No infatti, principalmente per curiosità.
Volevo capire la diffusione extranazionale di the rock.
Ho sempre pensato fosse usato al 99% in italia ma come hai scritto qualche post fa avete mandato carte in giro per il mondo.. da lì il dubbio.!
Se è per curiosità, posso darti qualche dato storico e provare a fare una analisi alla bene e meglio.
Quando siamo partiti nel 2011 con il trading bitcoin, gli italiani erano 2. Di numero. Il 99% degli utenti
era da un po' tutto il mondo, nemmeno molti europei, più o meno rispecchiante l'interesse per bitcoin
nel mondo all'epoca (molta "america", poco "europa", zero "italia").
Un paio di anni dopo, ci siamo consolidati più in europa, per ovvi motivi di "vicinanza". Poi gli americani
non li accettiamo proprio, quindi in genere il mercato USD e gli utenti interessati è ristretto. In europa
iniziano a farsi forti soprattutto i tedeschi o l'area di mercato corrispondente.
Gli italiani iniziano ad avvicinarsi a bitcoin con il boom del prezzo di fine 2013 e sono una "orda":
tanti, troppi, ma tutti o quasi "piccoli".
Nel frattempo bitcoin si diffonde e abbiamo stranieri da ogni dove, inclusi Iran, Venezuela,
Cuba, Giappone, Nuova Zelanda, molti canadesi, australiani, Nigeria, Gabon, Buthan, Russia, etc. etc.
Con l'inizio delle verifiche dei documenti, ci ritroviamo a controllare documenti scritti nelle lingue e
con i caratteri più diversi, ponendo non poche difficoltà :-)
L'aggiunta della carta di debito ha portato inaspettatamente nuovi utenti, soprattutto asiatici;
mercato asiatico che, indipendentemente dalla carta, nell'ultimo periodo è aumentato in generale;
molti cinesi, molti coreani, molti soprattutto account corporate. Molto interessante che
gli asiatici siano più diversificati, usino Ripple, facciano trading sulle alt, poco su Bitcoin,
in generale siano informati e sappiano quello che stanno facendo.
Oggi gli italiani sono quasi il 70% dell'utenza TheRock (forse in aumento prossimamente grazie alla
presenza anche del conto corrente italiano per depositi e prelievi euro) e focalizzati quasi
totalmente solo su Bitcoin e sull'accumulo.
Rimangono però i più "piccoli", quelli che fanno depositi e prelievi piccoli: "normale" per un italiano
il bonifico da 100 euro, ma molti sono ben al di sotto (ricordo un caso mitico di deposito da 7 euro,
con l'utente che aveva pagato 4.5 euro di commissione alla banca), mentre per l'europeo la norma è
un 10/20 volte tanto, ma come minimo.
Il volume ne è la conseguenza; se gli italiani sono il 70%, il 90% del volume non è fatto da italiani.
Il 95% delle richieste di supporto sono fatte da italiani. Il 99,9% delle richieste di supporto maleducate,
saccenti e offensive, sono fatte da italiani. Il che non mi fa, personalmente, apprezzare molto l'espandersi del mercato italiano :-P
ciao
/paci