in ogni bear market che si rispetti ci vuole l'infografica delle dimensioni dei down precedenti:
E' molto utile a dare una prospettiva.
Di solito abbiamo dei bei candeloni maggiori di un 80% di correzione,
adesso ad esempio siamo a solo un -68%,
per arrivare a un meno 85% dobbiamo andare in area 10.000$
Questo non vuol dire che ci andremo, ma che eventualmente non sarebbe nulla
di cosi' straordinario.
Diciamo che la speranza di fondo è che il mercato, a distanza di anni, vada migliorando, il che vuol dire che queste correzioni dovrebbero ridursi un poco ogni volta. Pure io penso che scenderemo un ancora un po', però se posso "accettare" di vedere BTC a $19-20k sicuramente vederlo a $15k, tanto per dire un altro numero realista, sarebbe una delusione perché vorrebbe dire che passano gli anni,
cambiano gli attori, il mercato si espande ma poi la storia è sempre la stessa, e hai voglia a farsi a prendere sul serio dal resto del mondo quando ogni tot anni si fa un -85%...
Oggi in NASDAQ100 e in particolare lo S&P500 ( dove ci sono più soldi che sul NASDAQ, i soldi veri ) hanno avuto un calo intraday verso il finale di seduta,
in venti minuti hanno recuperato un 1%... per far muovere di 1% in venti minuti lo S&P500 occorre lanciare diversi robot-advisor caricati a miliardi di dollari;
uno sforzo in denaro, ma direi anche in hardware.
Siamo in un mercato regolamentato, particolarmente vasto.
Te lo immagini in un mercato NON regolamentato nonché frammentato, se chi ha i soldi prende id mira un paio di exchange medi, short o long influisce moltissimo.
Non dovrebbero esistere gli exchange o al limite dovrebbe esserci un solo mercato unito, le quotazioni continuerebbero ad oscillare, ma almeno ci sarebbe più compatezza.
Ad ogni modo, se domani Powell non esprime grandi sciocchezze, si può arrivare ad un punto di rimbalzo che potrebbe estendersi al mercato cripto nel week end.
Se la FED aumenta i tassi di 0,75% potrebbe esserci un problema; a
0,50% è probabile un rimbalzo tecnico, se per caso fosse solo 0,25% partirebbero i razzi, ma a questo punto è l'evento meno probabile.
Oggi è stato rilasciato il
producer price index, ovvero inflazione lato produzione, non è andato malissimo:
https://edition.cnn.com/2022/06/14/economy/producer-price-index-may/index.htmlPersonalmente sposo le proiezioni dello 0,50%.
Segnalo che i titoli cinesi a Wall Street sono andati in netta controtendenza, ma nel 2021 mediamente erano andati malissimo, lì la banca centrale non sta operando politiche restrittive.
I titoli cinesi avevano avuto un brutto spike al ribasso a fine Marzo, proprio tutti giù a piombo... ma quei minimi non si sono rivisti, Alibaba era sceso a ~ $ 70 ora è ha più di $ 100;
un titolo come Pinduoduo, altro commercio online, era finito a ~ $ 25 oggi con un +10% si è assestato a ~ $ 60, pur mantenendo una volatilità molto alta.
Fattore positivo e fattore negativo insieme, se la Cina continua a macinare numeri, il prezzo del petrolio e di altre materie prime a livello internazionale non scende, creando effetti inflattivi;
la Cina che torna a produrre a pieno senza lockdown allenta le tensioni sulle catene di fornitura, allentando le pressioni inflattive.