Stamani da un tweet di un tipo sono arrivato a leggere di Simoncelli un post proprio di oggi, è un po' lungo ma imho, merita di essere letto.
https://francescosimoncelli.blogspot.it/2017/11/unintroduzione-alla-rivoluzione-di.html
Permettendo un flusso libero di commercio e ricchezza, [Suspicious link removed] (non lascia mettere [Suspicious link removed]icchisce non solo gli individui ma anche la società civile, perché la libertà finanziaria è la quintessenza della tolleranza. Alcuni utilizzatori di bitcoin scelgono l'anonimato, mentre altri pubblicano apertamente le loro identità. Alcuni sono individualisti, mentre altri sono socialisti. Le differenze di ideologia, religione, razza o stile di vita, sono irrilevanti per le transazioni e per il continuo sviluppo delle criptovalute. Le persone si aggregano spinte dal profitto personale, sia esso espresso in termini monetari o in termini di indipendenza, libertà.
E tutti sono soddisfatti.
oddio, forse non ho capito io.
Non c'è davvero nessun intento di polemica: ma qual è la partecipazione attiva che c'è nelle criptovalute che non c'è nel mondo della finanza normale?
Il mining? Ma il mining viene fatto solo perchè c'è un reward...