ervalvola ha ragione, crowfunding è tutt' altro. Qui non c'è nessun founding, ma la vendita di alcune quote. Bertani stima il valore di bitboat in 260 BTC e mette in vendita più o meno i 3/4 delle quote.
Se volete/vogliamo fare crowfunding una parte della somma raccolta dovrebbe rimanere a finanziare il marketing, l' internazionalizzazione, una assistenza clienti (dico per dire, per ogni quota venduta a 0,01 BTC, 0,009 vanno a Bertani e 0,001 nella cassa di bitboat).
Per come si prospetta ora, l' unico valore aggiunto che otterrebbe la società è quello dato da più persone interessate a parlarne e diffonderlo, a discapito di una gestione molto meno snella data dalla necessità di voto ad ogni decisione (anche se per la verità, con 1/4 delle quote, bertani rimane molto probabilmente comunque socio di stramaggioranza)
un problema che vedo io e' che se l'iniziativa serve a far crescere BitBoat,
ovviamente entro poco tempo serviranno piu' risorse.
queste risorse saranno: programmatori, sistemisti, costi di banda e server, attrezzature di tipo firewall, proxy,
content filter e quanto di piu' sofisticato esista ( non dimentichiamo che parliamo di soldi ....)
assicurazioni (se qualcosa va storto (FACCIO LE CORNA), tipo bitboat viene hackerato chi paga?)
reparto segretaria/amministrativa, un help desk, probailmente un minimo di sede da dove operare,
costi fissi di un'azienda... se come tutti speriamo la cosa parte davvero.
Se tutto questo non accade, peccato, la cosa non ha funzionato, amici come prima.
Se invece accade, allora servono di sicuro altri capitali, (perche' i soldi rastrellati con la IPO
diventano capitali privati dei fondatori)
Quindi se la cosa parte davvero, direi che quasi certamente ci sono da
investire altri BTC (e non mi e' chiaro in che misura) e ceare quasi dal nulla una sruttura aziendale.
QUesto e' l'unico vero dubbio che ho se partecipare o no alla IPO.
ATTENZIONE: ho la massima stima per l'iniziativa e lo spirito delle persone che fanno la IPO,
non vorrei venire male interpretato.... solo volevo condividere i miei dubbi.