Proprio per smentire articoli spazzatura come questo, ho bisogno del vostro aiuto per migliorare questo.
Argomenti già triti e ritriti, ma che tornano di attualità ciclicamente, e che dobbiamo essere pronti a combattere.
Poi non so se avete notato, ma si tratta di un articolo del Corriere della Sera ripreso dal blog di Gianluigi Paragone. Vi dice niente? Sì proprio lui, quello che vorrebbe l'Italexit dall'Euro e il ritorno alla Lira... brrrrr
La malafede di questo soggetto socialmente pericoloso si può vedere anche dal fatto che, nel riportare l'articolo, stranamente si "dimentica" l'ultimo paragrafo, forse l'unico che mostra un briciolo di onestà intellettuale:
I sostenitori della criptovaluta ideata da Satoshi Nakamoto giustamente evidenziano come il mantenimento del sistema bancario di oggi sia decisamente più costoso in termini energetici, tra server, filiali e sportelli automatici, ma questo non cancella il peso dei bitcoin, anche perché nel mondo ci sono almeno altre 500 criptovalute che rendono il quadro dell’impatto ambientale delle monete virtuali sconfortante. Per riequilibrare le colpe, durante il suo intervento nel podcast Tech Tent della BBC, Rauchs ha sottolineato che il consumo energetico degli elettrodomestici sempre accesi e non utilizzati nei soli Stati Uniti basterebbe ad alimentare l’intera rete Bitcoin per un anno. Non che questo però ci possa consolare.
C'era forse da aspettarsi che chi vorrebbe una shitcoin nazionale liberamente svalutabile stampandola a manetta non cercasse un pretesto per attaccare una moneta per sua natura deflazionaria e con un cap prefissato?