Ma c'è da fidarsi di servizi del genere? Leggevo che qualcuno ha ricevuto codici scaduti e che non gli sono stati nemmeno rimborsati.
Posso solo dirti che ho usato Bitrefill una trentina di volte, con servizi diversi (Zalando, Steam, ricarica telefonica) e non ho mai avuto problemi.
E' un'azienda americana con indirizzo, nome e cognome dei titolari e sostiene di avere 130k clienti nel mondo.
Non credo sia loro interesse dare fregature.
Come Lehman Brothers...
A parte gli scherzi, sicuramente offrono una possibilità pratica di spendere le proprie criptovalute, laddove, almeno per ora, non sono accettate direttamente.
Concettualmente però aver bisogno di un nuovo intermediario per poter usare le proprie criptovalute...
...se non ho capito male, ~8% di commissioni ( di cambio ? ) + le fee di transazione, non è molto conveniente.
Certo se una struttura come Amazon ancora non accetta criptovaluta, non ci sono altri sistemi.
Però questo gap, diventa il guadagno di strutture come Bitrefill.
Quando fai un acquisto convertono l'importo da euro a bitcoin in base al tasso vigente, maggiorandolo dell 8% che costituisce il loro guadagno per il servizio offerto.
L'alternativa sono le carte prepagate che convengono solo in caso di acquisti molto frequenti (non il mio caso) perchè, come nel caso di Wirex, le migliori hanno solo costi fissi mensili e non percentuali.
Bitrefill inoltre ha il vantaggio di non essere KYC (basta solo una mail per registrarsi) e non lo definirei tecnicamente un intermediario: io acquisto una gift card virtuale facendo una transazione p2p con loro.
Poi quella carta può essere usata come moneta su Amazon. Ma Amazon non sa nemmeno che esiste Bitrefill.
Il mio era un discorso concettuale, di principio
È chiaro che se ho minato dei Bitcoin, o se li ho comprati quando erano a $ 100, probabilmente oggi vorrei trovare un modo per spenderne alcuni.
In merito ad un senso generale verso argomenti di adozione, utilizzi di massa... siamo un po' lontani da certi ideali...
Faccio riferimento a tutto il discorso Bitcoin che elimina il discorso intermediari, signoraggio, ecc...
Per esempio, se io oggi volessi dei Bitcoin... per comprare qualcosa su Amazon,
per un controvalore modesto, di € 1.000;
...non voglio minare, non voglio incontrare sconosciuti, Localbitcoins e cose simili,
posso iscrivermi ad un exchange.
Ma...
L'exchange è un intermediario, con, immagino, le sue fee, piccole o grandi che siano.
Bitrefill, altro intermediario, anche nel solo senso che per il suo servizio si prende l'8%, un passaggio non necessario se il venditore accettava bitcoin direttamente.
Amazon, concettualmente l'intermediario degli intermediari...
Se poi su Amazon compro qualcosa tipo un iPhone...
si alimenta lo stesso sistema partendo da un'altra parte.
Da azionista Amazon e Apple, mi andrebbe bene comunque.
Non so come spiegare... a buon intenditore poche parole.
Lo dico per quella parte del mondo Bitcoin che ne vede una rivoluzione anche in termini sociali.
Siamo un Gruppo d'Acquisto Solidale, inviamo direttamente dei Bitcoin a un produttore di verdura bio,
che ci invia la verdura... sarebbe un sistema interessante.
Basato sulla fiducia reciproca.
Nel concetto che anche un supermercato è un intermediario.
Per il momento siamo lontani.
Sempre ammesso che sia necessario eliminare gli intermediari, tutti o gran parte.
Per il mio modo di pensare, più che eliminare gli intermediari, in senso generale, gli andrebbero attribuiti ruoli diversi, un ruolo più sociale.
Ma la vedo davvero dura.
È solo un aspetto di Bitcoin, le motivazioni possono essere anche altre, meno alte.