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Le cose che posso notare alcuni fattori positivi:
1. Bitcoin ed Ethereum non hanno ritoccato i minimi di ieri, pur essendo andati in flessione
2. Il Dollar Index perde più di un punto percentuale che è tanto
3. Il petrolio il leggero positivo, quasi +1%
4. Come dato proveniente dall'economica reale si può apprezzare che il
baltic dry index +4,5 circa con un grosso rimbalzo;
spinta data dal segmento delle navi capemax quelle più grandi, con un sotto indice che fa oltre +10%.
Un indice che all'inizio del crollo aveva segnato un -6% e poi una serie di altri segni meno.
Non è un indicatore da poco in questo momento
https://www.soldionline.it/guide/macroeconomia/baltic-dry-indexLa spinta viene da India, alla disperata ricerca di carbone, bando statale per trovare ~ 6 milioni di tonnellate a breve e
Cina che sta andando all'opposto della FED e degli altri istituti.
Siamo all'interno di un mercato ribassista, ma non c'è ancora recessione conclamata; c'è spazio per un rimbalzo;
ma non di quelle società che stanno costruendo il loro modello di business e che dovrebbero ancora finanziarsi sul mercato.
Non c'è molto spazio per le speranze future.
Il peso lo avranno solo le aziende che manterranno discreti dividendi e azioni di buyback.
Tra i pochi titoli in positivo oggi, Church & Dwight Company, ovvero detersivi per la casa:
https://licensinginternational.org/news/membrain-appointed-digital-brand-licensing-partner-for-church-dwight/Oppure General Mills, cereali da colazione e altri alimentari.
Al momento non c'è spazio per voli spaziali, auto ad idrogeno e chissà cosa...
Nella sessione asiatica la Cina non è andata male, anche Hong Kong.
I future sugli indici di Wall Street sono in leggero positivo, ma sarà una giornata dove la volatilità alta, può portare
di tutto, siamo nella giornata della cosiddette tre streghe, che a Giugno sono quattro:
https://www.investopedia.com/terms/q/quadruplewitching.aspLa volatilità alta e violenta, porta anche rimbalzi violenti, l'importante è non considerarli come "
ecco risolto tutto".
Ci sono dei semini di rimbalzo, petrolio in positivo, alcune società di materie prime in mini rimbalzo, prendo Glencore sulla borsa di Londra
una delle big del settore minerario che non ha ceduto le sue attività sul carbone:
https://www.google.com/finance/quote/GLEN:LONprendo anche Golden Ocean Group sulla borsa di Oslo che di navi capemax ne ha quasi un centinaio.
Sono tracce su cui lottare.
Prendo due elementi appunto GLENCORE, materie prime, carbone e in via residuale petrolio:
https://www.google.com/finance/quote/GLEN:LON?window=1YGOLDEN OCEAN GROUP, trasporto di materie prime:
https://www.google.com/finance/quote/GOGL:NASDAQ?window=1Yed i voli pindarici di Catherine Duddy Wood detta Chatie:
https://www.google.com/finance/quote/ARKK:NYSEARCA?window=1YI mercati sono in fase ribassista, questo è evidente, però dentro al cesto ci sono le mele che sono marcite e le mele buone.
Si sente parlare molto di green, economia green, le APP, le auto elettriche entro il 2035...
tutte cose belle, ma dobbiamo passare dalle strozzature della OLD ECONOMY.
Perché i parchi eolici, le distese di pannelli fotovoltaici, le auto elettriche, le APP degli smartphone,
passano che piaccia o non piaccia, dalle controverse... attività di società come GLENCORE in Congo e nel terzo mondo,
alla ricerca di cobalto ed altri elementi base.
Perché la rivoluzione green non si fa a boccali di acqua fresca, o a discorsi, ma con le materie prime, l'attività industriale i capitali.
C'è una certa contraddizione concettuale fra volere le auto elettriche entro il 2035, piani infrastrutturali per rilanciare l'economia e voler combattere l'inflazione.
Se si fa tutto, tutto insieme... è chiaro che l'industria è altamente impreparata, si creano carenze e rincari.
Però ricordiamoci che, purtroppo, la politica non ha logiche di buon senso, ma logiche politiche, si tende più a fare belle figura
con gli elettori ad accontentarli nell'immediato che a creare benefici reali nel tempo.
Un politico attuale, tendenzialmente non fa progetti a lungo termine perché lo sforzo sarebbe il suo ma il beneficio la bella figura di un altro nel futuro,
tanto che siamo arrivati al punto che abbiamo carenza di grandi opere.
Abbiamo APP che ci consentono in pochi passi semplici di acquistare un paio di scarpe in Nuova Zelanda stando seduti sul divano di casa,
pagando con servizi fintech vari.
Ma poi abbiamo porti sottodimensionati, poche navi portacontainer, sistemi di logistica inefficienti che portano rialzi tariffari, bla bla bla... non si vive di solo software.
Uno ordina qualcosa da Alibaba o Aliexpress e poi un pacchettino ordinato con un click materialmente arriva ( se arriva... ) in 90 giorni.
Abbiamo scherzato
Si dice siano stati "stampati" tanto denaro e questo ha portato inflazione, ma anche pagare un container
5 volte il normale, porta inflazione... in particolare se molto
furbescamente si delega TUTTA la produzione ad una parte di mondo:
https://www.google.com/finance/quote/MAERSK-B:CPH?window=MAX Anche a non stampare, se fai fare TUTTO in Cina e vendi in occidente, se nel mezzo devi pagare qualcuno a caro prezzo per un sistema, "stretto", inefficiente, ti ritrovi a caricare sulle merci tutti i costi dell'inefficienza e del ritardo delle decisioni politiche.
I mercati hanno già capito che innalzare i tassi d'interesse non è la soluzione giusta, ma un tampone che porta più rischio di recessione che altro.
La vera sfida sono sulle infrastrutture materiali, sociali e di welfare o si migliora o faremo infiniti balletti su e giù.
Colpire la domanda con i tassi d'interesse non è utile, se non si innalza e si migliora l'offerta.