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Topic: Bitcoin e Pensioni: È Possibile Integrare o Sostituire il Sistema Tradizionale - page 4. (Read 1090 times)

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Fortunatamente in quel periodo erano circa 300 euro, ma adesso avrei avuto un bel tesoretto di 18.000? a pensarci viene rabbia  Cry
purtroppo sono cose che possono capitare e non puoi farci proprio niente, te lo dico così non ci pensi e quindi non ti viene quel mal di stomaco che rompe tanto le scatole
jr. member
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Potremmo aprire un post per storie da raccontare  Grin

Ci sarebbe da ridere , ma susciterebbe anche tanta nostalgia.
jr. member
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effettivamente è un po disarmante questa cosa, ma con il senno di poi non si va da nessuna parte.
Il PAC è molto utile, come appunto fa vedere questo grafico, forse è meglio entrare alla fine di questa bull run, quando il prezzo si quieta un po
legendary
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Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
Poi ho riflettuto, e ho smesso, ma questo non mi ha consentito di fare grandi accumuli di Btc.
peccato veramente, sopratutto perchè si era li quando era ancora molto acerbo, ma....

Mi dispiace, ma ecco qui cosa avresti potuto ottenere con 10 euro di acquisto settimanale dal 2016 in poi:



Mi dispiace essere severo con te, ma ecco cosa avresti potuto fare accumulando 10 euro alla settimana dal 2016 in poi.

Tutti noi potremmo avere più bitcoin.
Ma è solo colpa nostra se non ne abbiamo di più.
e questo valga anche per il futuro, sia ben inteso.
jr. member
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Un attimo: i rischi degli exchange li conosciamo tutti, e per quanto non siano azzerati dato che uno dovrebbe comunque fidarsi di loro (cosa da non fare a prescindere), direi che oggi gli exchange seri siano molto ma molto più sicuri di quanto non lo fossero in passato. L'esperienza riportata da tomas è del 2016, ovvero 8 anni fa. Tra l'altro mi chiedo se l'account email compromesso (dato che è partito tutto da lì) avesse o no il 2FA. E lo stesso vale per Coinbase, anche se hai l'email riuscire ad entrare senza 2FA non sarebbe affatto semplice dato che sarebbe l'assistenza a doverlo rimuovere manualmente.
Se non ricordo male, c'era la possibilità dei 2FA, ma in quel periodo la skippavo come la pubblicità odierna di youtube.
Errore madornale.
Però se avessi fatto della self-custody, staremo a parlare del nulla.
È inutile farsi il sangue amaro ora, prendila come una lezione. A te li hanno rubati, io ho messo soldi in altcoin che avrei potuto mettere in bitcoin e avrei anche potuto investire di più se in passato non avessi speso soldi in cose inutili... Insomma i rimpianti ci saranno sempre, sicuramente pure chi ha 1.000 bitcoin ha rimpianti perché ne avrebbe potuti avere di più, pazienza, così va la vita. Guarda al lato positivo, conoscere bitcoin quando valeva ancora 3 cifre, quello sì che è notevole!
Bè di caz***te ne ho fatto tante con Bitcoin, il mio ripianto che all'epoca non avevo un lavoro molto remunerativo, o meglio, guadagnavo non maluccio, ma non era tanto da poter investire (regali ad ex fidanzate, sai quanti bitcoin avrei avuto) , e per questo che ho anche iniziato a provare con il trading, felice le prime due volte che ho visto il profitto, preso dall'euforia, vendevo ai minimi e compravo ai massimi, un bagno di sangue.
Poi ho riflettuto, e ho smesso, ma questo non mi ha consentito di fare grandi accumuli di Btc.
peccato veramente, sopratutto perchè si era li quando era ancora molto acerbo, ma....
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Un attimo: i rischi degli exchange li conosciamo tutti, e per quanto non siano azzerati dato che uno dovrebbe comunque fidarsi di loro (cosa da non fare a prescindere), direi che oggi gli exchange seri siano molto ma molto più sicuri di quanto non lo fossero in passato. L'esperienza riportata da tomas è del 2016, ovvero 8 anni fa. Tra l'altro mi chiedo se l'account email compromesso (dato che è partito tutto da lì) avesse o no il 2FA. E lo stesso vale per Coinbase, anche se hai l'email riuscire ad entrare senza 2FA non sarebbe affatto semplice dato che sarebbe l'assistenza a doverlo rimuovere manualmente.
Se non ricordo male, c'era la possibilità dei 2FA, ma in quel periodo la skippavo come la pubblicità odierna di youtube.
Errore madornale.
Però se avessi fatto della self-custody, staremo a parlare del nulla.
È inutile farsi il sangue amaro ora, prendila come una lezione. A te li hanno rubati, io ho messo soldi in altcoin che avrei potuto mettere in bitcoin e avrei anche potuto investire di più se in passato non avessi speso soldi in cose inutili... Insomma i rimpianti ci saranno sempre, sicuramente pure chi ha 1.000 bitcoin ha rimpianti perché ne avrebbe potuti avere di più, pazienza, così va la vita. Guarda al lato positivo, conoscere bitcoin quando valeva ancora 3 cifre, quello sì che è notevole!

Potremmo aprire un post per storie da raccontare  Grin
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Un attimo: i rischi degli exchange li conosciamo tutti, e per quanto non siano azzerati dato che uno dovrebbe comunque fidarsi di loro (cosa da non fare a prescindere), direi che oggi gli exchange seri siano molto ma molto più sicuri di quanto non lo fossero in passato. L'esperienza riportata da tomas è del 2016, ovvero 8 anni fa. Tra l'altro mi chiedo se l'account email compromesso (dato che è partito tutto da lì) avesse o no il 2FA. E lo stesso vale per Coinbase, anche se hai l'email riuscire ad entrare senza 2FA non sarebbe affatto semplice dato che sarebbe l'assistenza a doverlo rimuovere manualmente.
Se non ricordo male, c'era la possibilità dei 2FA, ma in quel periodo la skippavo come la pubblicità odierna di youtube.
Errore madornale.
Però se avessi fatto della self-custody, staremo a parlare del nulla.
È inutile farsi il sangue amaro ora, prendila come una lezione. A te li hanno rubati, io ho messo soldi in altcoin che avrei potuto mettere in bitcoin e avrei anche potuto investire di più se in passato non avessi speso soldi in cose inutili... Insomma i rimpianti ci saranno sempre, sicuramente pure chi ha 1.000 bitcoin ha rimpianti perché ne avrebbe potuti avere di più, pazienza, così va la vita. Guarda al lato positivo, conoscere bitcoin quando valeva ancora 3 cifre, quello sì che è notevole!
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Inoltre vorrei scrivere una mia riflessione, oltre a un approccio diverso di conservazione.
Negli ultimi anni, molti si sono affidati a portafogli hardware come Ledger e Trezor per conservare i propri Bitcoin, convinti che la sicurezza di questi dispositivi sia la soluzione definitiva. Ma mi chiedo: è davvero così? Nel mio caso, ho scelto una strada diversa, puntando su un sistema che, pur non essendo all'avanguardia, mi offre un controllo e una sicurezza che questi dispositivi commerciali non possono garantire.
Utilizzo una vecchia scheda madre con un processore intel-i3 del 2016, 4 GB di RAM e un disco rigido da 1 TB che diciamo sta ancora sul 65% di spazio occupato, dove ho installato Bitcoin Core. Questa scelta può sembrare retrograda, ma consente di gestire la mia criptovaluta in modo completamente autonomo.
Sì, ci sono le lunghi minuti di sincronizzazione ogni volta che accendo il computer (solitamente ogni 2 mesi lo accendo e scarico circa 10/12GB di dati che nel giro di 2 ore max è fatta), ma questo è il prezzo da pagare per avere il pieno controllo sui miei fondi. Mentre altri si affidano a soluzioni preconfezionate, io ho un sistema che mi permette di verificare ogni aspetto della mia conservazione.
Inoltre, la mia seed phrase è distribuita in tre copie: due su pendrive da 1 GB e una su una scheda SD da 128 MB. Tutto materiale riciclato, ovviamente. Questa distribuzione riduce il rischio di perdita e, rispetto a un portafoglio hardware, offre un ulteriore livello di protezione. Non dipendo da un singolo dispositivo; se uno dei miei pendrive dovesse rompersi, ho altre due copie da cui attingere.
Contrariamente a quanto molti pensano, Ledger e Trezor non sono immuni da attacchi e vulnerabilità. Affidarsi esclusivamente a questi dispositivi significa mettere i propri fondi nelle mani di terzi, e non si può mai avere la certezza che la sicurezza sia totale. In un'epoca in cui le violazioni della sicurezza sono all'ordine del giorno, la mia scelta di un sistema più “artigianale” offre una tranquillità che va oltre la mera apparenza di sicurezza.
In sintesi, mentre il mondo abbraccia la comodità di Ledger e Trezor, io mi affido a un sistema di conservazione che, sebbene possa sembrare antiquato, offre un controllo e una sicurezza ineguagliabili. La sincronizzazione e l'approccio manuale alla gestione dei miei Bitcoin potrebbero sembrare scomodi, ma per me rappresentano una scelta consapevole e ben ponderata.
Ovviamente tutto sotto LINUX Wink


Capisco cosa intendi! Personalmente utilizzo un Ledger per gestire i miei fondi in sicurezza, anche se ammetto di essere rimasto un po' scettico dopo l'attacco hacker di qualche anno fa, quando vennero compromesse informazioni sensibili sugli utenti. Tuttavia, nonostante quell'incidente, continuo ad usarlo perché trovo che, con le dovute precauzioni, rimanga una delle opzioni migliori per conservare i miei asset in modo sicuro. Certo, nulla è perfetto, ma con la giusta attenzione può funzionare bene.
Comunque c'è BitBox02 , è opensouce, escusivamente Bitcoin, è penso sia molto sicuro, unica pecca che costa circa 150 euro.
jr. member
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Un attimo: i rischi degli exchange li conosciamo tutti, e per quanto non siano azzerati dato che uno dovrebbe comunque fidarsi di loro (cosa da non fare a prescindere), direi che oggi gli exchange seri siano molto ma molto più sicuri di quanto non lo fossero in passato. L'esperienza riportata da tomas è del 2016, ovvero 8 anni fa. Tra l'altro mi chiedo se l'account email compromesso (dato che è partito tutto da lì) avesse o no il 2FA. E lo stesso vale per Coinbase, anche se hai l'email riuscire ad entrare senza 2FA non sarebbe affatto semplice dato che sarebbe l'assistenza a doverlo rimuovere manualmente.

Se non ricordo male, c'era la possibilità dei 2FA, ma in quel periodo la skippavo come la pubblicità odierna di youtube.
Errore madornale.
Però se avessi fatto della self-custody, staremo a parlare del nulla.
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Nel 2016, mi trovai vittima di un attacco informatico che ebbe serie conseguenze sui miei fondi in criptovalute. Tutto iniziò con la compromissione del mio account email. Gli hacker, una volta ottenuto l'accesso, riuscirono a risalire al fatto che avevo un conto su Coinbase, su cui detenevo quasi 0.3 Bitcoin.

Una volta dentro la mia casella di posta, hanno utilizzato l?email per reimpostare la password del mio account Coinbase, ottenendo così pieno accesso al mio portafoglio. Con questa mossa, trasferirono rapidamente tutti i fondi in un altro wallet, lasciandomi senza possibilità di recuperare i Bitcoin persi.

Da quel giorno niente piu exchange per piu di 1h
Una vera e propria storia horror di sicurezza. Questa cosa sicuramente ha insegnato a te e insegna da altri con la tua esperienza che gli exchange non sono posti sicuri.
Vedete pure le persone che hanno subito la truffa di mtgox, anni e anni per rivedere le briciole, questa cosa deve far riflette.
Se non avete le chiavi, i soldi non sono vostri.
Un attimo: i rischi degli exchange li conosciamo tutti, e per quanto non siano azzerati dato che uno dovrebbe comunque fidarsi di loro (cosa da non fare a prescindere), direi che oggi gli exchange seri siano molto ma molto più sicuri di quanto non lo fossero in passato. L'esperienza riportata da tomas è del 2016, ovvero 8 anni fa. Tra l'altro mi chiedo se l'account email compromesso (dato che è partito tutto da lì) avesse o no il 2FA. E lo stesso vale per Coinbase, anche se hai l'email riuscire ad entrare senza 2FA non sarebbe affatto semplice dato che sarebbe l'assistenza a doverlo rimuovere manualmente.
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Una vera e propria storia horror di sicurezza. Questa cosa sicuramente ha insegnato a te e insegna da altri con la tua esperienza che gli exchange non sono posti sicuri.
Vedete pure le persone che hanno subito la truffa di mtgox, anni e anni per rivedere le briciole, questa cosa deve far riflette.
Se non avete le chiavi, i soldi non sono vostri.

Fortunatamente in quel periodo erano circa 300 euro, ma adesso avrei avuto un bel tesoretto di 18.000€ a pensarci viene rabbia  Cry
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not your keys not your coins
Nel 2016, mi trovai vittima di un attacco informatico che ebbe serie conseguenze sui miei fondi in criptovalute. Tutto iniziò con la compromissione del mio account email. Gli hacker, una volta ottenuto l'accesso, riuscirono a risalire al fatto che avevo un conto su Coinbase, su cui detenevo quasi 0.3 Bitcoin.

Una volta dentro la mia casella di posta, hanno utilizzato l?email per reimpostare la password del mio account Coinbase, ottenendo così pieno accesso al mio portafoglio. Con questa mossa, trasferirono rapidamente tutti i fondi in un altro wallet, lasciandomi senza possibilità di recuperare i Bitcoin persi.

Da quel giorno niente piu exchange per piu di 1h

Una vera e propria storia horror di sicurezza. Questa cosa sicuramente ha insegnato a te e insegna da altri con la tua esperienza che gli exchange non sono posti sicuri.
Vedete pure le persone che hanno subito la truffa di mtgox, anni e anni per rivedere le briciole, questa cosa deve far riflette.
Se non avete le chiavi, i soldi non sono vostri.
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Quando dici che "il PAC l'ho fatto su Coinbase" cosa intendi? Che adesso hai finito ed i BTC li hai lasciati su Coinbase? Oppure che lo hai fatto lì perché c'era una funzione automatica per il PAC? Il PAC nel 99% dei casi va fatto su un exchange, quello che è importante è cosa ne fai di quei BTC dopo che li hai comprati, leggasi non lasciarli su exchange.
Ovviamente li tolgo, compra in automatico e dopo un tot li sposto in un wallet mio.
Non conosco altri modi per comprare a cadenza regolare.
In tal caso non ci vedo nulla di male allora. Non uso Coinbase ma ho sempre letto che le commissioni sono abbastanza alte rispetto ad altri exchange e se non sbaglio anche Binance offre un piano di accumulo mensile automatico, potrebbe valere la pena cercare qualche informazione a riguardo, magari alla fine risparmi qualche commissione.
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Inoltre vorrei scrivere una mia riflessione, oltre a un approccio diverso di conservazione.
Negli ultimi anni, molti si sono affidati a portafogli hardware come Ledger e Trezor per conservare i propri Bitcoin, convinti che la sicurezza di questi dispositivi sia la soluzione definitiva. Ma mi chiedo: è davvero così? Nel mio caso, ho scelto una strada diversa, puntando su un sistema che, pur non essendo all'avanguardia, mi offre un controllo e una sicurezza che questi dispositivi commerciali non possono garantire.
Utilizzo una vecchia scheda madre con un processore intel-i3 del 2016, 4 GB di RAM e un disco rigido da 1 TB che diciamo sta ancora sul 65% di spazio occupato, dove ho installato Bitcoin Core. Questa scelta può sembrare retrograda, ma consente di gestire la mia criptovaluta in modo completamente autonomo.
Sì, ci sono le lunghi minuti di sincronizzazione ogni volta che accendo il computer (solitamente ogni 2 mesi lo accendo e scarico circa 10/12GB di dati che nel giro di 2 ore max è fatta), ma questo è il prezzo da pagare per avere il pieno controllo sui miei fondi. Mentre altri si affidano a soluzioni preconfezionate, io ho un sistema che mi permette di verificare ogni aspetto della mia conservazione.
Inoltre, la mia seed phrase è distribuita in tre copie: due su pendrive da 1 GB e una su una scheda SD da 128 MB. Tutto materiale riciclato, ovviamente. Questa distribuzione riduce il rischio di perdita e, rispetto a un portafoglio hardware, offre un ulteriore livello di protezione. Non dipendo da un singolo dispositivo; se uno dei miei pendrive dovesse rompersi, ho altre due copie da cui attingere.
Contrariamente a quanto molti pensano, Ledger e Trezor non sono immuni da attacchi e vulnerabilità. Affidarsi esclusivamente a questi dispositivi significa mettere i propri fondi nelle mani di terzi, e non si può mai avere la certezza che la sicurezza sia totale. In un'epoca in cui le violazioni della sicurezza sono all'ordine del giorno, la mia scelta di un sistema più “artigianale” offre una tranquillità che va oltre la mera apparenza di sicurezza.
In sintesi, mentre il mondo abbraccia la comodità di Ledger e Trezor, io mi affido a un sistema di conservazione che, sebbene possa sembrare antiquato, offre un controllo e una sicurezza ineguagliabili. La sincronizzazione e l'approccio manuale alla gestione dei miei Bitcoin potrebbero sembrare scomodi, ma per me rappresentano una scelta consapevole e ben ponderata.
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Bella discussion
Non quoto tutta la discussione per non avere un lungo scorrimento di pagina, ma nel pratico è come se lo facessi.
Sul tema della tassazione, credo che molto dipenda dall'interesse generale verso le criptovalute. A mio avviso, rispetto al precedente bull market, meno persone stanno entrando nei mercati crypto, e questo si riflette nelle altcoin, che non stanno performando come Bitcoin. Sembra che sempre più persone stiano comprendendo Bitcoin come una vera forma di valuta digitale, invece di rincorrere altcoin nella speranza di guadagni del 1000%, come accadeva nel ciclo precedente.
Detto ciò, penso che tra 30 anni o giù di lì, Bitcoin avrà un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana. Invece di acquistare online buoni Q8 o Esselunga, potremmo semplicemente spendere Bitcoin direttamente tramite il Lightning Network.
La mia domanda è: in quel futuro sarà possibile comprare anche beni più costosi, come un'auto, direttamente in Bitcoin, o sarà ancora necessario convertirli in valuta fiat? Superare questo ostacolo, secondo me, sarebbe la chiave per il successo definitivo di Bitcoin come mezzo di pagamento globale.

La mia idea da qualche anno. Speriamo che il mondo capisca, senza andare lontano nella località della Lombardia qualcosa si sta muovendo, e anche nella vicina svizzera si sta sempre di più utilizzando il protocollo
member
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Perchè non usare relai?
La tua non è una idea malvagia, se non sbaglio lo hanno comprato non so chi: è rimasto senza KYC oppure chiede informazioni.
Chiaro che avendo IBAN è come se avessero i documenti.
Relai è senza KYC, ovviamente verrà associato un conto IBAN.
l'IBAN in se non è una forma legale di riconoscimento dell'identità, ma l'autorità quale agenzia delle entrate potrebbe valutare di fare un controllo su quel conto.
Però giusto segnarsi tutti gli acquisti, perchè se tra X anni stai a guadagno 0 , non devi pagare nessuna tassazione, ma devi anche dimostrarlo, perchè non so se è possibile recuperare un accredito di 15 anni prima.
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Bella discussion
Non quoto tutta la discussione per non avere un lungo scorrimento di pagina, ma nel pratico è come se lo facessi.
Sul tema della tassazione, credo che molto dipenda dall'interesse generale verso le criptovalute. A mio avviso, rispetto al precedente bull market, meno persone stanno entrando nei mercati crypto, e questo si riflette nelle altcoin, che non stanno performando come Bitcoin. Sembra che sempre più persone stiano comprendendo Bitcoin come una vera forma di valuta digitale, invece di rincorrere altcoin nella speranza di guadagni del 1000%, come accadeva nel ciclo precedente.
Detto ciò, penso che tra 30 anni o giù di lì, Bitcoin avrà un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana. Invece di acquistare online buoni Q8 o Esselunga, potremmo semplicemente spendere Bitcoin direttamente tramite il Lightning Network.
La mia domanda è: in quel futuro sarà possibile comprare anche beni più costosi, come un'auto, direttamente in Bitcoin, o sarà ancora necessario convertirli in valuta fiat? Superare questo ostacolo, secondo me, sarebbe la chiave per il successo definitivo di Bitcoin come mezzo di pagamento globale.
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Perchè non usare relai?

La tua non è una idea malvagia, se non sbaglio lo hanno comprato non so chi: è rimasto senza KYC oppure chiede informazioni.
Chiaro che avendo IBAN è come se avessero i documenti.
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Quando dici che "il PAC l'ho fatto su Coinbase" cosa intendi? Che adesso hai finito ed i BTC li hai lasciati su Coinbase? Oppure che lo hai fatto lì perché c'era una funzione automatica per il PAC? Il PAC nel 99% dei casi va fatto su un exchange, quello che è importante è cosa ne fai di quei BTC dopo che li hai comprati, leggasi non lasciarli su exchange.

Ovviamente li tolgo, compra in automatico e dopo un tot li sposto in un wallet mio.
Non conosco altri modi per comprare a cadenza regolare.
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Bella discussione

Ricordatevi che l'acquisto su exchange centralizzati quali binance, coinbase e tutti quelli che richiedono KYC hanno tutti un filo diretto con l'agenzia delle entrate. Se l'AdE chiede dati all'exchange per sapere se tizio ha un conto aperto con loro questi devono fornire i dati e parte l'accertamento. Fino a fine 2024 la situazione è di tipo esplorativo/informativo, ma quando serve cash l'AdE viene sguinzagliata.

Quindi, se uno cerca bitcoin per fare un PAC, un accumulo incostante, un acquisto one shot o altro che senso ha farlo in una situazione in cui alla fine mi troverò, con molta probabilità, a dover pagare una tassazione del 26% sulla plusvalenza?

Poi pazienza questo, io sono molto convinto, anzi sono certo, che il 26% sulla plusvalenza nel mondo crypto è una manna che durerà poco; il sistema crypto è troppo sfidante per la finanza tradizionale ed ha plusvalenze talvolta molto elevate, l'orizzonte è moooolto lungo, non mi stupirei affatto se in giro di qualche anno la percentuale di tasse sulla plusvalenza dovesse salire oltre il 26% per incentivare gli investimenti nel settore azionario tradizionale o nei titoli di stato visto che c'è fame di soldi.

Come aumenta l'iva e come sono state introdotte le tassazioni su titoli di stato (di fatto erano inesistenti fino a 40 anni fa) e come è già aumentata la tassa sulla plusvalenza nell'azionario dal 20 al 26 nel 2014, non trent'anni fa..., per aumentare la tassazione su un settore che non vedono di buon'occhio dove sono tutti d'accordo ci stanno meno di un secondo. L'entrata di MICA è il primo passo per annusare il settore e allinearsi a livello europeo, ad aumentare ci stanno un secondo e poi chi può veramente prendere ed andare in USA, in honduras o a panama a fare cashout?? Lasciate che ve lo dica, pochissimissimi.

La parte difficile è trasformare la valuta FIAT in crypto, il resto è uno scivolo, quello che vi consiglio è di comprare usando vie decentralizzate e fare storage self custody, usate electrum, usate ledger o quello che volete ma se l'intento è il lungo lungo periodo il rischio di cadere in tassazioni esagerate è molto alto. A quel punto conviene un pac ETF nell'azionario che siete praticamente certi che con gli orizzonti temporali che narrate sarete in positivo con buone percentuali e la tassazione sinceramente più alta di così la vedo dura. Siamo in linea con germania, austria e belgio. Ma considerate che la francia ha superato il 30%, la finlandia il 40% e la danimarca è quasi al 45.....

Nella mia personale opinione non si arriverà mai ad avere cashout anonimi con conversione btc/eur o btc/usd quindi inutile accumulare ingenti fortune che serviranno come pensione perchè allo svincolo se per sbaglio dovrete dichiarare ve ne fregheranno mezzi in tasse, dichiarazioni di possesso non pagate in precedenza, affrancamenti, ecc. Ricordate che avrete a disposizione una somma ampiamente rivalutata che vi servirà da supporto alla triste pensione INPS o di settore, meglio dire che vi servirà un supporto per fare la spesa via bitcoin (cashout con sistemi bitrefill ad esempio) per andare al supermercato con un buono spesa. Se dovete accumulare di grosso ci sono altre strade, non i fondi pensione perchè dopo 25 anni avrete si la tassazione si al 9% ma sono straconvinto che una volta che ci saranno ingenti somme in gioco quel 9% inizierà a lievitare e scatterà il sistema trappola per topi (vedi che entro fine anno vogliono introdurre il fondo pensione in silenzio/assenso, gravissimo a mio vedere).

Altra cosa: se dovete passare ricchezza generazionale o avete somme che eccdono la no tax area sulle successioni o ancora se avete soldi che sicuramente non vi serviranno in vita e volete lasciarli a figli, nipoti, badanti allora si vi conviene btc in cold storage per il lunghissimo periodo. Se devo essere sincero neanche il trust non mette completamente al riparo, basta una modifca normativa sul trustee e saltano fuori valanghe di miliardi per gli stati centrali. Dove c'è odore di soldo manipolabile non siete voi a fare le regole, le subite sempre.

Quindi: uscite dagli schemi di windows -- uscite dai sistemi CEX -- imparate ad usare un sistema opensource tipo linux con qualsiasi distro -- non dite che non sapete che non avete tempo ecc siete giovani!! -- installate electrum che per iniziare è grasso che cola -- imparate ad usare Bisq o rivolgetevi nel forum a chi fa da anni questo servizio -- usate electrum o altro wallet come ponte per trasferire in un vero cold wallet -- restate sempre sul pezzo e modificate le strategie di accumulo e storage secondo quel che accade nel mondo.
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