La scommessa la facciamo tra un anno, a natale dell' anno prossimo, quando ti dirò quale sarà il prezzo che toccherà l' anno dopo. Tra l' altro si vede che è entrata la finanza tradizionale perché si muove molto più lentamente e letalmente. Sono professionisti che stanno facendo il prezzo, gente con le palle, non quattro ragazzini con i jeans che fanno i programmini. Hanno accumulato a 20k e spinto il prezzo a 60k per poi vendere e raddoppiare l' investimento. Esattamente come fecero con Amazon quando valeva 100$ e la portarono a 3$ ed esattamente come hanno fatto con BPER che valeva 50$ ed ora l' hanno portata ad 1,5$. Diceva keynes: sul lungo periodo siamo tutti morti e con questo intendeva che tutte le aziende sono destinate a finire, in un modo o nell' altro. E poi mi citi Babbo come escrow che, dichiaratamente, non ha neanche un satoshi! Ti aspetto tra un anno! E tanti auguri!
Microstrategy e Square hanno un prezzo medio di entrata sui 32k$, Tesla 35k$, i miner più grandi (Marathon, Riot, HUT8, Bitfarms) sui 30k ma hanno continuato ad accumulare anche negli ultimi mesi.
Gli ETP principali come Purpose e BTCE hanno un average cost di 49k$, visto che sono arrivati tardi ed hanno abbondantemente acquistato sopra 50k$.
Fidelity ha addirittura lanciato il suo fondo canadese ad inizio dicembre ed ha un prezzo medio di acquisto sui 55-60k$.
Solo Grayscale ha un ingresso medio inferiore a 20k$.
Certo, potrebbero vendere allo scoperto, ma che senso ha rischiare tonnellate di milioni di dollari, necessari a portare stabilmente il prezzo sotto i 20k$, per shortare una tecnologia i cui indicatori fondamentali sono più o meno tutti in salute e/o in assenza di un clima di euforia che potrebbe giustificare una operazione aggressiva di segno contrario?
La finanza, grande media o piccola, ha un solo obiettivo nella vita: guadagnare il più possibile con il minimo rischio possibile. Vendere ha senso (soprattutto allo scoperto) se qualcosa è sopravvalutata o se attraversa una fase di euforia. Se ne esistono cioè le condizioni in virtù dei pericoli che si corrono.
Non sono d'accordo poi con questa idea, per la verità molto diffusa, che i mercati finanziari siano un'eterna altalena di schemi pump&dump organizzati da un elite di pochi burattinai. Vale, di sicuro, per le shitcoin minori che attraversano il classico ciclo
nascita-accumulo-pump-dump-morte ma non vale per bitcoin (e nemmeno per le altcoin più grandi) che si trova in fase di accumulo praticamente da quando è nato, sia pur all'interno di naturali fasi cicliche bull-bear.
Fin quando i casi d'uso e gli utilizzatori continueranno ad aumentare, i soldi di chi vuole investire saranno superiori a quelli di chi vuole disinvestire. E in questo ambito la speculazione avrà più interesse a seguire l'onda piuttosto che a contrastarla. Eccezion fatta per fasi di esaltazione che possono portare a flash-crash improvvisi come ce ne sono stati anche di recente.
Ma un bear market di qualche anno è cosa ben diversa. Per quello non basta la liquidità fiat, è necessario anche un disinvestimento di massa, è necessario che milioni di bitcoin arrivino sugli exchange per essere venduti. Al momento io non ho segnale che questo stia per succedere.