Se pensate di vivere in un'isola felice, ripensatelo: se l'inflazione italiana quest'anno arrivasse a +6% (al momento +5.8%) l'ISTAT stima 1 milione di poveri in più ossia 400k famiglie impossibilitate ad affrontare il quotidiano.
L'inflazione, quella "buona", quella che la Banca Centrale si preoccupa di mantenere "vicina, ma sotto al 2%", fallendo miseramente da anni, prima in un senso, e poi nell'altro, è una vera e propria tassa, ma ancora più odiosa delle altre. L'inflazione è difatti una tassa regressiva, che colpisce particolarmente
i redditi più bassi. Chi consuma gran parte del proprio reddito per il sostentamento la subisce in pieno. Chi ha possibilità di risparmiare, allora forse ha possibilità di difendersi, almeno in parte, a patto che investa in qualcosa direttamente, o indirettamente collegato all'inflazione: equity, o bond Inflation Liked, andando però a
sobbarcarsi una marea di rischi secondari, rispetto all'inflazione.
LA verità è che le Banche Centrali vogliono l'inflazione, perchè vogliono far decrescere il rapporto DEBITO/PIL aumentando il denominatore, che all'inflazione è legato. E dato che il GDP non si riesce a fare crescere in termini reali, almeno cerchiamo di farlo crescere in termini nominali (aumentando l'inflazione). Come se una persona dicesse di essere cresciuto perchè ha ridotto la lunghezza del metro con la quale si sta misurando.
Ancora una volta, bitcoin può venirci in aiuto su questo.
Swap direttamente correlati con l'inflazione ci sono, sono quelli più diffusi.
Ma a questo punto è tardi è come voler stipulare un assicurazione mentre c'è un principio d'incendio in casa.
Come qualsiasi tipo di eventi assicurativo bisognava pensarci prima, tra l'altro si potevano avere delle costruzioni che davano un rendimento se l'inflazione superava un certo target, abbai economiche.
Così come si hanno delle riduzioni quando si stipula un danno incendio/furto sull'auto quando il danno supera un certo valore di franchigia.
Inflazione che vediamo non corrisponde a svalutazione generalizzata, mi riferisco al dollaro che si è particolarmente rafforzato.
Un semplice cambio euro verso dollari, dal punto di vista dell'osservatore in euro, è stato conveniente.
Tenere contanti sul conto corrente per un risparmiatore americano meno.
È sempre stato difficile trovare un punto fisso.
Ammesso che esista un punto fisso.
Non tutto è aumentato e non tutto è aumentato allo stesso modo, la benzina molto più di altre cose; l'inflazione è un grosso spartiacque, amplia particolarmente il divario fra ricchi e poveri, non necessariamente poveri in denaro ma almeno poveri in cultura finanziaria.
Un fenomeno visto negli anni '70 e '80 che ha dissipato molto delle ricchezze costruite nei due decenni precedenti.
Quello che è più pericoloso, almeno in Italia, è che sono aumentati le spese insopprimibili: spese di riscaldamento, condominiali, alimenti base ( oggettivamente, fino ad adesso non moltissimo ), carburanti.
Ovviamente devastante per chi una reddito fisso e non ha nessun margine di manovra.
Ed essendo a reddito fisso non ha nemmeno risparmi o investimenti significativi per difendersi.
Sicuramente la guerra ha dato una accelerazione ad un problema già importante.
Probabilmente alzare i tassi d'interesse non avrà un grande effetto visto che la spesa governativa si amplia, per il lancio di programmi di sostegno all'economia post Covid, come grandi piani infrastrutturali.
Nuove infrastrutture si fanno con materiali e se si lanciano programmi simultanei, si creano dei picchi di richiesta.
Oltre a mancare materiali, mancano appunto anche infrastrutture di trasporto su cui si è investito poco.
Il rischio quindi è la stagflazione, prezzi alti a fronte di non crescita economica.
C'è anche un elemento nuovo rispetto al passato che una piccola.paere di popolazione più ricca con i suoi consumi schiaccia i più poveri facendo innalzare i prezzi una fascia che continuerà a consumare.
Soluzioni non facili da trovare dunque.
Qui spetta ai governi trovare soluzioni intelligenti ma ho appena scritto tre parole discordanti fra loro.
Forse sull'inflazione si farà qualcosa... perché l'inflazione erode anche il consenso.