2)Il trasferimento DEVE ESSERE EFFETTIVO e non di facciata. Il centro dei vs interessi personali, sociali ed economici DEVE DIVENTARE il Paese estero. Moglie e figli che restano in Italia o essere titolari di un'impresa in Italia sono esempi che rendono il trasferimento solo di facciata. Potete continuare a tornare in Italia da turista, a trovare genitori, parenti e amici e potete passarci meno (meglio molto meno) di 6 mesi l'anno , ma finita lì.
Riguardo a questo punto... vorrei capire se l'unica soluzione pulita senza questionamenti dei 6 mesi sarebbe una doppia cittadinanza, e residenza in Italia
Più che soluzione pulita, soluzione silenziosa ma lecita (doppi documenti, no iscrizione all'AIRE che genererebbe inevitabile attenzione maggiore negli ingressi in Italia... in poche parole... quasi come fossero due persone distinte... non essendoci a mio avviso una banca dati internazionale delle doppie cittadinanze)
Lasciando perdere la svizzera... poiché avendo una frontiera terrestre particolarmente "calda" (migliaia di frontalieri ogni giorno e controlli targhe automatici... presumo con telecamere leggi targhe sui due fronti), penso che ci sia molta facilità di essere fermati al primo casello... e subito venga chiesto chiarimento riguardo ai 180 giorni... e alle entrate e uscite... magari con tanto di "estratto conto accessi della GDF".
Diciamo, per es... passaporto Italiano e passaporto extra ue ed extra schengen a nostra scelta... es. passaporto Russo
Per andare in Russia, o in qualsiasi altra parte del mondo, si esce sempre da una frontiera non italiana (es. scalo in Germania, oppure, se viaggio in macchina... frontiera per forza non Italiana... es. Romania), diciamo per scaramanzia... nel senso che comunque il sistema schengen dovrebbe consentire uno scambio immediato delle informazioni tra polizie di frontiera. Non si stanno commettendo illeciti... si stanno solo sfruttando appieno i 180 giorni.
Arrivato nel secondo paese di cui si è cittadino... si usano i documenti di quel paese, e bon. Immagino che se sia un paese del secondo/terzo mondo non faccia tante balle con residenze o altre storie (diciamo paesi in cui esiste ancora una cultura molto legata al denaro in contanti e non delle carte di credito/banche), basta portare/produrre reddito senza avere legami con il terrorismo internazionale.
Essendo un transito da paese A a paese B... di cui si è cittadino di entrambi... a regola non ci sono timbri sul passaporto.
Qui arriva il punto interessante... lo scambio dati internazionale. Che capisco per es. in caso di mandati di cattura per crimini tipo terrorismo, dove vengono investite forti somme di denaro per portare davanti alla legge le peggio specie di criminali. Ma anche, in minor misura, per chi per es. ha omesso dichiarazioni dei redditi veramente importanti
Es:
https://www.bbc.com/news/world-europe-54431726 (Mcafee, omesse dichiarazioni, ma non solo, anche altri crimini. Ricercato dagli US e arrestato in Spagna. In questo caso comunque ci sono di mezzo paesi particolarmente collaborativi... Spagna e US)
La cosa interessante da scoprire sarebbe quale prezzo ha una persona che in passato non abbia commesso crimini, che non è figura pubblica o comunque nota... in sintesi un cittadino comune che si trova nell'attuale pantano del dover fare cashout di crypto.