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Topic: Come pagare legalmente ZERO tasse in capital gain di Bitcoin/Crypto in Svizzera - page 6. (Read 1375 times)

legendary
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Su parole come periodo d'imposta o momento impositivo possiamo scrivere una tesi di laurea.

La chiave del discorso è l'obbligo della dichiarazione nel quadro RW.
Non è una norma fiscale è una dichiarazione che va fatta.


Non è un problema dell'Italia è un problema a livello europeo, un problema anche a livello internazionale.

Per come hai detto tu... sarebbe semplice...

io domani vado in Svizzera dico che i Bitcoin li ho avuti ieri...
...Bitcoin ieri era a $ 1.000.000 oggi è $ 1.000.010

Pago le tasse su $ 10... (?)


Ho come l'impressione che tu mi dia contro anche quando diciamo la stessa cosa... Grin
Siamo d'accordo, l'ho scritto anch'io: è ancora più importante dichiararli nel quadro RW e poter risalire chiaramente all'origine dei fondi con cui sono stati acquistati.
Lo dico da tempo.
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Ciao Filippone,
io come legale ho molti clienti che si sono spostati in svizzera dall'italia e quindi conosco bene la situazione disastrosa che c'è in italia.

Soprattutto il problema italiano è l'incertezza del diritto: oggi c'è una norma e domani quella norma è cambiata. Quindi non si può fare nessun tipo di pianificazione seria.



Cosa vuoi che ti dica.
Qui sul forum tutti sanno che il mio sogno è comprare una casa in montagna con un bel capanno degli attrezzi per costruire mining rig in legno.
Sinceramente pensavo alle Dolomiti, ma credo con il 26% risparmiato potrei adattarmi pure al cibo svizzero.

Purtroppo per entrambi dovrà passare ancora qualche anno.

Ciao Filippone,
ti auguro di poter realizzare presto i tuoi sogni. Il cibo svizzero se stai nei cantoni italiani non è poi così male Wink
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Vorrei porre un accento, perché mi sembra che la speranza di molti sia, un po'... non pago nulla in Italia, domani vado sull'isola magica, mi porto tutto con me e non pago più nulla o poco.
Un peccato di ingenuità.

Il problema che si deve porre chi vuole andare all'estero chi vuole cambiare prospettiva  è che se fino al 30 Aprile 2021, è stato un cittadino italiano fino a quella data doveva sottostare alle leggi italiane.

Mi sembra chiaro che se un cittadino italiano, per esempio, fino al 30 Aprile 2021 che al 30 Aprile 2021 doveva al fisco "1.000", se... se ne va all'estero per non pagare "1.000"... una volta all'estero li fa emergere e se li spende... o peggio, li rispende anche in Italia...

Passa da un reato di evasione fiscale a quello ben più grave di riciclaggio internazionale.

Riciclaggio appunto delle somme di quel che doveva pagare che non ha pagato e che si è portato con sé.

Se "1.000" sono € 1.000 mah... è difficile contare tutte le formichine che passano in giardino...

Se "1.000" sono € 50.000.000 eh... un po' si vede...  Roll Eyes

Quanto sopra è sicuramente vero se: 1)ho comprato bitcoin quando ero residente in Italia 2)ho venduto quando ero residente in Italia (realizzando una plusvalenza fiscalmente rilevante in Italia) e, dopo mi trasferisco all'estero.

Credo però che sia un pò diverso dal caso in cui ho comprato b. quando ero in Italia, poi mi trasferisco effettivamente in Svizzera e solo dopo il trasferimento vendo e realizzo la plusvalenza.

In quest'ultimo caso al momento del trasferimento io non dovevo nulla allo Stato italiano. Il valore di b. avrebbe potuto andare a zero dopo il mio trasferimento all'estero e in questo caso non ci sarebbe stato nemmeno reddito.

Tenete presente che in caso di trasferimento all'estero e di successiva modifica del tenore di vita, tutte le spie rosse sul rischio riciclaggio si accendono molto, ma molto di più che se uno non cambia Paese. Quindi è ancora più importante aver dichiarato b. in precedenza nel quadro RW  della dichiarazione italiana in modo tale che non vi siano dubbi sull'origine legittima dei fondi con cui avete acquistato a suo tempo.

Ricordate anche che il trasferimento deve essere reale e non di facciata: non conta solo la residenza ma anche il domicilio e soprattutto il cosiddetto "centro degli interessi vitali". Ad esempio non vale se moglie e figli restano in Italia o se avete un'impresa in Italia. Deve essere un trasferimento "armi e bagagli"  Grin e l'AdE ha una certa discrezionalità nel valutare situazione per situazione. E' importante affidarsi a professionisti esperti che in questo settore, a differenza della tassazione delle criptovalute, non mancano.

L'Agenzia ha infatti dichiarato che si è sempre tenuti a versare tasse in Italia ogni volta che “emergano atti o fatti tali da indurre a ritenere che il soggetto ha  mantenuto in Italia il centro dei suoi affari ed interessi"

Una frase che  presenta ampi spazi di interpretazione.




Su parole come periodo d'imposta o momento impositivo possiamo scrivere una tesi di laurea.

La chiave del discorso è l'obbligo della dichiarazione nel quadro RW.
Non è una norma fiscale è una dichiarazione che va fatta.


Non è un problema dell'Italia è un problema a livello europeo, un problema anche a livello internazionale.

Per come hai detto tu... sarebbe semplice...
io domani vado in Svizzera dico che i Bitcoin li ho avuti ieri...
...Bitcoin ieri era a $ 1.000.000 oggi è $ 1.000.010

Pago le tasse su $ 10... (?)

La prima domanda che viene fatta in uno stato serio è...
...ma lei scusi $ 1.000.000  per comprare un Bitcoin, come lo ha avuto ?
Non è per caso che lei quando era in Italia aveva dei Bitcoin non dichiarati ?

Ding ! grazie di aver partecipato al nostro gioco... ( cit. )

CRS Common Reporting Standard...
https://www.oecd.org/tax/automatic-exchange/common-reporting-standard/


C'è un focus molto recente in cui si chiariscono bene tre cose,
se l'investimento è in regime dichiaritivo, amministrato o gestito:

https://temi.camera.it/leg18/post/la-tassazione-delle-rendite-finanziarie.html

In breve, in parole semplici:
Dichiarativo è un investimento in proprio, scelte consapevoli mie, ho l'onere di dichiarare io le tasse.
Sono in regime dichiaritivo molti broker internazionali, anche quelli che vanno le ora maggiore come i recenti broker di CFD e simili.

Amministrato, ho un contratto di deposito e amministrazione con un ente finanziario a cui però non delego la gestione, sono io che compro e vendo.

Gestito, ho delegato anche la gestione, sostanzialmente da investitore io ho solo dato una somma che qualcuno mi investe.

Quando l'investimento è totalmente in mano ad un soggetto che opera come sostituto d'imposta è lui che calcola le tasse per mio conto.
Garantendo un certo anonimato.

Ci sono vantaggi e svantaggi nei tre regimi.
Dipende un po' se si è investitori di lunghissimo termine, se si vuole fare trading per proprio conto, dall'entità del patrimonio...

Si dice spesso sii la banca di te stesso, molti grandi patrimoni hanno preso la lettera questo leitmotiv, ma molto tempo direi, operano come un ente finanziario che è il proprio.

Ah ! le banche il demonio...

Beh... se la "banca" ( società intermediazione immobiliare, holding, trust, ecc... ) è la mia... mi possono anche fidare, magari ho pure dei vantaggi fiscali.

Nel piccolo... nel piccolo ci si deve arrangiare, sicuramente occorre studiare oltre i temi blockchain.
Occorre studiare molti altri temi, per essere la banca di se stessi.

Come si inizia ad intuire... non è necessario fare solo un grande rendimento.
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ovviamente ogniuno ha la sua situazione ed ogniuno deve valutarla personalmente.
non esiste una soluzione migliore per tutti.

E in questo ambito apprezzo l'offerta di @elle777 che si mette a disposizione per aiutare (e lo fa per lavoro).

Intanto grazie, visto che in genere è piuttosto difficile leggere sul web questa parola.

Zuon King

Ciao Zuon King
grazie a te, ricevere apprezzamento fa sempre molto piacere.

Sto cercando di dare dei consigli alla community, perchè nei forum (non solo questo ovviamente), ho letto letteralmente ogni cosa per risparmiare sulle tasse nei Bitcoin, spesso scritte da persone che ne sanno poco sia di legge che di fisco.

Se posso aiutare qualcuno a non mettersi nei guai facendo cose stupide o illegali cerco di farlo. Soprattutto perchè la soluzione per pagare zero tasse sui Bitcoin per un italiano che vive vicino alla svizzera è letteralmente alle porte di casa.
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Ovviamente la convenienza nello spostarvi dipende da quanto avete guadagnato o pensate di guadagnare nel prossimo futuro. Se si parla di qualche K inutile pensare di spostarsi. Se si parla di qualche centinaio di K allora trasferirsi può già essere preso in seria considerazione, mentre se avete guadagnato qualche Milione dovreste già essere in Svizzera con i vostri soldi al sicuro.

C'è una quarta  categoria di persone, quelli che avendo iniziato a comprare tanti anni fa e non avendo mai venduto  potrebbero realizzare più di "qualche milione di euro".
Una somma che farebbe cambiare la vita in ogni caso, anche regalando il 26% allo Stato italiano ma  con il vantaggio di evitare  sbattimenti, rischi e possibili casini.
Ovviamente il rischio più grande sarebbe quello di abbandonare la migliore hard money della storia in cambio di cellulosa rettangolare, meglio nota come coriandoli.
Che resterebbero ugualmente tali sia sotto forma di euro che franchi, ma questo è un altro discorso.

Ciao Plutosky,

certo concordo con te, questo topic è una soluzione per chi non vuole "regalare" il 26% allo stato italiano. Chi vuole farlo può liberamente dichiarare i guadagni in italia.

Essendo però un professionista, sono abituato a valutare tutti gli scenari possibili, quindi facciamo a titolo di ipotesi quelli che si definiscono i "best and worst case scenario" della scelta di dichiarare i bitcoin in italia.

Ipotizziamo che si ha un guadagno di 1 milione di euro.

Lo scenario migliore:
dichiari di aver guadagnato 1 milione di euro in BTC e paghi il 26% di tasse pari a 260.000 euro

Alcuni scenari peggiori invece:

tu dichiari oggi 1 milione di euro guadagnati in BTC, e ti viene contestato che non sono un guadagno in bitcoin, ma che sono frutto di evasione, o attività criminali e tu ora stai cercando di riciclarli dichiarando sia un guadagno in Cryptovalute. Considerando l'alta attività di riciclaggio di denaro che fa la criminalità italiana in ogni settore, questo idea seppur sbagliata, potrebbe sicuramente venire al fisco italiano, e con l'onere inverso della prova presente in italia, tu dovrai dimostrare che così non è.

Un'altro worst scenario:

tu hai comprato i BTC 10 anni fa, e li vendi ora a 1 milione. Ma tu in questi 10 anni non hai mai speso nulla di questi soldi? O sono 10 anni che ne spendi pian piano un po' convertendoli in valuta fiat o direttamente con qualche carta di credito anonima collegata all'exchanger? Se così fosse, sarebbero 10 anni che tu stai evadendo e non dichiarando i tuoi guadagni. Quindi quando ti presenti a dichiarare il tuo milione oggi, ti verranno contestati 10 anni di evasione.

Questi sono alcune situazioni possibili.

Come vedi, l'ipotesi "migliore" è che dichiarare in italia ti venga a costare 260.000 euro contro gli zero della svizzera.

L'ipotesi peggiore è trovarti con un accusa di riciclaggio di denaro o di evasione per tutti gli anni precedenti.

Questi sono "best and worst case scenario" che un buon professionista di aiuterà sicuramente a valutare.
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ovviamente ogniuno ha la sua situazione ed ogniuno deve valutarla personalmente.
non esiste una soluzione migliore per tutti.

E in questo ambito apprezzo l'offerta di @elle777 che si mette a disposizione per aiutare (e lo fa per lavoro).

Intanto grazie, visto che in genere è piuttosto difficile leggere sul web questa parola.

Zuon King
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Ovviamente la convenienza nello spostarvi dipende da quanto avete guadagnato o pensate di guadagnare nel prossimo futuro. Se si parla di qualche K inutile pensare di spostarsi. Se si parla di qualche centinaio di K allora trasferirsi può già essere preso in seria considerazione, mentre se avete guadagnato qualche Milione dovreste già essere in Svizzera con i vostri soldi al sicuro.

C'è una quarta  categoria di persone, quelli che avendo iniziato a comprare tanti anni fa e non avendo mai venduto  potrebbero realizzare più di "qualche milione di euro".
Una somma che farebbe cambiare la vita in ogni caso, anche regalando il 26% allo Stato italiano ma  con il vantaggio di evitare  sbattimenti, rischi e possibili casini.
Ovviamente il rischio più grande sarebbe quello di abbandonare la migliore hard money della storia in cambio di cellulosa rettangolare, meglio nota come coriandoli.
Che resterebbero ugualmente tali sia sotto forma di euro che franchi, ma questo è un altro discorso.
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Vorrei porre un accento, perché mi sembra che la speranza di molti sia, un po'... non pago nulla in Italia, domani vado sull'isola magica, mi porto tutto con me e non pago più nulla o poco.
Un peccato di ingenuità.

Il problema che si deve porre chi vuole andare all'estero chi vuole cambiare prospettiva  è che se fino al 30 Aprile 2021, è stato un cittadino italiano fino a quella data doveva sottostare alle leggi italiane.

Mi sembra chiaro che se un cittadino italiano, per esempio, fino al 30 Aprile 2021 che al 30 Aprile 2021 doveva al fisco "1.000", se... se ne va all'estero per non pagare "1.000"... una volta all'estero li fa emergere e se li spende... o peggio, li rispende anche in Italia...

Passa da un reato di evasione fiscale a quello ben più grave di riciclaggio internazionale.

Riciclaggio appunto delle somme di quel che doveva pagare che non ha pagato e che si è portato con sé.

Se "1.000" sono € 1.000 mah... è difficile contare tutte le formichine che passano in giardino...

Se "1.000" sono € 50.000.000 eh... un po' si vede...  Roll Eyes

Quanto sopra è sicuramente vero se: 1)ho comprato bitcoin quando ero residente in Italia 2)ho venduto quando ero residente in Italia (realizzando una plusvalenza fiscalmente rilevante in Italia) e, dopo mi trasferisco all'estero.

Credo però che sia un pò diverso dal caso in cui ho comprato b. quando ero in Italia, poi mi trasferisco effettivamente in Svizzera e solo dopo il trasferimento vendo e realizzo la plusvalenza.

In quest'ultimo caso al momento del trasferimento io non dovevo nulla allo Stato italiano. Il valore di b. avrebbe potuto andare a zero dopo il mio trasferimento all'estero e in questo caso non ci sarebbe stato nemmeno reddito.

Tenete presente che in caso di trasferimento all'estero e di successiva modifica del tenore di vita, tutte le spie rosse sul rischio riciclaggio si accendono molto, ma molto di più che se uno non cambia Paese. Quindi è ancora più importante aver dichiarato b. in precedenza nel quadro RW  della dichiarazione italiana in modo tale che non vi siano dubbi sull'origine legittima dei fondi con cui avete acquistato a suo tempo.

Ricordate anche che il trasferimento deve essere reale e non di facciata: non conta solo la residenza ma anche il domicilio e soprattutto il cosiddetto "centro degli interessi vitali". Ad esempio non vale se moglie e figli restano in Italia o se avete un'impresa in Italia. Deve essere un trasferimento "armi e bagagli"  Grin e l'AdE ha una certa discrezionalità nel valutare situazione per situazione. E' importante affidarsi a professionisti esperti che in questo settore, a differenza della tassazione delle criptovalute, non mancano.

L'Agenzia ha infatti dichiarato che si è sempre tenuti a versare tasse in Italia ogni volta che “emergano atti o fatti tali da indurre a ritenere che il soggetto ha  mantenuto in Italia il centro dei suoi affari ed interessi"

Una frase che  presenta ampi spazi di interpretazione.

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Ciao jack0m,

concordo con il tuo discorso, infatti in questo topic è stato premesso nel primo messaggio a chi conviene venire in svizzera, te lo riporto:

Ovviamente la convenienza nello spostarvi dipende da quanto avete guadagnato o pensate di guadagnare nel prossimo futuro. Se si parla di qualche K inutile pensare di spostarsi. Se si parla di qualche centinaio di K allora trasferirsi può già essere preso in seria considerazione, mentre se avete guadagnato qualche Milione dovreste già essere in Svizzera con i vostri soldi al sicuro.

Queste sono le premesse per venire in svizzera e vivere di rendita da crypto.

Per darti un'indicazione generale, lo stipendio minimo per viver in svizzera sono 3000fr, che sono quindi 36.000 franchi l'anno.  

Se sei sotto questo livello di guadagno ti SCONSIGLIO caldamente la svizzera.


Faccio una precisazione finale che sembra ovvia, ma magari non lo è: prendere la residenza in svizzera non significa che dovete passare 365 giorni l'anno in svizzera.
Siete liberi di viaggiare, tornare in italia quando volete, farvi le vacanze di svariati mesi dove volete nel mondo.

La residenza svizzera è quella che vi permette di vivere tax free con i guadagni delle crypto, se poi volete passare 3 mesi l'anno al caldo nel sud-est asiatico, nessuno ve lo impedisce.

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Mah, io prima di pensare seriamente a trasferirmi in Svizzera, farei bene i miei conti. Non solo sugli aspetti fiscali, legali, ecc. ma anche sulla reale convenienza economica. Perché a meno di avere un patrimonio da 8 cifre in su, essere ricchi secondo gli standard italiani e poter vivere di rendita/trading non significa automaticamente che valga anche là.
A parte un costo della vita molto più alto, dalle spese quotidiane al mercato immobiliare, vanno messe in conto altre voci di spesa che qui non siamo abituati a considerare, o quasi. Per esempio la sanità: come funziona in Svizzera? Qui puoi essere disoccupato e nullatenente, ma se stai male e vai in ospedale hai diritto ad essere curato gratis (almeno in teoria… poi va bè, sulle condizioni della sanità pubblica stendiamo un velo pietoso). Non sono esperto del sistema svizzero, ma mi pare che devi per forza avere un’assicurazione, che se non hai un lavoro ti devi pagare da solo. E per come funzionano le assicurazioni, più vai in là con gli anni, più aumenta il rischio di patologie gravi, perdita di autosufficienza, ecc., fino al punto in cui il premio dovrebbe diventare esorbitante.
Stessa cosa per la previdenza: il primo pilastro statale (equivalente di una pensione Inps) è qualcosa di irrisorio, e tutti i lavoratori hanno un secondo pilastro con contributi dell’azienda e opzionalmente un terzo pilastro di previdenza complementare, in cui far confluire una parte di risparmi.
Sarebbe utile avere almeno un’idea del patrimonio minimo che bisogna possedere, a seconda delle regole e del costo della vita medio cantone per cantone, per poter vivere senza problemi e soddisfare tutti i propri bisogni.
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Aggiungo, generalmente chi fa un investimento consistente si organizza prima di fare l'investimento.
Nel senso che decide prima in che modo detenere gli asset finanziari d'interesse, holding, trust, personalmente, patrimonio amministrato, gestito, società immobiliare, fondo patrimoniale, polizza unit linked, bla bla bla...

Qualcuno mi potrebbe dire, eh... ma non si sa se l'investimento rendeva frutti... sarebbe stato solo un costo...
Vero. Ma ora quanto costa ?
.....

Eh Paolo per alcuni questa "critica" (vogliamo chiamarla così?) non la si può sollevare. Qui c'è chi ha comperato Btc quando valeva 1 €...... anche comperandone centinaia o migliaia poteva pensare di creare un trust, una holding o quant'altro in quel momento ?  Impensabile, sia per i costi sia per il fatto che non ci si pensava proprio avendo investito magari 1.000 €.

E ci sono casi ancor più clamorosi perché nell'esempio di prima quel qualcuno almeno qualche euro lo avrà "investito" ma c'è chi non ha invece mai pagato nulla.
Nel 2017 (se la memoria non mi inganna sull'anno) quando è stato creato Nano (all'epoca raiblock) i dev lo distribuivano con i faucet: giocavi qualche minuto a qualche giochino su un sito e ti ritrovavi con migliaia di xrb in tasca. C'è gente che ha creato dei bot per giocarci e accumularli....... di conseguenza c'è chi si è ritrovato con migliaia e migliaia di xrb senza spendere un centesimo.
Guarda quanto vale Nano ora......  
Possibile che quando uno giocava su un faucet potesse anche pensare di creare una holding?  e non erano tutti dodicenni eh, tra chi ci legge c'è gente che ne ha accumulati a palate in quei giorni.


Non sarebbe costato molto.
Adesso le scelte potrebbero costare molto.

Se mi parli dei nani possiamo dire che a qualcuno è costata un processo... e già una dichiarazione di fallimento in sede civile.
Con tutti quel che ne consegue.

Almeno tenere traccia del gioco...

L'impreprazione media ha creato  e creerà venti speculativi tipo quelli di Dicembre 2017 / Gennaio 2018.

Nonché ha permesso la creazione di nuovi intermediari, ultra miliardari, come Coinbase ed altri.

Film già visti.
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Ciao Filippone,
io come legale ho molti clienti che si sono spostati in svizzera dall'italia e quindi conosco bene la situazione disastrosa che c'è in italia.

Soprattutto il problema italiano è l'incertezza del diritto: oggi c'è una norma e domani quella norma è cambiata. Quindi non si può fare nessun tipo di pianificazione seria.



Cosa vuoi che ti dica.
Qui sul forum tutti sanno che il mio sogno è comprare una casa in montagna con un bel capanno degli attrezzi per costruire mining rig in legno.
Sinceramente pensavo alle Dolomiti, ma credo con il 26% risparmiato potrei adattarmi pure al cibo svizzero.

Purtroppo per entrambi dovrà passare ancora qualche anno.
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Si, c'è l'imposta sulla sostanza ma l'aliquota è veramente ridicola. In base ai cantoni va dallo 0,05% allo 0,25%.

Significa che se hai un patrimonio netto per esempio di 1 milione di franchi, dovrai pagare da 500 a 2500 franchi di tasse.

Non credo esista nessun paese del primo mondo dove un milionario può legalmente, senza evadere nulla e senza nessuna struttura societaria, pagare solo 500fr di tasse all'anno.



Certo certo, era solo per mettere i puntini sulle i quando dicevi che “non c’è incentivo a non dichiarare tutto”.
Non so se segui gli altri thread. La situazione italiana  non solo è diversa perché le tasse sono più alte, ma è diversa perché non si sa come/quanto pagare le tasse.

Ciao Filippone,
io come legale ho molti clienti che si sono spostati in svizzera dall'italia e quindi conosco bene la situazione disastrosa che c'è in italia.

Soprattutto il problema italiano è l'incertezza del diritto: oggi c'è una norma e domani quella norma è cambiata. Quindi non si può fare nessun tipo di pianificazione seria.

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Mi pare che ci fosse anche differenza fra vivere di rendita della propria ricchezza, o vivere, e continuare a fare trading e/o operazioni finanziarie, mi sbaglio?
Se io facessi "trading" mentre mi trovo in svizzera, e ottenessi un guadagno, che userei anche per mantenermi, anche questo finirebbe nel capital gain, e quindi fuori da possibili tassazioni?

Ci sarebbe differenza fra "trading giornaliero" e "investimenti più a lungo termine"?

Esempio, ho 1 BTC (fra quelli dichiarati alla svizzera), lo scambio con un'altra coin, e questa in un anno sale di valore del 500% (esempio).
Vendo poi (un anno dopo) ipoteticamente tutta la coin comprata per franchi svizzeri.
Ci sarebbe una qualche tassazione in questo caso?

Ciao HotFast,

in svizzera non ci sono tasse sul capital gain, non c'è differenza tra trading giornaliero e investimenti a lungo termine.

Tutto il capital gain che hai è a tassazione zero.

Quindi se fai trading quando sei in svizzera, il guadagno sarà tutto tax free.
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Si, c'è l'imposta sulla sostanza ma l'aliquota è veramente ridicola. In base ai cantoni va dallo 0,05% allo 0,25%.

Significa che se hai un patrimonio netto per esempio di 1 milione di franchi, dovrai pagare da 500 a 2500 franchi di tasse.

Non credo esista nessun paese del primo mondo dove un milionario può legalmente, senza evadere nulla e senza nessuna struttura societaria, pagare solo 500fr di tasse all'anno.



Certo certo, era solo per mettere i puntini sulle i quando dicevi che “non c’è incentivo a non dichiarare tutto”.
Non so se segui gli altri thread. La situazione italiana  non solo è diversa perché le tasse sono più alte, ma è diversa perché non si sa come/quanto pagare le tasse.
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Ciao HostFast

in svizzera è richiesto di dichiarare tutto quello che si possiede. se dichiari solo il 50% stai violando la legge, ma soprattutto non hai nessun vantaggio a farlo.
come detto: non paghi tasse sul capital gain, quindi non hai vantaggi a non dichiararlo.


Scusami, elle777, io però sapevo che in Svizzare esite una sorta di tassa patrimoniale ("imposta sulla sostanza", se non erro)


Si, c'è l'imposta sulla sostanza ma l'aliquota è veramente ridicola. In base ai cantoni va dallo 0,05% allo 0,25%.

Significa che se hai un patrimonio netto per esempio di 1 milione di franchi, dovrai pagare da 500 a 2500 franchi di tasse.

Non credo esista nessun paese del primo mondo dove un milionario può legalmente, senza evadere nulla e senza nessuna struttura societaria, pagare solo 500fr di tasse all'anno.

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Aggiungo, generalmente chi fa un investimento consistente si organizza prima di fare l'investimento.
Nel senso che decide prima in che modo detenere gli asset finanziari d'interesse, holding, trust, personalmente, patrimonio amministrato, gestito, società immobiliare, fondo patrimoniale, polizza unit linked, bla bla bla...

Qualcuno mi potrebbe dire, eh... ma non si sa se l'investimento rendeva frutti... sarebbe stato solo un costo...
Vero. Ma ora quanto costa ?
.....

Eh Paolo per alcuni questa "critica" (vogliamo chiamarla così?) non la si può sollevare. Qui c'è chi ha comperato Btc quando valeva 1 €...... anche comperandone centinaia o migliaia poteva pensare di creare un trust, una holding o quant'altro in quel momento ?  Impensabile, sia per i costi sia per il fatto che non ci si pensava proprio avendo investito magari 1.000 €.

E ci sono casi ancor più clamorosi perché nell'esempio di prima quel qualcuno almeno qualche euro lo avrà "investito" ma c'è chi non ha invece mai pagato nulla.
Nel 2017 (se la memoria non mi inganna sull'anno) quando è stato creato Nano (all'epoca raiblock) i dev lo distribuivano con i faucet: giocavi qualche minuto a qualche giochino su un sito e ti ritrovavi con migliaia di xrb in tasca. C'è gente che ha creato dei bot per giocarci e accumularli....... di conseguenza c'è chi si è ritrovato con migliaia e migliaia di xrb senza spendere un centesimo.
Guarda quanto vale Nano ora...... 
Possibile che quando uno giocava su un faucet potesse anche pensare di creare una holding?  e non erano tutti dodicenni eh, tra chi ci legge c'è gente che ne ha accumulati a palate in quei giorni.



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Nel senso che decide prima in che modo detenere gli asset finanziari d'interesse, holding, trust, personalmente, patrimonio amministrato, gestito, società immobiliare, fondo patrimoniale, polizza unit linked, bla bla bla...

Qualcuno mi potrebbe dire, eh... ma non si sa se l'investimento rendeva frutti... sarebbe stato solo un costo...
Vero. Ma ora quanto costa ?

È un po' come voler vendere delle pizze, uno inizia a farle le vende, apre una pizzeria abusiva, poi solo quando ha incassato moltissimo, decide di aprire una partita IVA, iscriversi alla camera di commercio, ecc... ecc...

Generalmente si apre una partita IVA e si costituisce una azienda prima su carta, anche se poi pizze non se ne vendono o se ne vendono poche.

Vale sempre il meglio tardi che mai.
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@elle777

Pensi che ci siano soluzioni (Trust?), anche pagando ovviamente, per rimanere nella piena legalità svizzera, dove comunque si potrebbe ancor più mantenere una maggiore segretezza del proprio patrimonio?


Ciao HostFast


Se ci sono ragioni valide si può optare per una di queste strutture perfettamente legali: trust, fondazione, società anonima.

Non è possibile però dare un parere generale in questo caso, il vantaggio nell'usare una di queste forme giuridiche va analizzato in base al caso specifico della singola persona per permettere di prendere la decisione migliore. Se si valutasse che il caso specifico richiede una di queste strutture si può sicuramente crearle senza problemi.

Un trust si può formare anche in Italia, dal 2012, molto più agevolmente, Italia che ridendo e scherzando è il paese ( per ora... ) con le tasse di successione più basse dell'Eurozona.
Sul lungo termine ci sono dei vantaggi.

Tornando ad inizio thread...

Quote
Purtroppo per chi resta residente in italia non c'è nessun modo di non pagare le tasse in modo legale. Se non le si paga si sta evadendo il fisco.

In Italia tutto quello che è considerato risparmio assicurativo, non si applica capital gain, si applica al momento del realizzo.

Tradotto in parole povere se io ho degli asset finanziari in un box assicurativo, rimango investito al lordo anche per 50 anni.l, senza pagare capital gain.

Già potrebbe essere un vantaggio, anche solo di leva finanziaria.

Vorrei porre un accento, perché mi sembra che la speranza di molti sia, un po'... non pago nulla in Italia, domani vado sull'isola magica, mi porto tutto con me e non pago più nulla o poco.
Un peccato di ingenuità.

Il problema che si deve porre chi vuole andare all'estero chi vuole cambiare prospettiva  è che se fino al 30 Aprile 2021, è stato un cittadino italiano fino a quella data doveva sottostare alle leggi italiane.

Mi sembra chiaro che se un cittadino italiano, per esempio, fino al 30 Aprile 2021 che al 30 Aprile 2021 doveva al fisco "1.000", se... se ne va all'estero per non pagare "1.000"... una volta all'estero li fa emergere e se li spende... o peggio, li rispende anche in Italia...

Passa da un reato di evasione fiscale a quello ben più grave di riciclaggio internazionale.

Riciclaggio appunto delle somme di quel che doveva pagare che non ha pagato e che si è portato con sé.

Se "1.000" sono € 1.000 mah... è difficile contare tutte le formichine che passano in giardino...

Se "1.000" sono € 50.000.000 eh... un po' si vede...  Roll Eyes
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E' necessario trasferirsi davvero in svizzera? intendo FISICAMENTE?

Questo vorrebbe dire che ci sono controlli periodici di effettiva residenza,
e se anche teoricamente ci sono vengono davvero effettuati?

Ciao gbianchi

Non ci sono controlli periodici. La svizzera non è uno stato di Polizia. Ovviamente devi avere una casa in svizzera. Ma nessuno viene a bussarti alla porta per controllare tutti i giorni se sei li o meno.

In Svizzera possono bussare anche alle porte... letteralmente.
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