Certi massimalisti sono passati da vedere in PayPal una cosa vecchia da abbattere con i pagamenti peer-to-peer...
...e vederne un supporto fondamentale per la crescita di Bitcoin.
...
Se andate a vedere certi video...
PayPal se c'è chi vuole pagare in talleri d'argento si organizza, basta che gli paghi le commissioni, ti fa pagare anche in castagne.
PayPal, propone... se c'è chi è disposto a pagare quel servizio lì.
Mi sembra una adozione edulcorata.
Mi domando se per esempio PayPal può bloccare l'invio di un pagamento di Bitcoin da lei custoditi...
In sincerità mi sembra una operazione di marketing per attirare un certo tipo di consumatori.
Come certe cose di moda, va il rosso ?
Facciamo una collezione di vestiti rossi, l'importante è che la gente entri nei nostri negozi, quando è entrata e ci conosce entrerà anche per la collezione verde dell'anno prossimo.
Certo che può bloccarlo: quando un acquirente pagherà in btc un commerciante Paypal, l'azienda accrediterà l'equivalente in dollari al venditore e addebiterà i bitcoin "virtuali" spesi dal compratore. Ma visto che la criptovaluta non è direttamente posseduta dal cliente, non ci sarà movimentazione sulla blockchain. Sarà una transazione registrata solo sui server dell'azienda
Anche se è vero che, a seguito di questa uscita virtuale di btc, Paypal potrà ridurre di pari importo le riserve di collaterale che è obbligata a tenere in bitcoin.
Un intermediario è per definizione interessato solo alle commissioni: anche se offrisse servizi di oro o azioni (non solo di talleri o castagne).
La domanda la esprimono i clienti Paypal, non Paypal stessa: in ogni caso a volte la bassa domanda dipende dalla mancanza di servizi adeguati.
Storicamente la voglia di acquistare bitcoin da parte della gente comune è stata frenata dalla presenza solo di exchange nati in questo mondo che sono, per quella gente, difficili da usare, complessi in termini di procedure di iscrizione e soprattutto percepiti come poco sicuri e poco affidabili.
Più varietà di servizi , più semplici e più familiari significa spianare la strada per l' "average Joe".
Riguardo alla operazione di marketing è significativo notare che di tutti gli intermediari "tradizionali" (nel senso non nativi del mondo bitcoin) che hanno fatto il grande salto l'unico che mi viene in mente che abbia fatto poi retromarcia per scarsità di clienti è stato CBOE con i suoi futures (forse in maniera troppo precipitosa).
Tutti gli altri (Bakkt, Revolut, Robinhood, Cashapp/Square,Paypal, CME, tutti i fondi alla Grayscale...e chissà quanti ne dimentico) hanno incontrato e soddisfatto, chi più chi meno, una domanda crescente, reale e duratura. E tutto questo in un periodo di hype scarso su bitcoin, accompagnato da un lungo bear trend.
Non mi sembra un settore mordi e fuggi, un moda passeggiera, mi sembra che questi abbiano tutta l'intenzione di restare e rilanciare.
Qui c'è una grande differenza...
fra gli intermediari che pongono commissioni a prescindere dal risultato e intermediari che "rischiano" in proprio chiedendo una percentuale solo sui realizzi effettivamente conseguiti.
Nel primo caso l'intermediario si disinteressa totalmente delle performance di quel che propone.
Nel secondo caso... se non fa guadagnare il cliente non guadagna nulla ( o poco ) e quindi si pone come intermediario che ha tutto l'interesse a farti guadagnare e a non disinteressarsi dell'andamento di quel che ti propone.
Entro i limiti di rischio del mandato... Chiaro, altrimenti l'intermediario potrebbe essere spinto a cercare qualsiasi tipo di investimento pur di guadagnare.
Sul fatto di offerta / domanda...
per vario tempo si è assistito in Italia alla promozione di strumenti chiamati PIR che promettevano esenzione die guadagni per investimenti di durata di almeno 5 anni.
Il vincolo era investire in titoli italiani, in particolare ( 21% del totale investimento ) in titoli fuori dagli indici principali.
Poi è arrivato il Covid...
Un prodotto di successo, deludente lato risultato.
Eppure erano strumenti anche il governo aveva previsto raccolgiere "1" in 5 anni, hanno raccolto "100" nel solo primo anno...
Il mercato chiede, il mercato dispone.
Non metterei in facile relazione, la spinta promozionale, richiesta del mercato, con i possibili risultati futuri.
Sempre parere personale.
Per molti il fatto che una entità come PayPal o altri, si stiano "muovendo" e segnale di sicuro incremento delle prestazioni e delle performance di Bitcoin.
Io non lo darei come risultato scontato.
Poi ognuno ragioni con la sua testa e faccia come meglio crede.