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Topic: Non mi fido dell'Italia. Quale banca estera scegliere? - page 4. (Read 1145 times)

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La realtà è che in un mondo e in un'economia così globalizzata e interconnessa è molto difficile che gli effetti di una crisi monetaria molto seria ad una delle prime 10 potenze economiche mondiali non abbiano ripercussioni a cascata su scala mondiale. E le banche sono il primo anello debole della catena visto che sulle loro spalle grava il peso di un'economia basata sul debito e di una ricchezza effimera creata mediante il moltiplicatore monetario.
Discorso che fila, forse a questo punto bisognerebbe cercare una banca/paese che possa essere il "meno peggio". Io starei sicuramente fuori dall'Unione Europea, c'è la classica opzione Svizzera e poi più che sugli USA mi orienterei su qualcosa di asiatico, tipo Bank of China oppure HSBC, senza dimenticare Panama.
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.

Perché ti sembrano condizioni così "insolite"?
Fineco (una tra tante probabilmente) offre conto gratis (paghi i bolli ovvio) e carta debito gratuita:
https://risparmio.supermoney.eu/conto-corrente/prodotti/finecobank-banca-fineco/fineco/

Non ne ho controllate altre ma non penso sia un'eccezione o quanto meno non è l'unica.


Non sapevo esistessero simili soluzioni. Con Intesa Sanpaolo spendo 2-300€ l'anno per avere quello che N26 mi darebbe gratis. Beh...wow allora!

Non ha il deposito titoli, ecco qual è la fregatura. Sbaglio?
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.

Perché ti sembrano condizioni così "insolite"?
Fineco (una tra tante probabilmente) offre conto gratis (paghi i bolli ovvio) e carta debito gratuita:
https://risparmio.supermoney.eu/conto-corrente/prodotti/finecobank-banca-fineco/fineco/

Non ne ho controllate altre ma non penso sia un'eccezione o quanto meno non è l'unica.


Non sapevo esistessero simili soluzioni. Con Intesa Sanpaolo spendo 2-300€ l'anno per avere quello che N26 mi darebbe gratis. Beh...wow allora!
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.

Perché ti sembrano condizioni così "insolite"?
Fineco (una tra tante probabilmente) offre conto gratis (paghi i bolli ovvio) e carta debito gratuita:
https://risparmio.supermoney.eu/conto-corrente/prodotti/finecobank-banca-fineco/fineco/

Non ne ho controllate altre ma non penso sia un'eccezione o quanto meno non è l'unica.
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?

Ma N26 ha davvero senso? Leggendo il sito web vedo solo cose positive, dov'è la fregatura?
Si tratta di un conto gratis con carta di debito MasterCard inclusa. È troppo bello per essere vero.
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line

Curiosità: Sai se con N26 si può operare sui titoli?
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personalmente rimarrei nel ambito del unione europea per aprire un conto in euro ci sono alcune buone opzioni come per esempio n26,revolut(che cambia le valute a basse commissioni),fidor banca tedesca che si abbina perfettamente con kraken,poi la Lituania offre tanti conti correnti apribili direttamente on line
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Vi parlo in tutta onestà. Non credo che il futuro dell'Italia sarà sicuramente roseo.
Forse non finiremo come la Grecia e sicuramente non faremo la fine del Venezuela ma per me stiamo rischiando troppo.
Visto che l'idea di convertire tutto in BTC ed essere banca di me stesso mi sembra esagerata come cosa, quale banca estera potrei valutare?

Cerco qualcosa che non risenta degli effetti dell'andamento dell'Italia. Poi chiaro che se l'UE si scioglie o se scoppia la WW3 c'è comunque poco da fare.
Diciamo che cercavo una soluzione alternativa all'avere tutti i soldi in Italia. Avete qualche idea?

Se cerchi qualcosa che non risenta dell'andamento dell'Italia dobbiamo scartare qualsiasi banca europea, vista la quantità di debito pubblico italiano che è nelle loro mani.

E considerato che una crisi debitoria italiana seria non lascerebbe molte speranze di sopravvivenza all'euro e al sistema bancario europeo, in assenza di un gigantesco piano si salvataggio e relativa stampa furibonda di carta moneta.

Anzi, le banche italiane perlomeno si avvantaggiano della atavica mostruosa propensione al "risparmio" liquido degli italiani, senza la quale (e senza gli aiuti pubblici) e da mò che avrebbero chiuso bottega.

E non è che di là dall'oceano stiano molto meglio, visto che da quelle parti al rally del debito pubblico iniziato con le guerre di Bush figlio ed esploso con le amministrazioni Obama e Trump, si somma un debito privato anch'esso fuori da tutti i canoni di sostenibilità. E si sa che quando i debitori smettono all'improvviso di pagare, i creditori troppo esposti ne pagano le conseguenze a catena, che è poi in parole molto povere quello che accadde 10 anni fa con la crisi dei mutui subprime. Solo che adesso le proporzioni delle conseguenze sarebbero superiori di ordini di grandezza difficilmente quantificabili.

La realtà è che in un mondo e in un'economia così globalizzata e interconnessa è molto difficile che gli effetti di una crisi monetaria molto seria ad una delle prime 10 potenze economiche mondiali non abbiano ripercussioni a cascata su scala mondiale. E le banche sono il primo anello debole della catena visto che sulle loro spalle grava il peso di un'economia basata sul debito e di una ricchezza effimera creata mediante il moltiplicatore monetario.

Il problema è semmai che operando in regime di sostanziale monopolio si avvantaggiano del fatto che tutti noi abbiamo bisogno di esserne clienti.

Io sono riuscito a vivere senza carta di credito ma al momento non potrei vivere, purtroppo, senza conto corrente bancario. Anche perché essendo un lavoratore dipendente il mio datore di lavoro mi paga lo stipendio solo con bonifico.

Cerco di prelevare il più possibile in contanti e convertire la parte che non mi serve per le spese correnti in bitcoin il prima possibile, ma in ogni caso sono anch’io “ostaggio” come tutti di un “fornitore di servizi” che non scegliamo, ma  a cui siamo purtroppo legati per mancanza di alternative.

Ed è indubbio che senza questo monopolio molti degli istituti di credito non potrebbero sopravvivere. Hanno bisogno come l’aria dei nostri soldi. E’ bastata una minaccia di bank run per protesta da parte dei gilet jaunes per far comparire le prime scritte “sportello fuori servizio” su molti ATM in Francia.

Anche se un’azione di questo genere farebbe “scoppiare il bubbone” e avrebbe risvolti drammatici (in termini economici ed occupazionali) forse sarebbe il male minore.
Più il tempo passa infatti, più il bubbone cresce e più sarà doloroso il suo scoppio

Infine la mia opinione sulla “diversificazione” degli investimenti di cui sento spesso parlare. Non sono un grande amante di questo termine, anzi non mi piace per niente.

La diversificazione è il mezzo che i venditori di fumo usano per spillare soldi a investitori sprovveduti, come quando su un tavolo verde di un casinò si punta un po’ su tutti i numeri nella speranza che qualcuno esca.

Chi ha davvero accresciuto i propri risparmi nei periodi positivi o li ha davvero protetti e/o accresciuti  in quelli negativi, difficilmente lo ha fatto sparpagliando soldi a destra e sinistra. I grandi investitori ed in genere le persone di successo nel campo degli affari sono quasi sempre state persone che hanno avuto una visione chiara, un’idea evidente di come si sarebbero evoluti i fatti e i mercati, e in quella direzione hanno investito spesso tutte le loro risorse e le loro energie.

Se a me dicessero di diversificare i miei soldi in roba tipo titoli di stato, valute fiat estere o fondi pensione sarebbe come se ad uno che ha investito in oro dicessero che per diversificare deve anche investire in conchiglie o tappi di sughero.

Qui non siamo nel gioco d’azzardo, qui gli eventi non hanno tutti le stesse probabilità di verificarsi.

Soprattutto quando tutte le informazioni di cui disponiamo, o quasi, vanno nella stessa direzione.

Diversificare, è un concetto più ampio.
Come dici tu, usato spesso per vendere più cose, o per vendere e basta.

Ad ogni modo se io ho un'attività imprenditoriale in Italia e compro anche azioni, ma voglio comprare solo azioni di altre aziende italiane.
Non sto molto diversificando.

Una estrema diversificazione è giusto, non serve.

Ma non si può nemmeno pensare il contrario, ad una annichilimento totale, una "monoversificazione",
solo oro, solo azioni, solo valute, solo immobili, solo Bitcoin...

Io penso che se il sistema Bitcoin avrà successo, il mondo non si fermerà, i ristoranti continueranno a ricevere clienti, la gente a viaggiare, continuerà a comprare cose... forse tutto di più.
Penso che investire in attività reali che portano guadagni, sia una prospettiva.

Almeno fino a che non troveremo tutti il sistema perfetto, il sistema di non lavorare e vivere in un paradiso terrestre che ci fornisce spontaneamente tutto di quello che abbiamo bisogno, dalle foglie di fico in giù...  Grin


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Continui tu a saltare un passaggio... :| il default di intero paese, con i relativi default dei suoi titoli,
è uno di quegli eventi previsti dalla normativa ( SOLVENCY II ).

In quel caso, la compagnia assicurativa è tenuta a prendere quanto già messo in riserva, e ripianare il problema...
...ripeto, è uno dei motivi per cui molte compagnie non forniscono più questi prodotti, quanto meno non alle condizioni di prima, e principalmente non al mercato retail.

Gestione separata, vecchia maniera, ramo I, tutto il resto, compreso i fondi pensione, anche se con componente di ramo I, stanno ad un rischio di sistema paese, i fondi pensioni anche ad un cambio normativo.


Fermo restando che la compagnia a sua volta possa detenere Credit Default Swap o derivati simili sul default di un paese, a protezione propria.

Fermo restando che il rischio ZERO non esiste.
Esistono eventi più o meno probabili.

Anche a stare fermi c'è il rischio di essere erosi dall'inflazione, anzi è una certezza.
Ma anche di essere colpiti da deflazione.

Continui a saltare un passaggio: in caso di default del sistema, anche la gestione separata viene giù. Se l'italia va in default, tutto ciò che sta dentro al paese è in default.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

Dettaglio tecnico; nei contratti di tipo difensivo, da vedere come dei contenitori, a cui accennavo, i bolli non sono previsti, o sono ridotti, o vi è un massimo.
Per i tipi più semplici, la legge ne dispone l'esenzione.

Il capital gain, è differito, viene calcolato alla scadenza se il contratto dura 40 anni, si paga fra 40 anni.
I più esperti di matematica, possono capire il vantaggio di essere investiti al lordo, per un periodo così lungo.

Se si esercita il diritto di riscatto, si paga al momento del riscatto.

Per tutto quello che sono titoli di stato italiani si paga ancora la quota agevolata del 12,50% invece che 26%.
Ci sono altre possibilità di quote agevolate, diventa un discorso più particolare.
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Vi parlo in tutta onestà. Non credo che il futuro dell'Italia sarà sicuramente roseo.
Forse non finiremo come la Grecia e sicuramente non faremo la fine del Venezuela ma per me stiamo rischiando troppo.
Visto che l'idea di convertire tutto in BTC ed essere banca di me stesso mi sembra esagerata come cosa, quale banca estera potrei valutare?

Cerco qualcosa che non risenta degli effetti dell'andamento dell'Italia. Poi chiaro che se l'UE si scioglie o se scoppia la WW3 c'è comunque poco da fare.
Diciamo che cercavo una soluzione alternativa all'avere tutti i soldi in Italia. Avete qualche idea?

Se cerchi qualcosa che non risenta dell'andamento dell'Italia dobbiamo scartare qualsiasi banca europea, vista la quantità di debito pubblico italiano che è nelle loro mani.

E considerato che una crisi debitoria italiana seria non lascerebbe molte speranze di sopravvivenza all'euro e al sistema bancario europeo, in assenza di un gigantesco piano si salvataggio e relativa stampa furibonda di carta moneta.

Anzi, le banche italiane perlomeno si avvantaggiano della atavica mostruosa propensione al "risparmio" liquido degli italiani, senza la quale (e senza gli aiuti pubblici) e da mò che avrebbero chiuso bottega.

E non è che di là dall'oceano stiano molto meglio, visto che da quelle parti al rally del debito pubblico iniziato con le guerre di Bush figlio ed esploso con le amministrazioni Obama e Trump, si somma un debito privato anch'esso fuori da tutti i canoni di sostenibilità. E si sa che quando i debitori smettono all'improvviso di pagare, i creditori troppo esposti ne pagano le conseguenze a catena, che è poi in parole molto povere quello che accadde 10 anni fa con la crisi dei mutui subprime. Solo che adesso le proporzioni delle conseguenze sarebbero superiori di ordini di grandezza difficilmente quantificabili.

La realtà è che in un mondo e in un'economia così globalizzata e interconnessa è molto difficile che gli effetti di una crisi monetaria molto seria ad una delle prime 10 potenze economiche mondiali non abbiano ripercussioni a cascata su scala mondiale. E le banche sono il primo anello debole della catena visto che sulle loro spalle grava il peso di un'economia basata sul debito e di una ricchezza effimera creata mediante il moltiplicatore monetario.

Il problema è semmai che operando in regime di sostanziale monopolio si avvantaggiano del fatto che tutti noi abbiamo bisogno di esserne clienti.

Io sono riuscito a vivere senza carta di credito ma al momento non potrei vivere, purtroppo, senza conto corrente bancario. Anche perché essendo un lavoratore dipendente il mio datore di lavoro mi paga lo stipendio solo con bonifico.

Cerco di prelevare il più possibile in contanti e convertire la parte che non mi serve per le spese correnti in bitcoin il prima possibile, ma in ogni caso sono anch’io “ostaggio” come tutti di un “fornitore di servizi” che non scegliamo, ma  a cui siamo purtroppo legati per mancanza di alternative.

Ed è indubbio che senza questo monopolio molti degli istituti di credito non potrebbero sopravvivere. Hanno bisogno come l’aria dei nostri soldi. E’ bastata una minaccia di bank run per protesta da parte dei gilet jaunes per far comparire le prime scritte “sportello fuori servizio” su molti ATM in Francia.

Anche se un’azione di questo genere farebbe “scoppiare il bubbone” e avrebbe risvolti drammatici (in termini economici ed occupazionali) forse sarebbe il male minore.
Più il tempo passa infatti, più il bubbone cresce e più sarà doloroso il suo scoppio

Infine la mia opinione sulla “diversificazione” degli investimenti di cui sento spesso parlare. Non sono un grande amante di questo termine, anzi non mi piace per niente.

La diversificazione è il mezzo che i venditori di fumo usano per spillare soldi a investitori sprovveduti, come quando su un tavolo verde di un casinò si punta un po’ su tutti i numeri nella speranza che qualcuno esca.

Chi ha davvero accresciuto i propri risparmi nei periodi positivi o li ha davvero protetti e/o accresciuti  in quelli negativi, difficilmente lo ha fatto sparpagliando soldi a destra e sinistra. I grandi investitori ed in genere le persone di successo nel campo degli affari sono quasi sempre state persone che hanno avuto una visione chiara, un’idea evidente di come si sarebbero evoluti i fatti e i mercati, e in quella direzione hanno investito spesso tutte le loro risorse e le loro energie.

Se a me dicessero di diversificare i miei soldi in roba tipo titoli di stato, valute fiat estere o fondi pensione sarebbe come se ad uno che ha investito in oro dicessero che per diversificare deve anche investire in conchiglie o tappi di sughero.

Qui non siamo nel gioco d’azzardo, qui gli eventi non hanno tutti le stesse probabilità di verificarsi.

Soprattutto quando tutte le informazioni di cui disponiamo, o quasi, vanno nella stessa direzione.
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Vi parlo in tutta onestà. Non credo che il futuro dell'Italia sarà sicuramente roseo.
Forse non finiremo come la Grecia e sicuramente non faremo la fine del Venezuela ma per me stiamo rischiando troppo.
Visto che l'idea di convertire tutto in BTC ed essere banca di me stesso mi sembra esagerata come cosa, quale banca estera potrei valutare?

Cerco qualcosa che non risenta degli effetti dell'andamento dell'Italia. Poi chiaro che se l'UE si scioglie o se scoppia la WW3 c'è comunque poco da fare.
Diciamo che cercavo una soluzione alternativa all'avere tutti i soldi in Italia. Avete qualche idea?

Del futuro dell'Italia te ne dovevi preoccupare già 10 anni fa per metterti "in salvo". Ora se non prevedi di trasferirti completamente all'estero non ha senso.Se non ti fidi degli istituti di credito italiani come banca ti rimangono solo quelle online tipo N26, ma dipende sempre dall'ammontare che vuoi proteggere (un conto sono 10.000€, un altro 100.000€).
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Continui a saltare un passaggio: in caso di default del sistema, anche la gestione separata viene giù. Se l'italia va in default, tutto ciò che sta dentro al paese è in default.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

Dettaglio tecnico; nei contratti di tipo difensivo, da vedere come dei contenitori, a cui accennavo, i bolli non sono previsti, o sono ridotti, o vi è un massimo.
Per i tipi più semplici, la legge ne dispone l'esenzione.

Il capital gain, è differito, viene calcolato alla scadenza se il contratto dura 40 anni, si paga fra 40 anni.
I più esperti di matematica, possono capire il vantaggio di essere investiti al lordo, per un periodo così lungo.

Se si esercita il diritto di riscatto, si paga al momento del riscatto.

Per tutto quello che sono titoli di stato italiani si paga ancora la quota agevolata del 12,50% invece che 26%.
Ci sono altre possibilità di quote agevolate, diventa un discorso più particolare.
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Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

Dettaglio tecnico; nei contratti di tipo difensivo, da vedere come dei contenitori, a cui accennavo, i bolli non sono previsti, o sono ridotti, o vi è un massimo.
Per i tipi più semplici, la legge ne dispone l'esenzione.

Il capital gain, è differito, viene calcolato alla scadenza se il contratto dura 40 anni, si paga fra 40 anni.
I più esperti di matematica, possono capire il vantaggio di essere investiti al lordo, per un periodo così lungo.

Se si esercita il diritto di riscatto, si paga al momento del riscatto.

Per tutto quello che sono titoli di stato italiani si paga ancora la quota agevolata del 12,50% invece che 26%.
Ci sono altre possibilità di quote agevolate, diventa un discorso più particolare.
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Hai il doppio passaporto (nato in svizzera o sposato con cittadino helvetico) ?
Se si allora va bene, ma nel caso di collasso del sistema euro tu pensi che la svizzera apra le frontiere o comunque lasci che gli europei prosciughino le immense riserve depositate presso i loro conti?  Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes
Magari una parte (diciamo un 15% ) va pure bene, ma non sovrappesare.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

In effetti no. Capisco che la Svizzera nel caso di un cataclisma non mi lascerebbe prendere i miei soldi ma almeno alla fine di tutto saprei di ritrovarli.

Secondo il FMI siamo la 9° economia del mondo, io non sarei così pessimista.
Certo che un piano d'emergenza è d'obbligo se hai molti soldi.
Le proprietà sfortunatamente non puoi spostarle ma i soldi si e BTC od altre soluzioni sono d'obbligo.
Seguo con interesse il topic.

Il mondo ha subito delle vere tragedie, azzeramenti quasi totali, dalla caduta dell'impero romano,
alla peste nera del '300, ad altre pandemie o guerre devastanti, compreso l'ultima.

Il mondo è sempre andato avanti.

Fermo restando che i più accorti, sono riusciti bene o male a mantenere la loro posizione.

Oggi il pericolo è una catastrofe finanziaria, come alla fine c'è già stata.

Credo che il primo asset di una persona debba essere la persona stessa, con le proprie capacità e conoscenze,
e rete di conoscenze, il vero valore in caso di tempi veramente duri e fatti estremi.
Come dicevano alcuni in tempi disperati, aiutiamoci che Dio ci aiuta.

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Alternativa valida: 20-25% dell'asset complessivo in crypto primarie (BTC ed ETH) con adeguata copertura da ondate ribassiste (che certamente non si verificherebbero in caso di collasso del sistema economico reale)

legendary
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Hai il doppio passaporto (nato in svizzera o sposato con cittadino helvetico) ?
Se si allora va bene, ma nel caso di collasso del sistema euro tu pensi che la svizzera apra le frontiere o comunque lasci che gli europei prosciughino le immense riserve depositate presso i loro conti?  Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes
Magari una parte (diciamo un 15% ) va pure bene, ma non sovrappesare.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

In effetti no. Capisco che la Svizzera nel caso di un cataclisma non mi lascerebbe prendere i miei soldi ma almeno alla fine di tutto saprei di ritrovarli.

Secondo il FMI siamo la 9° economia del mondo, io non sarei così pessimista.
Certo che un piano d'emergenza è d'obbligo se hai molti soldi.
Le proprietà sfortunatamente non puoi spostarle ma i soldi si e BTC od altre soluzioni sono d'obbligo.
Seguo con interesse il topic.
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Hai il doppio passaporto (nato in svizzera o sposato con cittadino helvetico) ?
Se si allora va bene, ma nel caso di collasso del sistema euro tu pensi che la svizzera apra le frontiere o comunque lasci che gli europei prosciughino le immense riserve depositate presso i loro conti?  Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes
Magari una parte (diciamo un 15% ) va pure bene, ma non sovrappesare.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.

In effetti no. Capisco che la Svizzera nel caso di un cataclisma non mi lascerebbe prendere i miei soldi ma almeno alla fine di tutto saprei di ritrovarli.
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Hai il doppio passaporto (nato in svizzera o sposato con cittadino helvetico) ?
Se si allora va bene, ma nel caso di collasso del sistema euro tu pensi che la svizzera apra le frontiere o comunque lasci che gli europei prosciughino le immense riserve depositate presso i loro conti?  Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes Roll Eyes
Magari una parte (diciamo un 15% ) va pure bene, ma non sovrappesare.


Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.
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io non mi fiderei di nessuna banca neanche estera ... ma forse la svizzera e sicuro come paese meglio di quasi tutti gli altri
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Mi unisco alla domanda. Ma una generica Swiss Bank non potrebbe andare bene?
Domani vado in Svizzera, apro il conto, ci bonifico qualche migliaio di Euro e tutti i soldi futuri me li faccio mandare direttamente li.
Non potrebbe essere una soluzione?
I bolli si pagano comunque in Italia e pure il capital gain però i soldi sono in Svizzera in una banca svizzera.
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