Eh, ma se chiedi ad un medico se bisogna spendere on Sanità dirà sempre di sì, così come un militare sarà sempre d’accordo ad aumentare le spese militari o un boscaiolo ad aumentare le risorse per la tutela delle risorse silvicole.
Non credo che sempre i politici debbano essere dei tecnici. I politici devono avvalersi dei tecnici, che devono preoccuparsi di implementare correttamente le idee dei politici.
Concordo, anche a me non piace troppo l’aggiunta di icio, ma non
tanto solo per questo.
Dividere “per argomenti” diventa come diceva babo sicuramente più complicato, ma forse anche più “ moralmente sbagliato” di quello che avevo inizialmente capito fosse la proposta in op.
In fin dei conti, qualsiasi decisione viene presa dallo stato influisce su tutti i cittadini, non fosse altro che per spesa pubblica, tasse e concentrazione di fondi su un aspetto piuttosto che un altro.
Sugli esempi di icio si potrebbe dire... se il chirurgo vale 4 allora il malato (potenziale malato...tutti?) vale 8.... se l’ingegnere vale 3 allora il 60enne che per barriere tecnologiche potrebbe sentirsi escluso ha diritto di valere 4.... oppure il contrario, in funzione di un bene comune ultimo?
Però è anche vero che un medico magari non sa nulla di finanza e a decidere un piano regolatore meglio ci sia un ingegnere e non si capisce perché dovrebbe dire la sua un cameriere.... forse perché il medico paga le tasse e il cameriere vive in quelle strade?
Tecnici e non tecnici...
Non se ne esce.
Partiamo dal concetto che il suffragio universale così come è pensato ora è sbagliato, aggiungiamo la meritocrazia alla democrazia, un passo alla volta.
Cosa è
giusto?
Cioè, è intanto più generalmente accettabile che delinquenti e dementi che vendono il voto possano perdere il diritto di voto giusto? E che questo possa essere ponderato secondo i criteri riassunti in op?
O forse scusate ma più ci penso più mi incasino il cervello
(ho riscritto questo post 5 volte cambiando le parole per cercare di spiegare cosa intendo)
Ammetto che più la discussione si evolve in dettaglio più faccio un passo indietro e provo a lasciare il ragionamento come sforzo teorico per immaginare un sistema potenzialmente migliore che può funzionare in generale, ovvero senza pensare a se potrebbe funzionare in Italia oggi
Anche perché alla fine, non per fare il pessimista ma:
Non basta duesoldi solo il voto più giusto, serve un modello più giusto.
Certo, non dico mica di no, però imho sono due aspetti paralleli ovvero che puoi modificare (migliorare) in modo indipendente l'uno dall'altro,
Puoi cambiare il modello, ma puoi anche cambiare il sistema di voto: da entrambi si potrebbe trar vantaggio.
Quindi dico: non aspettiamo l'uno per avere l'altro.
No.
Perché quando ti scontri con il contesto reale, il problema non è né il modello nè il sistema, sono le persone, l’avidita umana che porta chiunque con un minimo di potere a pensare in primis ai propri interessi.
Altrimenti basterebbe una dittatura, di uno
buono (buon padre di famiglia, così come scritto nei libri di diritto), pastore e pecore, tutti contenti.
Mentre quello che abbiamo oggi trasforma “democrazia” in “lupi e pecore”.
PS Ho provato in vari modi a scrivere in maniera accettabile “gli stupidi non votano”, ma so che è sbagliato perché nessuno avrebbe il diritto di decidere chi non è stupido.
Questa discussione mi era piaciuta sin dall’inizio però proprio perché penso che un modo per stabilire questo vada trovato, e individuare dei criteri legittimamente accettabili da tutti per ponderare il voto è la cosa che più ci si avvicina.