Ultimamente il Texas me lo ritrovo non di rado tra le news pro-bitcoin.
Secondo questo articolo, addirittura un fondo pensione texano ha in pancia bitcoin (e ETH).
Ok solo lo 0,5% dell’intero patrimonio… mi pare però un inizio degno di nota (immaginate poi se avesse
seguito che afflusso ci sarebbe).
https://cryptonomist.ch/2021/10/22/usa-fondo-pensione-investe-in-bitcoin/ Si tratta dello Houston Firefighters’ Relief and Retirement Fund (HFRRF), ovvero il fondo pensione dei vigili del fuoco di Huston, in Texas, che ha come missione quella di fornire un piano pensionistico sicuro ai propri membri grazie ad un’amministrazione professionale, una gestione prudente degli asset e pratiche di investimento solide.
Proprio per questo motivo il recente investimento in BTC ed ETH risulta essere di particolare importanza, visto che questa tipologia di fondi pensione raramente si arrischia in investimenti azzardati.
Stando a quanto rivelato da Bloomberg, il fondo avrebbe investito 25 milioni di dollari attraverso NYDIG. Dato che il fondo detiene asset per un valore complessivo di circa 5,5 miliardi di dollari, l’investimento in asset digitali è inferiore allo 0,5% del patrimonio.
Parlando ancora di
seguito, ma ad altre latitudini… anche la Russia sta pensando di seguire le orme di chi ha abbracciato il mining, ottenuto sfruttando il gas sprecato da aziende petrolifere.
https://cryptonomist.ch/2021/10/22/russia-minare-criptovalute-gas-naturale/ I Ministeri russi dell’industria, del commercio e dello sviluppo digitale starebbero analizzando la possibilità di autorizzare alcune industrie petrolifere in Russia ad utilizzare il gas naturale sprecato per alimentare i data center per minare criptovalute.
La Russia eh… fino a un mese fa pareva (o si fuddava…) volesse bannare le crypto…