Il mio ovviamente era un discorso ideale...
Bitcoin così com'è... molto prima del noto ATH a quasi $ 20.000;
ha generato la scissione con Bitcoin Cash e una marea di shitcoin e tentativi di imitazione,
scam, Mt.Gox, ballerine, gatto e la volpe, ecc... ecc...
Con tutto quello che ne consegue.
Un Bitcoin a sei zeri, $ 1.000.000 alla John McAfee, cosa genera ?
senza novità tecniche o regolamentari... non saprei, diciamo... una lotta al coltello dentro una cabina telefonica ?
che è una cosa molto cruenta
Proviamo ad immagine veramente un Bitcoin a sei zeri.
Visto che in questo forum ci sono molti tecnici informatici e matematici, poniamo un quesito...
quanta fiat deve arrivare per far salire Bitcoin da qui ad un milione di dollari ? per semplicità direi di calcolarlo solo in dollari.
Diamo anche un arco temporale 3 anni ? 5 anni ? non so... io direi 5 anni.
Non è un calcolo semplice, visto che bisogna anche ipotizzare che nel mezzo ci saranno inevitabilmente tutta una serie di momenti di vendita...
molte altre variabili... ma così... per provare a dare un ordine di grandezza.
Essendo portatore di
idee un tantino rivoluzionarie come la separazione tra moneta e Stato, la disintermediazione finanziaria, l'anti-censura delle transazioni finanziarie, bitcoin sarà sempre sotto attacco di qualcuno.
O sotto attacco di qualcuno che ne vorrà prendere il controllo e snaturarne le caratteristiche a suo uso e consumo.
Nel momento in cui uno di questi attacchi dovesse andare in porto e bitcoin diventasse qualcosa di diverso da ciò che è senza il consenso dei suoi utenti (dove utenti=full nodes ovviamente, non chi tiene soldi su un exchange e usa spv wallet), sarebbe automaticamente la morte di bitcoin e il momento di vendere tutto.
L' (apparente) paradosso di tutto questo è però che non c'è niente, e ripeto niente, e sottolineo niente, che dà valore a bitcoin più di respingere un attacco di qualcuno che vuole trasformarlo in qualcos'altro o ucciderlo. Più è potente l'attaccante, più il fallimento genera valore
Ogni notizia negativa, ogni azione malevola, ogni previsione di morte, ogni crollo di prezzo , ogni "OPA ostile" che non va a segno o non mette al tappeto definitivamente questo "organismo", ha effetti dirompenti sulla crescita di prezzo di lungo periodo, più di qualsiasi altra cosa.
E' come se l'opinione pubblica si accorgesse che semplicemente una rete p2p sufficientemente decentralizzata e protetta da mining non si può controllare o distruggere. Dove, attenzione, con il verbo "può" non intendo solo impossibile, ma anche che manca la convenienza a farlo.
Per questo sono favorevole e auspico che la finanza tradizionale inizi a baloccarsi con i bitcoin tramite futures,ETF,Bakkt e chissà cos'altro. Recinti murati dove il token bitcoin entra e diventa nominativo, regolamentato,istituzionalizzato. Perchè più la finanza tradizionale investe in bitcoin (non solo acquistandoli ma anche creando infrastrutture, mercati, piattaforme..) più un domani gli Stati non avranno convenienza ad attaccare bitcoin. Nè avranno convenienza a trasformare la rete p2p in qualcos'altro, avendo già creato questo qualcos'altro nei loro giardini murati. La rete p2p continuerà a vivere parallela a questi, cosi come oggi, il dark web vive accanto all'internet pulito e nominativo di facebook o youtube.
Quindi se e quando i bitcoin arriveranno a valere quelle cifre stratosferiche, lo faranno solo a condizione di aver respinto e superato molti altri attacchi, portati avanti da nemici anche molti più ricchi e potenti di Bcash o Coinbase.
Più che attacchi al Bitcoin... se non si fa qualcosa per la custodia, appunto ETF, Bakkt, ecc..
si possono ipotizzare attacchi al singoli...
Più che una idea rivoluzionaria... io sarei per dire il ritorno ad una idea antica.
Semplificando al massimo, con il rischio di non essere precisi.
Per secoli il mondo è stato "
decentralizzato", specialmente in epoca comunale da una città si andava in un'altra, dopo brevi consultazioni dei vari team-fazioni, che decidevano di guerre e saccheggi, si tornava in città si portava l'oro si batteva moneta, solo una piccola parte andava alla città stessa... come fee... l'altra se la teneva chi l'oro se lo era preso.
C'erano intere città blindate, mura, torri, assedi, guerre e saccheggi, ecc.
mega-wallet che per aprirli ci volevano delle chiavi... fisiche molto pesanti
È chiaro che non c'era nessuno che condannava l'omicidio, le stragi, ONU che imponeva sanzioni...
nessun governo dei governi.
Anche nella stessa città si faceva un agguato alla famiglia rivale e si cercava di scalzarla.
Un mondo nel suo intimo molto
decentralizzato e molto "
deregolamentato".
Oltre le monete romane, la prima moneta d'oro di diffusione fu il fiorino la cui prima emissione è del 1252 a Firenze ovviamente, per tante ragioni... ad ogni modo, di certo, Firenze non è famosa per le sue miniere d'oro.
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La
moneta in estrema sintesi è dare forma al concetto ideale del valore di un lavoro.
Con il lavoro, produco qualcosa, il mio valore è 100.
100 euro, 100 dollari, 100 "
cosi".
Se io sono un operaio che fa pulizie di scale condominiali avrò un valore più basso,
di una persona che fa un lavoro in grado di essere svolto con più competenze.
Ma questo aspetto lo lasciamo alla politica e alla socio-economia.
Il pura linea teorica ed estremamente semplificata, uno stato deve avere moneta per quanto lavoro produce, PIL.
Se ne produce di più si ha inflazione.
Se io, te, un altro, mille altri... affianchiamo lo stato a battere moneta, moltiplichiamo la moneta, ma non il lavoro.
Si può "battere" moneta senza creare inflazione se contemporaneamente si crea "lavoro";
o si vuole vendere oggi
lavoro futuro, obbligazioni, azioni, titoli di stato.
Anche quando una persona prende un prestito o un mutuo, vende lavoro futuro, per poter avere moneta sufficiente per comprare beni e fare acquisti che altrimenti dovrebbe procrastinare nel tempo... procrastinare nel tempo, significa non far girare l'economia... ma questi aspetti li lasciamo agli economisti.
Bitcoin è cresciuto, e crescerà, se qualcuno converte moneta fiat in bitcoin.
Bitcoin volendo è il più moderno dei cavalieri medievali, prende moneta, ovvero lavoro degli altri, se la tiene per se, e si arricchisce.
Non usa la forza e la spada, gliela danno spontaneamente.
Una ricchezza che può tenere ed incrementare finché avrà la fiducia del popolo.
C'è un però... il cavaliere antico
sottraeva... i beni, prendeva l'oro lo fondeva e ne ribatteva moneta diversa, Bitcoin
converte... dall'altra parte la moneta fiat non sparisce materialmente.
Non c'è, ancora, un sistema economico basato su Bitcoin, con persone che vengono remunerate in bitcoin...
sostanzialmente si potrebbe dire che chi acquista un bitcoin oggi sta scommettendo che nel futuro, qualcuno produrrà lavoro e lo vorrà rappresentare in bitcoin e non in un altra qualsiasi moneta o criptomoneta.
È rischioso, come comprare una obbligazione o una partecipazione azionaria ( un token... ) di una società che dice di voler produrre qualcosa, fornire qualche servizio, ma che ancora non esiste.
Ma forse ancora più rischioso, è come comprare un titolo di stato, di uno stato che non esiste.
Nel frattempo, lotta totale...