Si, ma un conto è avere una licenza bancaria per gestire conti e dare prestiti, un altro è "battere" (cripto)moneta ed impegnarsi a mantenere riserve in valuta a corso legale a copertura della (cripto)moneta emessa.
Più che il mestiere di una banca, è il mestiere di una banca centrale.
Fin quando le stablecoin le fanno i gemelli Winklevoss o Circle e le usano 4 gatti può anche passare, ma qui si parla di un'azienda che ha come clienti quasi metà della popolazione mondiale.
Non è poi così diverso, o - diciamo meglio - improbabile che avvenga.
Se ci pensi ci sono già dei precedenti: i vari Tether e società simili cosa hanno fatto in fondo ? hanno battuto moneta.... e senza nemmeno aver avuto necessità di comperarsi una licenza bancaria.
Con FB e Google cambierebbe la scala - certo - ma non lo vedo un fattore limitante per loro. E' piuttosto evidente la difficoltà con la quale i singoli stati cercano (con risultati spesso discutibili) di arginarne lo strapotere.
Questo dei pagamenti sarà un business enorme per loro, è impossibile che si fermino per scrupoli di questo tipo.
Google e Facebook fanno cosa gli pare in giro per il mondo, questo è vero, ma in USA devono, eccome, rispondere alle regolamentazioni nazionali (che in termini finanziari finiscono poi per fare "legge" a livello mondiale) e alle relative autorità di vigilanza, essendo quotate in borsa.
L'emissione di stablecoin (e il conseguente mantenimento delle riserve) è una materia molto borderline , e di conseguenza le autorità USA (CFTC e SEC) l'hanno finora vista sempre in maniera molto critica.
Tether è stata sotto subpoena della CFTC (sebbene abbia sede ad Hong Kong) ed è tutt'ora vietata ai cittadini americani.
Ripeto: parliamo di una rivoluzione radicale, qui non c'è un'azienda che si mette a fare la banca, ma un'azienda che si mette a fare la banca centrale.
I rischi connessi sono decisamente grandi
Le stablecoin sono un'idiozia nella loro essenza perchè il valore di qualcosa non può essere fissato a tavolino uguale a quello di qualcos'altro: è sempre il mercato a decidere.
Un domani se esistesse FBcoin, anche in caso di audit positivo delle riserve, è inevitabile che il valore di questa stablecoin seguirà l'andamento dell'azienda che se ne fa garante (come fossero un titolo azionario).
Fino potenzialmente ad arrivare a zero se l'azienda dovesse fallire.
Ma anche in assenza di scenari così drastici, se Facebook avesse ad es. un anno un fatturato disastroso, i possessori di FBcoin potrebbero giudicare più rischioso detenere la cripto rispetto ai dollari, e addio parità.
FB dovrebbe intervenire e acquistare FBcoin per mantenere alto il prezzo e "difendere" la parità con le valute fiat. Come fosse, appunto, una banca centrale.
Insomma: tutti i problemi (e relativi disastri) che nei secoli sono stati commessi da Stati e Banche Centrali con l'emissione di moneta controllata e le varie parità "artificiali" di valute, potrebbero essere trasferite pari pari in chiave "privata" all'interno di (e fra) grosse aziende.
Non una bella prospettiva.
Non dico che non si farà: ma sarei stupito se dopo aver puntato il dito contro Tether per tutto questo tempo, faranno fare a FB la stessa cosa (elevata alla N in termini numerici) senza qualche garanzia in cambio e senza un minimo di regolamentazione.
Se lo faranno è solo perchè adorano troppo la scomparsa del contante e la sua sostituzione con questo Grande Fratello 2.0
In ogni caso se mi leggete sapete qual è la mia opinione sui rischi di detenere valuta fiat. Immaginatevi cosa penso dei rischi al quadrato di una criptovaluta privata e chiusa ancorata ad un paniere di valute fiat.
Brrr.