Riguardo invece la considerazione sul 2019: per me è stato un buon anno.
Ho visto parecchi fattori positivi:
1) ci sono stati sviluppi tecnologici interessanti
2) i prezzi hanno rifiatato ma hanno tenuto, e questo anche per chi non passa le giornate a guardare il valore corrente è comunque un indicatore utile perché dice chi/quanti guardano questo mercato
3) non ho più notato particolare accanimento nei media verso il mondo cripto
4) il tema Libra, che ha contribuito a far parlare molto di valute digitali
5) si sta muovendo qualcosa sul discorso regolamentazione (e mi aggancio a quanto dice sul punto Paolo nel post precedente, post che condivido)
Insomma le cose si muovono e stanno maturando, ovviamente sappiamo che ci vuole tempo....
Riguardo al punto 2, se ci limitiamo all'anno solare 2019, siamo a +100% da inizio anno. Bitcoin è probabilmente, ancora ad oggi e nonostante il calo da giugno a ora, il miglior investimento possibile del 2019.
Quindi direi che abbiamo molto più che tenuto, anche se la "prestazione" del 2019 è conseguente a quella , molto negativa, del 2018.
Ma mentre nel 2018 si leggevano paginate sui mass media generalisti riguardo alla imminente morte e sepoltura conseguente al famigerato scoppio della bolla, questo +100% è passato e sta passando molto sotto silenzio.
Oltretutto a fine 2017 fior di economisti preannunciavano come, con l'arrivo dei futures ufficiali e quindi con la possibilità di vendere btc anche a chi non possedeva btc, si sarebbe assistito alla morte dello "schema piramidale", come se la crescita del prezzo fosse dipesa fino allora solo dal fatto che gli hodlers avevano la possibilità di bloccare l'offerta.
Invece per circa 4 mesi quest'anno siamo cresciuti anche a ritmi superiori al 2017 nonostante qualsiasi scettico di bitcoin avesse la possibilità di iscriversi a CME e venderli allo scoperto allineando i soldi alla propria bocca come dicono gli anglosassoni.
Penso che un dato certo lo abbiamo: 3000$. Non può scendere sotto questa cifra poiché è il costo di produzione per btc. Siete d' accordo?
No.
Prima di tutto penso che il costo di produzione di 1 btc sia mediamente molto superiore a 3k$ altrimenti l'hashrate aumenterebbe esponenzialmente per le incredibili opportunità di guadagno.
Il mining è attività talmente competitiva che è forse la migliore applicazione pratica della teoria microeconomica di massimizzazione del profitto (uguaglianza tra costo e ricavo marginale).
Inoltre penso che il costo di mining segua il prezzo e non viceversa e che nel mercato bitcoin ci siano "forze" in grado di influenzare il prezzo molto più dei minatori.
Poi esistono i precedenti: l'ultima volta l'anno scorso di questi tempi, con il crollo a quasi 3k dollari, si ebbe un valore di bitcoin che andò ben sotto il costo necessario a minarlo.
Ed infatti, come conseguenza, l'hashrate precipitò del 30% (da 51 Eh/s a 36 Eh/s) in meno di 1 mese.
Per cui se fosse solo per quello, il prezzo potrebbe andare benissimo sotto 3k$