Pages:
Author

Topic: [TEORIA] La fine dello stato - Possibile futuro - page 15. (Read 150065 times)

staff
Activity: 4256
Merit: 1203
I support freedom of choice
La prima  caratteristica ha permesso agli uomini di unirsi in nome di un ideale comune, di uno scopo da perseguire insieme perché da questo si possano trarre benefici per la comunità.
Questo NON è lo stato.

Lo stato è, una maggioranza di votanti, che potrebbe anche essere una minoranza di tutto un popolo, vince ad un voto, e decide per TUTTI.
Non c'è niente di ideale comune o da fare assieme se non fra quelli che hanno decido di partecipare a questo voto, per poi imporre le loro decisioni, per mezzo della violenza, su tutti gli altri.
L'aberrantezza di questa cosa, è che solo pensare che il voto di tutti abbia stesso valore, che è un modo perfetto per assicurarsi che più un popolo sia stupido e raggirabile, più sarà facile schiavizzarlo e imporgli ciò che si vuole.

Quindi quello che tu affermi, circa la non violenza dell'uomo, è una bugia colossale, senza base alcuna né riscontro storico giacché non esiste e non esisterà mai nessun esempio a favore di tale affermazione bensì la Storia e l'Evoluzione ci insegnano che è vero l'esatto opposto.
La violenza ha un costo, nell'antichità questo costo veniva abbattuto con un primo furto ad una tribù (bestiame, raccolti e donne, già "pronti"), poi un altro ancora e ancora.
Se il furto non non sarà più possibile, perché troppo costoso, impossibilità di sapere la ricchezza di una persona, e impossibilità di sequestro, visto che un paperwallet è infinitamente più facile da nascondere e proteggere, tutto questo verrà meno.
Senza contare che ancora, grazie all'avanzamento tecnologico, le "tribù" potranno mettersi in un attimo in accordo per coalizzarsi contro un nemico comune.

Chi pagherà i funzionari dello stato e la polizia per eseguire furti sui cittadini, se non ci saranno a monte più soldi per mantenere questo sistema.

Lo stato svanirà.

Rimarranno quindi solo società private, milizie private, agenzie di volontariato e assicurazioni.
member
Activity: 238
Merit: 18
Innanzitutto complimenti a tutti quelli che hanno partecipato a questa discussione. Di sicuro nella sezione ITA non abbiamo problemi di scarsa qualità dei topic. Se avessi Merit da distribuire, pioverebbero tra gli autori di molte delle precedenti risposte, che mi sono letto con molto interesse.

Detto questo, dico brevemente anche la mia:
Lo scenario delineato da HostFat nel primo intervento mi spaventa, e non poco. Penso anch'io che tutto ciò sarà destinato ad accadere, ma non sono più sicuro che sia davvero un bene.
Per quanto io odi lo stato per i problemi che tutti affrontiamo, rimane comunque un ente che "più o meno" ci garantisce un equità. (che poi non è perfettamente così sono d'accordo, ma passatemela).
Se tutto questo avvererà davvero, e penso che potrebbe davvero succedere, ci ritroveremmo nell'anarchia più totale, in una guerra civile (probabilmente mondiale). A quel punto lo stato sarà controllato dai più ricchi e potenti (possessori di btc?) che comanderanno a loro piacimento. (come da molti di voi ipotizzato, una sorta di ritorno al medioevo).
Ho provato anche a pensare come l'Italia (intesa come stato, ma vale per qualunque altro), potrebbe evitare tutto ciò. Forse riconoscendo ad un certo punto il BTC (o chi per esso) come valuta ufficiale e cominciarla ad usare per tutto? (quindi convertendo le proprie riserve).
Unica cosa positiva di tutto ciò... non esisterebbe più un debito pubblico, se inteso come €.
staff
Activity: 4256
Merit: 1203
I support freedom of choice
Infatti se non ci fosse la regolamentazione ci sarebbe il caos totale. Ti faccio un esempio banale per farti capire la leggerezza che adoperi quando parli di questo argomento.
Se Zuckenberg non avesse avuto uno Stato pronto a regolamentare il suo prodotto (facebook) io o te avremmo potuto clonarli il prodotto dopodiché affossare l'originale qualora disponessimo del potere e dei mezzi necessari per farlo, cosa che è garantita a chiunque abbia potere/denaro in una società priva di Stato (vedi feudalesimo nel Medioevo).
No, lo stato ha forse giusto garantito la nascita di una corporazione come facebook, anziché invece alla nascita immediata di tanti altri concorrenti.
Non credo che comunque sia andata cosi, l'esempio di facebook è pessimo perché non si tiene conto dell'effetto network.
Cioè gli utenti, anche se si trovassero un clone di facebook, comunque non si sposterebbero immediatamente, perché richiederebbe lo spostamento di tutti i loro contatti, cosa molto difficile che avvenga.
Facebook ha vinto, per ora, semplicemente per aver fatto un prodotto migliore (migliore di myspace ad esempio), prima di altri.
Lo stato non centra ancora assolutamente nulla in tutto questo.


Quote from: alexrossi
Quando si dice che l'iniziativa privata funziona solo in un mercato regolamentato secondo me si sbaglia alla grande: il mercato regolamentato ha come unica meta il corporativismo, dove lo stato si prostituisce con poche grandi aziende di settore e le protegge con le sue forze armate.
Vero.

Quote from: alexrossi
Lato sicurezza: il prezzo da pagare per essere liberi da uno stato oppressore è dover avere il numero di pronto intervento della milizia. L'uomo, con i suoi diritti di libertà rispettati, ricorre alla violenza in ultimo stadio.
Infatti la violenza, a meno che non sia finanziata con soldi rubati con altra violenza, è sempre sconveniente come soluzione, a meno che non si tratti dell'ultima difesa di ciò che ci è caro.
Le crittovalute renderanno più difficile se non impossibile questo tipo di furto, e quindi la violenza per limitare la libertà delle persone avrà un costo ben più elevato e non sarà più "a buon mercato".
staff
Activity: 4256
Merit: 1203
I support freedom of choice
Ma è una follia, ed è la storia stessa ad insegnarcelo.
Nella storia i periodi di semi anarchia sono ridotti all'osso. Si tratta di qualche piccolo periodo feudale, ben prima di adam smith, e si parla sempre di periodi dove non vi era alcun sistema di comunicazione efficiente come quello che invece abbiamo attualmente.

La direzione sarà sempre più verso ciò che è la svizzera, continuando a togliere sempre più potere all'entità centrale, e puntando sempre più su territori limitati.

Sono 3 secoli tra l'altro, che sciocchezze come il concetto della "mano invisibile" teorizzato da Adam Smith nel saggio "La ricchezza delle nazioni" vengono prese per vere (vabbè col tempo sempre di meno e da sempre meno persone...). Ma questa teoria, per cui c'è una mano invisibile che muove il mercato libero, per cui gli egoismi e gli interessi individuali dei singoli, volti esclusivamente alla ricerca del profitto, nel grande schema del libero mercato creano benessere collettivo, è stata fatta in un altro periodo storico, quando il capitalismo era agli albori.
La mano invisibile è quella cosa che comunque, anche se lo stato continua a finanziare progetti/aziende fallimentari, continuerà a portare comunque al loro fallimento, creando però danni sempre maggiori in proporzione al tempo in cui lo stato continuerà a mantenerle in piedi.
Sarà sempre questa mano invisibile, che il libero mercato, la scelta libera di ogni individuo, che farà sparire lo stato.

Quando mai nei 3 secoli passati si è creata una situazione di libero mercato?

Ora 3 secoli di storia ci hanno insegnato che il capitalismo puro sarebbe fallito innumerevoli volte e si è salvato (finora), solo grazie all'intervento continuativo dello Stato nel corso dei decenni e dei secoli.
Il fallimento di certe attività, come sarebbe dovuto succedere ad esempio vari anni fa per la FIAT e Alitalia, è la dimostrazione di come questo funzioni, e di come sistemi inefficienti debbano lasciare spazio a prodotti e servizi migliori.
Questo non avviene, purtroppo, perché c'è lo stato che continua a tenere su sistemi già morti alle fondamenta, e non lasciando spazio alla concorrenza di fare il suo corso.

Sono gli Stati che sono intervenuti in quest'ultima crisi economica per aiutare l'economia a riprendersi e salvarsi da un collasso sistemico (vabbè facendo una miriade di danni che porterà ad un'altra crisi prima o poi, ma quello è un altro discorso...) Dopo la grande crisi del '29 e il collasso globale che c'è stato, sono di nuovo dovuti gli Stati intervenire per salvare il salvabile (Keynes e il keynesismo, certo come tutte le cose dipende da come le si usa...) e tra l'altro una vera e completa uscita dalla crisi non ci fu fino al termine della seconda guerra mondiale, dopo la distruzione e la conseguente ricostruzione (piano Marshall in Europa).
L'unica cosa che fa lo stato non è salvare l'economia, ma rimandare un fallimento trasformandolo in una catastrofe futura, con l'unico intento di salvare voti per le prossime elezioni, o uscire premiate ai dirigenti incapaci di aziende ormai fallimentari.

Nella storia del capitalismo, le nazioni prima, gli Stati poi, sono sempre dovuti intervenire quando il mercato falliva lasciato libero a sè stesso: tra l'altro si sono conseguiti innumerevoli conquiste sociale, fatte del popolo soprattutto nel corso del '900, per limitare le terribili disuguaglianze che l'iniziativa privata semplice e pura ha portato. Guardiamo la condizione di un operaio nell'800 e negli ani '70, '80 e '90 del secolo scorso. Ci sono stati 100 anni di conquiste sociali nel mezzo, che hanno portato a diritti, istruzione, suffragio universale.
Non è lo stato che ha portato a queste conquiste sociali, ma semplicemente che eventuali lavoratori/ceti sociali hanno smesso di collaborare ad una situazioni molto svantaggiate verso di loro.
Non c'era uno stato, semplicemente una volontaria collaborazione fra loro nel ribellarsi.

Le civiltà umane si sono sempre storicamente evolute quando gli egoismi individuali dei singoli, sono stati limitati per il benessere della Società nel suo complesso. Nel nostro periodo storico si cerca di limitare di nuovo questi diritti acquisiti, tutelando sempre meno il lavoro per esempio, dovuta ad un'esasperata competitività portata da una globalizzazione dei mercati, ma è davvero un bene o si ritorna negli errori del passato? Parallelamente le inefficienze e la corruzione dello Stato stesso, portano sempre più la gente a volere meno Stato (privatizziamo tutto è il nuovo mantra!!!). Tra l'altro se andate a vedere i settori che negli ultimi anni sono stati privatizzati: 1. I prezzi sono aumentati 2. La qualità del servizio è scesa, con l'unica eccezione delle tariffe telefoniche.
Le conquiste della società si sono ottenute grazie all'evoluzione tecnologica e le rivolte dei singoli, ancora senza niente che questo abbia a che fare con la presenza di uno stato o meno.
Gli ovvi fallimenti delle privatizzazioni avvengono perché il venditore, lo stato, è formato da uomini che fanno semplicemente il loro interesse, e quindi spesso le vendite non vengono fatte a chi prepara il progetto migliore, ma a chi paga di più sotto banco.
Se lo stato non ci fosse stato con il suo monopolio, non ci sarebbe stata bisogno di alcuna svendita, e sul mercato ci sarebbero già i migliori fornitori per quel prodotto/servizio, ormai consolidati dopo anni di concorrenza.


Certo l'iniziativa privata è sacrosanta e auspicabile (e correnti che la impedivano, come il comunismo, sono per l'appunto state sconfitte dalla storia), ma funziona solo all'interno di un quadro di norme che la regolano, dando garanzie a tutti gli operatori e permettendogli di operare all'interno di regole condivise. Se no diventa anarachia, che porta al fallimento ed è' la storia stessa ancora ad insegnarcelo, come dicevo sopra con l'iniziativa privata lasciata totalmente libera a sè stessa.
Non c'è mai stato qualcosa di simile all'anarchia, se non per piccolissimi periodi.
C'è sempre stato uno più forte di altri che usava tale forza per impadronirsi dei soldi degli altri, e usare questi soldi per finanziare questa violenza.

Questo non sarà più possibile, ne per poteri forti come lo stato, tiranni o altre forze minori.

Poi alla collettività in generale e quindi allo Stato, si dà il compito di garantire la sicurezza. Cosa succederebbe se non esistessero più le forze dell'ordine a garantire l'ordine pubblico? L'uomo lasciato libero a sè stesso farebbe ciò che vuole, con la violenza e la sopraffazione, con la legge del più forte su quella del più debole (cioè con la legge della giungla, più indicata agli animali che agli esseri umani. Uomini che con la nascita delle prime civiltà 10.000 anni fa, hanno iniziato a smettere di vivere come tali, e qualunque civiltà presuppone una organizzazione collettiva, che la chiamiamo stato, nazione o pinco pallino).
Ancora http://vonmises.it/2017/02/13/privatizzare-servizio-polizia/

Certo, l'anarco capitalista direbbe ci rivolgiamo alle milizie private che paghiamo personalmente (aparte che non è un solo problema di forze dell'ordine, ma anche di esercito, se no il più forte mangia il più debole, come sempre è avvenuto nella guerre della storia umana). Si, avverrebbe come in Sudafrica, dove ho un'amico e dove con la fine dell'apartheid (sacrosanta) si è passati però ad una sempre e maggiore anarchia e la situazione in alcune città e invivibile, bisogna andare in giro solo in macchina, non si può più passeggiare per strada liberamente, se non quartieri in protetti, per rischio aggressioni, scippi, rapine di continuo. Si raggiungono centri commerciali, aeroporti e uffici solo in macchina... I quartieri dei bianchi (e anche neri) benestanti sono controllati 24 ore da forze private... Bella vita, non c'è che dire! E lo stato è ancora presente, figuriamoci se fosse assente...
Le crittovalute non sono presenti in quegli ambienti, quindi non c'è modo di finanziare milizie private, senza rischiare e doversi esporre in prima linea, e quindi a meno che appunto non si faccia parte della schiera già più ricca.


O dove lo Stato è storicamente stato meno presente (ma comunque c'è, figuriamoci se non ci fosse), come in Brasile? Favelas che sono territorio di nessuno dove neanche la polizia rischia ad addentrarsi, narcotrafficanti ed organizzazioni criminali internazionali, omicidi all'ordine del giorno in certe aree. Omertà e crimini come con la mafia in alcuni paesi del sud nel passato. E in Messico fuori dalle aree turistiche?
Come scritto sopra, basterà fare arrivare una comune connessione ad Internet, e gruppi di persone potranno unire i loro soldi per proteggersi, pagando esperti per questo lavoro, senza mettere nemmeno un dito fuori di casa, e senza far sapere chi sia il mandante.
I quartieri dei ricchi in Sudafrica, protetti 24 su 24, non saranno più una situazione eccezionale per pochi.


Che l'uomo possa autoregolarsi lasciato libero a sè stesso è pura utopia, e comunque concezione che è stata continuamente smentita dalla storia, inutile pensare che sia possibile (è anti-storico solo il pensarlo). E chi non può pagare milizie private? E i deboli, e gli infermi? Sono nella m**da più totale.
Non è lasciato libero a se stesso, all'uomo conviene collaborare con altri, VOLONTARIAMENTE, per mantenere al meglio il futuro della sua vita, la sua eventuale famiglia e delle sue proprietà.

L'anarchia non è il caos, è l'ordine raggiunto con la collaborazione volontaria, senza autorità di sorta che si impongano con la violenza su tutte le persone, come avviene con lo Stato.



Ora, altro compito della collettività, e quindi dello Stato per noi moderni, è amministrare la giustizia pubblica. Ma sì, chi paga i magistrati, i giudici e in generale chi amministra la giustizia? Certo, i privati, che se li comprano e così fanno quello che vogliono. Ceeeerrtoooooo!! Tutta funzionerà alla perfezione e non saremo ancora nella dittatura del più forte sul più debole.
Com'è possibile che allora funzioni un sistema come Bitrated?
Nello stato il posto di ogni statale (come per i giudici) è il più garantito, e allo stesso tempo è quello che meno garantisce la possibilità di avere un maggiore guadagno in proporzione alla qualità del suo lavoro.
Quindi, da un lato non è incentivato a lavorare meglio, e dall'altro se vuole guadagnare di più l'unico metodo è quello di farsi comprare.

Nel libero mercato, se sei un arbitro venduto, la tua attività si conclude all'istante.

Quote
Già non funziona ora, soprattutto in italia ma anche in generale nel mondo, figuriamoci senza più un'organismo centrale e collettivo di controllo. E' evidente che senza un'organizzazione collettiva semplicemente cesserà di esistere e i rapporti tra gli individui saranno regolati semplicemente da rapporti di forza e non di giustizia. E' ancora la storia ad insegnercelo: è forse mai esistita un'amministrazione della giustizia, senza un'organizzazione centrale, dalle città stato greche agli stati-nazione?
Non c'è niente di evidente se non una reale mancanza da parte tua dal capire come veramente funziona il mondo che ti circonda.

Quote
Come le banche private (banche commerciali) che dovrebbero essere controllate dalle banche centrali, ma che forse non tutti sanno che le banche centrali sono private e non pubbliche. Cioè i suoi azionisti di maggioranza sono le banche private stesse, cioè il controllato che controlla il controllore...
Le banche centrali non esisterebbero se non ci fosse la forza dello stato a imporre la loro moneta.

Quote
Infine, le opere più grandi, sono sempre e state fatte dall'insieme dei cittadini, attraverso lo Stato. Strade, ponti, ferrovie, infrastrutture in genere. infrastrutture per l'energia (gas, elettrica, atomica...). O comunque tramite privati finanziati dal pubblico. Nessun privato ha mai potuto finanziarsi da solo su opere di questa portata, e non solo in Italia. E poi di chi sarebbe il bene più prezioso del nostro tempo, cioè le risorse energetiche? Di un privato che ci fa quello che ci vuole per il proprio ed esclusivo egoistico interesse personale?
Non potrà farci nulla se non riesce a vendere queste risorse.
Già mi immagino il privato che crea grandi centrale elettriche per una popolazione che non ha i soldi ne motivo di comprargliela. No sense.

Quote
A leggere ciò, mi sembra che non si abbia bene chiaro cosa significhi la cessazione di un'organizzazione collettiva della Società, con gli istinti peggiori dell'uomo che verrebbero fuori, limitati ora dall'insieme di norme e regole che permettono la civiltà. La fine dello Stato, o comunque di un'organizzazione collettiva del bene pubblico, magari forse ora, come in passato, potrebbe non causare la fine della civiltà (ma ho dei dubbi) grazie allo sviluppo tecnologico, ma creerebbe un mondo dittatoriale dove vivere, retto da potenti Corporazioni economiche (aziende, multinazionali di portata globale), volte unicamente al potere e al profitto, e quindi al loro egoistico interesse personale, senza più Stati e quindi organizzazioni collettive, volte a tutelare e difendere il cittadino, lasciato inerme a sè stesso. Corporazioni che controllerebbero e amministrerebbero la giustizia (giudici e magistrati) nel loro esclusivo interesse personale.
Le giganti corporazioni esistono perché possono fare leva su governi corrotti, che possono mettere 1000 paletti burocratici per limitare la concorrenza, o comprarsi qualche politico per farsi finanziare con soldi raccolti con le tasse (quindi rubati)
Tanto per dire, senza i brevetti, mantenuti grazie ad un'entità forte come lo stato, come farebbero ad esistere queste gigantesche corporazioni?

L'organizzazione volontaria, e non per mezzo della violenza e della minaccia, come avviene con lo stato, è la soluzione, chiamata anche anarchia.
jr. member
Activity: 64
Merit: 8
Per rispondere brevemente a HostFat senza quotare tutto:

In sostanza non è possibile controbatterti perché dai per assunto e certo che

1) L'azienda privata punterà sempre al meglio, e se per caso oggi qualche azienda privata fallisce la colpa è comunque dello stato che limita il libero mercato e quindi limita la competitività. Nel caso invece di un libero mercato totale (anche se non si capisce come sia attuabile, perché alla fine anche un libero mercato richiede delle regole di scambio e di contratti, e soprattuto la tutela legale di questi) tutto sarebbe perfetto e ogni attività punterebbe al meglio.

2) Le tasse sono soldi  rubati. Concetto singolare. Possiamo stare qui a criticare le tasse e quello che vuoi, ma associare tassa=furto è un fail. Mi chiedo, ma da cosa nasce questa convinzione?  Immagino che tu quando ti rompi un braccio ti guardi bene da andare in un pronto soccorso della mutua, non sia mai che accidentalmente diventi complice di questo riciclo di denaro rubato ad onesti cittadini Cheesy

3)
Quote
In una situazione di libero mercato, una scuola privata sarebbe in competizione con tutte le altre scuole, e l'unico modo per guadagnare sarebbe garantire la qualità dei risultati sui loro alunni.
Alcune scuole prospererebbero e altre invece chiuderebbero.
Questa è una balla. Non esiste mai un unico modo per guadagnare, neanche nel libero mercato. La qualità è una delle possibilità. Ce ne sono altre, ad esempio: la distruzione del concorrente, il furto, lo sfruttamento, i tagli, il brand, il marketing etc. etc.
Se una scuola per esempio si accorgesse che per aumentare i guadagni dovrebbe semplicemente adottare una politica razzista contro i negri (di maggioranza più poveri e quindi meno proficui) negandogli l'istruzione e in questo mondo assicurandosi più iscrizione di etnie bianche di ideologia razzista e statisticamente più ricche che cosa farebbe?

4) In questo ipotetico mondo mettiamo caso che per ragioni X perda i miei soldi, magari me li rubano, oppure li perdo per distrazione, o impazzisco e li butto, oppure divento dipendente dal gioco d'azzardo, in questo caso che faccio? Chi mi tutelerebbe?
E per chi, sempre per ragioni X nascesse povero? Che farebbe? Quale sarebbe la sua possibilità per riscattarsi dalla sua condizione sociale?



Infine non è chiaro se in questo ipotetoco sistema liberale esista una magistratura e quindi anche delle leggi, davvero non si capisce...
member
Activity: 434
Merit: 38
Ho letto un'articolo postato poco sopra da un utente "Privatizzare le forze di polizie".

http://vonmises.it/2017/02/13/privatizzare-servizio-polizia/

In tutta onesta, non credo sia possibile scrivere una marea di sciocchezze così grande, ci sono pure una marea di buchi nella logica del ragionamento nell'ipotizzare uno scenario del genere, quindi non credo che neanche l'autore stesso potesse pensare veramente ciò che ha scritto...

Colgo l'occasione dalla lettura di quest'articolo, per ridare l'ultima volta il mio contributo in questo thread, perchè la discussione è interessante. Non si può considerare una Società che non abbia un'organizzazione collettiva, noi ora la chiamiamo Stato, perchè se no si scade nell'anarchia, ed è lo storia stessa che c'è lo insegna. Questo punto come può essere messo in dubbio? Tutte le civiltà, da quando sono nate, si sono organizzate collettivamente secondo delle regole, proprio per uscire dalla vita della giungla. Non sono mai esistite nella storia civiltà che non l'hanno fatto; come si può credere nell'assenza di regole? Sì, se l'uomo fosse un essere illuminato e perfetto (allora non sarebbe un uomo...).

Poi lo Stato, è solo l'insieme dei cittadini che si danno delle regole sul come vivere. Se è invadente, corrotto, burocratico come quello attuale, significa che qualcosa non sta funzionando nella nostra organizzazione collettiva, non che può essere auspicata l'anarchia e quindi la cessazione dello stesso (che porta alla sopraffazione del più debole sul più forte).

Lo Stato deve i primo luogo esercitare il CONTROLLO e garantire il rispetto delle regole, sia nell'attività economica che negli altri aspetti della vita quotidiana, regole che l'insieme delle persone (i cittadini nel caso dell'organizzazione Stato), decidono di voler seguire nel loro vivere comune. Al momento, l'idea migliore che abbiamo creato è quella di democrazia (magari ci sarà un'organizzazione sociale migliore in futuro, chi lo sa? Ma sarà sempre collettiva), cioè decide la maggioranza (tutti non potranno mai essere d'accordo...), nel rispetto dei diritti della minoranza. E' questa la definizione di democrazia.

Questo compito di controllo lo può fare solo un'organismo pubblico, e non un privato che pensa solo al suo esclusivo interesse personale. E come potrebbe essere diversamente? Lo Stato dovrà garantire allora 2 aspetti fondamentali:

1. Organizzare le Forze dell'Ordine all'interno dei suoi confini, ma non solo, organizzare anche l'Esercito, per la difesa esterna (l'uomo è predatore e tenta di sopraffare il più debole per natura quando può, millenni di storia ce l'hanno insegnato ormai);
2. Organizzare le regole del vivere nella Società civile che i cittadini si danno, regole per le attività economiche, ma anche sociali e civili. Ed organizzare il controllo che queste regole vengano rispettate. Questa funzione viene esercitata dalla Magistratura, per mezzo del punto 1 (forze dell'ordine) quando c'è bisogno dell'uso legittimo della forza, che appartiene solo allo Stato, perchè solo un ente pubblico, che rappresenta tutti gli abitanti di un Società umana, può avere la prerogativa di questo diritto. Quindi solo dal punto di vista pubblico, la giustizia può essere efficacemente amministrata e, aggiungo, legittimamente, nell'interesse (almeno idealmente) di tutti.

Certo, poi, tra il dire e il fare, c'è di mezzo: l'imperfezione stessa dell'uomo. Certo è che però senza ombra di dubbio, le nostre civiltà sono migliorate nel corso del tempo, difficile sostenere il contrario, quindi qualcosa di buono c'è. L'anarchia, che equivale all'assenza di regole (e nella sua sfaccettatura economica, l'anarco-capitalismo), non può essere auspicabile, nè realizzabile: la storia ha sconfessato mille volte questa visione folle, perchè prenderla ancora in considerazione? Per l'esasperazione a cui ci portano in taluni casi i nostri beneamati Stati moderni? Allora si migliorano, non si tenta di abbattare il fondamento stesso della società.

Io, per esempio, sono abbastanza un libertario. Auspico uno stato snello e il meno invadente possibile, che eserciti fondamentalente la sua primaria funzione di controllo e di stabilire le regole, come scritto sopra. Probabilmente penso (anche se non ho un'idea definitiva al riguardo) che sanità, istruzione, anche aspetti come la pensione, che ormai assomiglia più ad uno schema di Ponzi, per com'era stata creata) possono essere più efficacemente svolti dal settore privato: ma attenzione, non in modo anarchico e privo di regole, ma dentro le regole stabiliti dalla collettività, quindi dallo Stato, quindi dall'insieme dei cittadini. Penso però al contrario che tutto il settore energetico e delle infrastrutture, i settori chiavi del nostro tempo, debbano essere totalmente in mano pubblica, senza ingerenza privata (la vecchia Eni italiana, colosso mondiale che hanno cercato di distruggerci... ogni tanto secondo me qualche teoria complottista ha anche ragione, ma qui sono off topic).

Penso che anche il settore della solidarietà possa avere grande impulso dal settore privato (perchè la solidarietà è comunque un sentimento innato ad una larga maggioranza di uomini), tranne alcuni aspetti chiave che dovrebbero comunque essere garantiti dal pubblico, perchè il privato sarebbe troppo inefficiente nel garantirli: si tratta sempre di aiuti su base volontaria e pertanto scarsamente efficienti.

Ma questo è solo una mia idea, altri ne potranno avere mille altre diverse, altrettanto valide. Per esempio i fautori di uno Stato più pervasivo come quelli nordici, ma che garantisce servizi universali e direi abbastanza efficienti per tutti... (e come alcuni utenti, in alcuni post sopra, hanno giustamente fatto notare, in vari casi è proprio il pubblico ad essere più efficiente del privato, anche perchè non ha come unico scopo solo il profitto personale). E finisco con il dire che ogni idea ha comunque valore, perchè non ne esiste una in assoluto migliore di un'altra, perchè non si tratta di decidere tra il bianco e il nero, ma tra le mille sfumature di grigio che stanno nel mezzo. Ma niente può far pensare che l'assenza di regole, della follia dell'uomo lasciato a sè stesso, ai suoi egoismi individuali, senza organizzarsi collettivamente (anche e soprattutto nell'attività economica, come in quella civile), possa essere meglio. E direi che la storia ce l'ha abbondantemente dimostrato.
legendary
Activity: 3626
Merit: 4193



Le più grandi violenze sui singoli sono state fatte da persone con i confini dello stato bene in mente (hitler, ecc...)


Vero, ma infatti per questo sono nate idee politiche e geoeconomiche come l'UE, ad esempio, volta a garantire la pace nel Continente e ci è riuscita, perché mai nella storia dell'umanità l'Europa ha vissuto un periodo di pace e benessere come questo.
Porre fine alle differenze è uno degli obiettivi dello Stato.
Viceversa, l'assenza dello Stato moltiplica all'infinito le differenze creando il caos e corruzione.

sono d'accordo con te
in assenza di stato ci sta il medioevo, la violenza e quant'altro
lo stato attuale non è perfetto, anzi.. ha tantissimi problemi e difetti.. ma l'assenza sarebbe sicuramente peggio

basti ricordare che dimitri orlov, nelle sue cinque fasi del collasso inserisce anche la disgregazione dello stato.. e questo genenererebbe una serie di polis, o tribu in continua lotta e frizione fra di loro

condivido anche sulla UE.. benche sia MOLTO DISPENDIOSA, ha servito a quello scopo.. lo step successivo, imho è una IA che non ha debolezze come soldi, donne, droga.. etc
jr. member
Activity: 70
Merit: 4



Le più grandi violenze sui singoli sono state fatte da persone con i confini dello stato bene in mente (hitler, ecc...)


Vero, ma infatti per questo sono nate idee politiche e geoeconomiche come l'UE, ad esempio, volta a garantire la pace nel Continente e ci è riuscita, perché mai nella storia dell'umanità l'Europa ha vissuto un periodo di pace e benessere come questo.
Porre fine alle differenze è uno degli obiettivi dello Stato.
Viceversa, l'assenza dello Stato moltiplica all'infinito le differenze creando il caos e corruzione.
legendary
Activity: 3626
Merit: 4193
No, mi dispiace, no sto ora a rispondere alle singole argomentazioni, ma mi limito a dire una cosa importantissima: la storia che le "aziende" (se così le vogliamo chiamare) statali fanno schifo è una colossale balla, che gli allocchi (perdonami l'offesa) continuano a credere alimentando solo disinformazione.

letto anche io dei report che dimostrano l'opposto
come un sistema pubblico, in genere, è molto piu efficiente

le societa private tendono a ottimizzare al massimo per avere il massimo profitto
mentre le societa pubbliche vogliono esclusivamente fare il loro compitino

imho, un modello ibrido potrebbe garantire il maggior numero di benefici delle due soluzioni staccate .. se mettete in campo la corruzione e il nepotismo (x il sistema pubblico) sappiate che quello esiste OVUNQUE, quindi evitiamo di scadere nella banalita
legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
Sono le 18.16 e finalmente leggo la perla della giornata ... ma che **** stai a di'

Anche qui parlo per esperienza: sempre in Brasile c'erano molte aree (quartieri, isolati), dove lo stato non aveva interesse a intervenire con le pattuglie della polizia


Il libero mercato in quella situazione ha creato gruppetti di ragazzi disarmati, o meglio, armati solo di walkie talkie e biciclette. Facevano la ronda dandosi il cambio per le vie di un determinato quartiere, creavano movimento e non lasciavano la strada deserta.

Ogni sabato suonavano ai campanelli chiedendo offerte libere, negate da molti, ma date da una piccola e sufficiente parte dei residenti, che permetteva quindi questa "pattuglia" continua, che impediva le frequenti rapine camminando nelle vie deserte.


Capisco la tua paura dell'epoca medievale in salsa moderna con AK-47, ma nella pratica le situazioni non sono così a rischio.


AlexRossi,

innanzitutto mi dispiace se i toni che ho usato li hai trovati offensivi: davvero, non volevo offenderti.

Prendo atto che abbiamo una visione del mondo molto diversa, ma il mio invito era nell'andare a vedere i precedenti storici che fungono da ammonimento circa quello che proponi.
La storia delle Milizie a me ricorda un passato neanche tanto lontano per noi italiani su cui ti invito a riflettere, magari prendendoti del tempo se è necessario.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo#Il_ruolo_di_Mussolini,_i_fasci_di_combattimento_e_la_nascita

Fatto questo, andiamo al dunque.
Il DNA dell'uomo e dello scimpanzé sono per quasi il 99% identici. La Scienza è unanimamente d'accordo nell'affermare che l'uomo è un primate, una evoluzione da un ramo delle specie delle scimmie ed è riuscito ad evolversi soprattutto grazie a due sue caratteristiche: la capacità di unirsi in società complesse di individui e la capacità di manipolazione degli oggetti.

La prima  caratteristica ha permesso agli uomini di unirsi in nome di un ideale comune, di uno scopo da perseguire insieme perché da questo si possano trarre benefici per la comunità.
La fame, le malattie, le razzie di gruppi stranieri e la difesa dagli animali feroci sono stati i motivi scatenanti di questa evoluzione che ha portato il genere Homo Sapiens su questo pianeta.
Senza questo, noi saremmo ancora sugli alberi a mangiare banane.
Senza questo, ci ammazzeremmo a vicenda per riprodurci con la primate femmina del gruppo.
Tutto questo è per dirti che l'uomo è e rimane un animale, con degli istinti neanche tanto nascosti, tra i quali quello di sopravvivenza e di affermazione che una mutazione sociale e genetica hanno permesso di ripiegare unendo le forze.
Quindi quello che tu affermi, circa la non violenza dell'uomo, è una bugia colossale, senza base alcuna né riscontro storico giacché non esiste e non esisterà mai nessun esempio a favore di tale affermazione bensì la Storia e l'Evoluzione ci insegnano che è vero l'esatto opposto.

Poi se vuoi credere a quello che vuoi va bene, rispetto la tua scelta.
Ma la verità dei fatti è una, AlexRossi. Di fronte a massacri, epidemie, negazione di ogni diritto e violenze di ogni tipo che ha comportato l'assenza di controllo io fossi in te una riflessione seria la farei.


Le più grandi violenze sui singoli sono state fatte da persone con i confini dello stato bene in mente (hitler, ecc...)
jr. member
Activity: 70
Merit: 4
Sono le 18.16 e finalmente leggo la perla della giornata ... ma che **** stai a di'

Anche qui parlo per esperienza: sempre in Brasile c'erano molte aree (quartieri, isolati), dove lo stato non aveva interesse a intervenire con le pattuglie della polizia


Il libero mercato in quella situazione ha creato gruppetti di ragazzi disarmati, o meglio, armati solo di walkie talkie e biciclette. Facevano la ronda dandosi il cambio per le vie di un determinato quartiere, creavano movimento e non lasciavano la strada deserta.

Ogni sabato suonavano ai campanelli chiedendo offerte libere, negate da molti, ma date da una piccola e sufficiente parte dei residenti, che permetteva quindi questa "pattuglia" continua, che impediva le frequenti rapine camminando nelle vie deserte.


Capisco la tua paura dell'epoca medievale in salsa moderna con AK-47, ma nella pratica le situazioni non sono così a rischio.


AlexRossi,

innanzitutto mi dispiace se i toni che ho usato li hai trovati offensivi: davvero, non volevo offenderti.

Prendo atto che abbiamo una visione del mondo molto diversa, ma il mio invito era nell'andare a vedere i precedenti storici che fungono da ammonimento circa quello che proponi.
La storia delle Milizie a me ricorda un passato neanche tanto lontano per noi italiani su cui ti invito a riflettere, magari prendendoti del tempo se è necessario.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo#Il_ruolo_di_Mussolini,_i_fasci_di_combattimento_e_la_nascita

Fatto questo, andiamo al dunque.
Il DNA dell'uomo e dello scimpanzé sono per quasi il 99% identici. La Scienza è unanimamente d'accordo nell'affermare che l'uomo è un primate, una evoluzione da un ramo delle specie delle scimmie ed è riuscito ad evolversi soprattutto grazie a due sue caratteristiche: la capacità di unirsi in società complesse di individui e la capacità di manipolazione degli oggetti.

La prima  caratteristica ha permesso agli uomini di unirsi in nome di un ideale comune, di uno scopo da perseguire insieme perché da questo si possano trarre benefici per la comunità.
La fame, le malattie, le razzie di gruppi stranieri e la difesa dagli animali feroci sono stati i motivi scatenanti di questa evoluzione che ha portato il genere Homo Sapiens su questo pianeta.
Senza questo, noi saremmo ancora sugli alberi a mangiare banane.
Senza questo, ci ammazzeremmo a vicenda per riprodurci con la primate femmina del gruppo.
Tutto questo è per dirti che l'uomo è e rimane un animale, con degli istinti neanche tanto nascosti, tra i quali quello di sopravvivenza e di affermazione che una mutazione sociale e genetica hanno permesso di ripiegare unendo le forze.
Quindi quello che tu affermi, circa la non violenza dell'uomo, è una bugia colossale, senza base alcuna né riscontro storico giacché non esiste e non esisterà mai nessun esempio a favore di tale affermazione bensì la Storia e l'Evoluzione ci insegnano che è vero l'esatto opposto.

Poi se vuoi credere a quello che vuoi va bene, rispetto la tua scelta.
Ma la verità dei fatti è una, AlexRossi. Di fronte a massacri, epidemie, negazione di ogni diritto e violenze di ogni tipo che ha comportato l'assenza di controllo io fossi in te una riflessione seria la farei.
legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
Sono le 18.16 e finalmente leggo la perla della giornata ... ma che **** stai a di'

Anche qui parlo per esperienza: sempre in Brasile c'erano molte aree (quartieri, isolati), dove lo stato non aveva interesse a intervenire con le pattuglie della polizia


Il libero mercato in quella situazione ha creato gruppetti di ragazzi disarmati, o meglio, armati solo di walkie talkie e biciclette. Facevano la ronda dandosi il cambio per le vie di un determinato quartiere, creavano movimento e non lasciavano la strada deserta.

Ogni sabato suonavano ai campanelli chiedendo offerte libere, negate da molti, ma date da una piccola e sufficiente parte dei residenti, che permetteva quindi questa "pattuglia" continua, che impediva le frequenti rapine camminando nelle vie deserte.


Capisco la tua paura dell'epoca medievale in salsa moderna con AK-47, ma nella pratica le situazioni non sono così a rischio.
legendary
Activity: 2562
Merit: 2640
Sono le 18.16 e finalmente leggo la perla della giornata ... ma che **** stai a di'
Scusami non voglio offenderti, ma veramente qua dentro mi sa che urge un ripasso di Storia, proprio dalle fondamenta. Forse ti converrebbe rispolverare i libri delle medie o del liceo e leggere attentamente cosa accadde nel medioevo. Ma anche nelle prime civiltà, il come sono stati acquisiti i diritti fondamentali della società nella quale viviamo. Sul serio, lo dico per te, non ti farebbe male.
Anche qualcosa sulla sociologia e magari un'occhiata sul darwinismo potrebbe curare le lacune che vistosamente esponi con affermazioni che vanno dall'imbarazzante al grottesco.

Calma calma..... è domenica, domani bisogna andare a lavorare, bisogna arrivare a questi toni ?  poi non c'erano le partite oggi? come sono finite ?

A proposito di prime civiltà e medio evo: ma tutto questo tempo è passato invano ? o non ci avrà lasciato qualcosa nel nostro essere uomo del terzo millennio ?  Va bene che la storia si ripete, però......
legendary
Activity: 2562
Merit: 2640
Lato sicurezza: il prezzo da pagare per essere liberi da uno stato oppressore è dover avere il numero di pronto intervento della milizia. L'uomo, con i suoi diritti di libertà rispettati, ricorre alla violenza in ultimo stadio.

Sono d'accordo con te.
D'altro canto se fosse reale tutta questa efficienza da parte del pubblico (stato) non si spiegherebbe la necessità di spendere soldi per pagare - ad esempio - guardie armate e istituti di vigilanza.
jr. member
Activity: 70
Merit: 4
Certo l'iniziativa privata è sacrosanta e auspicabile (e correnti che la impedivano, come il comunismo, sono per l'appunto state sconfitte dalla storia), ma funziona solo all'interno di un quadro di norme che la regolano, dando garanzie a tutti gli operatori e permettendogli di operare all'interno di regole condivise.



Qui sbagli di grosso

Sono stato in Brasile. Uber non era regolamentato nella città dove ero io, ma funzionava alla grande: auto pulite, personale cordiale, prezzi delle corse che per un italiano si avvicinano di più al costo di un autobus di linea che di un taxi. La piccola mafia dei taxisti letteralmente organizzava agguati per cercare di fermare le auto di Uber, senza riuscirci.


È tipico di una mentalità poco aperta al progresso e alla critica riportare la propria singola esperienza ed ergerla a dato di fatto comune per tutti.

Quote from: alexrossi
Adesso si vuole regolamentarlo. L'innovazione nasce senza la regolamentazione.

Infatti se non ci fosse la regolamentazione ci sarebbe il caos totale. Ti faccio un esempio banale per farti capire la leggerezza che adoperi quando parli di questo argomento.
Se Zuckenberg non avesse avuto uno Stato pronto a regolamentare il suo prodotto (facebook) io o te avremmo potuto clonarli il prodotto dopodiché affossare l'originale qualora disponessimo del potere e dei mezzi necessari per farlo, cosa che è garantita a chiunque abbia potere/denaro in una società priva di Stato (vedi feudalesimo nel Medioevo).



Quote from: alexrossi
Quando si dice che l'iniziativa privata funziona solo in un mercato regolamentato secondo me si sbaglia alla grande: il mercato regolamentato ha come unica meta il corporativismo, dove lo stato si prostituisce con poche grandi aziende di settore e le protegge con le sue forze armate.

No, te l'ho già spiegato.

Quote from: alexrossi
Lato sicurezza: il prezzo da pagare per essere liberi da uno stato oppressore è dover avere il numero di pronto intervento della milizia. L'uomo, con i suoi diritti di libertà rispettati, ricorre alla violenza in ultimo stadio.

Sono le 18.16 e finalmente leggo la perla della giornata ... ma che **** stai a di'
Scusami non voglio offenderti, ma veramente qua dentro mi sa che urge un ripasso di Storia, proprio dalle fondamenta. Forse ti converrebbe rispolverare i libri delle medie o del liceo e leggere attentamente cosa accadde nel medioevo. Ma anche nelle prime civiltà, il come sono stati acquisiti i diritti fondamentali della società nella quale viviamo. Sul serio, lo dico per te, non ti farebbe male.
Anche qualcosa sulla sociologia e magari un'occhiata sul darwinismo potrebbe curare le lacune che vistosamente esponi con affermazioni che vanno dall'imbarazzante al grottesco.
legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
Certo l'iniziativa privata è sacrosanta e auspicabile (e correnti che la impedivano, come il comunismo, sono per l'appunto state sconfitte dalla storia), ma funziona solo all'interno di un quadro di norme che la regolano, dando garanzie a tutti gli operatori e permettendogli di operare all'interno di regole condivise.



Qui sbagli di grosso

Sono stato in Brasile. Uber non era regolamentato nella città dove ero io, ma funzionava alla grande: auto pulite, personale cordiale, prezzi delle corse che per un italiano si avvicinano di più al costo di un autobus di linea che di un taxi. La piccola mafia dei taxisti letteralmente organizzava agguati per cercare di fermare le auto di Uber, senza riuscirci.

Adesso si vuole regolamentarlo. L'innovazione nasce senza la regolamentazione.

A volte si può avere fortuna e tentare in settori totalmente inesplorati (facebook). Altre volte ci si scontra con i taxisti incazzati neri.

Quando si dice che l'iniziativa privata funziona solo in un mercato regolamentato secondo me si sbaglia alla grande: il mercato regolamentato ha come unica meta il corporativismo, dove lo stato si prostituisce con poche grandi aziende di settore e le protegge con le sue forze armate.


Lato sicurezza: il prezzo da pagare per essere liberi da uno stato oppressore è dover avere il numero di pronto intervento della milizia. L'uomo, con i suoi diritti di libertà rispettati, ricorre alla violenza in ultimo stadio.
member
Activity: 434
Merit: 38
Come le banche private (banche commerciali) che dovrebbero essere controllate dalle banche centrali, ma che forse non tutti sanno che le banche centrali sono private e non pubbliche. Cioè i suoi azionisti di maggioranza sono le banche private stesse, cioè il controllato che controlla il controllore...

Per la verità non è così, bisogna distinguere la proprietà dal governo della banca centrale.
La proprietà è come dici, ma il suo governo e quindi il controllo assolutamente no.

Un paio di riferimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_d%27Italia

e a proposito di possibili "complotti":
http://economia.leonardo.it/banca-ditalia-chi-ha-in-mano-il-controllo-della-nostra-banca-centrale/
dal quale copio e incollo:
Quote
Chi controlla la proprietà della banca non nomina nemmeno i vertici dell’istituto, visto che la nomina del Governatore, del Direttore generale, e dei Vice direttori generali avviene con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del primo ministro. Un altro aspetto che viene spesso nascosto dai complottisti è che il numero di voti non è proporzionale alle quote di capitale detenute. Viene attribuito un voto ogni 100 quote (se se ne posseggono 500 o meno). Se si sale sopra tale limite il rapporto diventa di un voto ogni 500 quote – e comunque c’è il limite massimo di 50 voti. Per questo Intesa SanPaolo e Unicredit, pur controllando insieme il 53,45% delle quote di capitale dell’istituto dispongono del 9,34% dei voti ognuna. Dietro di loro ci sono Assicurazioni Generali con il 6,33% del capitale ha il 7,85% dei voti – ovvero 42 –, la Cassa di Risparmio di Bologna con 18.602 quote (ovvero il 6,2% del capitale) e 41 voti (il 7,66% del totale), e infine l’INPS con 15.000 quote (5% del capitale) e 34 voti (6,35%). I primi cinque “azionisti” hanno più del 70% del capitale e non arrivano al 40% dei voti. Vi sembra una struttura in grado di reggere un complotto?


Si si , ne prendo atto, anche perchè non sono informato al riguardo. Era solo una parentesi messa nel mio discorso precedente, che togliendola non cambia l'argomentazione che ho portato. Era per dire e rafforzare il concetto che l'interesse di un bene pubblico dovrebbe essere gestita e di proprietà di un organismo pubblico e non avere come proprietà privati (non avevo lo scopo di avvallare l'idea di teorie economiche complottiste...). Considerando tutti i casini che le banche private hanno fatto in Italia negli ultimi anni mi sembrava un buon esempio di attualità.

Comunque, ma ripeto che non sono informato a riguardo, lasciami dubitare che dietro le quinte i proprietari non abbiano un'influenza decisamente importante nell'istituto stesso, anche se non possono essere totalmente liberi di fare ciò che vogliono (per fortuna) non avendo la maggioranza dei voti...
jr. member
Activity: 70
Merit: 4
legendary
Activity: 2562
Merit: 2640
Come le banche private (banche commerciali) che dovrebbero essere controllate dalle banche centrali, ma che forse non tutti sanno che le banche centrali sono private e non pubbliche. Cioè i suoi azionisti di maggioranza sono le banche private stesse, cioè il controllato che controlla il controllore...

Per la verità non è così, bisogna distinguere la proprietà dal governo della banca centrale.
La proprietà è come dici, ma il suo governo e quindi il controllo assolutamente no.

Un paio di riferimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_d%27Italia

e a proposito di possibili "complotti":
http://economia.leonardo.it/banca-ditalia-chi-ha-in-mano-il-controllo-della-nostra-banca-centrale/
dal quale copio e incollo:
Quote
Chi controlla la proprietà della banca non nomina nemmeno i vertici dell’istituto, visto che la nomina del Governatore, del Direttore generale, e dei Vice direttori generali avviene con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del primo ministro. Un altro aspetto che viene spesso nascosto dai complottisti è che il numero di voti non è proporzionale alle quote di capitale detenute. Viene attribuito un voto ogni 100 quote (se se ne posseggono 500 o meno). Se si sale sopra tale limite il rapporto diventa di un voto ogni 500 quote – e comunque c’è il limite massimo di 50 voti. Per questo Intesa SanPaolo e Unicredit, pur controllando insieme il 53,45% delle quote di capitale dell’istituto dispongono del 9,34% dei voti ognuna. Dietro di loro ci sono Assicurazioni Generali con il 6,33% del capitale ha il 7,85% dei voti – ovvero 42 –, la Cassa di Risparmio di Bologna con 18.602 quote (ovvero il 6,2% del capitale) e 41 voti (il 7,66% del totale), e infine l’INPS con 15.000 quote (5% del capitale) e 34 voti (6,35%). I primi cinque “azionisti” hanno più del 70% del capitale e non arrivano al 40% dei voti. Vi sembra una struttura in grado di reggere un complotto?
member
Activity: 434
Merit: 38
Queste concezioni si rifanno ad un filone di pensiero del cosiddetto anarco-capitalismo. Una concezione che porta il pensare allo Stato come il male assoluto e l'iniziativa privata come miglior modo di gestire le iniziative e i legami di una Società.

Ma è una follia, ed è la storia stessa ad insegnarcelo. Sono 3 secoli tra l'altro, che sciocchezze come il concetto della "mano invisibile" teorizzato da Adam Smith nel saggio "La ricchezza delle nazioni" vengono prese per vere (vabbè col tempo sempre di meno e da sempre meno persone...). Ma questa teoria, per cui c'è una mano invisibile che muove il mercato libero, per cui gli egoismi e gli interessi individuali dei singoli, volti esclusivamente alla ricerca del profitto, nel grande schema del libero mercato creano benessere collettivo, è stata fatta in un altro periodo storico, quando il capitalismo era agli albori.

Ora 3 secoli di storia ci hanno insegnato che il capitalismo puro sarebbe fallito innumerevoli volte e si è salvato (finora), solo grazie all'intervento continuativo dello Stato nel corso dei decenni e dei secoli. Sono gli Stati che sono intervenuti in quest'ultima crisi economica per aiutare l'economia a riprendersi e salvarsi da un collasso sistemico (vabbè facendo una miriade di danni che porterà ad un'altra crisi prima o poi, ma quello è un altro discorso...) Dopo la grande crisi del '29 e il collasso globale che c'è stato, sono di nuovo dovuti gli Stati intervenire per salvare il salvabile (Keynes e il keynesismo, certo come tutte le cose dipende da come le si usa...) e tra l'altro una vera e completa uscita dalla crisi non ci fu fino al termine della seconda guerra mondiale, dopo la distruzione e la conseguente ricostruzione (piano Marshall in Europa).

Nella storia del capitalismo, le nazioni prima, gli Stati poi, sono sempre dovuti intervenire quando il mercato falliva lasciato libero a sè stesso: tra l'altro si sono conseguiti innumerevoli conquiste sociale, fatte del popolo soprattutto nel corso del '900, per limitare le terribili disuguaglianze che l'iniziativa privata semplice e pura ha portato. Guardiamo la condizione di un operaio nell'800 e negli ani '70, '80 e '90 del secolo scorso. Ci sono stati 100 anni di conquiste sociali nel mezzo, che hanno portato a diritti, istruzione, suffragio universale.

Le civiltà umane si sono sempre storicamente evolute quando gli egoismi individuali dei singoli, sono stati limitati per il benessere della Società nel suo complesso. Nel nostro periodo storico si cerca di limitare di nuovo questi diritti acquisiti, tutelando sempre meno il lavoro per esempio, dovuta ad un'esasperata competitività portata da una globalizzazione dei mercati, ma è davvero un bene o si ritorna negli errori del passato? Parallelamente le inefficienze e la corruzione dello Stato stesso, portano sempre più la gente a volere meno Stato (privatizziamo tutto è il nuovo mantra!!!). Tra l'altro se andate a vedere i settori che negli ultimi anni sono stati privatizzati: 1. I prezzi sono aumentati 2. La qualità del servizio è scesa, con l'unica eccezione delle tariffe telefoniche.

Certo l'iniziativa privata è sacrosanta e auspicabile (e correnti che la impedivano, come il comunismo, sono per l'appunto state sconfitte dalla storia), ma funziona solo all'interno di un quadro di norme che la regolano, dando garanzie a tutti gli operatori e permettendogli di operare all'interno di regole condivise. Se no diventa anarachia, che porta al fallimento ed è' la storia stessa ancora ad insegnarcelo, come dicevo sopra con l'iniziativa privata lasciata totalmente libera a sè stessa.

Poi alla collettività in generale e quindi allo Stato, si dà il compito di garantire la sicurezza. Cosa succederebbe se non esistessero più le forze dell'ordine a garantire l'ordine pubblico? L'uomo lasciato libero a sè stesso farebbe ciò che vuole, con la violenza e la sopraffazione, con la legge del più forte su quella del più debole (cioè con la legge della giungla, più indicata agli animali che agli esseri umani. Uomini che con la nascita delle prime civiltà 10.000 anni fa, hanno iniziato a smettere di vivere come tali, e qualunque civiltà presuppone una organizzazione collettiva, che la chiamiamo stato, nazione o pinco pallino).

Certo, l'anarco capitalista direbbe ci rivolgiamo alle milizie private che paghiamo personalmente (aparte che non è un solo problema di forze dell'ordine, ma anche di esercito, se no il più forte mangia il più debole, come sempre è avvenuto nella guerre della storia umana). Si, avverrebbe come in Sudafrica, dove ho un'amico e dove con la fine dell'apartheid (sacrosanta) si è passati però ad una sempre e maggiore anarchia e la situazione in alcune città e invivibile, bisogna andare in giro solo in macchina, non si può più passeggiare per strada liberamente, se non quartieri in protetti, per rischio aggressioni, scippi, rapine di continuo. Si raggiungono centri commerciali, aeroporti e uffici solo in macchina... I quartieri dei bianchi (e anche neri) benestanti sono controllati 24 ore da forze private... Bella vita, non c'è che dire! E lo stato è ancora presente, figuriamoci se fosse assente...

O dove lo Stato è storicamente stato meno presente (ma comunque c'è, figuriamoci se non ci fosse), come in Brasile? Favelas che sono territorio di nessuno dove neanche la polizia rischia ad addentrarsi, narcotrafficanti ed organizzazioni criminali internazionali, omicidi all'ordine del giorno in certe aree. Omertà e crimini come con la mafia in alcuni paesi del sud nel passato. E in Messico fuori dalle aree turistiche?

Che l'uomo possa autoregolarsi lasciato libero a sè stesso è pura utopia, e comunque concezione che è stata continuamente smentita dalla storia, inutile pensare che sia possibile (è anti-storico solo il pensarlo). E chi non può pagare milizie private? E i deboli, e gli infermi? Sono nella m**da più totale.

Ora, altro compito della collettività, e quindi dello Stato per noi moderni, è amministrare la giustizia pubblica. Ma sì, chi paga i magistrati, i giudici e in generale chi amministra la giustizia? Certo, i privati, che se li comprano e così fanno quello che vogliono. Ceeeerrtoooooo!! Tutta funzionerà alla perfezione e non saremo ancora nella dittatura del più forte sul più debole. Già non funziona ora, soprattutto in italia ma anche in generale nel mondo, figuriamoci senza più un'organismo centrale e collettivo di controllo. E' evidente che senza un'organizzazione collettiva semplicemente cesserà di esistere e i rapporti tra gli individui saranno regolati semplicemente da rapporti di forza e non di giustizia. E' ancora la storia ad insegnercelo: è forse mai esistita un'amministrazione della giustizia, senza un'organizzazione centrale, dalle città stato greche agli stati-nazione?

Come le banche private (banche commerciali) che dovrebbero essere controllate dalle banche centrali, ma che forse non tutti sanno che le banche centrali sono private e non pubbliche. Cioè i suoi azionisti di maggioranza sono le banche private stesse, cioè il controllato che controlla il controllore...

Infine, le opere più grandi, sono sempre e state fatte dall'insieme dei cittadini, attraverso lo Stato. Strade, ponti, ferrovie, infrastrutture in genere. infrastrutture per l'energia (gas, elettrica, atomica...). O comunque tramite privati finanziati dal pubblico. Nessun privato ha mai potuto finanziarsi da solo su opere di questa portata, e non solo in Italia. E poi di chi sarebbe il bene più prezioso del nostro tempo, cioè le risorse energetiche? Di un privato che ci fa quello che ci vuole per il proprio ed esclusivo egoistico interesse personale?

A leggere ciò, mi sembra che non si abbia bene chiaro cosa significhi la cessazione di un'organizzazione collettiva della Società, con gli istinti peggiori dell'uomo che verrebbero fuori, limitati ora dall'insieme di norme e regole che permettono la civiltà. La fine dello Stato, o comunque di un'organizzazione collettiva del bene pubblico, magari forse ora, come in passato, potrebbe non causare la fine della civiltà (ma ho dei dubbi) grazie allo sviluppo tecnologico, ma creerebbe un mondo dittatoriale dove vivere, retto da potenti Corporazioni economiche (aziende, multinazionali di portata globale), volte unicamente al potere e al profitto, e quindi al loro egoistico interesse personale, senza più Stati e quindi organizzazioni collettive, volte a tutelare e difendere il cittadino, lasciato inerme a sè stesso. Corporazioni che controllerebbero e amministrerebbero la giustizia (giudici e magistrati) nel loro esclusivo interesse personale.

Un mondo distopico e orwelliano in cui vivere, un mondo che farebbe persino rimpiangere il periodo più oscuro del feudadalesimo medievale, nel quale non augurerei a nessuno di vivere.
Pages:
Jump to: