Intanto lo sviluppo di Lightning Network, insieme alle altre implementazioni come schnorr, taproot, mast,bulletproofs, etc. , di sicuro aiuterà la sua mass adoption e lo renderà qualcosa di più semplice, anche per la casalinga di Velletri ( non si offenda quella di Voghera
).
Qui l'intero ecosistema di LN e di tutte
le aziende che ci lavorano intornohttps://www.theblockcrypto.com/2019/03/07/mapping-out-the-lightning-network-ecosystem/Qua invece la differenza e la
crescita impressionante in un solo anno di Lightning Network ; nonostante il crollo sul prezzo si evince che lo sviluppo, la crescita, il lavoro e la diffusione, oggi è più forte che mai!
https://i.imgur.com/XEq6x1Zl.jpgQuando una cosa deve nascere e non è ancora una cosa commercialmente profittevole...
ci deve essere qualcuno che ti finanzia il progetto, prevedendo poi ritorni futuri.
Siamo nell'area crowdfunding, venture capital, ecc...
La domanda nasce spontanea nel mondo "
blockchain", ma
chi lo fa lo stipendio a tutti quei volti sorridenti ?
Saggezza popolare ci racconta che...
i mesi son fitti...
Molti progetti rimangono un po' un mistero... l'impressione è che quasi tutto parta, direttamente o indirettamente, dalle commissioni che generano gli exchange, gli exchange più che con gli "
hodler" guadagnano con i "
trader"... il trading sulle criptovalute, attualmente, quasi tutto speculazione pura,
siamo più vicini al gioco delle roulette e allo scambio di figurine che ad un progetto.
Quando sento parlare di "
asset digitali", ancora mi domando quali siano, è un termine che da una
veste finanziaria, una veste istituzionale, a qualcosa che ancora non ne ha.
È la stessa sensazione che ho quando sento parlare di "
asset immobiliari" da parte di quei proprietari d'immobili che hanno 4/5 o più appartamenti, ma estremamente ordinari, quelli costruiti fra il 1960/1980, "
palazzinari" style (
N.B. quelli che fra 30/40 anni, finito di pagare il mutuo, saranno da abbattere o da restaurare pesantemente, per problemi strutturali e/o per adeguarli a norme, classi energetiche e/o per adeguarli al mercato che sfornerà immobili di nuova concezione ).
Per non parlare di quelli che negli anni '60/'70 si erano buttati sull'acquisto di fondi commerciali, avete presente quei fondi sotto i palazzi nelle prima cintura di periferia...? Quelli che una volta ospitavano i negozi di quartiere, quelli che ora sono sfitti o trasformati in mini-appartamenti o bilocali...
Pensavo che "
asset immobiliari" fossero cose tipo alcuni grattacieli a Manhattan o a Singapore, completamente affittati, tra grandi uffici, hotel, ristoranti... un palazzo storico in centro a Venenzia uso resort...
un centro congressi a Roma... le quote di una società che gestisce aeroporti...
Ad ogni modo, Bitcoin, il mondo cripto, che concettualmente vorrebbe smarcarsi, porsi come radicale (
se non unica ) alternativa, al cattivo mondo finanziario tradizionale, fatto di carta,
valori finti, e speculazione...
si sta finanziando direttamente o indirettamente con le commissioni di trading, e/o di cambio.
Con la fine del mining puro, tutto il sistema dovrà vivere di fee, commissioni, servizi vari.
Ogni rete, ogni sistema, deve trovare una propria autonomia finanziaria:
Amazon per molto tempo è stato in perdita oggi vende, commercia a tutto tondo;
Alphabet con i due alfieri Google e YouTube vende pubblicità, annunci, dati, visibilità...
La sfera di Facebook, fra pubblicità, raccolta dati, si sostiene...
Il bar sotto casa, vende caffè, prodotti di pasticceria e sigarette...
Tutti questi progetti blockchain, "
criptocosi"...? ho l'impressione che siamo vicini al momento della verità.
o tanti progetti trovano una via di utilità o saranno destinati a seccarsi finiti i finanziamenti.
Probabilmente non è rimasto molto per capire che direzione ci sarà da prendere, dopo l'uscita mediatica del 2017 verso la massa, in tre anni, si dovrebbe capire il destino di molti soggetti.