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Topic: COINBASE - quotazione al NASDAQ - page 7. (Read 1343 times)

legendary
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April 19, 2021, 08:21:25 AM
#14
~ -2,5% nel pre-market...
ad un'ora circa dall'apertura dei mercati.
legendary
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April 19, 2021, 03:51:00 AM
#13


Questa me l'ero persa e non è stata una mossa beneaugurante secondo me.
Voglio dire: se ha venduto per un controvalore di quasi 300 mln $  non lo ha certo fatto per le spese correnti, né perché voleva cambiare casa o comperarsi lo yacht. Se ha venduto azioni per una cifra simile è perché i suoi dubbi circa la possibilità di restare con il cerino in mano li ha. E chi meglio di lui può conoscere il suo business ?

Insomma non mi sembra una bella mossa per il mondo cripto, o almeno per il mondo degli exchange.



Consideriamo però che Armstrong partiva da una quota di 40 milioni di azioni, per un controvalore al debutto di quasi 14 miliardi di dollari.
Vendendone 300 milioni ha disinvestito un pò meno del 2% della sua quota

Eh...però se io metto le notizie poi voi guardate le figure Grin:


  • CEO Brian Armstrong sold 749,999 shares in three batches at prices ranging from $381 to $410.40 per for total proceeds of $291.8 million, according to one filing. While a Coinbase representative declined to comment due to the company being in a so-called "quiet period," based on filings made before the listing, it would indicate Armstrong sold about 1.5% of his stake..

Quindi secondo me siamo porpio a livello di "argent de poche".




Il messaggio però è...
intanto prendo 300 milioni di... dollari e mi metto al sicuro.

Poi staremo a vedere, insieme a voi.

La mossa è ultra chiara.

Se il mondo cripto regge, Coinbase a breve potrebbe avere i requisiti per entrare nello S&P500, come marketcap, come volumi di scambio, ecc. ma soprattutto se continuerà ad avere utili, come Tesla:

https://www.ilsole24ore.com/art/tesla-21-dicembre-fara-ingresso-nell-sp-500-ADCEkl2

https://en.m.wikipedia.org/wiki/List_of_S%26P_500_companies

Se Coinbase entra nello S&P500 lo compreranno, inconsapevolmente, tutti quelli che hanno un ETF sull S&P500 compresi moltissimi fondi ultra istituzionali.

Non so che peso potrebbe raggiungere...
sarebbe comunque sfruttare un effetto volano importante.

Oddio... come si entra dall'indice si esce, nel frattempo...
legendary
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April 18, 2021, 01:16:56 PM
#12


Questa me l'ero persa e non è stata una mossa beneaugurante secondo me.
Voglio dire: se ha venduto per un controvalore di quasi 300 mln $  non lo ha certo fatto per le spese correnti, né perché voleva cambiare casa o comperarsi lo yacht. Se ha venduto azioni per una cifra simile è perché i suoi dubbi circa la possibilità di restare con il cerino in mano li ha. E chi meglio di lui può conoscere il suo business ?

Insomma non mi sembra una bella mossa per il mondo cripto, o almeno per il mondo degli exchange.



Consideriamo però che Armstrong partiva da una quota di 40 milioni di azioni, per un controvalore al debutto di quasi 14 miliardi di dollari.
Vendendone 300 milioni ha disinvestito un pò meno del 2% della sua quota

Eh...però se io metto le notizie poi voi guardate le figure Grin:


  • CEO Brian Armstrong sold 749,999 shares in three batches at prices ranging from $381 to $410.40 per for total proceeds of $291.8 million, according to one filing. While a Coinbase representative declined to comment due to the company being in a so-called "quiet period," based on filings made before the listing, it would indicate Armstrong sold about 1.5% of his stake..

Quindi secondo me siamo porpio a livello di "argent de poche".



legendary
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April 18, 2021, 11:58:14 AM
#11


Questa me l'ero persa e non è stata una mossa beneaugurante secondo me.
Voglio dire: se ha venduto per un controvalore di quasi 300 mln $  non lo ha certo fatto per le spese correnti, né perché voleva cambiare casa o comperarsi lo yacht. Se ha venduto azioni per una cifra simile è perché i suoi dubbi circa la possibilità di restare con il cerino in mano li ha. E chi meglio di lui può conoscere il suo business ?

Insomma non mi sembra una bella mossa per il mondo cripto, o almeno per il mondo degli exchange.



Consideriamo però che Armstrong partiva da una quota di 40 milioni di azioni, per un controvalore al debutto di quasi 14 miliardi di dollari.
Vendendone 300 milioni ha disinvestito un pò meno del 2% della sua quota
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April 18, 2021, 10:34:24 AM
#10

Questa me l'ero persa e non è stata una mossa beneaugurante secondo me.
Voglio dire: se ha venduto per un controvalore di quasi 300 mln $  non lo ha certo fatto per le spese correnti, né perché voleva cambiare casa o comperarsi lo yacht. Se ha venduto azioni per una cifra simile è perché i suoi dubbi circa la possibilità di restare con il cerino in mano li ha. E chi meglio di lui può conoscere il suo business ?

Insomma non mi sembra una bella mossa per il mondo cripto, o almeno per il mondo degli exchange.

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April 18, 2021, 08:45:45 AM
#9
Solo una precisazione, che hai detto, ma che magari nel tuo messaggio iniziale non si coglie molto bene.
Coinbase ha deciso di quotarsi, ma ha scelto il direct listing, non l'IPO.
Che differenza c'è tra i due metodi?
Un semplice articolo lo spiega:

What's the difference between a direct listing and an IPO?

in breve:
Quote
An IPO aims to raise money

The fundamental difference between the two lies with money. Usually, a company launches an IPO because it wants to raise more cash.

It’s an alternative to asking a bank for more money, where they’d have to pay interest even when business sucks. But by issuing shares instead, the company draws in money from investors without having to pay interest. The investor only asks for a stake in the company and a share of profits (if there are any).

A direct listing raises NO money

With a direct listing, Spotify will issue no new shares, so it won’t raise a penny. Instead, it just gives existing investors an opportunity to sell their shares on a regulated market, with transparent prices. Before, they’d have to find a private buyer, do a back-room deal, and agree on prices individually. With a direct listing, it will be much easier for investors to find buyers. (In financial jargon, the stock is said to be more ‘liquid’).

In short, the purpose of a direct listing is not for the company to finance itself, but to give shareholders a way out of their investment.

Quindi di fatto i soci di Coinbase non avevano bisogno di nuovo capitale per aumentare le operations della società, ma volevano solamente monetizzare le proprie quote.

E difatti:

Coinbase CEO Sold $291.8M in Shares on Opening Day


Quote
Coinbase insiders and investors sold about $5 billion in shares in total during the leading cryptocurrency exchange’s first day of trading on the Nasdaq earlier this week, according to series of filings made Friday with the U.S. Securities and Exchange Commission.

  • CEO Brian Armstrong sold 749,999 shares in three batches at prices ranging from $381 to $410.40 per for total proceeds of $291.8 million, according to one filing. While a Coinbase representative declined to comment due to the company being in a so-called "quiet period," based on filings made before the listing, it would indicate Armstrong sold about 1.5% of his stake..
  • In another filing it was disclosed that Coinbase director and venture capitalist Frederick Wilson sold 4.70 million shares for proceeds of $1.82 billion. While it's not clear how much of Coinbase Wilson still holds, he's listed on the SEC filing as a holder of at least 10% of the shares of Coinbase, which has a market cap of $63.6 billion.
  • Union Square Partners, the VC of which Wilson is a partner, through the Union Square Ventures 2012 Fund LP also sold $4.70 million shares for proceeds of $1.82 billion, according to another filing. The fund is also listed as a 10% owner of Coinbase shares.
  • Together, the sales by Wilson and his firm's fund accounted for more than 2/3rds of the $5 billion worth of shares sold.
  • Software engineer and venture capitalist Marc Andreessen, who is a Coinbase director as well as a holder of more than 10% of the exchange's shares, together with his firm Andreessen Horowitz and two associated entities sold a total of 1.18 million shares for $449.2 million, according to various filings (here, here, here and here.).

Giustamente l'articolo nota che non vi è mnulla di strano, e difatti è stata scelta la via del direct listing esattamente per questo motivo: è esattamente per permettere agli insider di vendere che è stato usato questo meccanismo, invece che l'ipo, dove è la società che vende.


Poi però qualcuno fa notare che mentre Brian Armstong ha venduto le sue azioni per trarne beneficio personale, Satoshi ha "bruciato" i suoi bitcoin per farci un regalo a tutti noi.





Per ora la quotazione è una condivisione di rischio con altri...
...non certo la condivisione dei guadagni.
Guadagni che ci sono, ma sono guadagni instabili quanto effimeri.
Guadagnare moltissimo in uno / due anni... non serve molto in ottica d'investimento, in ottica speculazione, basta un giorno.

Lunedì ci sarà già un test di rilievo.

Già il fatto che il mercato cripto sia aperto 24h e la borsa mi, apre a molti giochi di speculazione...
legendary
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April 18, 2021, 08:41:22 AM
#8
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/economia/2021/04/18/online-affossa-negozi-70mila-negozi-a-rischio-questanno_b50f7a9b-1e26-4354-afb4-cdbed6c4ef6f.html


Nonostante tutto, credo che ancora oggi molti singoli commercianti siano molto restii ad investire in un vero sito di e-commerce personale o in pubblicità.
Contano ancora di avere un negozio in posizione strategica... con una bella vetrina... 🙄

Dipende cosa vendi, ma sono concetti particolarmente vecchi, quanto meno da integrare con altro.

Ho un amico che aveva un negozio di borse e pelletteria ma in centro a Firenze l'affitto del negozio aveva prezzi esorbitanti.
Spostandosi Nea vendita on-line ha lasciato il negozio e ha preso un magazzino economico in un altro posto molto più anonimo.
Allargano di molto le possibilità, non solo a chi passava dalla sua vetrina.

Una scelta fatta anni fa ma che in tempi di Covid-19 è risultata determinante, fra la vita e la morte della propria attività.
legendary
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April 18, 2021, 08:38:59 AM
#7
Solo una precisazione, che hai detto, ma che magari nel tuo messaggio iniziale non si coglie molto bene.
Coinbase ha deciso di quotarsi, ma ha scelto il direct listing, non l'IPO.
Che differenza c'è tra i due metodi?
Un semplice articolo lo spiega:

What's the difference between a direct listing and an IPO?

in breve:
Quote
An IPO aims to raise money

The fundamental difference between the two lies with money. Usually, a company launches an IPO because it wants to raise more cash.

It’s an alternative to asking a bank for more money, where they’d have to pay interest even when business sucks. But by issuing shares instead, the company draws in money from investors without having to pay interest. The investor only asks for a stake in the company and a share of profits (if there are any).

A direct listing raises NO money

With a direct listing, Spotify will issue no new shares, so it won’t raise a penny. Instead, it just gives existing investors an opportunity to sell their shares on a regulated market, with transparent prices. Before, they’d have to find a private buyer, do a back-room deal, and agree on prices individually. With a direct listing, it will be much easier for investors to find buyers. (In financial jargon, the stock is said to be more ‘liquid’).

In short, the purpose of a direct listing is not for the company to finance itself, but to give shareholders a way out of their investment.

Quindi di fatto i soci di Coinbase non avevano bisogno di nuovo capitale per aumentare le operations della società, ma volevano solamente monetizzare le proprie quote.

E difatti:

Coinbase CEO Sold $291.8M in Shares on Opening Day


Quote
Coinbase insiders and investors sold about $5 billion in shares in total during the leading cryptocurrency exchange’s first day of trading on the Nasdaq earlier this week, according to series of filings made Friday with the U.S. Securities and Exchange Commission.

  • CEO Brian Armstrong sold 749,999 shares in three batches at prices ranging from $381 to $410.40 per for total proceeds of $291.8 million, according to one filing. While a Coinbase representative declined to comment due to the company being in a so-called "quiet period," based on filings made before the listing, it would indicate Armstrong sold about 1.5% of his stake..
  • In another filing it was disclosed that Coinbase director and venture capitalist Frederick Wilson sold 4.70 million shares for proceeds of $1.82 billion. While it's not clear how much of Coinbase Wilson still holds, he's listed on the SEC filing as a holder of at least 10% of the shares of Coinbase, which has a market cap of $63.6 billion.
  • Union Square Partners, the VC of which Wilson is a partner, through the Union Square Ventures 2012 Fund LP also sold $4.70 million shares for proceeds of $1.82 billion, according to another filing. The fund is also listed as a 10% owner of Coinbase shares.
  • Together, the sales by Wilson and his firm's fund accounted for more than 2/3rds of the $5 billion worth of shares sold.
  • Software engineer and venture capitalist Marc Andreessen, who is a Coinbase director as well as a holder of more than 10% of the exchange's shares, together with his firm Andreessen Horowitz and two associated entities sold a total of 1.18 million shares for $449.2 million, according to various filings (here, here, here and here.).

Giustamente l'articolo nota che non vi è nulla di strano, e difatti è stata scelta la via del direct listing esattamente per questo motivo:è per permettere agli insider di vendere che è stato usato questo meccanismo, invece che l'ipo, dove è la società che vende.


Poi però qualcuno fa notare che mentre Brian Armstong ha venduto le sue azioni per trarne beneficio personale, Satoshi ha "bruciato" i suoi bitcoin per farci un regalo a tutti noi.


legendary
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April 18, 2021, 08:33:28 AM
#6
Seguo con interesse per scopo istruzione, di me stesso
Grazie per il lungo spiegone e x i link che spiegano le varie cose
Come IPO e via dicendo

Io vorrei prenderne giusto 1, per curiosità e noia
Del resto sn uno molto cauto


Una azione a ~ $ 300 / 400 ha limitato la speculazione spicciola... se le azioni fossero state a $ 5 sarebbero entrati troppi investitori della Domenica...

Per me sono stati su un taglio non molto alto appositamente, riservandosi poi di fare uno split successivamente.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Frazionamento_azionario


Sul destino del mercato, ad oggi nessuno sa l'esito z nemmeno gli stessi di Coinbase.
Però l'evoluzione chissà dove ci porta Amazon aveva iniziato vendendo libri, adesso invierà dei satelliti nello spazio, nel frattempo migliaia di concorrenti sono morti.

Nessuno nel 1997 prevedeva un Amazon produttore di film, fornitore di servizi cloud, venditore si alimenti...
era una azienda criticatissima, si è ripetuto per anni che fosse una azienda che bruciava cassa, ovvero i soldi che gli azionisti gli davano.
Quando è diventata remunerativa dicevano che era pochissimo remunerativa...
Adesso c'è chi non riesce ad immaginare un futuro senza Amazon.
La vendita di libri è il business minore, ma anche l'intera attività di e-commerce non è la prima voce di entrate.

legendary
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April 18, 2021, 08:24:46 AM
#5
Coinbase è per definizione l'exchange dei neofiti, dai nuovi arrivati ai trader occasionali, quelli a cui piacciono le cose semplici e le interfacce user friendly.

Un pò la Facebook delle criptovalute: tante iconcine colorate e centinaia di altcoin (ho fatto il bravo e non ho usato la brutta parola) con cui dilapid diversificare l'investimento.

Anche la versione evoluta dell'exchange (https://pro.coinbase.com/) è sicuramente superiore a quella base, ma non è, a mio avviso, al livello dei migliori exchange.

Sono famosi i disservizi di Coinbase quando btc cala all'improvviso di percentuali importanti: non proprio il miglior biglietto da visita per un exchange quotato.

Non sono loro cliente quindi non ne ho la certezza, ma inoltre non credo Coinbase offra derivati (futures, opzioni, perpetual swap...) e non credo offra nemmeno leverage (forse solo in short).

Fatto sta che i trader non dico professionisti, ma anche un pò più esperti, frequentano altri lidi.

L'inconveniente di questo modello di business è che risente molto, direi troppo, della stagionalità: durante il bear market i trader più esperti fanno trading lo stesso, ma i neofiti spariscono come neve al sole. 

Se quindi guardiamo solo all'exchange, non sono molto ottimista. Se un domani le altcoin dovessero sparire o ridursi drasticamente come ci auguria potrebbe succedere, Coinbase ne risentirebbe molto.

Però C. non è solo questo: ci sono i servizi per clienti "istituzionali", quelli di broker (https://primebroker.coinbase.com/) e quelli di custodia (https://custody.coinbase.com/). Anche qui però mi chiedo: riusciranno a reggere la concorrenza di player più importanti se questi arrivassero ( e in parte sono già arrivati)? Una Goldman Sachs interessata a questo genere di servizi (come ha ampiamente dimostrato di essere) non potrebbe asfaltare Coinbase vista la sua "potenza di fuoco" in questo genere di cose?

Infine esiste la loro shitstablecoin USDC che invece è un progetto di successo. E' la seconda stablecoin al mondo, la prima nel mercato USA. E' usatissima nel trading e potrebbe diffondersi come mezzo di pagamento. In fondo sono riusciti laddove Facebook e Libra hanno fallito.

E però esiste anche qui il dubbio: e se arrivasse il dollaro digitale? Chi se la filerebbe USDC a quel punto?

Tanti dubbi e tanti punti interrogativi. Tutte le volte che valuto se investire in una azienda, mi ritrovo in un mare di domande senza risposte e mi passa la voglia. Coinbase non fa eccezione.


Coinbase la lasceranno andare avanti, se avrà successo, la ingloberanno.

Se non avrà successo, se rimane qualcosa di buono, per esempio i servizi di custodia, il marchio, qualche infrastruttura, la ingloberanno...
legendary
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April 18, 2021, 06:06:47 AM
#4
Coinbase è per definizione l'exchange dei neofiti, dai nuovi arrivati ai trader occasionali, quelli a cui piacciono le cose semplici e le interfacce user friendly.

Un pò la Facebook delle criptovalute: tante iconcine colorate e centinaia di altcoin (ho fatto il bravo e non ho usato la brutta parola) con cui dilapid diversificare l'investimento.

Anche la versione evoluta dell'exchange (https://pro.coinbase.com/) è sicuramente superiore a quella base, ma non è, a mio avviso, al livello dei migliori exchange.

Sono famosi i disservizi di Coinbase quando btc cala all'improvviso di percentuali importanti: non proprio il miglior biglietto da visita per un exchange quotato.

Non sono loro cliente quindi non ne ho la certezza, ma inoltre non credo Coinbase offra derivati (futures, opzioni, perpetual swap...) e non credo offra nemmeno leverage (forse solo in short).

Fatto sta che i trader non dico professionisti, ma anche un pò più esperti, frequentano altri lidi.

L'inconveniente di questo modello di business è che risente molto, direi troppo, della stagionalità: durante il bear market i trader più esperti fanno trading lo stesso, ma i neofiti spariscono come neve al sole. 

Se quindi guardiamo solo all'exchange, non sono molto ottimista. Se un domani le altcoin dovessero sparire o ridursi drasticamente come ci auguria potrebbe succedere, Coinbase ne risentirebbe molto.

Però C. non è solo questo: ci sono i servizi per clienti "istituzionali", quelli di broker (https://primebroker.coinbase.com/) e quelli di custodia (https://custody.coinbase.com/). Anche qui però mi chiedo: riusciranno a reggere la concorrenza di player più importanti se questi arrivassero ( e in parte sono già arrivati)? Una Goldman Sachs interessata a questo genere di servizi (come ha ampiamente dimostrato di essere) non potrebbe asfaltare Coinbase vista la sua "potenza di fuoco" in questo genere di cose?

Infine esiste la loro shitstablecoin USDC che invece è un progetto di successo. E' la seconda stablecoin al mondo, la prima nel mercato USA. E' usatissima nel trading e potrebbe diffondersi come mezzo di pagamento. In fondo sono riusciti laddove Facebook e Libra hanno fallito.

E però esiste anche qui il dubbio: e se arrivasse il dollaro digitale? Chi se la filerebbe USDC a quel punto?

Tanti dubbi e tanti punti interrogativi. Tutte le volte che valuto se investire in una azienda, mi ritrovo in un mare di domande senza risposte e mi passa la voglia. Coinbase non fa eccezione.
legendary
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April 18, 2021, 02:44:35 AM
#3
Seguo con interesse per scopo istruzione, di me stesso
Grazie per il lungo spiegone e x i link che spiegano le varie cose
Come IPO e via dicendo

Io vorrei prenderne giusto 1, per curiosità e noia
Del resto sn uno molto cauto
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April 17, 2021, 05:15:41 PM
#2
Il giorno prima della quotazione avevo provato a fare un valore intorno a $1.050 alla fine del 2021, contando sul forte hype.
Probabilmente dovranno essere fornite altre trimestrali ottimistiche, prima che il valore si discosti dall'attuale.

Al gioco partecipano tutti i pareri scritti entro il 30/04/2021.

Visto che è un gioco giochiamo.
Io dico che arriverà intorno a 700/800 $ a fine 2021: ci sarà un incremento a breve sull'onda dell'entusiasmo della quotazione, poi ci si assesterà in attesa di eventi. Il valore di Btc dovrebbe far aumentare un po' anche il valore del titolo visto che richiamerà nuovi utenti e quindi nuove fee, ma penso che per quest'anno il grosso sia già stato dato, da qui la "sparata" limitata a 700/800 $.

Poi sappiamo già che è stata la prima a quotarsi ma non sarà l'unica:
- Kraken ha appena detto che pensa di quotarsi anche lei (ma non si sa quando e dove)
- idem ha fatto TRT, con quotazione che doveva essere potenzialmente quest'anno e invece hanno poi detto che si sposteranno al 2022. Ovviamente per lei i numeri sono molto molto inferiori rispetto a CB e Kraken, ma per dire che il trend ormai è quello della quotazione.


Però bisogna trovare qualcuno che poi raccolga i valori e faccia la media, un bel report grafico magari...  Grin

Io ne conoscerei anche uno (anzi "one"  Cheesy ) al quale piace fare bei grafici..... vediamo cosa matura  Wink


legendary
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April 17, 2021, 04:27:59 PM
#1
Apro un thread per la quotazione di COINBASE al NASDAQ.
Considerazioni sparse.

Intanto da non confondere il NASDAQ-100 con il NASDAQ Composite:

https://it.wikipedia.org/wiki/NASDAQ_Composite
https://it.wikipedia.org/wiki/NASDAQ-100

NASDAQ Composite è tutto il mercato, abbastanza eterogeneo mentre il NASDAQ-100 di cui viene dato anche il valore nei vari TG alla pagina economica; rappresenta le 100 aziende di più alta capitalizzazione.
La differenza è notevole, per vari motivi tecnici, tra qui il fatto che sull'indice NASDAQ 100 ci sono molti ETF operanti e anche molti fondi d'investimento operano facendo una selezione dei titoli presenti nell'indice,
seguendolo meno passivamente e pedissequamente, ma seguendo l'andamento di questo indice settoriale.


COINBASE ha avuto una quotazione diretta senza IPO ( https://it.wikipedia.org/wiki/Offerta_pubblica_iniziale#:~:text=Un'offerta%20pubblica%20iniziale%20o,volta%20su%20un%20mercato%20regolamentato. );
ciò consente a chi aveva le azioni della società di venderle senza aspettare dei tempi tecnici, come invece avviene se il collocamento fosse passato da IPO.

Questo ha reso anche difficile prezzare il valore delle singole azioni.

Un po' di numeri:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/17/coinbase-per-evitare-facili-entusiasmi-e-bene-attenersi-ai-numeri/6169115/


Gli analisti:
https://www.ilmessaggero.it/economia/news/vola_coinbase_dopo_ennesima_valutazione_positiva_degli_analisti-5903478.html
quelli che anno espresso un parere sono solo società "minori", non ci sono ancora i pareri delle più note banche d'affari,
si va da $ 394 ad azione a $ 650.
Venerdì ha chiuso a $ 342 in progresso +5,96% rispetto al giorno prima, ancora sotto il picco di circa ~ $ 420 raggiunto il primo giorno.



Sulla valutazione di COINBASE si può discutere molto anche guardando i numeri attuali e considerando che la società al contrario di molte altre società tech,
sta facendo già utili.

Se però è difficile pensare che domani la gente in tutto il mondo smetta di bere prodotti Coca-Cola che non vende solo la nota bibita ma altre varie centinaia di prodotti...
...COINBASE potrebbe finire se ci fosse poco trading o se venisse fuori una norma avversa per gli exchange o per le criptovalute.

Il business è molto semplice, prendere una commissione sugli scambi.
Ovvero fare il cambiavalute, uno dei mestieri più antichi del mondo, considerando che indicativamente le prime attività del genere, organizzate come oggi,
sono risalenti all'anno mille ( https://it.wikipedia.org/wiki/Banchi_di_cambiavalute ).

Sembra di andare avanti, ma siamo tornati indietro, anche se la tecnologia oggi consente di automatizzare molto.
Coinbase risulta avere 1.249 addetti; probabilmente anche aumentando di molto i voluti, questi non aumenterebbero molto;
ampliando i margini di guadagno.

Si parla già di concorrenza, una pressione di altri exchange, potrebbe incidere sul valore delle commissioni che si vanno a pagare, ma su questo punto...
...attenzione che fare un sito di e-commerce sembra semplice, poi la vicenda di Amazon ci fa capire che non è così.
Alcuni investitori potrebbero voler pagare di più, per stare su un exchange più serio e più trasparente, cosa che la quotazione a Wall Street ha reso obbligatoria.

Il punto potrebbe essere magari che potrebbe esserci un mercato cripto spostato più a livello OTC che su singoli investitori retail, "all'ingrosso" i prezzi sono inferiori.

Come concorrenze ci sono in vista alcuni listing Dunamu-Upbit ( https://it.cryptonews.com/news/dunamu-nasdaq-listing-could-raise-usd-17-9b-analysts-9947-it.htm ) o
 broker, anche di criptovalute, come eToro ( https://www.tgcom24.mediaset.it/tgcomlab/etoroannuncia-la-quotazione-in-borsa_30476606-202102k.shtml ).


Il vero nodo è la sopravvivenza sul lungo periodo.
Ripeto, se domani spariscono tutte le altcoin, oppure proprio tutte le cripto; essere exchange significa essere il nulla,
almeno di non aver diversificato prima la propria attività.
Coinbase potrebbe al contrario ricevere una notevole spinta se il mercato cripto rimane e i governi opereranno una stretta
sulle pratiche AML/KYC.


Su questo fronte non lo sappiamo realmente, magari Coinbase si evolverà ed entrerà in altri mercati di scambio, quotarsi in maniera seria
significa raccogliere capitali per espandersi.

Al momento l'interesse è per la redditività, nonché per il fatto che si può avere una esposizione indiretta al mercato cripto,
rischiando molto meno che comprare direttamente una cripto.

Una cosa è certa, o Coinbase si è quotata per far vendere le azioni agli insider e poi sparire, oppure si espanderà;
perché non si dividono i guadagni con altri azionisti per filantropia, altrimenti si fa come Ferrero o Barilla, nessuno quota nulla e rimane tutto in famiglia.

Sull'espansione di Coinbase verso servizi bancari, finanziari o altro, è interessante, perché sicuramente la sua base utenti interessa a molti, interesserà molti.
Questo potrebbe essere il suo reale valore.
Come del resto la galassia social di Facebook insegna o come la "community" che Apple è riuscita a creare sui suoi prodotti, seguaci di una filosofia piuttosto che semplici consumatori.


Sui valori futuri di una cosa ci possono fare molte speculazioni, dipende anche da chi guida l'azienda, fino ad adesso sembrano esserci mani migliori di altre,
infatti la società è la prima a quotarsi chi arriva prima spesso alloggia meglio.

Di certo un abbassamento del mercato ed un altro cripto winter potrebbero minare notevolmente la società.

C'è ancora una fase di studio, la società ha un P/E elevato ( https://www.wallstreetitalia.com/price-earning-ratio/ ) intorno a 200;
questo è un fattore di rilievo perché adesso siamo in una fase di rialzo dei mercati, in una fase discendente o incerta, le azienda che soffrono di più sono quelli con multipli elevati.
Così come se si dovessero rialzare i tassi dei treasury decennali, ne soffrirebbero le società tech che appunto si prezzano, sulle speranze di guadagno future.

Come andrà a finire ?
Lo scopriremo solo vivendo...  Grin


Provate a dare un prezzo.

Un po' come il gioco dell'indovina il peso del bue alla fiera del bestiame... ( https://www.corriere.it/cultura/13_ottobre_12/chi-indovina-peso-bue-8f3dc6f4-3305-11e3-b13e-20d7e17127ae.shtml )
...si scopre spesso che poi facendo la media di tutti i valori, si abbia il vero peso del bue  Grin

Il giorno prima della quotazione avevo provato a fare un valore intorno a $1.050 alla fine del 2021, contando sul forte hype.
Probabilmente dovranno essere fornite altre trimestrali ottimistiche, prima che il valore si discosti dall'attuale.

Al gioco partecipano tutti i pareri scritti entro il 30/04/2021.
Però bisogna trovare qualcuno che poi raccolga i valori e faccia la media, un bel report grafico magari...  Grin


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