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Topic: Bitcoin e Pensioni: È Possibile Integrare o Sostituire il Sistema Tradizionale (Read 143 times)

newbie
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Presumo che stiamo parlando di piccole imprese con il titolare che avrà 50 anni e che deve stare dietro a 10.000 cose diverse, mi sarei sorpreso del contrario.
No di ragazzi con età media di 30 anni.
Considera che loro fanno anche eventi tipo gamig o serata a tema, è un pub del centro, ma niente.
Beh in tal caso si entra nel campo della mancanza di educazione finanziaria, tema che abbiamo affrontato più e più volte in questo forum. Lo vedo anche con i miei coetanei (io sono più vicino ai 40 che ai 30) e l'interesse quando viene fuori il tema c'è ma poi la cosa muore lì perché "non ho tempo, non so, il bambino, il lavoro" e altre mille motivazioni se così vogliamo chiamarle.

E per ampliare il discorso non so come sarà con le nuove generazioni perché è vero che sono più esposte alla tecnologia dato che praticamente nascono e vivono con lo smartphone in però normalmente si limitano a quello: lo smartphone. Se andate a vedere quanti giovani possiedono un pc o sappiano usare programmi come Excel, insomma, i dati sono preoccupanti perché sanno usare una tecnologia "stupida", nel senso che con le app è tutto automatico alla fine dei conti.

Hai colto un punto importante, la mancanza di educazione finanziaria è una barriera reale, spesso nascosta dietro mille "scuse" che, in fondo, riflettono priorità diverse o paura dell'ignoto. La questione del "non ho tempo" è quasi una forma di autodifesa contro un mondo che sembra troppo complesso da affrontare, soprattutto quando si parla di investimenti e risparmi.

Per quanto riguarda i giovani, anche io noto che c'è una dipendenza dallo smartphone e da tecnologie "user-friendly" che non richiedono competenze reali. Il problema è che questo modo di interagire con la tecnologia li lascia impreparati ad affrontare strumenti più complessi e utili, come imparare a gestire un foglio di calcolo o a comprendere come funzionano i mercati finanziari. Si rischia di trasformare l'accesso alla tecnologia in un'esperienza passiva, anziché in un'opportunità di crescita.

Forse il vero salto di qualità sta nel promuovere la curiosità attiva: chiudere un'app e chiedersi "come funziona realmente?". La tecnologia offre enormi potenzialità, ma serve un cambiamento di mentalità, un po' come quando ti accorgi che le criptovalute non sono solo numeri su uno schermo, ma una porta verso l'indipendenza economica. Saperle usare non è solo una questione tecnica, ma un modo per prendere in mano il proprio futuro.
newbie
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Totalmente d'accordo con te riguardo il pac. Qualsiasi cosa puoi fare in pac, incluso bitcoin.
La questione è se le persone capiscono il motivo per fare il pac di bitcoin.

La vedo veramente dura che le persone riescono a capire. Io un pac me lo sono fatto su coinbase, lo so non linciatemi.

Quando ho iniziato a usare le criptovalute, ho comprato diverse monete "spazzatura" – e fidati, ne ho accumulate parecchie. Alcune le detengo ancora oggi, aspettando il momento giusto per convertirle in Bitcoin. All'inizio conservavo tutto su Coinbase e poi su Binance.

Con il tempo, però, ho capito che un hot wallet (se utilizzato con le giuste precauzioni) è molto più sicuro rispetto a tenere i fondi sugli exchange. Detto questo, dispositivi come Trezor, Ledger o altri hardware wallet sono il massimo in termini di sicurezza, sempre a patto di utilizzarli con cautela.

Un consiglio che posso darti, visto che ogni prelievo da un exchange comporta commissioni, è di fare trasferimenti ogni tre mesi, se hai un PAC mensile. In questo modo, riduci l'impatto delle commissioni. Ricorda, però, che tenere a lungo termine tutti i fondi su un exchange è altamente sconsigliato, come ci ha insegnato il caso MTGOX.

newbie
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Se consideriamo un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) da 100€ al mese, è chiaro che per molte persone, specialmente chi ha una famiglia, può essere difficile destinare questa somma ogni mese dal proprio stipendio. Tuttavia, utilizzando una piattaforma come Relai, che non richiede registrazione tramite documenti (come KYC, "Know Your Customer"), possiamo accumulare circa 35.000€ in 30 anni. Questo calcolo si riferisce a una persona che oggi ha tra i 30 e i 35 anni.

È importante non farsi prendere dalla FOMO (Fear of Missing Out), poiché i sentimenti e le emozioni possono compromettere un piano di investimento a lungo termine.

Il vero "problema" (e metto la parola tra virgolette di proposito) si presenta nel caso in cui, tra 30 anni, Bitcoin non venga adottato come metodo di pagamento comune. In questo scenario, per convertire BTC in EUR, si applicherebbe attualmente una tassazione del 26% sulle plusvalenze realizzate.
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Totalmente d'accordo con te riguardo il pac. Qualsiasi cosa puoi fare in pac, incluso bitcoin.
La questione è se le persone capiscono il motivo per fare il pac di bitcoin.

La vedo veramente dura che le persone riescono a capire. Io un pac me lo sono fatto su coinbase, lo so non linciatemi.
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Il modo più facile di risolvere questo problema è limitare la volatilità con un investimento graduale: un PAC.
La volatilità all?inizio del PAC non causa problemi per quanto riguarda il montante finale, dato che su un orizzonte di tempo abbastanza lungo, il drift di bitcoin, ovvero il suo apprezzamento, sarà molto maggiore.

Magari il problema lo avremo nel lungo periodo: se saremo alla fine del PAC, una diminuzione di prezzo di bitcoin, potrà avere effetti considerevoli sulla somma finale.

È comunque pacifico che andando avanti nel tempo (parliamo di anni o decenni) la volatilità di bitcoin sia destinata a diminuire.

Totalmente d'accordo con te riguardo il pac. Qualsiasi cosa puoi fare in pac, incluso bitcoin.
La questione è se le persone capiscono il motivo per fare il pac di bitcoin.
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Credo che bitcoin sia la migliore prospettiva pensionistica per un giovane, diciamo 30 anni. Non voglio essere drastico, ma probabilmente l'unica.
Consiglio fortemente un PAC, un piano d'accumulo, che, vista la lontananza dell'obiettivo di riscatto finale, ben protegge da un eventuale volatilità (negativa).
Un'ottima idea, insomma.
Se tutto va bene si può intersecare questo thread con il thread FIRE di @Ale88

da questo punto di vista la vedo esattamente come te, è molto probabile che un giovane (circa 30 anni) non proprio prossimo alla pensione, convenga a fare un pac che gli permetta di avercela quella pensione, oltre poi ad un aumento di valore, potrebbero essere paragonati ad un buono fruttifero delle poste  Grin
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Ciao a tutta questa bella gente, ottima discussione. Sicuramente in italia non abbiamo adeguate sicurezze riguardo la pensione e farsela da soli è un obbligo ormai.
Bitcoin è stuzzicante come idea, non mi piace la sua oscillazione di prezzo. Come fate voi con questo problema?

Il modo più facile di risolvere questo problema è limitare la volatilità con un investimento graduale: un PAC.
La volatilità all’inizio del PAC non causa problemi per quanto riguarda il montante finale, dato che su un orizzonte di tempo abbastanza lungo, il drift di bitcoin, ovvero il suo apprezzamento, sarà molto maggiore.

Magari il problema lo avremo nel lungo periodo: se saremo alla fine del PAC, una diminuzione di prezzo di bitcoin, potrà avere effetti considerevoli sulla somma finale.

È comunque pacifico che andando avanti nel tempo (parliamo di anni o decenni) la volatilità di bitcoin sia destinata a diminuire.
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Beh in tal caso si entra nel campo della mancanza di educazione finanziaria, tema che abbiamo affrontato più e più volte in questo forum.

In italia manca proprio la parte educazione, la scuola la stanno praticamente smantellando come stanno smantellando il sistema sanitario.
Fra poco avremo solo pecore belanti che non capiscono niente.
legendary
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Presumo che stiamo parlando di piccole imprese con il titolare che avrà 50 anni e che deve stare dietro a 10.000 cose diverse, mi sarei sorpreso del contrario.
No di ragazzi con età media di 30 anni.
Considera che loro fanno anche eventi tipo gamig o serata a tema, è un pub del centro, ma niente.
Beh in tal caso si entra nel campo della mancanza di educazione finanziaria, tema che abbiamo affrontato più e più volte in questo forum. Lo vedo anche con i miei coetanei (io sono più vicino ai 40 che ai 30) e l'interesse quando viene fuori il tema c'è ma poi la cosa muore lì perché "non ho tempo, non so, il bambino, il lavoro" e altre mille motivazioni se così vogliamo chiamarle.

E per ampliare il discorso non so come sarà con le nuove generazioni perché è vero che sono più esposte alla tecnologia dato che praticamente nascono e vivono con lo smartphone in però normalmente si limitano a quello: lo smartphone. Se andate a vedere quanti giovani possiedono un pc o sappiano usare programmi come Excel, insomma, i dati sono preoccupanti perché sanno usare una tecnologia "stupida", nel senso che con le app è tutto automatico alla fine dei conti.
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Ciao a tutta questa bella gente, ottima discussione. Sicuramente in italia non abbiamo adeguate sicurezze riguardo la pensione e farsela da soli è un obbligo ormai.
Bitcoin è stuzzicante come idea, non mi piace la sua oscillazione di prezzo. Come fate voi con questo problema?
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Io penso che un piccolo piano di accumulo in BTC non sarebbe sbagliato
Assolutamente, ma lo devi fare tu, mica aspettare che qualcuno cambi le cose altrimenti...


Se aspettiamo che qualcuno ci salvi, soprattutto quando si parla di pensioni, facciamo in tempo a morire.
L’INPS é un sistema a ripartizione, ovvero i contributi dell’anno x servono a pagare le pensioni dell’ anno x.
Per questo é semplicemente impossibile che l’INPS, se anche volesse farlo, se metta ad investire in Bitcoin. È il concerto steaso di investimento che proprio non appartiene a loro.

Si hai pienamente ragione, giusto essere sempre sotto INPS perchè l'italiano medio difficilmente riuscirebbe a gestire i fondi, quindi nel suo piccolo uno può fare un PAC, ma successivamente mi viene in mente come riscattare tra 30 anni questo accumulo, che per forza di cose devi andare a pagargli le tasse, se il tuo rendimento è in profit.
newbie
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Presumo che stiamo parlando di piccole imprese con il titolare che avrà 50 anni e che deve stare dietro a 10.000 cose diverse, mi sarei sorpreso del contrario.

No di ragazzi con età media di 30 anni.
Considera che loro fanno anche eventi tipo gamig o serata a tema, è un pub del centro, ma niente.
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Io penso che un piccolo piano di accumulo in BTC non sarebbe sbagliato
Assolutamente, ma lo devi fare tu, mica aspettare che qualcuno cambi le cose altrimenti...


Se aspettiamo che qualcuno ci salvi, soprattutto quando si parla di pensioni, facciamo in tempo a morire.
L’INPS é un sistema a ripartizione, ovvero i contributi dell’anno x servono a pagare le pensioni dell’ anno x.
Per questo é semplicemente impossibile che l’INPS, se anche volesse farlo, se metta ad investire in Bitcoin. È il concerto steaso di investimento che proprio non appartiene a loro.

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Purtroppo i soldi degli stipendi sono già tassati per versare i contributi.
Non sarebbe male l'idea che invece di versare i contributi, l'azienda te li darebbe in busta paga, ma nella maggior parte dei casi, le persone spenderebbero anche quelli, e a fine età lavorativa non si troverebbero nulla in mano.
La soluzione perfetta non esiste perché c'è chi sa come gestire il denaro e crearsi un fondo pensione da solo (pochi) e chi invece se ricevesse in anticipo i soldi della pensione invece di investirli li spenderebbe in aperitivi e abbigliamento (molti), e ci si ritroverebbe con una marea di pensionati senza un soldo da mantenere in qualche modo.

Io penso che un piccolo piano di accumulo in BTC non sarebbe sbagliato
Assolutamente, ma lo devi fare tu, mica aspettare che qualcuno cambi le cose altrimenti...

Una volta un mio amico ha mandato una mail a diversi commercianti, dove spiegava che anche loro potessero usare bitcoin come forma di pagamento, ma nessuno ha mai risposto a tela mail.
Presumo che stiamo parlando di piccole imprese con il titolare che avrà 50 anni e che deve stare dietro a 10.000 cose diverse, mi sarei sorpreso del contrario.
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Cosa ne pensate? È possibile immaginare un sistema pensionistico in cui Bitcoin giochi un ruolo centrale? Discutiamone!  Cool
È possibile ma in ottica individuale, se pensi che lo stato italiano (o qualsiasi altro stato europeo) inizi ad accumulare bitcoin per poi distribuirli come parte della pensione allora è una chimera. Io da tempo non credo nell'INPS, e con questo non voglio dire che fallirà o sparirà ma dato che già adesso molte persone ricevono pensioni da fame faccio veramente fatica a credere che le cose in futuro miglioreranno invece di peggiorare.

Se uno è un minimo preoccupato allora dovrebbe comprare bitcoin, comprare azioni, insomma fate quello che volete ma investite 'sti soldi, non teneteli fermi nel conto e non spendeteli in cazzate.

Purtroppo i soldi degli stipendi sono già tassati per versare i contributi.
Non sarebbe male l'idea che invece di versare i contributi, l'azienda te li darebbe in busta paga, ma nella maggior parte dei casi, le persone spenderebbero anche quelli, e a fine età lavorativa non si troverebbero nulla in mano.

Io penso che un piccolo piano di accumulo in BTC non sarebbe sbagliato, usare REALI ad esempio, visto che non chiede nessuna registrazione di documenti (almeno fino ad oggi).
Purtroppo ancora Bitcoin non è conosciuto nella sua vera forma.

Una volta un mio amico ha mandato una mail a diversi commercianti, dove spiegava che anche loro potessero usare bitcoin come forma di pagamento, ma nessuno ha mai risposto a tela mail.
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Cosa ne pensate? È possibile immaginare un sistema pensionistico in cui Bitcoin giochi un ruolo centrale? Discutiamone!  Cool
È possibile ma in ottica individuale, se pensi che lo stato italiano (o qualsiasi altro stato europeo) inizi ad accumulare bitcoin per poi distribuirli come parte della pensione allora è una chimera. Io da tempo non credo nell'INPS, e con questo non voglio dire che fallirà o sparirà ma dato che già adesso molte persone ricevono pensioni da fame faccio veramente fatica a credere che le cose in futuro miglioreranno invece di peggiorare.

Se uno è un minimo preoccupato allora dovrebbe comprare bitcoin, comprare azioni, insomma fate quello che volete ma investite 'sti soldi, non teneteli fermi nel conto e non spendeteli in cazzate.
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Credo che bitcoin sia la migliore prospettiva pensionistica per un giovane, diciamo 30 anni. Non voglio essere drastico, ma probabilmente l'unica.
Consiglio fortemente un PAC, un piano d'accumulo, che, vista la lontananza dell'obiettivo di riscatto finale, ben protegge da un eventuale volatilità (negativa).
Un'ottima idea, insomma.
Se tutto va bene si può intersecare questo thread con il thread FIRE di @Ale88
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Buonasera a tutti!!  Smiley Smiley
Negli ultimi anni, sempre più giovani e adulti della fascia d’età tra i 20 e i 40 anni sono preoccupati per il futuro delle pensioni. In Italia, il sistema previdenziale è principalmente gestito dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che si basa su un modello a ripartizione, in cui i contributi versati dai lavoratori attivi vengono immediatamente utilizzati per pagare le pensioni dei pensionati attuali. Questo sistema, che ha funzionato bene in passato, oggi affronta sfide significative a causa dei cambiamenti demografici e sociali.

Problemi del Sistema INPS:
Invecchiamento della popolazione: Il tasso di natalità in Italia è in costante calo e la popolazione invecchia rapidamente. Di conseguenza, il numero di persone che contribuiscono al sistema diminuisce, mentre il numero di pensionati cresce.

Lavoro precario:
Molti giovani lavoratori hanno contratti precari o a tempo determinato, il che riduce la loro capacità di versare contributi pensionistici regolari e sufficienti.
Sostenibilità a lungo termine: Ci sono dubbi sulla capacità dell'INPS di garantire pensioni adeguate alle generazioni future, considerata la crescente pressione sulle finanze pubbliche.

Fondi Pensionistici Privati:
In alternativa al sistema pubblico, esistono fondi pensionistici privati, che permettono ai lavoratori di risparmiare per la pensione investendo i propri contributi in mercati finanziari o altre forme di investimento. Tuttavia, anche questi fondi non sono immuni da rischi, come l’instabilità dei mercati e le crisi economiche.

L'idea di Bitcoin:
In questo contesto, Bitcoin potrebbe rappresentare un'opzione interessante per diversificare o addirittura sostituire i fondi pensionistici tradizionali. Ecco alcuni punti da considerare:

Riserva di valore:
Bitcoin è spesso visto come una riserva di valore indipendente da governi e banche centrali. In teoria, potrebbe proteggere i risparmi dalla svalutazione dovuta all'inflazione.

Decentralizzazione:
A differenza dei fondi pensionistici tradizionali, Bitcoin non è gestito da alcuna istituzione centralizzata, riducendo il rischio di decisioni politiche o gestionali sfavorevoli.

Accessibilità globale:
Bitcoin può essere utilizzato e trasferito ovunque nel mondo, il che potrebbe risultare utile in uno scenario economico incerto.

Sfide e Rischi:
Tuttavia, ci sono anche diversi ostacoli e rischi legati all'adozione di Bitcoin come parte integrante di un piano pensionistico:

Volatilità: Bitcoin è noto per la sua volatilità. Il valore può fluttuare significativamente in brevi periodi di tempo, il che lo rende un asset rischioso per chi cerca stabilità nel lungo termine.

Regolamentazione:
Attualmente, non esiste una normativa chiara su come Bitcoin possa essere integrato in un sistema pensionistico. I governi potrebbero opporsi all'idea o regolamentare severamente l'uso di criptovalute nei piani pensionistici.

Educazione e accessibilità:
Molte persone non sono ancora sufficientemente informate su come utilizzare e conservare in modo sicuro Bitcoin, il che rappresenta una barriera all'adozione su larga scala.

Domande Aperte:
È possibile immaginare un futuro in cui Bitcoin possa essere utilizzato come parte di un sistema pensionistico, accanto o al posto dei fondi tradizionali?
Potrebbe Bitcoin rappresentare una forma di protezione contro l’incertezza del sistema INPS per le giovani generazioni?
Come si potrebbero mitigare i rischi legati alla volatilità e alla sicurezza di Bitcoin in un contesto pensionistico?
Conclusione:
L’idea di integrare Bitcoin nel sistema pensionistico italiano è sicuramente avveniristica, ma solleva questioni complesse riguardanti la sostenibilità, la sicurezza e la regolamentazione. È una strada che vale la pena esplorare, soprattutto per coloro che cercano alternative al sistema attuale, ma è importante valutare attentamente tutti i rischi e le opportunità.

Cosa ne pensate? È possibile immaginare un sistema pensionistico in cui Bitcoin giochi un ruolo centrale? Discutiamone!  Cool
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