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Topic: Non mi fido dell'Italia. Quale banca estera scegliere? - page 3. (Read 1145 times)

legendary
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Pensiero condivisibile.

L'unica cosa è che l'allenamento quantitativo, come il famoso Quantitative Easing di Draghi,
è stato fatto per non cadere in deflazione, ovvero perché l'inflazione era troppo bassa.
Causa contrazione dei consumi che rischiavano ancora di contrarsi di più.

L'inflazione in aumento se l'aspetterebbero in tanti.
Si teme il contrario.



Quello era inizialmente l'obiettivo mancato e poi è diventato il pretesto della BCE.

Obiettivo mancato perchè la liquidità immessa dalla BCE a favore delle banche avrebbe poi dovuto passare da quest'ultime all'economia reale sotto forma di credito.

Invece il QE ha avuto il "merito" di salvare i conti delle banche afflitte da crediti inesigibili e titoli tossici ma non si è trasformato in maggiori consumi perchè è rimasta una partita di giro bancaria senza trasferirsi all'economia reale.Nonostante 2600 miliardi iniettati in tre anni l'inflazione europea effettiva è ancora  sotto gli obiettivi e le previsioni di crescita europea sono state riviste al ribasso, Germania compresa.

L'obiettivo ottenuto è stato solo finanziario: in un colpo solo si sono salvati gli stati patrimoniali degli istituti di credito e evitata l'esplosione della crisi del debito, senza gravare direttamente sull'imposizione fiscale. Ed è stata alimentata la speculazione, visti gli incredibili rally delle borse .

L'aspetto più grave, guardando all'Italia, è che nonostante questo aiuto incredibile ed eccezionale che ha permesso al nostro Stato di risparmiare non meno di 20-25 miliardi di spese per interessi all'anno, non ha ridotto il nostro debito pubblico che è cresciuto sia in valore assoluto che in rapporto al PIL.


Non so valutare.

L'alternativa al QE quale poteva essere ?
legendary
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Pensiero condivisibile.

L'unica cosa è che l'allenamento quantitativo, come il famoso Quantitative Easing di Draghi,
è stato fatto per non cadere in deflazione, ovvero perché l'inflazione era troppo bassa.
Causa contrazione dei consumi che rischiavano ancora di contrarsi di più.

L'inflazione in aumento se l'aspetterebbero in tanti.
Si teme il contrario.



Quello era inizialmente l'obiettivo mancato e poi è diventato il pretesto della BCE.

Obiettivo mancato perchè la liquidità immessa dalla BCE a favore delle banche avrebbe poi dovuto passare da quest'ultime all'economia reale sotto forma di credito.

Invece il QE ha avuto il "merito" di salvare i conti delle banche afflitte da crediti inesigibili e titoli tossici ma non si è trasformato in maggiori consumi perchè è rimasta una partita di giro bancaria senza trasferirsi all'economia reale.Nonostante 2600 miliardi iniettati in tre anni l'inflazione europea effettiva è ancora  sotto gli obiettivi e le previsioni di crescita europea sono state riviste al ribasso, Germania compresa.

L'obiettivo ottenuto è stato solo finanziario: in un colpo solo si sono salvati gli stati patrimoniali degli istituti di credito e evitata l'esplosione della crisi del debito, senza gravare direttamente sull'imposizione fiscale. Ed è stata alimentata la speculazione, visti gli incredibili rally delle borse .

L'aspetto più grave, guardando all'Italia, è che nonostante questo aiuto incredibile ed eccezionale che ha permesso al nostro Stato di risparmiare non meno di 20-25 miliardi di spese per interessi all'anno, non ha ridotto il nostro debito pubblico che è cresciuto sia in valore assoluto che in rapporto al PIL.
legendary
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i rischi reali sui conti in Italia sono due l'uscita dal euro con conseguente cambio della valuta dei conti in carta straccia ed un prelievo forzoso/patrimoniale possibilita remota ma non impossibile...

L'uscita dall'euro imho non é un pericolo reale. Perché lo dico? Sono convinto che quando ci sarà la Brexit l'economia del Regno Unito subirà un forte contraccolpo (nell'arco dei primi due anni), questo sarò notato da tutti e diventerà una "lezione" per quegli stati che potevano aver maturato l'idea dell'uscita.

Invece la possibilità di un prelievo/patrimoniale  è una cosa che non sarebbe da escludere, purtroppo. E' vero che sarebbe una mossa assolutamente negativa per il governo che la dovesse decidere (con conseguenze elettorali ovvie), ma è anche vero che se fosse costretto a farla.....
Per questo motivo certo di tenere sul conto il minino indispensabile  Grin

jr. member
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i rischi reali sui conti in Italia sono due l'uscita dal euro con conseguente cambio della valuta dei conti in carta straccia ed un prelievo forzoso/patrimoniale possibilita remota ma non impossibile...

È quel remoto ma non impossibile (forte di moltissimi precedenti in storia neanche così remota) che fa paura.
Ricapitolando sembra che BTC e metalli preziosi (se conservati da sè) siano l'unica cosa davvero sicura.
hero member
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i rischi reali sui conti in Italia sono due l'uscita dal euro con conseguente cambio della valuta dei conti in carta straccia ed un prelievo forzoso/patrimoniale possibilita remota ma non impossibile...
newbie
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(ok, ora ritorna fuori il discorso su Amato..)

E anche quello della Grecia, me lo ricordo bene perché son io quello che la cita sempre   Grin



però, in una situazione di un paese in default prendersela con le banche, è come sparare sulla croce rossa Cheesy

Con qualcuno bisognerà pur sempre prendersela Wink
legendary
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Quote from: Plutosky
La diversificazione è il mezzo che i venditori di fumo usano per spillare soldi a investitori sprovveduti, come quando su un tavolo verde di un casinò si punta un po’ su tutti i numeri nella speranza che qualcuno esca.

posso chiederti da dove deriva questa tua opinione?
Penso che veramente nessun'investitore sia contro la diversificazione.


Se mi chiedi quale tra questi tre eventi ha più probabilità di verificarsi da qui a , diciamo, 10 anni :

1)Il prezzo dei bitcoin inferiore a quello attuale
2)Un crisi economica senza precedenti investa tutto il mondo industrializzato, portando al fallimento almeno 3/4 delle banche esistenti e ad una fase di recessione lunga e severa come mai si sono viste nella storia del capitalismo
3)Sia 1 che 2 si verificano

Ti dico che secondo me la 2 è quella che di gran lunga (ma proprio di gran lunga) ha più probabilità di verificarsi.

Negli ultimi 20 anni i debiti pubblici (e in qualche caso anche privati) delle principali economie mondiali sono cresciuti ad un ritmo e con una durata mai visto prima nella storia, nemmeno in tempo di guerra.

Grazie alla bassa inflazione le banche centrali hanno sostenuto questo debito stampando moneta e tenendo bassi i tassi di interesse, il sogno di ogni debitore.

E' assolutamente improbabile, per non dire statisticamente impossibile, che da qui a 5-10 anni l'inflazione mondiale non riparta per cause endogene o esogene al sistema. Quando ripartirà i governi e le banche centrali di mezzo mondo si troveranno di fronte ad un dilemma impossibile perchè dovranno scegliere tra A) Fermare le stampanti per calmierare i prezzi (e quindi rendere insostenibili i loro debiti e gli stati patrimoniali delle banche ) e B)Continuare a stampare denaro (e fare la fine del Venenzuela).

L'unica possibilità di salvezza sarebbe rimettere a posto la situazione debitoria prima che l'inflazione riparta. Ma vorrebbe dire adottare scelte impopolari in un momento storico in cui i governi nelle democrazie occidentali vanno nella direzione del populismo e cercano disperatamente il consenso popolare per difendere le loro poltrone. Altamente improbabile

Ritengo invece probabile che se si verificherà 2 non si verificherà 3, ossia che in una situazione come quella descritta bitcoin smetterà di essere prevalentemente una forma di speculazione e diventerà soprattutto una forma di riserva di valore  e una moneta completamente slegata alle dinamiche della crisi del sistema economico.

Come del resto ha già dimostrato di essere in alcune aree del mondo che hanno vissuto un assaggio di che cosa potrebbe succedere.

Tutte le mie scelte di investimento si basano su questa analisi. Investire in forme tradizionali, legate ad un sistema che secondo me è destinato ad un'implosione non gestibile, non ha semplicemente senso. Tenere moneta cartacea in banche, nella situazione attuale delle banche e in un mondo che, anche senza criptovalute, dimostra di averne sempre meno bisogno, ne ha ancora meno.

Non voglio nemmeno diversificare in criptovalute alternative (se si esclude il trading di breve periodo) perché le ritengo inferiori a bitcoin in tutto ciò che dà davvero valore ad un criptovaluta. Né ritengo probabile che ne possa nascere una superiore, perché le condizioni uniche in cui la prima crypto è nata non sono replicabili.

Di conseguenza le mie scelte di investimento sono molto semplici: tenere il minimo possibile in banca, prelevare in contanti ciò che mi serve per le spese correnti ed investire tutto il risparmio possibile in bitcoin. E’ la cosa più sensata da fare a mio modo di vedere, in base a quelle che sono le mie conoscenze di economia e criptovalute.

Vista l’impopolarità di questa mia scelta (anche in un forum di bitcoin, immaginatevi altrove) non cerco assolutamente proseliti e non voglio scatenare guerre di religione.

Se avete opinioni diverse e mi considerate un pazzo va benissimo così, sappiate che questo forum eccelle nel panorama Internet in quanto a competenza e preparazione di tutti per cui qualsiasi sia la vostra opinione avete sempre il mio massimo rispetto.





Pensiero condivisibile.

L'unica cosa è che l'allenamento quantitativo, come il famoso Quantitative Easing di Draghi,
è stato fatto per non cadere in deflazione, ovvero perché l'inflazione era troppo bassa.
Causa contrazione dei consumi che rischiavano ancora di contrarsi di più.

L'inflazione in aumento se l'aspetterebbero in tanti.
Si teme il contrario.

In termini molto grezzi e semplici, per far capire a tutti, se una banca centrale attraverso operazioni di QE acquista titoli di stato, ed anche obbligazioni di grandi aziende private, il loro rendimento crolla, ce ne sono alcuni che hanno rendimenti negativi.

Chi investe non può che girare il proprio capitale da approdi sicuri a reddito fisso, con cui camperebbe anche di rendita, verso l'economia reale, anche indirettamente attraverso il mercato azionario.

Investimenti in attività reali, almeno teoricamente, portano a sviluppo, posti di lavoro, stipendi,
che si traducono in consumi, ed i consumi stimolano la produzione e l'inflazione e portano a loro volta
ad un aumento delle attività reali, ecc... in una spirale virtuosa.

In caso di scenari molto estremi, non so se Bitcoin possa ritenersi una riserva di valore, o l'unica riserva di valore possibile.
Potrebbe per esempio esserci un ritorno sull'oro, anche in moneta.

Così come esistono altre forme d'investimento in attività reali, considerate riserve di valore.
Alcune produzioni agricole, la gestione della depurazione delle acque.
Anche la produzione di farmaci, almeno quelli base.
I beni di largo consumo primari.
I servizi di assistenza, i servizi come lo smaltimento e trattamento dei rifiuti.

Quelle attività basilari, elementari, essenziali; definite anticicliche, cioè che non seguono i cicli macro-economici di boom e recessione, perché la loro richiesta è per lo più costante, perché fondamentale per la sopravvivenza umana.


legendary
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Quote from: Plutosky
La diversificazione è il mezzo che i venditori di fumo usano per spillare soldi a investitori sprovveduti, come quando su un tavolo verde di un casinò si punta un po’ su tutti i numeri nella speranza che qualcuno esca.

posso chiederti da dove deriva questa tua opinione?
Penso che veramente nessun'investitore sia contro la diversificazione.


Se mi chiedi quale tra questi tre eventi ha più probabilità di verificarsi da qui a , diciamo, 10 anni :

1)Il prezzo dei bitcoin inferiore a quello attuale
2)Un crisi economica senza precedenti investa tutto il mondo industrializzato, portando al fallimento almeno 3/4 delle banche esistenti e ad una fase di recessione lunga e severa come mai si sono viste nella storia del capitalismo
3)Sia 1 che 2 si verificano

Ti dico che secondo me la 2 è quella che di gran lunga (ma proprio di gran lunga) ha più probabilità di verificarsi.

Negli ultimi 20 anni i debiti pubblici (e in qualche caso anche privati) delle principali economie mondiali sono cresciuti ad un ritmo e con una durata mai visto prima nella storia, nemmeno in tempo di guerra.

Grazie alla bassa inflazione le banche centrali hanno sostenuto questo debito stampando moneta e tenendo bassi i tassi di interesse, il sogno di ogni debitore.

E' assolutamente improbabile, per non dire statisticamente impossibile, che da qui a 5-10 anni l'inflazione mondiale non riparta per cause endogene o esogene al sistema. Quando ripartirà i governi e le banche centrali di mezzo mondo si troveranno di fronte ad un dilemma impossibile perchè dovranno scegliere tra A) Fermare le stampanti per calmierare i prezzi (e quindi rendere insostenibili i loro debiti e gli stati patrimoniali delle banche ) e B)Continuare a stampare denaro (e fare la fine del Venenzuela).

L'unica possibilità di salvezza sarebbe rimettere a posto la situazione debitoria prima che l'inflazione riparta. Ma vorrebbe dire adottare scelte impopolari in un momento storico in cui i governi nelle democrazie occidentali vanno nella direzione del populismo e cercano disperatamente il consenso popolare per difendere le loro poltrone. Altamente improbabile

Ritengo invece probabile che se si verificherà 2 non si verificherà 3, ossia che in una situazione come quella descritta bitcoin smetterà di essere prevalentemente una forma di speculazione e diventerà soprattutto una forma di riserva di valore  e una moneta completamente slegata alle dinamiche della crisi del sistema economico.

Come del resto ha già dimostrato di essere in alcune aree del mondo che hanno vissuto un assaggio di che cosa potrebbe succedere.

Tutte le mie scelte di investimento si basano su questa analisi. Investire in forme tradizionali, legate ad un sistema che secondo me è destinato ad un'implosione non gestibile, non ha semplicemente senso. Tenere moneta cartacea in banche, nella situazione attuale delle banche e in un mondo che, anche senza criptovalute, dimostra di averne sempre meno bisogno, ne ha ancora meno.

Non voglio nemmeno diversificare in criptovalute alternative (se si esclude il trading di breve periodo) perché le ritengo inferiori a bitcoin in tutto ciò che dà davvero valore ad un criptovaluta. Né ritengo probabile che ne possa nascere una superiore, perché le condizioni uniche in cui la prima crypto è nata non sono replicabili.

Di conseguenza le mie scelte di investimento sono molto semplici: tenere il minimo possibile in banca, prelevare in contanti ciò che mi serve per le spese correnti ed investire tutto il risparmio possibile in bitcoin. E’ la cosa più sensata da fare a mio modo di vedere, in base a quelle che sono le mie conoscenze di economia e criptovalute.

Vista l’impopolarità di questa mia scelta (anche in un forum di bitcoin, immaginatevi altrove) non cerco assolutamente proseliti e non voglio scatenare guerre di religione.

Se avete opinioni diverse e mi considerate un pazzo va benissimo così, sappiate che questo forum eccelle nel panorama Internet in quanto a competenza e preparazione di tutti per cui qualsiasi sia la vostra opinione avete sempre il mio massimo rispetto.


jr. member
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Chiaramente tenere i soldi in casa oppure in BTC è follia. Tutti intendo. Poi se sono frazioni ok, ha senso ma frazioni davvero piccole.
Alla fine una banca in Svizzera sembra la cosa migliore. È a 2 passi, non è illegale e se scoppia qualche guerra amen...nessun posto sarebbe comunque al sicuro.
La prossima volta che sono in zona provo ad informarmi. Sembra che Swiss Bank sia banale quanto efficacie.
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(ok, ora ritorna fuori il discorso su Amato..)

E anche quello della Grecia, me lo ricordo bene perché son io quello che la cita sempre   Grin



però, in una situazione di un paese in default prendersela con le banche, è come sparare sulla croce rossa Cheesy
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(ok, ora ritorna fuori il discorso su Amato..)

E anche quello della Grecia, me lo ricordo bene perché son io quello che la cita sempre   Grin

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La diversificazione è il mezzo che i venditori di fumo usano per spillare soldi a investitori sprovveduti, come quando su un tavolo verde di un casinò si punta un po’ su tutti i numeri nella speranza che qualcuno esca.

posso chiederti da dove deriva questa tua opinione?
Penso che veramente nessun'investitore sia contro la diversificazione.
Parlo di investitori e non di consulenti finanziari eh, che si sa, sono loschi.

Fai conto che a volte si va long e short contemporaneamente con strumenti diversi!
Secondo te, per fare un nome, buffet non diversifica?

@WowCheBit:deduco quindi che tu non lasci niente in banca...
io mi chiedo davvero chi può considerare tenere più sicuro avere 10000 euro in casa che in banca. Giusto perchè, persone derubate in casa avviene tutti i giorni, correntisti con 10k che in italia sono stati derubati non ci sono stati (ok, ora ritorna fuori il discorso su Amato..)
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ragazzi nessuna banca è sicura sia esso italiana che estera mettetevelo in testa... possono fallire...
il mio consiglio è

- soldi sotto la mattonella
- bitcoin
- o come ultima alternativa se proprio non avete lo stomaco per la volatilità del btc allora USDT



USDT è una banca, nessuno ha i contanti a casa da spedirti in caso "salti" la stablecoin
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si chebanca conto corrente digital e a costo zero e pagano loro anche il bollo ma devi operare solo online se fai operazioni a sportello costano 3 euro,in alternativa alle banche lingotti d'oro o diamanti...

Molto interessante. Non lo conoscevo.
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si chebanca conto corrente digital e a costo zero e pagano loro anche il bollo ma devi operare solo online se fai operazioni a sportello costano 3 euro,in alternativa alle banche lingotti d'oro o diamanti...
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https://tawk.to/wowchebit
ragazzi nessuna banca è sicura sia esso italiana che estera mettetevelo in testa... possono fallire...
il mio consiglio è

- soldi sotto la mattonella
- bitcoin
- o come ultima alternativa se proprio non avete lo stomaco per la volatilità del btc allora USDT
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.

Perché ti sembrano condizioni così "insolite"?
Fineco (una tra tante probabilmente) offre conto gratis (paghi i bolli ovvio) e carta debito gratuita:
https://risparmio.supermoney.eu/conto-corrente/prodotti/finecobank-banca-fineco/fineco/

Non ne ho controllate altre ma non penso sia un'eccezione o quanto meno non è l'unica.

come conto gratuito italiano aggiungerei pure chebanca conto corrente digital, pagano loro il bollo  sulle giacenze superiori a 5000 euro...

Quindi sono un CC a costo 0? Niente costi per il conto e niente costi per il bollo?
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.

Perché ti sembrano condizioni così "insolite"?
Fineco (una tra tante probabilmente) offre conto gratis (paghi i bolli ovvio) e carta debito gratuita:
https://risparmio.supermoney.eu/conto-corrente/prodotti/finecobank-banca-fineco/fineco/

Non ne ho controllate altre ma non penso sia un'eccezione o quanto meno non è l'unica.

come conto gratuito italiano aggiungerei pure chebanca conto corrente digital, pagano loro il bollo  sulle giacenze superiori a 5000 euro...
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La realtà è che in un mondo e in un'economia così globalizzata e interconnessa è molto difficile che gli effetti di una crisi monetaria molto seria ad una delle prime 10 potenze economiche mondiali non abbiano ripercussioni a cascata su scala mondiale. E le banche sono il primo anello debole della catena visto che sulle loro spalle grava il peso di un'economia basata sul debito e di una ricchezza effimera creata mediante il moltiplicatore monetario.
Discorso che fila, forse a questo punto bisognerebbe cercare una banca/paese che possa essere il "meno peggio". Io starei sicuramente fuori dall'Unione Europea, c'è la classica opzione Svizzera e poi più che sugli USA mi orienterei su qualcosa di asiatico, tipo Bank of China oppure HSBC, senza dimenticare Panama.

Che banca della Svizzera consiglieresti?
Della Svizzera non so nulla in realtà ma nei vari gruppetti Telegram c'è gente che conosco, direttamente o indirettamente, e hanno conti li, ma francamente non è un'opzione che mi interessa seguire al momento quindi non saprei consigliare.
jr. member
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La realtà è che in un mondo e in un'economia così globalizzata e interconnessa è molto difficile che gli effetti di una crisi monetaria molto seria ad una delle prime 10 potenze economiche mondiali non abbiano ripercussioni a cascata su scala mondiale. E le banche sono il primo anello debole della catena visto che sulle loro spalle grava il peso di un'economia basata sul debito e di una ricchezza effimera creata mediante il moltiplicatore monetario.
Discorso che fila, forse a questo punto bisognerebbe cercare una banca/paese che possa essere il "meno peggio". Io starei sicuramente fuori dall'Unione Europea, c'è la classica opzione Svizzera e poi più che sugli USA mi orienterei su qualcosa di asiatico, tipo Bank of China oppure HSBC, senza dimenticare Panama.

Che banca della Svizzera consiglieresti?
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