Sulla questione dell' 1% non so, una moneta ha valore finchè trovi (molte) altre persone disposte ad accettarla come pagamento. Se non posso pagare la pizza o il parcheggio con bitcoin la sua utilità diminuisce, c'è poco da fare. Un network con pochi nodi (bisogna poi stabilire cosa si intende con pochi) ha meno utilità, un po' come avere un sistema di messagistica/chat superefficiente e criptato ma usato da 4 gatti: non è che ci fai molto, le informazioni che ci scambierai su saranno riservatissime, ma con chi le scambi?
Il fatto che con l'1% di diffusione l'utilità diminuisca è inconfutabile. Però non possiamo nemmeno dire che in circostanza simile non mantenga una sua (o un minimo di) utilità...
Non puoi usare btc per la pizza? potrai usarlo per comperare qualcosa su un sito: sempre di acquisti si tratta e per cose che (scusa la banalità) diversamente avresti pagato con fiat.
Ti faccio un esempio: tanti anni fa quando Paypal non era diffuso come oggi, su tanti siti potevi comperare con carta di credito mentre su alcuni (pochi appunto) con Paypal. Eppure alcuni lo preferivano, ad esempio perché questo consentiva loro di non dare ad un sito il numero della propria carta (paura immotivata, ma tant'è....).
Quindi in quella circostanza la bassa diffusione era comunque stata ritenuto non d'ostacolo perché qualcuno vedeva ugualmente vantaggi nell'usare paypal.
Con btc potrebbe essere lo stesso: basta far capire che dei vantaggi ci sono.
Citi un altro esempio interessante, quello del sistema di messaggistica sicuro ma conosciuto da 4 gatti.
Potremmo parlare della rivalità storica tra WA e Telegram: in tanti riconoscono la superiorità tecnica di TG, ma da sempre WA vince grazie al numero di utenti molto più alto (circa 10x). Ebbene proprio oggi ho letto questa notizia conseguente i problemi di WA di ieri:
https://www.mobileworld.it/2019/03/14/telegram-guadagnato-3-milioni-nuovi-utenti-down-facebook-210586/anche questo esempio fa capire che il fatto che un sistema (TG come anche Btc) sia oggi usato poco, non significa che non possa avere una diffusione più ampia: è necessario però che la sua utilità (o superiorità tecnica) sia adeguatamente comunicata/veicolata.
Molti acquisti/spese le facciamo non a distanza, online, ma nella città in cui viviamo, e se ci sono pochi posti dove possiamo spendere bitcoin non mi pare una questione di poco conto. Immagina se solo 1 bar ogni 100 accettasse bitcoin nella tua città, un parcheggio su 100 e via dicendo ...
Due cose:
1) gli acquisti online diventeranno sempre più importanti, è inevitabile. Leggevo che Amazon dovrebbe proporre a breve un servizio di spesa online, un po' come i vari Esselunga & Co.
Con questo tipo di trend il fatto che gli esercizi fisici non conoscano btc diventerebbe sempre meno importante, l'importante sarà che l' "Amazon" del caso li accetti.
Nota che non è importante che la spesa non ti debba poi davvero arrivare dal super sotto caso (che magari non usa btc), sarà sufficiente che tu faccia la spesa su un sito che accetta btc, il quale poi girerà l'ordine per l'effettivo invio al super sotto casa tua. Sarebbe sufficiente questo.
2) accade già oggi in ambiti che nulla hanno a che vedere con btc, eppure si supera la difficoltà con un minimo di organizzazione. Esempio: parecchie aziende danno buoni pasto che magari non spendi completamente quando mangi, così capita che ogni tanto ne rimanga qualcuno che decidi di spendere per fare spesa. Nei super vicino a casa mia fino a 2 anni fa ce ne erano alcuni che li accettavano ed altri no. Bastava ricordare quali fossero quelli che li accettavano per - all'occorrenza - andare lì per spenderli.
Poi magari per la spesa normale andavo da altre parti (nel senso che la mia preferenza era diversa), ma per spendere il buono andava nel super X che lo prendeva. Quindi: problema della bassa accettazione del buono risolto con un minimo di organizzazione.
Con il btc a "bassa diffusione" basterebbe organizzarsi in questo modo.