Buona notizia: la produzione delll’hashrate di bitcoin è sempre meno “Made in China”.
Piacevole segnale ad Aprile, speriamo di continuare su questa strada.
https://it.cointelegraph.com/news/signs-the-bitcoin-hashrate-is-starting-to-move-away-from-china Per F2Pool, aprile 2021 è il primo mese in 8 anni di attività in cui abbiamo registrato più hash rate di BTC proveniente da fuori dalla Cina che dall’interno.
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Ad aprile Foundry, una mining pool di Bitcoin statunitense, ha raggiunto la quinta posizione tra le più grandi pool globali, conquistando una quota del 7,6% dell’hash rate.
“L’hash rate di Bitcoin sta rapidamente passando dalla Cina all’America del Nord,” ha affermato Silbert. La pool leader rimane attualmente AntPool, gestita dal produttore di hardware per il mining cinese Bitmain, con il 18,6% dell’hash rate totale.
L’Università di Cambridge ha calcolato che il dominio cinese nel mining ad aprile 2020 corrispondeva a circa il 65%. Commentando queste cifre a gennaio 2021, la pubblicazione sul mining di BTC Miner Daily ha stimato che all’inizio di quest’anno la quota della Cina è scesa al 55%, mentre quella degli USA è salita all’11%.
Secondo un report pubblicato martedì da Nasdaq, il Texas è diventato una destinazione ideale per le mining farm di Bitcoin grazie ai bassi costi energetici e alla prevalenza di fonti rinnovabili come eolica e solare.