Le conclusioni a cui sono giunto sopra derivano da fonti sparse che ho reperito nella rete, tutte direi rispettabili ed autorevoli (Video del canale youtube "the dollar vigilante", articoli di Jimmy Song, Vinny Lingham, Trace Mayer ecc...) però ci terrei che qualcuno qui le confermasse per sicurezza, mia e vostra.
Ovviamente il ruolo degli exchanger sarà importantissimo e anche condizionante l'esito finale. Sarà infatti a loro completa discrezione il fatto di fornire wallet supportanti il BIP148 o magari versioni del bitcoin con blocchi più grandi nel caso dovessero nascere. In questo sito dedicato all'UASF sono riportate (probabilmente parzialmente) tutte quelle start-up che attualmente sostengono il BIP148, tra loro c'è ad esempio Electrum e Trezor mentre Ledger, in un tweet, ha fatto sapere di recente che lo supporterà:
http://www.uasf.co/Ovviamente vi sconsiglio di lasciare fondi in bitcoin sugli exchanger quando (e se) si solleverà il polverone perché in questo modo saranno loro gli unici detentori delle vostre chiavi private e quindi potranno potenzialmente decidere per voi il destino delle vostre monete. Potete controllare sulla lista se l'exchanger che vi interessa supporterà il BIP148 oppure chiedere direttamente all'assistenza clienti ma personalmente eviterei gli exchanger a tutti i costi.
Certamente l'UASF è una cosa seria, il fatto che la quotazione sia ancora alta o magari salga ulteriormente nelle prossime settimane deriva dal fatto che le criptovalute iniziano a diffondersi su scala globale, attirando ogni giorni moltissimi investitori che non hanno purtroppo conoscenze tecniche relative ai problemi del prodotto che acquistano e che finiscono nel bitcoin semplicemente perché attualmente è la criptovaluta più conosciuta, quella di cui tutti parlano e quella maggiormente accettata dai merchants, sebbene non sia più quella tecnologicamente più avanzata (persino il litecoin, che nasce come un clone del bitcoin ha implementato il Segwit che, per inciso, pur non essendo una soluzione definitiva al problema della scalabilità lo riduce in gravità garantendo la decentralizzazione e costruendo le basi per implementare protocolli di secondo livello come la lightning network, atomic swap, rootstock ecc...)
Intorno al 13 marzo di quest'anno, se ricordate, paventando il rischio di hard fork del bitcoin perché l'hashrate dei nodi di bitcoin unlimited era aumentato parecchio, ci fu un grosso dump che portò la quotazione da 1250 $ a 1050 circa, con successiva ripresa nei giorni seguenti a valori di 1150. Poi, dopo una settimana, poiché la questione non fu risolta ed il rischio rimaneva tangibile, ci fu un altro dump con deprezzamento da 1150 $ ad 895 circa. Se qualcuno avesse deciso in quel momento di liquidare la sua posizione bitcoin per acquistare ETH o LTC ad esempio, ora avrebbe ritorni del 500 e del 400% circa, ovvero superiori a quello del 300% del bitcoin (senza considerare altre monete che allora erano assai più piccole di oggi e quindi più rischiose ma che hanno avuto aumenti ancora maggiori). In caso di tracollo del bitcoin, a mio avviso, criptolandia ne risentirebbe ma molte monete si risolleverebbero in qualche settimana al massimo perché hanno ottimi principi e sviluppatori alle spalle e sarebbero assai agguerrite nell'erodere ulteriormente il market cap del bitcoin, come del resto è già avvenuto. Le criptovalute sono qui per restare e sopravviveranno anche in caso di forte ridimensionamento del bitcoin.
Per quanto riguarda gli hardware wallet, bisogna sapere che non consentono di estrarre la chiave privata in alcun modo e quindi fanno riferimento esclusivamente al seed che viene generato e decodificato in base ad un certo algoritmo che però varia da wallet a wallet. Ad esempio, parlando dei ledger, mycelium è un wallet software che consente di fare il restore perché si basa sullo stesso algoritmo. Una volta fatto il restore si può conoscere la chiave privata potendo quindi importarla in altri wallet che magari esisteranno da agosto in poi mentre conoscendo esclusivamente il seed potrebbe non essere possibile farlo immediatamente, in quanto bisognerebbe attendere che i nuovi wallet implementino gli stessi algoritmi o che trezor e ledger rilascino wallet compatibili con le nuove versioni del bitcoin. Per evitare del tutto differimenti nelle operazioni di trading, se proprio uno volesse farle in piena tempesta, consiglio di conoscere la chiave privata.