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Topic: BITCOIN PUMP! - page 547. (Read 895089 times)

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The hacker spirit breaks any spell
November 20, 2020, 10:33:32 AM
Allora, 18,75k al momento, può benissimo essere che prima di domenica ci sia il nuovo ATH.

Poi lo spazio aperto e sconfinato, dove nessuno sa dove andremo a parare. Io intanto dico 100k verso metà 2021 con ritracciamento verso i 65k.... la sparo alta  Grin

Vostre previsioni?

io credo che tocchera i 20k$ tranquillamente in questo periodo
pero mi pare una cosa strana.. i volumi non sono "cosi grossi" e non ci sono "news sostanziali" ne "ingressi retail"

onestamente non ci sto capendo granche per farla breve

veramente strano tutto questo
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November 20, 2020, 10:31:18 AM
Allora, 18,75k al momento, può benissimo essere che prima di domenica ci sia il nuovo ATH.

Poi lo spazio aperto e sconfinato, dove nessuno sa dove andremo a parare. Io intanto dico 100k verso metà 2021 con ritracciamento verso i 65k.... la sparo alta  Grin

Vostre previsioni?
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The hacker spirit breaks any spell
November 20, 2020, 10:31:00 AM
la questione miners ormai e' andata veramente fuori rotta
i piccoli utenti sono tagliati fuori

resistono solo quelli grossi... la domanda e'

era questa la visione per avere una rete decentralizzata? onestamente non lo so.. ci stavo appunto pensando
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November 20, 2020, 06:45:13 AM
Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Forse all'inizio, ora le cose comunque stanno cambiando parecchio perché, con i suoi tempi, anche la Cina ha oramai capito che hanno un serissimo problema ambientale.

A very large portion (if not the majority) of Bitcoin’s energy comes from China, and most notably in “green” powered areas like Sichuan and Xinjiang where renewable sources like hydroelectric, solar, and geothermal are common.

E se stiamo veramente parlando di quel tipo di energia allora il discorso che andrebbe sprecata è vero, non è strano avere un surplus di energia prodotta da fonti rinnovabili. Con questo ovviamente non voglio dire che tutta l'energia utilizzata per bitcoin sia pulita, ci mancherebbe, ma sicuramente sono stati fatti enormi passi avanti.

Ulteriori info qui: https://cointelegraph.com/news/what-powers-chinas-crypto-mining-industry-and-is-it-sustainable


Tra i migliori ETF per rendimento nell'ultimo anno c'è questo:

iShares Global Clean Energy
https://www.milanofinanza.it/quotazioni/dettaglio/ishares-global-clean-energy-ucits-etf-2bf0126


Per capire se Bitcoin ha un pensiero di lungo termine, bisognerebbe vedere quanti minatori si siano dotati di pannelli solari per esempio; un impianto solare costa molto, l'energia poi è "gratis" ma occorre un fortissimo investimento iniziale.

Non so dire su larghissima scala quanto sia applicabile.

Sicuramente vedere come si muovono queste grandi strutture di mining è interessante.


Non credo che nessun minatore sia dotato di pannelli solari. É troppo costoso, inteso come prezzo sull’intero ciclo vitale (nessuno ovviamente si dimentica di valutare l’investimento iniziale, ovviamente) e soprattutto per ovvie ragioni poco adatta ad un consumo h24. Aggiungiamo che come detto perché sono disponibili enormi quantità di energia praticamente gratis cin altri metodi, quindi non si sente la “necessità” di avere fonti alternative.


C'è chi si proponeva come costruttore di farm chiavi in mano... a pannelli solari se non ho capito male.

https://youtu.be/JsmVZm1bFyA

Non so come sia andata, oltre la prima.

La visione dei miner cambierà al variare della redditività.

Difficile pensare a cosa riserverà la tecnologia sul lungo termine.
legendary
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November 20, 2020, 06:01:49 AM
Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Forse all'inizio, ora le cose comunque stanno cambiando parecchio perché, con i suoi tempi, anche la Cina ha oramai capito che hanno un serissimo problema ambientale.

A very large portion (if not the majority) of Bitcoin’s energy comes from China, and most notably in “green” powered areas like Sichuan and Xinjiang where renewable sources like hydroelectric, solar, and geothermal are common.

E se stiamo veramente parlando di quel tipo di energia allora il discorso che andrebbe sprecata è vero, non è strano avere un surplus di energia prodotta da fonti rinnovabili. Con questo ovviamente non voglio dire che tutta l'energia utilizzata per bitcoin sia pulita, ci mancherebbe, ma sicuramente sono stati fatti enormi passi avanti.

Ulteriori info qui: https://cointelegraph.com/news/what-powers-chinas-crypto-mining-industry-and-is-it-sustainable


Tra i migliori ETF per rendimento nell'ultimo anno c'è questo:

iShares Global Clean Energy
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Per capire se Bitcoin ha un pensiero di lungo termine, bisognerebbe vedere quanti minatori si siano dotati di pannelli solari per esempio; un impianto solare costa molto, l'energia poi è "gratis" ma occorre un fortissimo investimento iniziale.

Non so dire su larghissima scala quanto sia applicabile.

Sicuramente vedere come si muovono queste grandi strutture di mining è interessante.


Non credo che nessun minatore sia dotato di pannelli solari. É troppo costoso, inteso come prezzo sull’intero ciclo vitale (nessuno ovviamente si dimentica di valutare l’investimento iniziale, ovviamente) e soprattutto per ovvie ragioni poco adatta ad un consumo h24. Aggiungiamo che come detto perché sono disponibili enormi quantità di energia praticamente gratis cin altri metodi, quindi non si sente la “necessità” di avere fonti alternative.
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November 19, 2020, 08:56:13 PM
Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Forse all'inizio, ora le cose comunque stanno cambiando parecchio perché, con i suoi tempi, anche la Cina ha oramai capito che hanno un serissimo problema ambientale.

A very large portion (if not the majority) of Bitcoin’s energy comes from China, and most notably in “green” powered areas like Sichuan and Xinjiang where renewable sources like hydroelectric, solar, and geothermal are common.

E se stiamo veramente parlando di quel tipo di energia allora il discorso che andrebbe sprecata è vero, non è strano avere un surplus di energia prodotta da fonti rinnovabili. Con questo ovviamente non voglio dire che tutta l'energia utilizzata per bitcoin sia pulita, ci mancherebbe, ma sicuramente sono stati fatti enormi passi avanti.

Ulteriori info qui: https://cointelegraph.com/news/what-powers-chinas-crypto-mining-industry-and-is-it-sustainable


Tra i migliori ETF per rendimento nell'ultimo anno c'è questo:

iShares Global Clean Energy
https://www.milanofinanza.it/quotazioni/dettaglio/ishares-global-clean-energy-ucits-etf-2bf0126


Per capire se Bitcoin ha un pensiero di lungo termine, bisognerebbe vedere quanti minatori si siano dotati di pannelli solari per esempio; un impianto solare costa molto, l'energia poi è "gratis" ma occorre un fortissimo investimento iniziale.

Non so dire su larghissima scala quanto sia applicabile.

Sicuramente vedere come si muovono queste grandi strutture di mining è interessante.
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November 19, 2020, 08:49:10 PM
oggettivamente il fatto che il mining per bitcoin avvenga per la maggior parte in cina, un pò mi preoccupa  Undecided
Diciamo pure che possiamo sostituire mining bitcoin con qualsiasi altra parola e il concetto non cambia  Grin

È il motivo per cui ci sono tanti uomini con la valigetta in mano a vedere dove posare le prossime fabbriche...
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November 19, 2020, 08:43:53 PM


CME non è una grande notizia...
meglio di Bakkt comunque.

...

Non penso che nessuno sia così sprovveduto da pensare che se un'azienda come CME o uno degli uomini più ricchi del mondo che ci investono, lo facciano per amore della moneta decentralizzata o del software libero.

Lo fanno per tornaconto personale  e io non ci vedo niente di male in questo.

Le tecnologie libere e aperte sono fatte per essere sfruttate economicamente, non si può pretendere che tutti siano (anche o solo) appassionati come noi.

Bezos ha investito e sfruttato il Web per creare la più ricca e profittevole azienda della Storia, non per amore della conoscenza o della diffusione del sapere offerte da Internet.

Della Rete non gliene fregava nulla ,era solo un mezzo per raggiungere un fine, rappresentato da tanti milioni in banca.

Se domani per assurdo venisse fuori una tecnologia migliore del Web per far guadagnare la sua Amazon, non avrebbe problemi a cambiare. La fidelizzazione è pari a zero.

Il problema è che non uscirà mai un concorrente superiore al Web, perchè il Web è ormai uno standard senza concorrenti.

Semmai oggi possiamo dire che Amazon senza Internet chiuderebbe domattina, Internet senza Amazon non avrebbe nessun problema a continuare a prosperare, semplicemente arriverebbe dopo poco un'altra Amazon.

Bitcoin deve affermarsi per le sue qualità intrinseche, uniche ed oggettive non perchè un gruppo di talebani lo accetta e lo promuove come fosse una religione.

Tra l'altro c'è la tendenza a idealizzare il 2017 come se fosse l'epoca d'oro della diffusione di bitcoin ma le folle di investitori retail che arrivarono erano, quelle sì, quanto di più "predatorio" esistesse. Per il 90% non solo non gli importava una mazza della tecnologia, ma erano pronti ad "arraffare il gruzzolo" nel più breve tempo possibile (perfino ricorrendo alle ICO), indottrinati come erano dai mass media che i bitcoin fossero l'equivalente dei tulipani del 600.

Tanti piccoli piranha pronti ad entrare e uscire alla massima velocità con il portafoglio il più gonfio possibile. E per questo usciti quasi tutti con il portafoglio più sgonfio.

I grossi investitori, le grandi aziende, per quanto attirati ovviamente dal ritorno economico, hanno anche una visione più strategica, più di lungo periodo. Non si muovono in maniera sprovveduta e improvvisata come gli "investitori della domenica" del 2017. Per questo si stanno muovendo adesso, a fari spenti, senza attirare i riflettori dei mass media. Prima che arrivi la massa.

Microstrategy ha investito 424 milioni ad Agosto che sono già diventati 670 oggi. 246 milioni di guadagno in tre mesi per un'azienda che ha avuto appena 34 milioni di utile nell'ultimo esercizio.

Se lo scopo era quello predatorio, di una speculazione veloce, cosa aspettano ad afferrare il gruzzolo e far crollare il mercato?

In realtà il vero punto non è questo, non è Microstrategy o CME o Grayscale. Il punto non sono i singoli.

L'aspetto più sorprendente  è il cambiamento generale con cui  gli USA, come Nazione, a livello politico, economico e culturale hanno iniziato ad approcciarsi a questa tecnologia.

In 3/4 anni siamo passati dal definirli truffa/schema piramidale a tutto questo.

Dall'usare artifici linguistici ("criptovalute", "blockchain") siamo passati alla definizione bitcoin ormai entrata stabilmente a Wall Street o al Congresso USA.

In questo contesto MSTR potrebbe fare cash out domattina, o Square o qualche altra azienda. Ci sarebbero ripercussioni sul mercato, scossoni, cadute e salite  ma dubito che questo farà cambiare la visione generale.

Lo sdoganamento culturale di bitcoin come una tecnologia che è qui per restare è il regalo migliore che ci lasciano questi ultimi 3 anni.


Sarà per questo che Amazon si sta costruendo la sua costellazione di oltre 3.000 satelliti.


Forse aspettano che le condizioni di mercato consentano di costruirsi una posizione, netta, corta... sul ~70% di dominance di Bitcoin e con lo stesso a $ 21.000 ~ $ 25.000 ?
Boh... Valutando Microstrategy da un punto di vista tecnico era meglio se guadagnava di più dal suo core business che da qualsiasi altra rivalutazione finanziaria.

Hai detto bene Microstrategy, come azienda...
anche io fossi un CEO di un'azienda con i soldi degli azionisti sarei molto sereno a comprare cose a destra e sinistra, specialmente se coperti da collar (  https://en.m.wikipedia.org/wiki/Collar_(finance) ) o derivati vari.
Con quello di tasca mia sarei un pochino più apprensivo.

Michael J. Saylor mi sembra uno che conosco... che vende immobili ed in vetrina c'ha sempre un qualche annuncio con su scritto "ottimo anche come investimento"; poi per sé ha un rilevante portafoglio di ETF azionari vari, altre azioni, ecc... e manco un immobile.

Parere personale.

Bitcoin essendo per tutti è per grandi e piccini, esposto a tutti i venti.

Avrei preferito una via di mezzo, senza milioni di avidi retail desideroso di salire sul carro del vincitore tipo 2017 e pochi giganteschi soggetti istituzionali che si profilano ora all'orizzonte.

Per esempio, Bakkt ha consegnato 406 Bitcoin ?
era meglio vedere 812 persone nel mondo che si compravano per conto loro mezzo Bitcoin cadauno, senza intermediari.
Anche per rimanere all'idea originale.

Ma sono pareri, non c'è nessuna regola da seguire.
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November 19, 2020, 07:28:01 PM
<...>
Il caso della diga di Sichuan invece continua a sfuggirmi, nel senso che è chiaro che le mining farm possano essere andate lì perché ne avevano un tornaconto economico (costo basso di energia) ma prima dicevi "tutta quell'energia sarebbe sprecata in modi meno produttivi"  mentre il mio dubbio era: secondo me potevano benissimo non usarla per produrre elettricità se il miner non l'avesse richiesta. Semplicemente avrebbero lasciato l'acqua nel bacino invece di farla scendere, e ne avrebbero conservato l'energia.

Comunque va beh, sono decisamente OT e probabilmente mi sono "concentrato" su un pezzo di frase.....  Wink



Non sono un ingegnere idrico, ma credo che i bacini non siano infiniti: se entra tot acqua nei bacini, deve uscirne quasi altrettanta.
Poi si arriva ai casi estremi:

https://www.nytimes.com/2020/08/21/world/asia/china-flooding-sichuan-chongqing.html

Ma questo è solo un esempio. Il bilanciamento delle reti elettriche è qualcosa di davvero complesso ed è davvero qualcosa che sta cambiando drasticamente con l’avvento delle energie rinnovabili tipo solare ed eolico. Non solo dal punto di vista “economico” (chi me lo fa fare di produrre elettricità in perdita di notte se quando potrei venderla ad alto prezzo a mezzogiorno ad agosto entrano in gioco tutti i generatori solari e quindi il prezzo non sale più di tanto?) ma anche dal punto di vista tecnico (la rete non è più “a senso unico” dalla centrale al consumatore, ma assomiglia di più ad un “mesh” dove l’energia può fluire in entrambi i sensi.
Bello che non sono neanche un ingegnere elettrico.
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November 19, 2020, 06:59:22 PM
Non è stato costruito apposta per i miner quell'impianto - ovvio - ma è stato dimensionato in modo da consentire carichi molto molto alti. Quindi conclusione: l'energia prodotta con l'acqua è green, ma lo fa un impianto che è stato sovra-sovra dimensionato e che mi è costato creare dal punto di vista ambientale, non è stato creato in modo green (chissà anche quante persone avranno dovuto deportare per farlo, sappiamo che in Cina lo hanno fatto).
Duesoldi, io capisco benissimo le tue preoccupazioni riguardo l'ambiente mi fanno molto piacere leggerle, e te lo dice uno che ricicla qualsiasi cosa possibile e che ha una piccola attività di ristorazione completamente plastic-free, però preoccuparsi di una o alcune dighe sovradimensionate in Cina non dico che sia la classica goccia nell'oceano ma quasi. La Cina ha non so quante ghost cities costruite anni fa e ancora oggi completamente disabitate perché sono state costruite in ottica futura e con la speranza di convogliare in zone poco abituate parte della popolazione cinese per alleviare un po' il carico sulle grandi città già esistenti, quindi non collegherei i sovradimensionamenti necessariamente ai bitcoin. In Cina costruire opere mastodontiche è un qualcosa all'ordine del giorno.
legendary
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November 19, 2020, 04:43:05 PM

Il problema è complesso è deriva, sostanzialmente, dall’impossibilità di immagazzinare l’energia, che deve essere consumata quando prodotta: ad esempio recentemente in Germania si sono avuti prezzi negativi, ovvero si era pagati per consumare.
Ovviamente si trattava di casi “estremi”. Non credo vedremo mining farm in Baviera

Il caso della Germania non lo conosco ma immagino sia stato legato alla produzione di elettricità con una centrale nucleare per la quale non è possibile modulare la produzione in tempi brevi (del tipo l'aumento di giorno e la riduco la notte). Quindi lì capisco che possano avere ceduto energia a costo zero però..... come dici è stato un caso estremo e - soprattutto - non è di sicuro una produzione green.

Il caso della diga di Sichuan invece continua a sfuggirmi, nel senso che è chiaro che le mining farm possano essere andate lì perché ne avevano un tornaconto economico (costo basso di energia) ma prima dicevi "tutta quell'energia sarebbe sprecata in modi meno produttivi"  mentre il mio dubbio era: secondo me potevano benissimo non usarla per produrre elettricità se il miner non l'avesse richiesta. Semplicemente avrebbero lasciato l'acqua nel bacino invece di farla scendere, e ne avrebbero conservato l'energia.

Comunque va beh, sono decisamente OT e probabilmente mi sono "concentrato" su un pezzo di frase.....  Wink

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November 19, 2020, 04:22:17 PM

<...>
Sono sincero ma non è chiaro nemmeno a me questo passaggio.
I miner sono in Cina (e in zone remote) per due motivi:
- l'energia costa meno che in altri posti
- qualcuno probabilmente la produce in zone remote con metodi che in altri posti non sarebbero consentiti perché molto inquinanti

Ma non capisco perché dici che
Quote
tutta quell'energia sarebbe sprecata in modi meno produttivi
non potrebbe essere invece che - semplicemente - quell'energia potrebbe non essere nemmeno stata prodotta ?

Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Se non fosse lì quel miner non potrebbe probabilmente operare, ma quell'energia non verrebbe nemmeno "prodotta" (rimarrebbe sotto forma di idrocarburo).


C’è un errore che commetti. I miner non sono (ancora) i produttori di elettricità, ma sono consumatori di elettricità. Il fatto che si trovino in quelle regioni desolate della Cina è dovuto proprio al fatto che in quelle zone si trovino enormi impianti di produzione elettrica. Come diceva Ale88 spesso si tratta di impianti idroelettrici, oppure vecchie centrali a Carbone. Questi sono impianti (come quelli nucleari, del resto) che sono difficilmente “regolabili”. Producono sempre la stessa quantità di energia, indipendentemente dal consumo. Addirittura in alcuni casi (idroelettrici) la produzione dipende da fattori del tutto estranei (piogge in regioni ancora più remote che alimentano i fiumi sui quali è costruita la diga.
Essendo inoltre questi impianti spesso molto “invasivi” le zone circostanti godono di “deal” particolari per quanto riguarda il costo dell’energia.

Ed ecco che entrano in gioco i miner: essendo l’energia il loro costo principale, essi scelgono di stabilirsi proprio in quelle zone dove il “surplus” di energia ne abbassa notevolmente il costo, fin quasi ad azzerarlo. Questo permette loro di abbassare il loro costo industriale e quindi essere più competitivi.

Il problema è complesso è deriva, sostanzialmente, dall’impossibilità di immagazzinare l’energia, che deve essere consumata quando prodotta: ad esempio recentemente in Germania si sono avuti prezzi negativi, ovvero si era pagati per consumare.
Ovviamente si trattava di casi “estremi”. Non credo vedremo mining farm in Baviera

Se comunque pensate di essere fuori tema, vi consiglio questo thread:
 Stima consumo energetico rete bitcoin.
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November 19, 2020, 04:15:55 PM
Bello l'articolo del link, però il discorso mi torna poco lo stesso - condividendo quel che viene scritto nell'articolo.

Ci sono due cose che non mi tornano:

1) mi collego all'esempio che fai di Sichuan:


A very large portion (if not the majority) of Bitcoin’s energy comes from China, and most notably in “green” powered areas like Sichuan and Xinjiang where renewable sources like hydroelectric, solar, and geothermal are common.

dove nell'articolo si parla di energia prodotta dalla pioggia, quindi immagino tramite un bacino artificiale (diga) che raccoglie l'acqua piovana della zona circostante.
In questo caso la domanda che mi faccio è: quella diga/impianto è stato costruito apposta per il mining? nell'articolo si deduce di no visto che dice che serve 65mln di famiglie perciò quello del mining è un carico aggiuntivo che deve essere stato previsto nella costruzione dell'impianto.
Non è stato costruito apposta per i miner quell'impianto - ovvio - ma è stato dimensionato in modo da consentire carichi molto molto alti. Quindi conclusione: l'energia prodotta con l'acqua è green, ma lo fa un impianto che è stato sovra-sovra dimensionato e che mi è costato creare dal punto di vista ambientale, non è stato creato in modo green (chissà anche quante persone avranno dovuto deportare per farlo, sappiamo che in Cina lo hanno fatto).
Si potrebbe a questo punto obiettare: le 65 mln di case consumano di giorno, poi di notte tutti dormono e c'è surplus di energia che a quel punto viene usata per Btc se no sarebbe sprecata. Vero, ma non è che di giorno vengono poi spenti quei miner (lo può fare uno piccolo, non lo fanno di sicuro le farm delle quali si sta parlando). Quindi torno al dubbio che esprimevo: l'energia in questo caso potrebbe non essere nemmeno prodotta se non ci fossero questi miner, sarebbe sufficiente per il produttore diminuire leggermente la portata delle condotte del bacino.

Poi c'è una seconda cosa che non mi torna:

2) nello stesso articolo viene riportato questo passaggio:

Quote
Is crypto mining in China sustainable?
.
.
.
.
Professor Klaus Hubacek, of the University of Maryland’s Geographical Sciences department, told Cointelegraph that profitability and environmentally sustainable energy use are mutually exclusive:

    “No, it’s nowhere near sustainable. The energy mix is highly coal-dependent although that has improved somewhat over the last couple of years and is predicted to further decline from its peak in 2007 (80% of electricity was from coal) to currently about 2/3 being coal to predicted 40% in 2040 (which is still pretty high — e.g. comparable to the energy mix of Germany today; which is also pretty bad as some countries are entirely or close to renewable electricity.)”

mi sembra alimentare il dubbio, no ?



legendary
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November 19, 2020, 03:26:20 PM
Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Forse all'inizio, ora le cose comunque stanno cambiando parecchio perché, con i suoi tempi, anche la Cina ha oramai capito che hanno un serissimo problema ambientale.

A very large portion (if not the majority) of Bitcoin’s energy comes from China, and most notably in “green” powered areas like Sichuan and Xinjiang where renewable sources like hydroelectric, solar, and geothermal are common.

E se stiamo veramente parlando di quel tipo di energia allora il discorso che andrebbe sprecata è vero, non è strano avere un surplus di energia prodotta da fonti rinnovabili. Con questo ovviamente non voglio dire che tutta l'energia utilizzata per bitcoin sia pulita, ci mancherebbe, ma sicuramente sono stati fatti enormi passi avanti.

Ulteriori info qui: https://cointelegraph.com/news/what-powers-chinas-crypto-mining-industry-and-is-it-sustainable
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November 19, 2020, 02:59:21 PM

l'ultimo punto è interessante.
Perchè non potrebbe essere che invece, tale energia non venisse utilizzata?

Se ne è parlato parecchio in altri thread.
Alla fine moltissima dell'energia usata da Bitcoin è a costo zero o quasi ( per questo si mina in zone desolate della Cina continentale). Questo significa che l'energia sarebbe altrimenti "sprecata".
Inoltre l'algoritmo di mining di bitcoin è altamente efficiente: si tratta solo di "indovinare" un numero con calcoli semplicissimi a seguito. Nessun protein folding o ricerca di vita aliena. Massima efficienza anche nell'hardware, il cui unico obiettivo è spremere ogni possibile hash da ogni Watt.
Quindi si, se l'energia non è usata per bitcoin è sprecata.



Sono sincero ma non è chiaro nemmeno a me questo passaggio.
I miner sono in Cina (e in zone remote) per due motivi:
- l'energia costa meno che in altri posti
- qualcuno probabilmente la produce in zone remote con metodi che in altri posti non sarebbero consentiti perché molto inquinanti

Ma non capisco perché dici che
Quote
tutta quell'energia sarebbe sprecata in modi meno produttivi
non potrebbe essere invece che - semplicemente - quell'energia potrebbe non essere nemmeno stata prodotta ?

Faccio un esempio per essere più chiaro: sto pensando all'eventualità che un miner operi in regioni desolate perché lì potrebbe aver libertà di produrre elettricità con generatori (magari parecchio inquinanti perché vecchi) consumando barili e barili di idrocarburi più o meno sporchi.
Se non fosse lì quel miner non potrebbe probabilmente operare, ma quell'energia non verrebbe nemmeno "prodotta" (rimarrebbe sotto forma di idrocarburo).

Quindi: sull'efficienza dell'industria Bitcoin sono d'accordissimo - è anche dimostrato come dici dall'estrema competitività del mercato - ma non capisco bene perché l'energia usata per Btc debba essere altrimenti sprecata in modi meno produttivi.....

Comunque mi rendo conto di essere parecchio OT.....

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November 19, 2020, 01:41:45 PM
oggettivamente il fatto che il mining per bitcoin avvenga per la maggior parte in cina, un pò mi preoccupa  Undecided
Diciamo pure che possiamo sostituire mining bitcoin con qualsiasi altra parola e il concetto non cambia  Grin
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November 19, 2020, 01:28:04 PM
il PoW sembra resistere agli attacchi di altri sistemi di verifica-controllo

come il PoS (prossimo di ETH 2.0) non so onestamente quale dei due sia piu robusto/sicuro/affidabile

oggettivamente il fatto che il mining per bitcoin avvenga per la maggior parte in cina, un pò mi preoccupa  Undecided
Detto questo se poi andranno a valere mille milla euri l'uno mi sta bene  comunque Cool



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November 19, 2020, 11:30:16 AM
il PoW sembra resistere agli attacchi di altri sistemi di verifica-controllo

come il PoS (prossimo di ETH 2.0) non so onestamente quale dei due sia piu robusto/sicuro/affidabile

ma e' bello vedere tante tecnologie competere insieme pre trovare il migliore candidato
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November 19, 2020, 10:30:22 AM

l'ultimo punto è interessante.
Perchè non potrebbe essere che invece, tale energia non venisse utilizzata?

Se ne è parlato parecchio in altri thread.
Alla fine moltissima dell'energia usata da Bitcoin è a costo zero o quasi ( per questo si mina in zone desolate della Cina continentale). Questo significa che l'energia sarebbe altrimenti "sprecata".
Inoltre l'algoritmo di mining di bitcoin è altamente efficiente: si tratta solo di "indovinare" un numero con calcoli semplicissimi a seguito. Nessun protein folding o ricerca di vita aliena. Massima efficienza anche nell'hardware, il cui unico obiettivo è spremere ogni possibile hash da ogni Watt.
Quindi si, se l'energia non è usata per bitcoin è sprecata.

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November 19, 2020, 09:49:23 AM
Una cosa sorprendente è che l'industria del mining sia ancora a galla.

La difficoltà è esplosa dopo l'halving:



La difficoltà è salita del 23% dopo l'halving. Questo significa una pari riduzione della redditività di tutto l'hardware in produzione alla data dell'halving.
Eppure la "corsa agli armamenti non si è fermata, la difficoltà è salita ininterrottamente, a parte l'ultimo calo episodico dovuto alla stagione dei monsoni nello Sichuan.
I miners hanno fatto investimenti notevoli in hardware ed oggi le loro revenues sono ternate ai livelli pre-halving.

Quote
#Bitcoin  miner revenue is back at pre-halving levels.

Chart: https://studio.glassnode.com/metrics?a=BTC&c=usd&m=mining.RevenueSum

https://twitter.com/glassnode/status/1329150613255573505?s=20

Questo ci fa solo immaginare quanto sia competitiva quest'industria.
E quando qualcuno si lamenta del consumo energetico di bitcoin, gli si potrà obiettare che il consumo energetico è il minore possibile, e se non esistesse bitcoin tutta quell'energia sarebbe sprecata in modi meno produttivi, dato che qualsiasi industria diversa da bitcoin è meno efficiente!


l'ultimo punto è interessante.
Perchè non potrebbe essere che invece, tale energia non venisse utilizzata?
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