono così. Forse molto poche, ma qualcuno per statistica c'è per forza. Che risultati porta? Difficile dirlo, tutto sta in quanto tempo è che si procede in quel modo e con che cifre. Però, e non voglio considerare la componente della tassazione, è sicuramente un enorme azzardo.

A Rovereto è da qualche anno che negozianti e cittadini convertono mensilmente parte delle loro entrate in bitcoin, hanno creato un'economia parallela all'euro: https://bitcoinvalley.eu
Se vuoi ascoltare qualche intervista: https://www.youtube.com/watch?v=ssJSH929tag
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Questa situazione mi sembra estremamente ipotetica e di difficile realizzazione a parte casi particolari: nessuna persona adulta potrebbe mettere da parte il 66% del proprio stipendio a meno che quando tu dici che potrebbe "riconvertire da bitcoin a euro ogni volta che è necessario" ti riferisca a cambi su base settimanale, ma a quel punto penso ci siano più problemi che vantaggi.

A meno che non si viva con i genitori che ti danno vitto e alloggio nessuno può mettere da parte 1.000 euro guadagnandone 1.500, se uno riuscisse già a mettere da parte il 15-20% secondo me sarebbe tanto. Spese fisse come affitto, bollette, cibo, benzina, assicurazione, non esiste pagare meno di 1.000 euro al mese per tutto quello.

Se poi il tuo è un puro esercizio teorico ok, ci sta, ma non è un caso d'uso reale.


Sì intendo questo:

- è il giorno X del mese, è arrivato un bonifico da € 1.500
- € 500 li tengo in soldi
- € 1.000 istantaneamente convertiti in bitcoin

Ogni volta che mi servono soldi e non li ho, o comunque facendo dovute previsioni di spese, vendo i bitcoin. Vendere e farsi un bonifico sul proprio conto, appoggiarsi a una piattaforma sulla quale lascio dei bitcoin e che mi dà una carta di debito agganciata direttamente, qualsiasi soluzione esista e possa far comodo.

Farò quell'esercizio per pura curiosità, ma sono convinto che statisticamente ci siano al mondo persone che convertono sistematicamente le proprie entrate in bitcoin e si muovono così. Forse molto poche, ma qualcuno per statistica c'è per forza. Che risultati porta? Difficile dirlo, tutto sta in quanto tempo è che si procede in quel modo e con che cifre. Però, e non voglio considerare la componente della tassazione, è sicuramente un enorme azzardo.
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Ragazzi/e, secondo me convertire una grande somma in BTC è una mossa piuttosto azzardata, a meno che non si abbia uno stipendio molto elevato, tipo 6000€ al mese. In caso contrario, è davvero difficile sopravvivere con solo 500€.
Attualmente, spendere BTC direttamente è complicato. Devi passare attraverso piattaforme che vendono buoni da usare nei negozi, e questo non è un sistema ideale.
Credo però che abbia senso accumulare Bitcoin nel tempo, indipendentemente dal prezzo. Quello che conta per noi è puntare ad accumulare piccole quantità, ad esempio 0.001 BTC, da custodire per il futuro, quando potremmo farne qualcosa di utile. Il progresso tecnologico darà sicuramente una mano in questo.
È anche utile tenere traccia degli acquisti, come ad esempio: "[Giorno X: acquistato 100€, ricevuto 0.0016 BTC]". Questo ti permetterà di vedere in futuro come si è evoluto il tuo piano di accumulo e valutare il suo andamento.
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Se io percepisco € 1.500/mese e ogni mese per due anni converto € 1.000 in bitcoin, come mi è andata appunto dopo quei due anni? Simulo di riconvertire da bitcoin a euro ogni volta che è necessario, ad esempio ogni mese/bimestre avrò bollette da pagare, ogni mese potrei avere Netflix o che altro sia, qualche spesa sporadica che può essere un paio di cene fuori, vestiti, spese fisse per mantenimento di un'auto, qualsiasi cosa venga in mente. Ovvio che non parliamo di scialacquare nè parliamo per forza di cose di vizi e stravizi che con quello stipendio purtroppo non si contemplano. Il figlio di un amico percepisce all'incirca quella somma netta e, buon per lui, tiene traccia di quasi tutte le spese e le entrate, fisse e a spot, in un file excel. Grazie al suo foglio potrò fare un po' di conti e vedere come gli sarebbe andata nel portafoglio se per due anni avesse ogni mese cambiato mille euro in bitcoin per poi ricambiare bitcoin in euro quando gli fosse servito. In più simulo due spese impreviste. Il perchè abbia io acquistato quegli € 1.000/mese anzichè semplicemente fare la simulazione l'ho già detto: senza uno stimolo reale non avevo voglia.
Questa situazione mi sembra estremamente ipotetica e di difficile realizzazione a parte casi particolari: nessuna persona adulta potrebbe mettere da parte il 66% del proprio stipendio a meno che quando tu dici che potrebbe "riconvertire da bitcoin a euro ogni volta che è necessario" ti riferisca a cambi su base settimanale, ma a quel punto penso ci siano più problemi che vantaggi.

A meno che non si viva con i genitori che ti danno vitto e alloggio nessuno può mettere da parte 1.000 euro guadagnandone 1.500, se uno riuscisse già a mettere da parte il 15-20% secondo me sarebbe tanto. Spese fisse come affitto, bollette, cibo, benzina, assicurazione, non esiste pagare meno di 1.000 euro al mese per tutto quello.

Se poi il tuo è un puro esercizio teorico ok, ci sta, ma non è un caso d'uso reale.
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Come aumenta l'iva e come sono state introdotte le tassazioni su titoli di stato (di fatto erano inesistenti fino a 40 anni fa) e come è già aumentata la tassa sulla plusvalenza nell'azionario dal 20 al 26 nel 2014, non trent'anni fa..., per aumentare la tassazione su un settore che non vedono di buon'occhio dove sono tutti d'accordo ci stanno meno di un secondo. L'entrata di MICA è il primo passo per annusare il settore e allinearsi a livello europeo, ad aumentare ci stanno un secondo e poi chi può veramente prendere ed andare in USA, in honduras o a panama a fare cashout?? Lasciate che ve lo dica, pochissimissimi.

La parte difficile è trasformare la valuta FIAT in crypto, il resto è uno scivolo, quello che vi consiglio è di comprare usando vie decentralizzate e fare storage self custody, usate electrum, usate ledger o quello che volete ma se l'intento è il lungo lungo periodo il rischio di cadere in tassazioni esagerate è molto alto. A quel punto conviene un pac ETF nell'azionario che siete praticamente certi che con gli orizzonti temporali che narrate sarete in positivo con buone percentuali e la tassazione sinceramente più alta di così la vedo dura. Siamo in linea con germania, austria e belgio. Ma considerate che la francia ha superato il 30%, la finlandia il 40% e la danimarca è quasi al 45.....


Ne parlavo giusto qualche giorno fa, oggi il ministro Leo ha in poche parole detto che le crypto sono assimilabili ai "giochi online" e la tassazione passerà quasi certamente dal 26% al 42%

Attenti a giocare con l'AdE, sanno fin troppo e vorranno sapere molto di più

Self custody is the way!!!
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...

In due anni non ottieni dei dati significativi o dati riproducibili. semplicemente perchè puoi beccare due anni post o pre halving che ... insomma sono praticamente agli antipodi.
Serve molto più tempo per avere una statistica realistica (che copra ad esempio 2 halving e non solo 1/2 di halving...).

Ecco, considerato un intervallo di tempo più lungo è evidente il vantaggio per chiunque holdi.
Ma il problema è sempre li alla base. e' davvero possibile accantonare 1000 euro di stipendio? Considerato il mutuo, la rata della macchina, qualche spesuccia (che fa questo mese riscaldiamo casa? mangiamo anche? etc etc...) trovo estremamente improbabile che un dipendente riesca a risparmiare realmente una cifra del genere... escludendo dirigenti e manager lo stipendio sarebbe su un paio di migliaia di euro...

Viceversa voler calcolare una sorta di ALL IN in bitcoin (ricevo e cambio tutto in moneta arancione) ha risultati nefasti. Tra commissioni, cadute in basso e quant'altro, una gestione simile nel breve tempo è semplicemente disastrosa, alla fine dovrà sempre spendere moneta FIAT... è improbabile beccare una tempistica tale in cui questo giochetto sia realmente conveniente...


Parole sante eh, io ho iniziato a fare un piccolo pac, quando ho soldi sostanzialmente, dal 2019.
Non metto sempre la stessa cifra, alcuni mesi ho delle spese impreviste tipo un mese ho speso tanto in veterinario pe  le bestiole.
Quando li ho compro, rigorosamente dal mercatino.
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