Credo che alla fine la posizione migliore e più remunerativa nei riguardi dei Bitcoin sia quella dell'holder, il lungo termine, il vecchio "cassettista". Però è una posizione molto difficile da mantenere, è difficile riuscire a mantenere i nervi saldi quando ci sono dei dump pesanti o delle notizie di rischi incombenti derivanti da attacchi al sistema, interni o esterni come abbiamo visto recentemente.
Mi domando se potesse essere utile soprattutto psicologicamente avere un wallet locale, hardware o software, "a tempo determinato", un vault in cui io possa far uscire il mio capitale solo dopo un periodo di tempo determinabile a piacere, uno/due/sei mesi come desidero, secondo la mia propensione al rischio. La vecchia legge: più rischio e più guadagno.
Sarebbe utile? Qualcuno ci ha già pensato, non è che esiste già una cosa del genere?
Mi domando se potesse essere utile soprattutto psicologicamente avere un wallet locale, hardware o software, "a tempo determinato", un vault in cui io possa far uscire il mio capitale solo dopo un periodo di tempo determinabile a piacere, uno/due/sei mesi come desidero, secondo la mia propensione al rischio. La vecchia legge: più rischio e più guadagno.
Sarebbe utile? Qualcuno ci ha già pensato, non è che esiste già una cosa del genere?
Lo puoi fare da te in maniera artigianale, ad esempio in questo modo: creati un wallet nuovo su Electrum e, quando vengono mostrate le 13 word mnemoniche, te le segni tutte tranne le ultime 2... Così l'unico modo per accedere ai fondi sarà con un brute-force che dovrà provare oltre 1M di combinazioni. Sembrano poche per un computer, ma l'algoritmo prevede migliaia di cicli di hashing in cascata, quindi potrebbero volerci mesi per provare tutte le combinazioni. In questo modo non potrai spostare i bitcoin anche se sarai tentato di venderli... un po' come Ulisse che si lega per resistere alle sirene
