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Topic: Bakkt e la possibilità di uscire dal pantano per le cripto - page 3. (Read 20552 times)

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Lancio di Bakkt rimandato al 24 Gennaio 2019  Shocked Huh

https://medium.com/bakkt-blog/launch-and-faqs-e1a3f7691d7b

La parte più interessante non è nel titolo

Second, as we collaborate to help develop this asset class, we are taking opportunities in our start-up phase to expand our offering. We’ll share more about some of these new features in the coming weeks but as a start, I’m pleased to announce that we have insurance for bitcoin in cold storage and are in the process of securing insurance for the warm wallet within the Bakkt Warehouse architecture.
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Lancio di Bakkt rimandato al 24 Gennaio 2019  Shocked Huh

https://medium.com/bakkt-blog/launch-and-faqs-e1a3f7691d7b

Azz. Certo il lancio in un momento bearish forse non è l’ideale... però se gli istituzionali non vogliono comprare quando scende... quando vogliono farlo?

Comunque il tutto è sempre “...subject to regulatory approval”.

Speravo che Bakkt potesse bypassare le approvazioni... ma a quanto pare potrebbe solo spingere perché la SEC emetta un verdetto.
Credo sia la CFTC a dover autorizzare Bakkt, non la SEC.
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Lancio di Bakkt rimandato al 24 Gennaio 2019  Shocked Huh

https://medium.com/bakkt-blog/launch-and-faqs-e1a3f7691d7b

Azz. Certo il lancio in un momento bearish forse non è l’ideale... però se gli istituzionali non vogliono comprare quando scende... quando vogliono farlo?

Comunque il tutto è sempre “...subject to regulatory approval”.

Speravo che Bakkt potesse bypassare le approvazioni... ma a quanto pare potrebbe solo spingere perché la SEC emetta un verdetto.
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Lancio di Bakkt rimandato al 24 Gennaio 2019  Shocked Huh

https://medium.com/bakkt-blog/launch-and-faqs-e1a3f7691d7b

Azz. Certo il lancio in un momento bearish forse non è l’ideale... però se gli istituzionali non vogliono comprare quando scende... quando vogliono farlo?

Comunque il tutto è sempre “...subject to regulatory approval”.
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Perchè a Bakkt sono molto furbi: un contratto future è vincolato alla approvazione della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) mentre una piattaforma per compravendite  spot sarebbe vincolata alla approvazione della SEC (perchè si ricadrebbe nello schema dell'ETF/ETP).
Questo spiega perché sia un future anziché un contratto spot.... ma non mi spiega perché abbiano deciso di fare l'expiry giornaliero anziché trimestrale. Veramente l'obiettivo era fare concorrenza a Binance/Gemini nel cercare di mettere in mano il bitcoin all'utente finale anziché una piattaforma integrata in concorrenza ai future su CBOE/CBOT?



L'obiettivo secondo me è quello di ottenere il risultato di un "quasi" ETF senza passare per la SEC. La durata di un giorno è troppo breve sia per la speculazione che per l'hedging, alla fine diventa come un mercato spot. Rispetto ai futures attuali ci sono molte differenze, ad es il fatto che ICE il grosso dei profitti li farà sui servizi di custodia, che non esiste nei futures attuali.

Segnalo questi due thread che riepilogano bene quanto sappiamo finora

https://twitter.com/jchervinsky/status/1059828623471972354
https://twitter.com/fundstrat/status/1027571900778795009
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Perchè a Bakkt sono molto furbi: un contratto future è vincolato alla approvazione della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) mentre una piattaforma per compravendite  spot sarebbe vincolata alla approvazione della SEC (perchè si ricadrebbe nello schema dell'ETF/ETP).
Questo spiega perché sia un future anziché un contratto spot.... ma non mi spiega perché abbiano deciso di fare l'expiry giornaliero anziché trimestrale. Veramente l'obiettivo era fare concorrenza a Binance/Gemini nel cercare di mettere in mano il bitcoin all'utente finale anziché una piattaforma integrata in concorrenza ai future su CBOE/CBOT?

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Bella spiegazione.
Il nodo è quindi la possibilità che il bitcoin passi per essere un asset finanziario su cui investire senza un investimento diretto.
Speriamo!

Esatto.
L'assenza di investimento diretto è sicuramente vero per gli intermediari coinvolti in tutto il processo.
Per quanto riguarda il cliente finale del future il discorso è diverso.
Sinceramente non ho capito bene la motivazione per la scelta di fare expiry giornaliera del future: in pratica sono transazioni bitcoin con settlement il giorno successivo, la differenza con una transazione bitcoin regolare è minima in fondo.
Ovviamente un investitore che voglia mantenere la transazione solamente finanziaria può “rollare” la posizione, ovvero vendere il future prima della scadenza nel giorno t e comprare quello per scadenza t+1, quindi senza arrivare mai a possedere effettivamente bitcoin, ma solo posizioni finanziarie.
Ovviamente come potete immaginare questa attività ha un costo, oltre che un certo rischio operativo, quindi non ho capito bene perché non si è mantenuto lo standard di expiry trimestrale, o al limite mensile.


Perchè a Bakkt sono molto furbi: un contratto future è vincolato alla approvazione della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) mentre una piattaforma per compravendite  spot sarebbe vincolata alla approvazione della SEC (perchè si ricadrebbe nello schema dell'ETF/ETP).
ICE è già un DCM (designated contract market) per i future quindi non avrebbe nemmeno bisogno di approvazione per Bakkt da parte di CFTC (come di fatto non avevano questa necessità nemmeno CBOE/CME l'anno scorso). E' tuttavia buona consuetudine, per non fare alterare i regolatori, chiederla ugualmente ma l'iter e soprattutto le chances di approvazione sono ben altre rispetto all'ETF con la SEC
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Bella spiegazione.
Il nodo è quindi la possibilità che il bitcoin passi per essere un asset finanziario su cui investire senza un investimento diretto.
Speriamo!

Esatto.
L'assenza di investimento diretto è sicuramente vero per gli intermediari coinvolti in tutto il processo.
Per quanto riguarda il cliente finale del future il discorso è diverso.
Sinceramente non ho capito bene la motivazione per la scelta di fare expiry giornaliera del future: in pratica sono transazioni bitcoin con settlement il giorno successivo, la differenza con una transazione bitcoin regolare è minima in fondo.
Ovviamente un investitore che voglia mantenere la transazione solamente finanziaria può “rollare” la posizione, ovvero vendere il future prima della scadenza nel giorno t e comprare quello per scadenza t+1, quindi senza arrivare mai a possedere effettivamente bitcoin, ma solo posizioni finanziarie.
Ovviamente come potete immaginare questa attività ha un costo, oltre che un certo rischio operativo, quindi non ho capito bene perché non si è mantenuto lo standard di expiry trimestrale, o al limite mensile.
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Bakkt utilizzerà inizialmente l'infrastruttura di ICE (e la loro clearing house) per il mercato dei futures su bitcoin in lancio il 12/12
ICE (Intercontinental Exchenage) è la società che gestisce la borsa di New York.

https://twitter.com/Bakkt/status/1057696669859487745


Scusa, chiarisco solo meglio per come l'ho capita io: Bakkt (che non è altro che una piattaforma di ICE), utilizzerà per i servizi di post trading, che nel caso di un future sono sostanzialmente il clearing e l'expiry, l'infrastruttura di ICE.
Immagino che questo serva a dare agli aderenti a Bakkt meno disagi possibili, ricordiamoci che al lancio dei future su CBOE/CBOT vi furono parecchi problemi proprio legati al clearing del prodotto (ingiustificabili a mio modesto parere.
Personalmente rimane grande la curiosità da come gestiranno i portafogli di bitcoin "fisico" derivanti dalla scadenza di questi future, parlano di walled garden, con gli aderenti al mercato (che credo che siano in pratica i clearing members) che non entreranno in possesso del fisico ....sono comunque curioso.
Lo scopriremo il ....13/12!



Non sono tecnico a sufficienza per seguire le tue osservazioni tecniche.
Capisco però che il nodo è la parte fiscale. Sono curioso anche io di questo aspetto.
Vedremo Smiley

Non è tanto la parte fiscale, quanto quella regolamentare: al momento gli intermediari finanziari "tradizionali", parlo per UE,  non possono toccare, ovvero non possono avere nulla a che fare con i bitcoin. Se non è propriamente una norma a vietarlo, è per lo meno una pesante "moral suasion" da parte dell'ECB.
Per questo è interessante come Bakkt permetterà loro di fare il settlement del future senza toccare i l bitcoin fisico. Ma del resto una banca può fare il settlement del future sul greggio senza avere le autocisterne...



Bella spiegazione.
Il nodo è quindi la possibilità che il bitcoin passi per essere un asset finanziario su cui investire senza un investimento diretto.
Speriamo!
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Bakkt utilizzerà inizialmente l'infrastruttura di ICE (e la loro clearing house) per il mercato dei futures su bitcoin in lancio il 12/12
ICE (Intercontinental Exchenage) è la società che gestisce la borsa di New York.

https://twitter.com/Bakkt/status/1057696669859487745


Scusa, chiarisco solo meglio per come l'ho capita io: Bakkt (che non è altro che una piattaforma di ICE), utilizzerà per i servizi di post trading, che nel caso di un future sono sostanzialmente il clearing e l'expiry, l'infrastruttura di ICE.
Immagino che questo serva a dare agli aderenti a Bakkt meno disagi possibili, ricordiamoci che al lancio dei future su CBOE/CBOT vi furono parecchi problemi proprio legati al clearing del prodotto (ingiustificabili a mio modesto parere.
Personalmente rimane grande la curiosità da come gestiranno i portafogli di bitcoin "fisico" derivanti dalla scadenza di questi future, parlano di walled garden, con gli aderenti al mercato (che credo che siano in pratica i clearing members) che non entreranno in possesso del fisico ....sono comunque curioso.
Lo scopriremo il ....13/12!



Non sono tecnico a sufficienza per seguire le tue osservazioni tecniche.
Capisco però che il nodo è la parte fiscale. Sono curioso anche io di questo aspetto.
Vedremo Smiley

Non è tanto la parte fiscale, quanto quella regolamentare: al momento gli intermediari finanziari "tradizionali", parlo per UE,  non possono toccare, ovvero non possono avere nulla a che fare con i bitcoin. Se non è propriamente una norma a vietarlo, è per lo meno una pesante "moral suasion" da parte dell'ECB.
Per questo è interessante come Bakkt permetterà loro di fare il settlement del future senza toccare i l bitcoin fisico. Ma del resto una banca può fare il settlement del future sul greggio senza avere le autocisterne...

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Bakkt utilizzerà inizialmente l'infrastruttura di ICE (e la loro clearing house) per il mercato dei futures su bitcoin in lancio il 12/12
ICE (Intercontinental Exchenage) è la società che gestisce la borsa di New York.

https://twitter.com/Bakkt/status/1057696669859487745


Scusa, chiarisco solo meglio per come l'ho capita io: Bakkt (che non è altro che una piattaforma di ICE), utilizzerà per i servizi di post trading, che nel caso di un future sono sostanzialmente il clearing e l'expiry, l'infrastruttura di ICE.
Immagino che questo serva a dare agli aderenti a Bakkt meno disagi possibili, ricordiamoci che al lancio dei future su CBOE/CBOT vi furono parecchi problemi proprio legati al clearing del prodotto (ingiustificabili a mio modesto parere.
Personalmente rimane grande la curiosità da come gestiranno i portafogli di bitcoin "fisico" derivanti dalla scadenza di questi future, parlano di walled garden, con gli aderenti al mercato (che credo che siano in pratica i clearing members) che non entreranno in possesso del fisico ....sono comunque curioso.
Lo scopriremo il ....13/12!



Non sono tecnico a sufficienza per seguire le tue osservazioni tecniche.
Capisco però che il nodo è la parte fiscale. Sono curioso anche io di questo aspetto.
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Bakkt utilizzerà inizialmente l'infrastruttura di ICE (e la loro clearing house) per il mercato dei futures su bitcoin in lancio il 12/12
ICE (Intercontinental Exchenage) è la società che gestisce la borsa di New York.

https://twitter.com/Bakkt/status/1057696669859487745


Scusa, chiarisco solo meglio per come l'ho capita io: Bakkt (che non è altro che una piattaforma di ICE), utilizzerà per i servizi di post trading, che nel caso di un future sono sostanzialmente il clearing e l'expiry, l'infrastruttura di ICE.
Immagino che questo serva a dare agli aderenti a Bakkt meno disagi possibili, ricordiamoci che al lancio dei future su CBOE/CBOT vi furono parecchi problemi proprio legati al clearing del prodotto (ingiustificabili a mio modesto parere.
Personalmente rimane grande la curiosità da come gestiranno i portafogli di bitcoin "fisico" derivanti dalla scadenza di questi future, parlano di walled garden, con gli aderenti al mercato (che credo che siano in pratica i clearing members) che non entreranno in possesso del fisico ....sono comunque curioso.
Lo scopriremo il ....13/12!

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Bakkt utilizzerà inizialmente l'infrastruttura di ICE (e la loro clearing house) per il mercato dei futures su bitcoin in lancio il 12/12
ICE (Intercontinental Exchenage) è la società che gestisce la borsa di New York.

https://twitter.com/Bakkt/status/1057696669859487745
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...
Credo siamo ampiamente OT, il thread è su BAKKT.
...
Comunque ripeto, l'argomento è interessante, ma è fuori tema: se lo ritentete chiedete ad un admin di spostare i messaggi in un nuovo thread, anche per coinvolgere eventualmente chi sia interessato, ma non legga il thread su BAKKT.

https://bitcointalksearch.org/topic/tracciabilita-dei-prodotti-e-filiera-5060977
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in una bc privata dove i nodi

1)sono a numero chiuso
2)sono ad accesso chiuso
3)si conoscono fra loro
4)si fidano tra loro

Per ingannare gli utenti è sufficiente che siano disonesti il 50%+1 dei nodi presenti

In un bc pubblica basata su mining il fatto che il 50%+1 dei nodi siano disonesti è condizione necessaria ma non sufficiente per portare a compimento una truffa.

Perchè l'inganno funzioni occorre anche che abbiano  più del 50% della potenza di calcolo di tutta la rete.

La differenza sta tutta qui.

L'altra grossa differenza è che la criptovaluta sottostante alla bc pubblica crea un incentivo diretto che stimola i nodi ad essere onesti. Se io truffo gli utenti, faccio perdere valore e credibilità alla "moneta" che muove il sistema e quindi creo un danno anche a me stesso che vengo ricompensato in quella moneta.

Le bc private avranno quindi sempre un tasso  di immutabilità dei dati infinitamente inferiore a quello delle bc pubbliche.

Il futuro della tracciabilità della filiera secondo me sarà con sidechain private che si appoggiano alla sicurezza e inviolabilità della rete bitcoin.
Il doble spending nella certificazione di filiera non lo vedo come un problema. Potrebbe rimanere fregato l'utente finale che si accorge di aver bevuto un succo fantasma a causa di un fork che ne faceva sparire gli input che l'hanno generato (mele, lavoro spremitura, bottiglia di vetro, tappo, trasporto ecc. ecc.)
Inoltre, nelle private, se uso POW devo avere solo 51% della POW anche se sono da solo ad essere contrario. ...
NB: avere uno snap in BC bitcoin credo sia utile. Ogni mese/settimana/giorno (DeltaT) inserisci in BC bitcoin una tx con hash del blocco n_ersimo della tua chain, se fanno double spending lo devono fare entro DeltaT altrimenti ciccia a meno di reverce su funziona di hash utilizzata.
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in una bc privata dove i nodi

1)sono a numero chiuso
2)sono ad accesso chiuso
3)si conoscono fra loro
4)si fidano tra loro

Per ingannare gli utenti è sufficiente che siano disonesti il 50%+1 dei nodi presenti

In un bc pubblica basata su mining il fatto che il 50%+1 dei nodi siano disonesti è condizione necessaria ma non sufficiente per portare a compimento una truffa.

Perchè l'inganno funzioni occorre anche che abbiano  più del 50% della potenza di calcolo di tutta la rete.

La differenza sta tutta qui.

L'altra grossa differenza è che la criptovaluta sottostante alla bc pubblica crea un incentivo diretto che stimola i nodi ad essere onesti. Se io truffo gli utenti, faccio perdere valore e credibilità alla "moneta" che muove il sistema e quindi creo un danno anche a me stesso che vengo ricompensato in quella moneta.

Le bc private avranno quindi sempre un tasso  di immutabilità dei dati infinitamente inferiore a quello delle bc pubbliche.

Il futuro della tracciabilità della filiera secondo me sarà con sidechain private che si appoggiano alla sicurezza e inviolabilità della rete bitcoin.
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1. Chi mi garantisce che non vi sia doublespend? Ovvero che non vi siano due entry uguali a quella che sto analizzando? Come faccia a sapere che il we sulla mia ananas non sia riciclato da qualche altro ananas?
...
Vediamo se riesco a spiegare come potrebbe funzionare una chain per certificare la filiera.
Immaginiamo un contadino che ha 10 alberi di mele che forniscono 10.000 Kg di mele/anno.
10 produttori di succo di mele acquistano 1000 kg a testa, tutto in BC e ovviamente non dovranno esserci piu' di 10.000 kg venduti altrimenti il contadino mente (tutte le transazioni in uscita saranno pubbliche). Ci saranno delle variabili dipendenti dall'anno ma se inserisce 100.000 kg sicuramente bara.
I 500 litri di succo (ipotizzo 2kg per 1lt) prodotti dai 1000 kg acquistati dal produttore di succo saranno "figli" di quei 1000 kg, se ne smerciano 1000 litri significa che hanno acquistato altrove le mele.
Se vendono al consumatore difficilmente due clienti scopriranno che la loro bottiglia è un clone ma se acquistano dei costruttori di cestini natalizi potranno verificare che solo loro hanno "speso" quei litri per creare i loro 500 cesti. Se un altro cestinaio (come si chiamano?) spende (utilizza per i suoi cesti) le stesse bottiglie di un altro ci sarà un output utilizzato due volte.

Rimodulando:
Se il cliente finale scarica (*) il cesto (o la bottiglia o la cassetta di mele) utilizza l'output del passaggio precedente e il clone (eventuale) si accorgerà della truffa quando cercherà di scaricare l'output. Non e' detto sia il secondo il truffato ma sicuramente il venditore ha fatto double spending e si vedrà rifiutato l'acquisto salvo ricevere anche una denuncia (segnalazione in BC?) dell'accaduto.

Riassumendo:
Potrebbe anche funzionare, l'unico che potrebbe truffare (tanto) sarebbe il primo livello ma dichiarando una produzione eccessiva e la truffa sarebbe facilmente identificabile (e poi, comunque, dovrebbe pagarci le tasse in quanto sono dati di dominio pubblico).

EDIT: (*) scarica significa che inserisce in BC l'acquisto del prodotto singolo identificato da un codice unico e dichiara che lo consuma quindi non potrà comparire come input di un altro prodotto più elaborato.
EDIT2: fiscalmente sarebbe l'unico che dovrebbe pagarci l'IVA .
EDIT3: i prodotti utilizzati per produrre le mele (pesticidi, carburante per trattori, lavoro, affitti vari ...) potrebbero essere anche loro frutto di una BC che certifica quali trattamenti hanno subito le mele e, magari, anche come sono stati trattati i braccianti che le hanno colte.
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