Salve a tutti. E' da qualche tempo che conosco i bitcoin e da qualche mese ne sono diventato un appassionato entusiasta: con tutti i limiti che posso avere nei miei giudizi ritengo che siano un progetto con una enorme potenzialità, in molti sensi.
In questi ultimi giorni mi sta frullando in testa un'idea che mi disturba il sonno, e volevo condividerla con il forum per capire se può essere un concetto interessante da sviluppare e da dibattere.
Premesso che non intendo contestare la bontà ed unicità del sistema bitcoin, ho però messo insieme alcune informazioni/fatti:
- La difficoltà è cresciuta in modo vertiginoso negli ultimi tempi, e le ASIC serie devono ancora arrivare al grande pubblico, quindi è logico aspettarsi un ulteriore significativo aumento
- La rete bitcoin è indiscutibilmente energivora, infatti sono state ideate nuove cryptovalute che consentiranno il passaggio da proof-of-work a proof-of-stake
- Viste le due motivazioni sopra esposte, aggiunto il costo dell'energia in Italia, mettersi a fare mining nel nostro paese è praticamente inutile
poi leggo:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1615552/europa/bitcoin-legalizzato-prime-prove-di-era-post-euro.aspxquesta frase (copio e incollo):
"Dovremmo avere una certa competività nella produzione di moneta. Sono da tempo un fautore della proposta di Friedrich August von Hayek per denazionalizzare la valuta. I Bitcoin vanno in questa direzione", ha dichiarato Frank Schaeffler, un membro della Commissione Finanziaria parlamentare tedesca, che tanto ha spinto per la classificazione dei Bitcoin come valuta commerciabile.
..Dovremmo avere una certa competività nella produzione di moneta..
Giusto. Se il minatore è tedesco ogni blocco da 25 XBT che mina sono potenziali (ad oggi, passatemi la semplificazione) 2500 euro di "valore" prodotti in Germania, e quindi contribuiscono alla ricchezza della Germania stessa, qualora venissero tradati per euro con un acquirente francese o usati per comprare qualche bottiglia di brunello in italia.
E in tutto questo l'Italia, con i suoi costi dell'energia, è tagliata fuori. Gli italiani sono tagliati fuori.
Continuo con la mia folllia, per chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui.
In questa discussione
https://bitcointalksearch.org/topic/m.3154359si riportano dei video in cui sempre più economisti e giuristi italiani sostengono sia opportuno studiare una via di uscita dall'euro, che così fortemente ci sta penalizzando (concordo).
E infine questo thread..
https://www.bitcoin-italia.org/forum/showthread.php?tid=46Dove Berith propone la realizzazione di un fork per creare un "Italcoin"
E allora, pensavo, perchè non fare veramente 1+1+1+1+1 ? E cioè:
Creazione di una cryptovaluta italiana basata sulla blockchain di un alt-coin non energivoro (comunque figlio dell'originale bitcoin), con chiusura del mining ad indirizzi ip non italiani (fattibile?).
Una nuova moneta italiana, di provenienza riconosciuta (non me ne voglia satoshi), con i membri del forum "early adopters" (con tutti i vantaggi del caso, qualora riuscisse ad avere successo), con tutto il carico di innovazione del progetto bitcoin.
Esagerazione ON - un'uscita dall'euro con partenza dal basso, dalla gente, in barba ai giuristi che si scervellano su come fare senza scatenare una nuova guerra mondiale - Esagerazione OFF
Anche se certamente non sarebbe in grado di attirare ricchezza dall'estero, sarebbe sicuramente in grado di mantenere in Italia quella poca che c'è (magari ridistribuendola un pò
)
Per quanto riguarda i vari software (client, wallet, ecc) sono più o meno tutti open.. forse si possono trovare un pugno di volenterosi studenti di informatica per fare i fork..
E tutto ciò senza togliere nulla ai bitcoin, che resterebbero comunque la moneta di scambio con l'estero.
E voi, cosa ne pensate?